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Omloop Het Nieuwsblad 2018
#1
Categoria World Tour 
L'accoppiata Grammont-Bosberg ritorna protagonista nelle Fiandre

È stato presentato quest’oggi il percorso della Omloop Het Nieuwsblad 2018. La prova inaugurale della stagione delle pietre, in programma il prossimo sabato 24 febbraio, varierà di molto rispetto al tracciato visto nell’edizione in cui, a trionfare, fu Greg Van Avermaet davanti a Peter Sagan e a Sep Vanmarcke.

La partenza, come d’abitudine, verrà data da Gand. Ma tale città non ospiterà più il traguardo: dal 2018 tale privilegio toccherà a Meerbeke. Tale località facente parte del municipio di Ninove fa venire in mente agli appassionati una sola cosa, vale a dire il finale della Ronde van Vlaanderen, qui ospitato ininterrottamente dal 1973 al 2011.

E, fra i venti tratti di pavé e côte in programma nei 196.2 km del tracciato, il palcoscenico se lo prende il Muur. È proprio il celebre Muro di Grammont (o Kapelmuur) a Geraardsbergen il momento chiave della corsa, dato che sarà la diciannovesima e penultima difficoltà, seguito solamente dal Bosberg, ripetendo così il tradizionale e apprezzatissimo finale della Ronde.

cicloweb.it

 
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[+] A 1 utente piace il post di Lambohbk
#2
Bello! In attesa lo ripropongano al Fiandre, l'Omloop è la corsa migliore per rivedere quell'accoppiata mitica.
 
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#3
Secondo me si possono fare delle considerazioni sulla startlist della Het Nieuwsblad che si sta via componendo, anche perchè ci sono scelte che possono essere indicative sulla direzione delle classiche, quelle vere.

Innanzitutto c'è la novità della presenza di Matthews, che non corre su queste strade dal 2012 e le scorse stagioni era solito iniziarle a marzo, alla Parigi Nizza.
Gli altri anni ha spinto forte sulle Ardenne, questa scelta invece mi fa pensare abbia intenzione di puntare anche ad altri tipi di classiche: se non proprio il Fiandre, almeno voglia fare risultato nelle altre semiclassiche belghe. Non si è mai misurato più di tanto sul pavé ma per me non si può dire a priori che non è portato e non possa fare bene...

Invece c'è l'assenza di Sagan (qui e alla KBK), reduce da due secondi posti consecutivi. Una scelta che fatico a capire, se non riconducendola a questioni personali (e ci sta come cosa).
Anche perchè è quasi un mese e mezzo che non attacca un numero sulla schiena e le sue corse si stanno avvicinando sempre di più. Va bene che per come siamo abituati a conoscerlo Strade Bianche e la settimana della Tirreno potrebbero bastare per fargli rodare per bene la gamba...
Si dice anche che quest'anno potrebbe allungare fino all'Amstel, ma non credo che per quella corsa cambi di una virgola tutto quello che viene prima.
 
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#4
Oggi la Quick Step sarà ancora la squadra da battere, anche se senza Boonen e Trentin non mi da' più l'idea di una squadra che può decidere da sola l'andamento di una corsa del nord, rimane una squadra "solo" con ottimi singoli.
E proprio i singoli direi che stanno benone: pur non avendo ancora vinto, Gilbert, Terpstra e Stybar si sono messi in mostra con delle belle fughe nelle corse fin qui disputate.

Gaviria mi sembra ancora un po' acerbo per una corsa che presenta Muur e Bosberg negli ultimi 20 km...
 
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#5
Mancano circa 35km e GVA cerca di portare via un gruppetto
 
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#6
25km all'arrivo,Astana in testa la gruppo
 
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#7
Gruppetto di 12-15 corridori comprende Gva,Neasen, SepVM,Colbrelli,Trentin e Stybar si gioca la vittoria
 
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#8
Astana in superiorità numerica attacca con Valgren


Vittoria di Valgren
 
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[+] A 1 utente piace il post di Italbici
#9
Bel corridore Valgren, deve solo capire cosa fare da grande perché nell'incertezza che vedo nelle classiche può togliersi alcune belle soddisfazioni (come oggi). Oggi ha vinto soprattutto per merito della superiorità numerica dell'Astana però è stata obbiettivamente una bella sparata la sua.

Sul Muur mi è piaciuto molto Vanmarcke, ha fatto parecchia differenza, poi era più difficile mantenere il vantaggio. Mi ha lasciato buone impressioni anche Stybar, unica luce in casa QS, ma sul Grammont si è un po' fatto fregare dalla soggezione per un Van Avermaet non fortissimo. GVA quindi rimandato, ma è incredibile come sia sempre lì.
Ottima Italia ma purtroppo più nelle prestazione che nel risultato finale. Peccato perché non sempre avranno questa libertà.

Gara complessivamente noiosina. Lo sospettavo già prima della partenza che un finale così poteva narcotizzare la corsa, un altro conto è farlo nel Fiandre. Probabilmente per una gara come la Het Nieuwsblad il percorso degli altri anni era l'abito su misura perfetto.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
#10
Buona prova degli italiani. Da Trentin mi aspetto molto quest'anno e Oss potrebbe essere quel gregario di cui Sagan aveva bisogno, anche se rimane sprecato come gregario.
Riesumato anche Gatto che forse in cuor suo sperava non partisse nessuno dei suoi per giocarsela in volata dove poteva tranquillamente piazzarsi almeno ai piedi del podio
 
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#11
Gara comunque poco divertente rispetto all'anno scorso, anche a causa del percorso.
Vanmarcke ha dato una botta pazzesca sul Grammont, molto bene anche Stybar e Naesen. GVA sempre propositivo ma un po' inconcludente a causa del percorso poco selettivo.

Sugli italiani non sarei così ottimista proprio perché oggi era facile rimanere coi migliori (e hanno comunque faticato parecchio sul Grammont) ma non sarà sempre così.
 
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#12
Non sono totalmente d'accordo Joe. Mi stupirebbe se da un giorno con l'altro i corridori italiani pedalassero sul Muur alla stessa andatura dei vari Van Avermaet, Stybar e Vanmarcke, cioè i migliori sul pavé che si giocheranno Fiandre e Roubaix. Alla fine ieri i migliori c'erano praticamente tutti escluso Sagan e gli italiani non hanno demeritato, perdendo sì qualche metro sui muri ma dei distacchi irrisori che sono riusciti con facilità a colmare. Non dimentichiamoci ad esempio che si è staccato in modo ben più consistente un certo Gilbert, vincitore del Fiandre 2017.
Colbrelli e Oss secondo me avevano preso il Muur un po' dietro ma avevano un buon ritmo, Gatto con i suoi due compagni Astana era in pratica a ruota di Greg e Zdenek. L'unico che mi ha lasciato qualche dubbio è Trentin, forse perchè su di lui ho le aspettative più grandi, ma in fin dei conti anche lui aveva perso proprio poco allo scollinamento tanto da riuscire subito a chiudere il buco.

Poi se si parla di occasioni perse sono d'accordo, perchè tutte le occasioni sono da cogliere, a maggior ragione per corridori (come quelli italiani) che non hanno un palmares kilometrico.
 
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