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BMC Racing Team 2013
#1
 
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#2
Bmc, in ammirglia arriva Yvon Ledanois
L'ex professionista Yvon Ledanois entra a far parte dello staff tecnico della BMC, lasciando così la Movistar. «Ho lavorato con corridori del calibro di Alejandro Valverde e Oscar Pereiro e dopo otto anni alla Movistar sento il bisogno di novità e quella che mi offre la Bmc è davvero una grande opportunità. Non vedo l’ora di lavorare con John Lelangue, Max Sciandri e Fabio Baldato».

tuttobiciweb.it
 
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#3
Allan Peiper e Jackson Stewart entrano nello staff tecnico della BMC
La BMC Racing Team ha affidato ad Allan Peiper l'importante ruolo di Performance Director: l'ex direttore sportivo australiano della Garmin avrà il compito di supervisionare e coordinare tutti gli aspetti della preparazione, la scelta ed il test dei materiali, l'analisi dei dati di allenamento, le prove in galleria del vento o nei velodromi, i ritiri in altura, la ricognizione delle gare ed eventuali diete dei corridori. Oltre a Peiper la BMC ha anche ingaggiato come direttore sportivo l'americano Jackson Stewart: ex corridore proprio alla BMC dal 2007 al 2010, Stewart ha lavorato negli ultimi due anni come commissario tecnico della nazionale USA femminile.

cicloweb.it
 
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#4
BMC, rinnova Van Garderen

Come annunciato dal general manager Jim Ochowicz, Tejay Van Garderen ha prolungato il proprio contratto con la BMC. Tuttavia, la squadra statunitense non ha svelato i dettagli del nuovo accordo.

Vincitore della maglia bianca al Tour de France 2012, Van Garderen è sicuramente uno dei migliori prospetti per le corse a tappe. "È il futuro capitano della BMC - ha detto Ochowicz - E per il prossimo anno sarà una grande spalla per Evans". Soddisfazione anche da parte del corridore: "Il rinnovo mi permette di focalizzarmi su ciò che è importante, ora che ho una sicurezza contrattuale per diversi anni" ha confessato Van Garderen.

Spaziociclismo.it
 
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#5
World Tour 2013: BMC, il momento di finalizzare
Squadra simile al 2012 in attesa dei risultati

Non si può dire che la stagione 2012 per lo squadrone rossonero sia stata indimenticabile. Le 18 vittorie racimolate da marzo a ottobre sono un risultato modesto per un team con un tale budget; ogni successo è costato più o meno un milione di euro. Il trionfo di Philippe Gilbert a Valkenburg consegna al roster di Ochowicz il quarto campione del mondo su strada, andando ad ingrossare le fila di iridati nel team composta, oltre che da Ballan, Evans e Hushovd, anche dagli ex pistard Cummings e Phinney.

La squadra statunitense vede un limitato ricambio, con quattro partenti e altrettanti sostituti. Partendo da questi ultimi, due di loro provengono dalla Liquigas: stiamo parlando di Dominik Nerz e di Daniel Oss. Per il giovane scalatore tedesco, reduce dalla sua prima Boucle corsa in appoggio di Nibali, e per il nostro trentino le prospettive saranno simili: Nerz dovrà lavorare sodo per i capitani Evans e Van Garderen, magari ritagliandosi il proprio spazio nelle altre corse mentre Oss ingrosserà le file dello squadrone per il Nord. Gli altri due nuovi innesti sono il giovane campione danese Sebastian Lander, proveniente dal team Glud & Marstrand-LRØ, ed il neopro del Michigan Larry Warbasse, formatosi nel team development. Per loro l'obiettivo è farsi le ossa nel ciclismo che conta, magari togliendosi qualche soddisfazione personale.

Per quanto riguarda i partenti, è impossibile non iniziare da George Hincapie. Big George in questo 2012 ha stabilito due record: ha concluso per 17 volte sia la Ronde van Vlaanderen che il Tour de France. Rimanendo concentrati alle vicende prettamente agonistiche, l'esperienza ed il carisma del pupillo di Fred Mengoni mancheranno alla squadra. Mauro Santamrborgio lascia dopo un triennio la squadra proprio nel suo anno migliore con Lelangue & co, reduce dal quarto posto al Lombardia e dal sesto a San Sebastián. Johann Tschopp raggiunge molti connazionali nel neonato team svizzero IAM Cycling, invogliato anche dalle maggiori responsabilità che potrà avere. Timothy Roe, infine, fa a cambio con Warbasse andando al team di sviluppo dopo due annate deludenti tra i grandi.

Esperti per tappe e gare in linea
La stagione di Philippe Gilbert è a due facce: estremamente deludente fino a fine luglio, con un solo podio ottenuto alla Flèche Wallonne, per poi crescere alla Vuelta con le due tappe vinte, rivelatrici della condizione poi manifestata ai Mondiale. Il programma per il 2013 dovrebbe partire dall'Australia per poi arrivare al top alle amate classiche da correre con i colori dell'iride. A Sanremo e Fiandre i galloni del comando potranno essere vantati, seppur in posizione subordinata al vallone, anche da Alessandro Ballan e Thor Hushovd: il trevigiano ha avuto nelle classiche un rendimento costante, arrivando nei primi 10 in tutte le gare in linea disputate a marzo e aprile, Gand esclusa. Per il norvegese il 2012 è stato l'anno peggiore della carriera, segnato dall'infiammazione virale che l'ha debilitato per tutta la stagione. Si spartiranno la leadership nella corsa che più amano, la Roubaix, sperando di poter finalmente alzare le braccia nel velodromo André Pétrieux. Greg Van Avermaet è, ancora una volta, chiamato ad un difficile compito: quello di farsi bastare le volte in cui sarà leader della squadra, correndo a supporto nelle classiche monumento. Che sia l'anno buono per il definitivo salto di qualità? Stephen Cummings, quest'anno a segno in un paio di occasioni (tra cui in una tappa alla Vuelta), e il campione nazionale elvetico Martin Kohler (che tra le altre cose ha indossato per alcuni giorni la maglia verde di migliore scalatore al Giro dello scorso anno, e che pare in crescita), completano il comparto.

Giovani per tappe e gare in linea
Taylor Phinney è bravo, simpatico, intelligente e terribilmente forte, il 2012 lo dimostra. In quasi tutte le altre squadre, uno così sarebbe leader nella Campagna del Nord mentre qui dovrà "accontentarsi" delle occasioni che certamente capiteranno, oltre alle sue cronometro. Daniel Oss ha cambiato squadra passando dalla casalinga Liquigas alla formazione di matrice californiana. L'amante del rock forma, in prospettiva, un'ottima coppia con il vicecampione del mondo a cronometro ma, anche per lui, le prospettive a breve termine si indirizzano verso il lavoro di squadra in attesa di capire, a 26 anni, quale potrà essere la sua vera dimensione.

Corridori da Gt
Cadel Evans viene da un 2012 deludente in cui non è riuscito minimamente a difendere il trionfo al Tour. Il prossimo 14 febbraio l'australiano festeggerà le 36 primavere, età decisamente elevata per lottare per la vittoria di un Grande Giro (solo Firmin Lambot vi riuscì nel Tour del 1922). L'ex biker, non solo per questo motivo, partirà alla pari con Tejay Van Garderen, di undici anni più giovane, che è maturato esponenzialmente nella stagione appena conclusa. Il percorso della Boucle 2013, però, si preannuncia più movimentato, con le salite a decidere la corsa; in questo caso, la maglia bianca uscente dovrebbe continuare il suo percorso di crescita nelle grandi montagne per diventare, dal 2014, il capitano unico della BMC.

Esperti gregari
Lo squadrone statunitense vanta una lunga serie di corridori inquadrabili in questa categoria. Il ruolo di "capitano della corsa" lasciato libero da Hincapie dovrebbe passare sulle possenti spalle di Marcus Burghardt che ha ormai abbandonato le velleità individuali per concentrarsi totalmente al lavoro per i leader. Mathias Frank, Michael Schär e Danilo Wyss sono tutti svizzeri e dovranno aiutare la squadra ad ottenere i successi che si aspetta Andy Rihs, loro capo e connazionale. Frank, che nelle gare a tappe non dispiace, potrebbe avere qualche giornata libera in obiettivi secondari per la squadra. Amaël Moinard, Steve Morabito e Ivan Santaromita saranno delegati a supportare i leader nelle tappe di montagna, con licenza di cercare la gloria personale in qualche traguardo parziale nelle corse a tappe.

Giovani gregari
Dominik Nerz aiuterà i big nelle salite e nelle classiche, così come il neopro Larry Warbasse, provando ad avere delle giornate di gloria per farsi conoscere. I belgi Yannick Eijssen e Klaas Lodewyck fanno parte delle tante giovani leve (più di un terzo degli atleti ha meno di 26 anni) e le speranze personali sono ridotte, per il momento, ad azioni da lontano.

Giovani da volata
In casa BMC, la categoria "esperti da volata" è assente. Le ruote veloci sono giovani e rispondono ai nomi di Adam Blythe e Sebastian Lander. Il britannico, vincitore in agosto della prima tappa della Paris-Corrèze e in ottobre del Mémorial Frank Vandenbroucke, sta maturando lentamente in rapporto alle qualità mostrate al primo anno da prof con la Omega Pharma-Lotto. Il neoacquisto danese viene dal sorprendente trionfo nel campionato nazionale, ottenuto battendo il campione in carica Nicki Sørensen. Per entrambi le occasioni si concentreranno nelle gare dell'Europe Tour in cui dovranno comunque dare il massimo negli agguerriti sprint continentali.

Cronoman
Per Marco Pinotti il 2013 sarà probabilmente l'ultimo anno nel gruppo. Nei suoi piani ci sono, come raccontato all'Eco di Bergamo, la partecipazione al Tour e il podio nel mondiale casalingo nella sua disciplina. Dopo lo sfortunato epilogo del 2012, quando il podio al mondiale era alla sua portata, l'ingegnere più famoso del pedale ha già cerchiato in rosso la data del 25 settembre, giorno in cui dovrà darsi da fare nei quasi 50 chilometri che vanno da Pontedera a Firenze. La sua capacità di cronoman saranno molto importanti anche nelle cronometro a squadre, esercizio nel quale ben si destreggia Brent Bookwalter. La squadra ha sfiorato la vittoria alla prima cronosquadre mondiale disputata per gruppi sportivi e siamo sicuri che la volontà di migliorare il piazzamento è tanta. Un gran faticatore è il nostro Manuel Quinziato, specialista del lavoro duro al Nord e in Francia, che dovrà passare, come sempre, buona parte dell'annata a fendere il vento in testa al gruppo: ciò non gli impedirà di cercare qualche soddisfazione contro il tempo, se i programmi del team gliene lasceranno la possibilità.

Alberto Vigonesi - cicloweb.it
 
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#6
Bmc: «Il nostro obiettivo sono le classiche»
È stata presentata ieri sera la BMC 2013, una formazione che negli anni è sempre cresciuta e che vuole continuare a farlo.
Il presidente Jim Ochowicz spiega: «Le vittorie del Tour de France e del campionato del mondo sono state eccezionali. Ma abbiamo altri obiettivi da inseguire: la vittoria in una grande classica, per esempio, e poi un nuovo podio in un grande giro».
John Lelangue ha parlato delle novità in seno alla squadra: «Abbiamo due nuovi direttori sportivi come Yvon Ledanois e un nostro ex corridore, Jackson Stewart. Abbiamo anche nuovi giovani corridori, già abbastanza esperti come Dominik Nerz e un uomo da classiche come Daniel Oss: penso che si integreranno bene nella nostra organizzazione. E poi ci sono due giovanissimi, Larry Warbasse e Sebastian Lander, che dovranno solo pensare a crescere»"
Tejay van Garderen e Cadel Evans protagonisti allo scorso Tour de France: come si integreranno?
«Seguiranno due programmi differenti - spiega Lelangue - Ad esempio, sarà Tejay ad andare al Tour de San Luis, mentre Cadel andrà al Tour of Oman. Tejay farà la Parigi-Nizza e Cadel sarà alla Tirreno-Adriatico. Si ritroveranno al Tour de France e daranno il massimo per la nostra squadra».
E per le classiche?
«La perdita di Ballan è davvero grave per noi, perché era stato uno dei nostri migliori corridori nella scorsa stagione. Ma è chiaro che abbiamo una squadra forte per le classiche. Capitani forti e uomini d’appoggio forti. Gilbert? Penso debba concentrarsi sulle classiche delle Ardenne. e poi rivedremo finalmente Hushovd al suo livello, non dobbiamo dimenticarlo».

BMC Racing Team Rider Roster:
Alessandro Ballan (ITA), Adam Blythe (GBR), Brent Bookwalter (USA), Marcus Burghardt (GER), Stephen Cummings (GBR), Yannick Eijssen (BEL), Cadel Evans (AUS), Mathias Frank (BEL), Philippe Gilbert (BEL), Thor Hushovd (NOR), Martin Kohler (SUI), Sebastian Lander (DEN), Klaas Lodewyck (BEL), Amaël Moinard (FRA), Steve Morabito (SUI), Dominik Nerz (GER), Daniel Oss (ITA), Taylor Phinney (USA), Marco Pinotti (ITA), Manuel Quinziato (ITA), Ivan Santaromita (ITA), Michael Schär (SUI), Greg Van Avermaet (BEL), Tejay van Garderen (USA), Larry Warbasse (USA), Danilo Wyss (SUI).

BMC Racing Team Directors:
John Lelangue, Directeur Sportif
Fabio Baldato, Assistant Director
Jackson Stewart, Assistant Director
Yvon Ledanois, Assistant Director
Max Sciandri, Assistant Director

tuttobiciweb.it
 
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#7
Ho visto le foto della presentazione del team.
Non ho indagato più di tanto ma cosi ad occhio,Gilbert mi sembra addirittura sottopeso. :D

Mi son flashato io o è veramente già tiratissimo?
 
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#8
Per chi non le avesse viste...

BMC Concept Store.JPG

BMC T.JPG


BMC Boss.JPG

Andy Rihs 'Monsieur BMC'

BMC Kholer.JPG

Le champion de Suisse Martin Kohler livre ses impressions

BMC INT.JPG


BMC Evans velo.JPG

Cadel Evans et sa nouvelle monture

       BMC Van Garderen.JPG

       Tejay van Garderen pense déjà au Tour de France


      BMC Gilbert 3.JPG Philippe Gilbert

BMC Gilbert i.JPG

Souvenir de Valkenburg

BMC Team.JPG

L'équipe BMC Racing Team

BMC Presse.JPG

Face à la Presse

BMC Thor HUSHOVD.JPG

Thor Hushovd fixe rendez-vous sur les pavés de Roubaix

BMC Cadel Evans.JPG

Photos copyright : © Louis Vantuycom - http://www.velo-club.net/article?sid=69646
 
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#9
La maglia di campione italiano di Ivan Santaromita
[Immagine: r22t.jpg]
 
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#10
Beh, bella roba direi...non una novità per la Bmc che fa sempre belle maglie Cool
 
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#11
difficile chiedere di più... dopo quelle Katusha o Movistar andava bene ogni cosa
 
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#12
Maglia sobria come deve essere una di campione nazionale...
 
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#13
Bmc, se ne va John Lelangue
«Scelte personali», ma paga un Tour deludente

John Lelangue lascia la BMC Racing Team per ragioni personali e lo fa con effetto immediato.
Il 42enne tecnico belga era in forza alal BMC da sei anni e mezzo e annota tra i suoi successi più prestigiosi il trionfo al Tour del 2011 con Cadel Evans.
«Rispettiamo la decisione di John - spiega il presidente e direttore generale Jim Ochowicz - sappiamo che affronterà nuove sfide e avrà nuove opportunità. Noi lo ringraziamo per il contributo offerto allo sviluppo della squadra e gli auguriamo il meglio per il suo futuro».

Fuori dal politichese, è la prima conseguenza del Tour disastroso per la formazione della BMC e delle diatribe sulla gestione della stessa, parse evidenti nel corso della Grande Boucle con contrasti che hanno oppoisto Lelangue a Yvon Ledanois.

tuttobiciweb.it
 
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#14
Stanno sprecando un capitale immenso, cambiassero rotta...
 
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#15
mi chiedevo, è possibile che questi non sono capaci di vincere una classica che è una perché hanno Sciandri e Baldato che portano peste?
 
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