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Paolo Longo Borghini
#1
 
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#2
È nato Cristian Ryan, terzogenito di Paolo Longo Borghini
Entusiasta zia Elisa, che torna a casa dopo il Giro Rosa

Auguri alla famiglia Longo Borghini. Ieri sera alle 19.45 è nato il terzo figlio di Paolo e la moglie Kimberly. Si chiama Cristian Ryan, pesa 3.45 kg e sta bene, per la gioia di mamma, papà e le sorelle Anna e Marta. Grande festa per l’ornavassese della Cannondale, per i nonni Guidina e Nando, oltre che per la zia Elisa, felicissima di avere un terzo nipotino da coccolare. Benvenuto e auguri dalla redazione di tuttoBICI e tuttobiciweb.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Paolo Longo Borghini: «Mi darò al pilates»
«Avrei continuato un altro paio d'anni, ma il futuro è già qui»

C’è chi non avendo un contratto la vive come se fosse la fine del mondo e chi la prende decisamente più con filosofia come Paolo Longo Borghini. Classe ’80 di Ornavasso (VB), il gregarione della Cannondale, fratello maggiore dell’azzurra Elisa, al momento non ha un ingaggio per il 2015. Uomo squadra come pochi, dopo 11 stagioni nella massima categoria con due successi all’attivo, il GP Nobili 2006 e la cronosquadre del Brixia Tour 2010, pensa positivo per il suo futuro circondato dall’amore della moglie Kimberly e dei loro tre bellissimi figli: Cristian Ryan di 3 mesi e mezzo, Marta di 2 anni e Anna di 5.

Paolo, sei stato in vacanza?
«Con tre bimbi dove vuoi che si vada?... (ride, ndr). No, sono stato a casa. In questa stagione sono stato via 200 giorni tra ritiri e corse, avevo proprio voglia di godermi la mia bella famiglia e riposarmi un po’. Sai stare in giro per il mondo tutto l’anno è bello, ma se hai a casa chi ti aspetta, soprattutto dei bimbi piccoli, è davvero dura. Devo dire la verità: non meditavo il ritiro, ma iniziavo a pensare a un cambio di stile di vita. Quest’anno compirò 34 anni, se il gruppo di lavoro di Amadio fosse rimasto avrei continuato più che volentieri. Avrei trovato la motivazione per un altro anno o due, ma prima o poi avrei dovuto mettere un punto alla mia carriera. Dispiace che l’avventura della Cannondale sia terminata così ma bisogna farsene una ragione».

Il momento di crisi generale del ciclismo penalizza corridori d’esperienza come te.
«È proprio così. Si privilegiano i giovani ed è comprensibile che ciò accada. Tutte le grandi squadre hanno già tra le loro fila un corridore con le mie caratteristiche, ora come ora è difficile trovare spazio. Con la crisi economica che stiamo vivendo i budget delle squadre sono diminuiti, dalle regole del business non si scappa. Per spendere meno si punta sulla crescita di un neoprofessionista che comprensibilmente ha meno pretese di un atleta d’esperienza di un certo livello. Vedremo se le cose cambieranno con la Riforma del Ciclismo che l’UCI sta studiando per il 2017: diminuendo i corridori, dovrebbero venir premiati i lavoratori più meritevoli oltre che quelli vincenti».

Con tre figli da mantenere perdere il lavoro però non deve essere il massimo.
«Ovviamente non è l’ideale, ma non sto andando al patibolo e non piango miseria. Appendere la bici al chiodo mi dispiace molto perché il ciclismo è stato il centro della mia vita per tanti anni, ma sono sereno. Sento colleghi che stanno vivendo molto male questa situazione, io la prendo con maggiore serenità. Sono contento di quello che ho fatto fino a oggi, avessi avuto modo di poter correre ancora uno o due anni a un certo livello l’avrei fatto più che volentieri, ma è andata così e va bene. Due anni fa quando ho firmato il mio ultimo contratto con la Cannondale a casa eravamo in 2 e mezzo ora siamo in 5: è diverso. A livello personale, sportivo ed economico pedalando mi sono tolto le mie soddisfazioni quindi non sono disperato e ho già un’alternativa».

Possiamo saperla?
«Mia moglie è un’istruttrice di pilates conosciuta a livello internazionale, studia da matti ed è tra le migliori nel suo campo in Italia. Abbiamo già un’attività ben avviata, uno studio a Ornavasso e ne stiamo aprendo un altro a Cervinia. Insomma il lavoro non manca e mi toccherà tenermi allenato perché se non sono in forma non riesco a tenere il ritmo di Kimberly».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#4
È ufficiale il ritiro di Paolo Longo Borghini
Nel corso di una cerimonia tenutasi nella sua Ornavasso il trentaquattrenne Paolo Longo Borghini ha annunciato il suo ritiro. Il fratello di Elisa chiude così la sua carriera tra le due ruote, iniziata nel 2004 con la Vini Caldirola. Una sola vittoria ottenuta, nel 2006 al Gp Nobili Rubinetterie, per un serio gregario di lungo corso che negli ultimi quattro anni ha spesso accompagnato Ivan Basso nelle uscite in maglia Liquigas. Proprio la chiusura della formazione di Roberto Amadio ha lasciato a piedi l'ossolano che, nonostante alcuni abboccamenti con l'Astana poi non andati a buon fine, non ha ricevuto un'offerta per continuare l'attività agonistica.

cicloweb.it
 
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#5
Giro d'Italia, una nuova avventura per Paolo Longo Borghini?
Il piemontese potrebbe diventare un regulateur del gruppo

Ha appena appeso la bicicletta al chiodo ma potrebbe ritrovare presto un posto in gruppo. O meglio, davanti al gruppo. Per ora si tratta di una voce, di una idea, ma Paolo Longo Borghini potrebbe vestire presto il panni del regulateur per Rcs Sport, affiancando Marco Velo ed il "maestro" Vito Mulazzani. L'ex prof piemontese, che ha appena concluso la sua carriera con la Cannondale, potrebbe fare il suo esordio già alle Strade Bianche nel prossimi mese di marzo.

tuttobiciweb.it
 
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#6
Paolo Longo Borghini nuovo Sport Promoter di Northwave
Il 34enne piemontese va a sostituire Mario Beccia. "E' una sfida entusiasmante. Entro a far parte di un team vincente"

[Immagine: thumb_4937__news-detail.jpeg]

Northwave ha scelto il suo nuovo Sport Promoter per il ciclismo: Paolo Longo Borghini, 34 anni, va a prendere il posto di Mario Beccia, che per tanti anni ha seguito con passione e competenza le sponsorizzazioni dell’azienda trevigiana di scarpe e indumenti per il ciclismo, e che ha deciso di ritirarsi dall’attività.

Nato ad Asiago ma residente sul Lago Maggiore, Paolo Longo Borghini ha concluso lo scorso autunno la sua carriera agonistica dopo 11 stagioni da professionista, con due successi e un lusinghiero quarto posto nella quarta tappa del Tour de France 2008. Autentico uomo-squadra, apprezzatissimo nel gruppo per garbo e buonsenso, Paolo fa parte di una famiglia di sportivi: la sorella Elisa corre in bici (bronzo ai Mondiali di Valkenburg 2012 e vincitrice nel 2015 del Giro delle Fiandre femminile), mentre i genitori vengono dallo sci nordico: il papà Ferdinando è stato allenatore, la mamma Guidina Dal Sasso campionessa azzurra di fondo.

Sposato felicemente all’americana Kimberly (istruttrice internazionale di pilates), tre figli (Anna, Marta e Cristian), Paolo affronta la nuova esperienza con l’ottimismo e l’entusiasmo che ne hanno fatto un personaggio molto amato in carovana. “E’ una sfida entusiasmante in un’azienda che ha già fatto tante cose importanti e sta vivendo in questo momento una fase di nuova giovinezza. Entro a far parte di un team vincente”.

Anche Gianni Piva, fondatore di Northwave, è convinto della bontà della scelta: “Paolo è un uomo dotato di equilibrio e grande comunicativa, ideale per trasferire agli atleti la passione ed il know-how che ci sono dietro ognuno dei nostri prodotti”.

Paolo Longo Borghini alternerà l’impegno in Northwave al ruolo di regolateur assunto in RCS Sport: sarà lui l’angelo custode del gruppo al prossimo Giro d’Italia.

comunicato stampa Northwave
 
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