Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Perché seguire (ancora) il ciclismo?
#21
C'è anche una certa sovraesposizione rispetto ad alcuni anni fa. 
Tra Eurosport player e il Paglia che ci segnala anche gli under 10 mi trovo a vedere di tutto, anche se a macchia di leopardo (e tanto dopo pochi giorni non ricordo più nulla... aspetta, è Jakoblambrecsen che ha vinto il GVO?? E soprattutto, cos'è il GVO??  :D  ). 
Per me la chiave di volta restano le grandi tappe di Giro e Tour, se ci fossero... Le classiche sono quelle e lo scorso anno non si può nemmeno dire che siano state tutte brutte. Tante altre corse possono dare spunti interessanti.

Sono Giro e Tour che stanno tradendo il movimento in questi ultimi anni. Sono attesi, si guardano i tracciati mesi e mesi prima, si sognano le immagini delle tappe più importanti, tra due muri di neve, sulle rampe arcigne del Mortirolo o dello Zoncolan, su fino alle Tre Cime, nell'arido paesaggio del Ventoux o sui tornanti dell'Alpe d'Huez. Niente cronometro lunghe, arrivi annacquati, chilometraggi bassi a volte ai confini del ridicolo. Tapponi di montagna di 250 km. manco a parlarne... Niente più crisi di fame o tracolli inattesi, al massimo qualche crisi di sonno... 
Contro il doping (???) e a favore di classifiche corte corte, "incerte" e "appassionanti" fino all'ultimo respiro, magari con collegamento tv l'ultima mezz'ora, tanto prima "non c'è nulla da vedere". 
Il ciclismo affonda le radici nelle imprese dei grandi campioni, oggi a un magnifico campione come Froome non riusciamo neanche a dare una dimensione precisa. Vero che il ciclismo è cambiato, con tanti corridori di valore che cambiano un po' le possibili tattiche di corsa, ma a maggior ragione c'è bisogno di percorsi molto selettivi, lunghi, difficili. 
Se togli epicità ai grandi giri il ciclismo resta uno sport bello, di fatica, ancora con un certo fascino, ma orrendamente annacquato. Una offesa a Coppi, a Bartali, a Merckx, a Hinault, a tutta la sua splendida storia.
 
Rispondi
#22
Per gli ultimi 7 km della Sanremo di oggi
 
Rispondi


[+] A 3 utenti piace il post di jwill
#23
Giro dei Paesi Baschi, Roubaix e......SCHELDEPRIJS sono corse che quest'anno mi hanno fatto sentire grato d'essere appassionato di questo sport.

E si che ora ci sono ancora poche corse, il bello deve ancora arrivare.

Non vedo l'ora, ad esempio, che sia maggio: Giro, Yorkshire, California, Isard, le varie Corse della Pace, Dunkerque, Ain (lo preferivo ad Agosto però), Giro del Belgio, Vuelta a Madrid, Vuelta a Aragon, Pays de Vaud, Fiordi, Norvegia ecc.....

Il ciclismo non va seguito perché corre tizio, caio o sempronio....va seguito in quanto ciclismo.

Ora meglio che vada a letto che tra poche ore devo svegliarmi per far pesi Alien
 
Rispondi
#24
Al giro non prevedo niente di carino.
Sinceramente la Roubaix 2018 la reputo abbastanza "normale". Emozionante la prestazione di Dillier, e anche il coraggio di Sagan, ma ricordo di essermi emozionato di più nel 2016 o 2013
 
Rispondi
#25
Un buon motivo per non seguire il ciclismo è quell'aborto di corsa che si è svolta oggi...
 
Rispondi
#26
Aury, ecco un motivo per continuare a seguire il ciclismo: http://firstcycling.com/race.php?r=536
 
Rispondi
#27
Per vedere Froome scattare sullo sterrato ad 82 Km dall'arrivo. Epico
 
Rispondi
#28
Meglio avere al via Hirt e Bernal secondo qualcuno.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Danilo M.
#29
Non stuzzicarlo che poi magari torna.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#30
Fede.psn? Samuxafe?
 
Rispondi
#31
Povero xsafe.
 
Rispondi
#32
Io non ho mai parlato di hirt e bernal

PS dovrei cambiare avatar che questo porta vergogna ultimamente
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di samuxsafe
#33
He's back!
 
Rispondi
#34
Dovrei andare a letto che vorrei svegliarmi a un orario decente per andare a correre dato che al pomeriggio ho così tanto lavoro da fare che non so se ce la faccio. Peeerò.....

Dopo il numero odierno di VdP non riesco a non pensare al regalo enorme che ci ha fatto il ciclismo. Sono ancora emozionato e 'sto capendo cosa prova Lele Adani quando Vecino fa goal.

Appena due anni fa abbiamo assistito a una delle stagioni più brutte di sempre (memorabile solo il numero dell'intramontabile Gilbert al Fiandre).

In quel periodo mi buttai sul ciclismo giovanile alla ricerca di qualcosa di alternativo. C'era Sivakov che dominava con numeri à la Coppi, scortato da un giovanissimo scudiero dal talento cristallineo: Marc Hirschi.

C'era Tadej Pogacar, fresco di vittoria al Lunigiana alla fine della seconda stagione da junior, che faceva una grande annata alla periferia delle cose. Purtroppo, nonostante lui avesse già fatto grandissimi risultati, la Slovenia non si qualificò per l'Avenir. Sono passati due anni e lo scontro con Bernal, che quell'anno dominò il mini Tour come farà Pogi nella stagione seguente, è ancora inedito.

Poi un ragazzino che fino al giorno prima faceva il calciatore vinse tre gare in un mese, tra gli junior, tra inizio agosto e i primi di settembre.

Intanto sulle stradine della Dwars door het Hageland Van der Poel sverniciava Van Aert. Si stavano preparando per la stagione invernale (che sarà quella della consacrazione per il neerlandese).

Tra i pro, per la verità, un corridore che mi piaceva veramente c'era. Ovviamente parlo dell'ex saltatore che vinse la tappa di Bilbao al Giro dei Paesi Baschi attaccando tipo una decina di volte. Poi arrivò pure la meraviglia sul Galibier.

E' come se il ciclismo avesse creato degli anticorpi alle storture degli ultimi anni.

Sono passati appena due anni e questi di cui sopra sono diventati, praticamente, i corridori più forti del mondo.

Ma sono diversi rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ma notate come stanno in sella Roglic e Pogacar in questa Vuelta? Sono perfetti (quella di Rogla, poi, è proprio una posizione che non si insegna), un tutt'uno con la bici. Questi non sprecano un watt pedalando. Hanno un feeling col mezzo che molti dei grossi nomi della generazione precedente si sognano la notte.

Sono talenti veri, fatti per fare ciclismo. VdP fa 2° in uno sprint di gruppo dietro Groenewegen, ti vince l'Amstel, ti domina il ciclocross come manco Liboton negli anni d'oro e ti bastona il GOAT della MTB. Van Aert batte Sagan in volata e Dumoulin a crono.

Bernal è il più giovane a vincere il Tour nel dopoguerra. Remco se non è il più giovane di sempre a vincere una classica poco ci manca. Pogi è il più giovane di sempre a vincere due tappe di montagna in un GT.

Un Sivakov che a 22 ANNI vince Trentino e Polonia e fa top-10 al Giro ti passa addirittura in secondo piano.

Roglic, che potrebbe essere il padre a momenti di Remco, ma ciclisticamente non è più vecchio di molti di questi, a sua volta vince a crono, in salita e pure in volate di 20 corridori.

Campioni veri, completi, che corrono sempre per vincere. Il Tour of Britain non è la corsa di Pavel Sivakov, ma Pavel Sivakov questo non lo sa è ti spara 400 scatti in 30 km.

Rileggetevi le prime pagine di questo topic. Il fulcro del discorso era l'assenza di personaggi.

Un anno e mezzo dopo eccoli qua. E c'è pure Alaphilippe che ho escluso, ma si sta dimostrando un grandissimo. Cioè uno che ti vince la Sanremo in volata ristretta e fa 5° al Tour in quel modo, se fossimo nel 2015 sarebbe da considerarlo prezioso come l'acqua nel deserto.

E aspettiamo Roby Stannard, Jaakko, McNulty ecc... Perché, fidatevi di me, non è finita.

Senza, ovviamente, dimenticare i Carapaz o gli Higuita.

Questa Vuelta non è oggettivamente una corsa bella, al massimo piacevole, ma a me garba guardarla solo per vedere Roglic e Pogacar pedalare.

Grandi corridori i Contador, i Nibali, i Sagan......però qua si va oltre, sembra di essere tornati negli anni '70 o negli anni '80.

Leggevo gente che si chiedeva chi avrebbe potuto tenere testa a VdP sullo strappo di Kendal. Personalmente risponderei: "Mah, credo Freddy Maertens"

Viene da emozionarsi. Il ciclismo era uno sport sul letto di morte, fa numeri ridicoli rispetto agli standard passati. Ma questi ragazzi hanno il potenziale per riportarlo all'antico splendore.

Volevate un motivo per seguire il ciclismo? Eccolo.
 
Rispondi


[+] A 7 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#35
Io Saronni
Mi ha ricordato un po goodwood
Contesti e avversari differenti però simile potenza
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di winter
#36
Saronni è stato il primo che mi è venuto in mente, poi, di quelli che ho visto, Gilbert a Mont des Alouettes, Valverde a Plumelec e a Soria.

Dai nomi si capisce che parliamo già di un'eccellenza storica nel ristretto campo degli sprint in salita.

E' un bel ciclismo cari miei, bello come io personalmente non l'ho mai visto.
 
Rispondi
#37
Adesso il ciclismo è anche interessante, peccato aver molto meno tempo per seguirlo..
 
Rispondi
#38
A chi lo dici..
 
Rispondi
#39
Stavo pensando che non c'è manco un italiano tra gli eletti, o meglio, ce ne sarebbe uno ma è completamente perso.
Uno che arriva 5° alla Roubaix e 3° al Lombardia al secondo anno da pro è un fuoriclasse, senza se e senza ma.

Aggrappati a Nibali, Trentin e alla Zauggata di Bettiol.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Albi
#40
Per vedere Quintana che non solo vince una tappa in pianura ma in un'altra frazione pianeggiante guadagna cinque minuti sui primi in classifica. Poi però le montagne lo respingono. Cosa c'è di più epico di tutto questo Occhiolino
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)