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Pantani: fu veramente un complotto?
#41
Quelli patetici siete voi, è evidente a chiunque abbia un minimo di buon senso e oggettività. A me non ha fatto niente, semplicemente è stato un ladro come tutti gli altri (probabilmente anche recidivo) e mi fa schifo come tutti gli altri. Con Di Luca è bastata una positività a convincere tutti che sia un malato di mente e così via, con Pantani anni e anni di esami che mostrano che il suo ematocrito faceva le montagne russe (chiaramente è solo un caso che arrivasse al massimo durante i grandi giri) non bastano a niente. Era forte lo stesso? Buon per lui, peccato che nella legge non ci sia scritto che se sei già forte ti puoi dopare o se sei già ricco puoi rubare. Quelli che imbrogliavano, falsificavano i test, nascondevano i medicinali erano Pantani, i suoi medici e la sua squadra, non i magistrati, per voi è tutto capovolto
 
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#42
Chi ha un minimo di buon senso capirebbe che è completamente inutile andare a fare delle battaglie contro un morto, come è inutile star qui a rispondere ad ogni persona che scriva qualcosa pro Pantani. E sinceramente fa più schifo chi sta qua a scagliarsi contro di lui, come se non gli avessero già fatto abbastanza male...

Ci sono certi casi in cui l'oggettività si può anche lasciarla a casa ed analizzare la faccenda da un lato più umano, perché questo "ladro" ha avuto un incidente quasi mortale con una macchina ed è tornato a correre in bici dopo appena un anno, si è sfracellato contro un gatto al Giro del 97 ed al Tour era di nuovo in sella, Pantani ha dimostrato a più riprese di essere un uomo con le palle, non un ladro, quelli che fanno schifo siete voi che stata qua ad offendere una persona che non c'è più, disposti a privarlo dell'unica cosa che gli è rimasta, il suo mito, motivando il tutto con la futile scusa"Se hanno levato i Tour ad Armstrong devono levarlo anche a lui", peccato che Armstrong sia qua vivo e vegeto a godersi i suoi miliardi e se ne sia sbattuto dei suoi sette Tour, mentre Pantani è sotto terra da quasi dieci anni. Ma chissene leviamogli il Tour, anche il Giro, andiamo pure a bruciare i suoi resti, era un ladro, viva il senato francese che invece che occuparsi dei problemi del paese va ad analizzare i campioni di sangue del Tour de France del 1998, questa è GIUSTIZIA!

PANTANI MUORI LADRO INFAME!

Ah no, è già morto Triste

Sembra di discutere con membri del tribunale del fascismo...
 
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#43
Un "uomo con le palle" non prende l'Epo per andare più forte in salita. Uno con le palle denuncia il sistema oppure non accetta di farne parte. C'è stato chi l'ha fatto, altrimenti gente come Evans, Hesjedal e Wiggins non avrebbe mai vinto un grande giro. I fatti dicono che è sempre stato un debole, come tutti quelli che si dopano. Poi si potrà discutere sul fatto che sia giusto o no levargli il Tour se ci saranno dei campioni positivi, io non vedo alcun motivo per non farlo, ma poi immagino che ce ne siano di legali, quindi il suo nome rimarrà lì probabilmente. In ogni caso, anche ammettendo che sia una cosa sensata fregarsene della verità solo perché è morto, non ti pare che le migliaia di tifosi che ha ancora avrebbero il diritto di sapere se si dopava o no? Capisco che molti non vogliano saperlo, è un po' come un cristiano che non vorrà mai vedere una prova della non esistenza di Dio, ma la verità è sempre meglio, non si può mettere in dubbio questo
 
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#44
Pat McQuaid scrive alla famiglia di Marco Pantani: il Tour resterà di Marco.
Ecco la lettera completa:

"Gentili signora e signor Pantani, desidero ringraziarvi personalmente per la vostra lettera del 1° luglio 2013 - scrive McQuaid -. Come presidente dell'Uci, ma soprattutto come padre, posso solo immaginare quanto sia pesante la perdita di vostro figlio, il grande ciclista Marco Pantani. Capisco anche quanto sia importante per voi difendere la sua memoria e il suo nome. Se il nome di Marco Pantani dovesse emergere durante le attività del Senato della Repubblica francese, secondo le nostre informazioni non sussisterebbero motivi di compiere alcun passo. Infatti, poiché le analisi scientifiche svolte dal laboratorio francese nel 2004 non erano conformi agli standard tecnici per le analisi antidoping, tali risultati non possono essere accettati come prova in un contesto antidoping e pertanto non consentirebbero l'apertura di un procedimento disciplinare. Inoltre, non sono stati rispettati i principi dell'anonimato e del previo consenso alle analisi espresso dai ciclisti. Spero sinceramente che queste parole siano state di chiarimento e conforto e che sia possibile conservare la magnifica immagine e gli stupendi ricordi che abbiamo di Marco Pantani".
 
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#45
Ma come fanno ad essere stupendi ricordi?
Io dico che uno con delle prestazioni del genere (e non mi riferisco alla qualità, ma al modo in cui avvenivano) era sicuramente imbottito. Poi ovvio, le prove per dire che uno è colpevole non esistono (esistessero, non esisterebbero i processi né soprattutto gli avvocati) a un certo punto si tratta di valutare soggettivamente e decretare una persona come dopata. Per dire, nessuno ha nemmeno la certezza che Armstrong si dopasse, magari tutti gli ex postini lui compreso vogliono proteggere qualcuno o sono stati minacciati di morte da qualche terrorista, che ne sapete? :P
E comunque l'ematocrito era di 52 al posto di 50, e non è come il numero di masticate che fai per mangiare la carne che se ne fai due o tre in meno non cambia nulla: avere l'ematocrito a 52 in condizioni normali è qualcosa di esagerato. Poi a onor del vero, va detto che io stesso se volessi potrei far salire il mio ematocrito a valori decisamente al di sopra il limite che fu posto, basta disidratarsi moltissimo e questo valore ovviamente sale (e pure parecchio) e che il valore stesso è molto variabile da persona a persona e da momento a momento. Certo, non credo che Pantani fosse arrivato al controllo disidratato ma che ovviamente abbia bevuto qualche cammellata d'acqua prima, comunque se qualcuno vuole incastrare un ciclista di certo non lo fa aumentando da 49.999 a 52 il valore di ematocrito di un campione di sangue.
Quindi imho tutta sta storia non significa nulla, anche se lo ritengo dopatissimo per i più ovvi motivi (e qua non si tratta di dubitare della Sky o di Nibali, è una cosa ben diversa) che ha palesato durante la sua purtroppo breve vita.

Togliergli il Tour? A parte che ho già visto che non si farà dato che non c'è possibilità di difesa, il che è abbastanza assurdo dato che se Armstrong si fosse suicidato nel 2005 sarebbe stato ricordato ancora per almeno 7 anni (ma quasi sicuramente molti di più) come il ciclista che ha vinto più volte il Tour de France e i 7 Tour non gli sarebbero mai stati tolti. Che poi lo stesso Pantani, che cavolo avrebbe potuto dire in sua difesa - 15 anni dopo? Qua si tratta di discutere del metodo, se lo togli a Pantani vai a dedurre che Ullrich l'anno prima era dopato dato che lo era dopo, Riis ha già avuto i suoi casini e quindi vai a cancellare pure Indurain. Che senso ha? Io credo nessuno, così come non ha avuto senso togliergli ad Armstrong. Hanno corso dopandosi, hanno ingannato tutti, ma tutti quelli che erano forti erano dopati ed è impossibile stabilire il primo dei non dopati (che poi chissà come sara contento del riconoscimento che gli sarà dato per la vittoria al Tour!), ma erano comunque i più forti dei dopati e pertanto qualche qualità - nel doparsi o fisica - ce l'avevano per essere riconosciuti di qualche merito. Secondo me, sarebbe sufficiente giustificare che si sono dopati tutti, che non era ciclismo vero e quindi non considerare quei record nel ciclismo attuale.
Se poi tra 20 anni discuteranno se togliere i Tour a Wiggins, Evans, Schleck, Contador, Froome, Quintana e compagnia bella, significa che questo sport rimarrà dipendente dal doping e che il vero ciclismo non esiste.
 
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#46
No aspetta, quel campione in cui l'ematocrito era al 52% fu fatto rianalizzare su richiesta delle stesso Pantani quel giorno in un laboratorio di Imola, e risulto che l'ematocrito in realtà era del 46% ...

Come dimostrano le analisi sul suo midollo, Pantani se ha preso EPO ne ha preso poco, e lo ha fatto per rimanere al passo con gli altri, non per andare più forte...

Sull'ultima frase sostituirei doping con antidoping...
 
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#47
Giusto per info, esistono sostante decisamente più efficienti dell'EPO, ma che a differenza dell'eritropoietina fannno molto ma molto male al corpo
 
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#48
si va beh quel medico immagino quandi midolli spinali di ciclisti dopati ha analizzato.

my two cents:
pantani come tutti si dopava secondo me, ha avuto più volte noie con l'ematocrito che se la memoria non inganna era l'unico parametro che controllavano. ullrich per esempio ce l'aveva anche bassino (negli incartamenti su armstrong si parla di 42%) però guarda un po' nei periodi in cui si dopava (prima del 98 e dopo il 2003) era sempre al limite.

il doping era prassi comune per il semplice fatto che ai tempi di pantani non era doping. dovevi stare sotto il 50%, punto. Quello che ti prendevi erano fatti tuoi. infatti io contesto questo, all'epoca c'erano regole, quelle si dovevano rispettare, non altre. a sto punto andiamo a rianalizzare i campioni di sangue di tutti i periodi no?


prevengo le critiche: dopo l'incidente della milano-torino trovano ematocrito >50.

altra cosa: nel 98 non escludo che possa esserci stato qualcosa di strano. il laboratorio in cui pantani ha voluto ritestare, quello di imola per intenderci, era serio, accreditato dall'UCI. ma tanto ormai eri fuori
 
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#49
(10-07-2013, 10:43 PM)Andy Schleck Ha scritto: Ma come fanno ad essere stupendi ricordi?

Se fossi nato qualche anno prima non ti passerebbe neanche per la testa di fare certe domande.
Per quello che mi riguarda potranno analizzare tutta la pisciazza che gli pare a loro, che trovino epo, anabolizzanti o pasta e fagioli con le cozze me ne passa per le strapalle, Pantani sarà sempre il più grande ciclista che ho mai avuto la fortuna di veder correre, per come affrontava le salite, gli avversari, le disavventure è stato l'uomo che più di tutti ha emozionato il mondo intero da quando seguo il ciclismo e anche qualcosa in più, e tu come Pagliarini e tutti gli altri che non hanno avuto la fortuna di vedere certe cose purtroppo non le capirete mai.
 
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#50
Due domande, le regole antidoping allora limitavano solamente l'ematocrito al 50%?
L'epo era sostanza proibita?
 
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#51
L'epo era proibita ma non era rintracciabile, il limite di 50% prevedeva una sospensione di quindici giorni a tutela della salute dell'atleta, credo sia ancora valida questa regola.
 
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#52
Sì ma questo limite è stato imposto nella piena consapevolezza che anche usando l'Epo ci potevi rimanere sotto, è stata fatta questa regola per auto-limitarsi, un po' come un accordo tra mafiosi: continuiamo a prendere l'Epo, ma nessuno esageri perché altrimenti ci rimettiamo tutti
 
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#53
Riuppo questo topic perché bon mi andava di farlo e perché negli ultimi mesi ho acquisito competenze tali per rispondere in maniera approffondita e dettagliata alla domanda. Se non si tratta di complotto, si tratta di errore umano, incastrare i corridori con l'ematocrito era pressoché impossibile. Ogni squadra aveva una macchina che calcolava l'ematocrito, spiegava Hamilton che i corridori lo calcolavano prima di assumere EPO e poi coadiuvati dai dottori stimavano le dosi da prendere per portare l'ematocrito a 47/48.

(11-07-2013, 04:49 AM)BidoneJack Ha scritto: L'epo era proibita ma non era rintracciabile, il limite di 50% prevedeva una sospensione di quindici giorni a tutela della salute dell'atleta, credo sia ancora valida questa regola.

Mi ricollego a questo messaggio, il controllo tramite il quale Pantani venne sospeso non era organizzato dall'UCI, ma dal Coni che vista la situazione in cui versava il ciclismo all'epoca(era l'anno post scandalo Festina ndr. ) decise di aggiungere altri controlli. In pratica c'erano in ogni tappa i controlli dell'UCI per i titolari delle varie maglie ed il vincitore di tappa e poi c'era questa campagna chiamata "salva la salute dei ciclisti" che prevedeva altri tre controlli extra per i corridori. I ciclisti protestarono parecchio contro questa campagna che ritenevano irrispettosa e non legittima e Pantani fu uno dei più accaniti tanto da arrivare a litigare con Tafi che invece correndo per la Mapei di Squinzi(uno di coloro che avevano ideato la campagna) si era schierato contro i corridori nonostante fosse dopato come tutti gli altri(e le rianalisi dei campioni del Tour 98 lo confermano). La Ronchi dice che fu "costretto" da Cipollini & co... a protestare, ma sinceramente ci credo poco, lei descrive Pantani come un ragazzo ingenuo e tranquillo, ingenuo era ingenuo, ma era anche una grande testa di cazzo sempre in prima fila quando si trattava di fare scioperi e proteste(vedi Tour 98 o Giro 2001). Fatto sta che Pantani superò tutti i controlli dell'ematocrito compresi i primi due della campagna "salva la salute dei ciclisti" e sapeva che il terzo sarebbe stato o dopo la tappa di Pampeago o dopo la tappa di Madonna di Campiglio. La sera prima del fattaccio fece il controllo ed il risultato fu 48.6. Dice la Ronchi che quella mattina fecero tutto in modo più frettoloso del solito, fatto sta che comunque Pantani chiese di fare un altra analisi su quelle provette dopo che fu trovato positivo e non gli venne concesso. Tornando a casa si fermò in un laboratorio che usava le stesse tecniche dell'UCI(mi pare fosse a Ferrara, ma non sono sicuro) e fece un'analisi in cui il suo ematocrito risultò essere al 46%. Quindi in tutto abbiamo una quindicina di controlli passati nell'arco di un mese ed uno negativo. Ora Pantani poteva essere trovato positivo se avesse fatto uso di EPO la sera prima del controllo, ma a parte che sapeva del controllo aveva pure già vinto il Giro, doveva proprio essere scemo per farlo, e non lo era comunque. Tra l'altro i corridori si dopavano principalmente prima di una corsa, l'ematocrito lo si portava a 49 prima dell'inizio di un GT e poi in caso si faceva uso di EPO se si abbassava troppo(ma comunque si faceva in modo di non oltrepassare il 49), tanto per dire lo stesso Armstrong non toccò EPO negli ultimi dodici giorni del Tour del 99.
Che Pantani si sia dopato non lo si mette in dubbio, ma quel controllo non era regolare perché Pantani sapeva come doparsi e sapeva quando doparsi...
 
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#54
Io per mia natura credo poco ai complotti e quindi anche nel caso di Pantani sono piuttosto scettico, è vero che il controllo non fu fatto con tutti i crismi (e ora si potrebbe parlare di irregolarità di forma...), ma comunque qualcuno ogni tanto cadeva in quella rete e come sappiamo bene in quel periodo Pantani si dopava.

Da grande ignorante in materia medica mi sono fatto un'idea, che potrebbe benissimo essere sbagliata. Come vediamo in questi anni l'altura è un doping naturale e legale, c'è chi va sul Teide piuttosto che sull'Etna o dove vogliono loro per migliorare le prestazioni perchè l'altura aumenta l'ossigenazione e di conseguenza l'ematocrito. Ecco, per me, i medici della Mercatone hanno sottovalutato quelle due notti di soggiorno in alta montagna sul fisico di Pantani, che era tarato per stare alla soglia del 50% di ematocrito.
Con questo non voglio dire che la mia posizione è vera o voglio che sia accettata. C'è gente più preparata di me che ha scritto libri e libri su questa storia...

Ormai ci credo poco, ma sarebbe bene che tutta la verità venisse fuori, perchè ormai sono passati 10 anni da quando Pantani ha pagato con la vita questa storiaccia.
 
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#55
Il problema è che oltre a Pantani tutti gli altri erano tarati per stare alla soglia del 50%, anzi Pantani rimaneva attorno al 48% c'era gente come Savoldelli che andava anche oltre il 49%.

Il fatto che si siano fatte troppe teorie complottistiche alla fine non ha fatto altro che ridicolizzare il caso, tanto ormai ognuno pensa quello che vuole. L'unica credibile resta quella della scommesse, se non altro perché un testimone c'è, ora Vallanzasca non sarà una persona onesta e tutto quello che vuoi, ma non vedo per quale motivo avrebbe dovuto intromettersi in questa storia per inventarsi delle frottole...
 
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#56
Pantani, il nodo piastrine. Vallanzasca rilancia l'ipotesi scommesse
I dubbi attorno al valore dell'ematocrico del test di Madonna di Campiglio. La sera prima il Pirata aveva 48, ovvero piastrine normali. Stesso valore sulla strada di ritorno a casa dopo la squalifica

http://www.gazzetta.it/Speciale-Pantani/...1083.shtml
 
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#57
Quello che dovevo scrivere l'ho scritto nei secoli scorsi e non lo ripeto, però ci aggiungo una cosa partendo da questo articolo. Tutti questi giornalisti che si mettono a parlare di complotti e così via, hanno un approccio clamorosamente sbagliato, che dimostra la non-serietà di tutto ciò: non è un giornalismo d'inchiesta volto a cercare colpe oggettive di qualcuno, chiunque sia (per dire, ho sentito mille meravigliose ipotesi di complotto e neanche un nome o un profilo o qualcosa del genere), l'unico scopo è riabilitare Pantani, che è ciò che il pubblico vuole leggere. Per dirlo concretamente: il campo del "perché potrebbe essere andata in modo diverso dalla versione ufficiale" è stato trattato molto più del campo del "com'è andata veramente", non è una cosa seria
 
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#58
Per andare fino in fondo al caso bisognerebbe prima ammettere che si dopava, che tutta la Mercatone Uno si dopava, che tutti all'interno della Mercatone Uno sapevano che i corridori si dopavano. Una volta fatto spiegare come si dopava e perché era impossibile beccarlo. Se uno si documenta sa che trovare Pantani sopra il 50% era impossibile e sa perché lo era, però la gente(sia pro che contro) preferisce sparare minkiate dall'alto di 'sto cazzo invece che leggersi quei tre quattro libri(non solo sul pirata) che potrebbero aprirgli gli occhi...
 
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#59
Pantani, le scommesse clandestine, Vallanzasca: la Procura di Forlì apre un fascicolo sui fatti del Giro 1999

Quindici anni dopo, la Procura della Repubblica di Forlì ha riaperto un fascicolo a carico di ignoti, ad inizio settembre, con l'ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, in relazione all'esclusione dal Giro d'Italia 1999 subita da Marco Pantani a Madonna di Campiglio. Lo rivela oggi La Gazzetta dello Sport. Dopo che la Procura di Rimini, sul finire di luglio, aveva riaperto un'inchiesta riguardante la morte del Pirata al Residence Le Rose, il 14 febbraio 2004, ora anche a Forlì vogliono vederci chiaro: l'indagine è condivisa dal procuratore capo Carlo Sottani, che da sostituto a Perugia si è occupato di vicende come quella sulle Grandi Opere e sul G8, e dal pm Lucia Spirito. Associazione a delinquere, ma perché? La Procura di Forlì risale ad un nome della cronaca nera, il bandito milanese Renato Vallanzasca. Già l'8 ottobre 2007 Vallazasca scrisse una lettera a Tonina Pantani, la madre del Pirata, dicendo di essere stato imbeccato dal carcere a puntare contro il figlio per la vittoria del Giro 1999 (Marco stava dominando la corsa rosa, ma a Vallanzasca venne assicurato che «il pelatino», a Milano, non sarebbe mai arrivato). Vallanzasca ed una vicenda che, secondo gli inquirenti, potrebbe avere come mandante la camorra, per quanto riguarda le scommesse clandestine sul Giro '99.

cicloweb.it
 
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#60
Tutte cose che si sanno da 15 anni. Ora tutti i giornali riprendono le parole di Pregnolato che dice che ai controlli Mercatone l'ematocrito era 48. Ma dai!? Non lo sapevo!!! Oggi c'è interesse, 15 anni fa andava distrutto e indagato 400 volte. Ma andate a fare in culo giornalai schifosi
 
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