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Ponferrada 2014, 4a giornata: Sofia Bertizzolo è la prima medaglia azzurra. Oro per Dideriksen e Bystrom.
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Mondiali di Ponferrada, quarta giornata: la junior Sofia Bertizzolo regala la prima medaglia all'Italia. Vittorie dal sapore nord europeo, con il bis della danese Dideriksen tra le juniores e l'acuto del norvegese Bystrom tra gli under 23.


Le azzurrine festeggiano la Bertizzolo, vincitrice della medaglia d'argento nella prova in linea juniores
© BettiniPhoto2014/Luca Bettini

Arrivano le prove in linea, scendono in strada le ragazze di Enrico Salvoldi: due fattori che, da una decina di anni a questa parte, spesso e volentieri significano medaglia. E anche questa volta non ci smentiamo: superate le cronometro, nostro vero tallone d'achille, l'Italia riesce a sbloccare il suo medagliere grazie all'ottima prova di squadra delle juniores finalizzata dalla puntuale Sofia Bertizzolo. La nostre ragazze si sono mosse bene lungo tutto l'arco della corsa: prima hanno sfiancato le avversarie con il ritmo in salita di Sara Wackermann e di Katia Ragusa; poi, all'ultimo giro, sulla salita del Mirador Sofia Baggin ha aperto la strada per la compagna Bertizzolo, sfilacciando il gruppo della trentina di atlete rimaste. Infine l'encomiabile Ragusa si è presa carico anche dell'ultimo chilometro, cercando di lanciare al meglio la propria capitana. Purtroppo le azzurrine si sono ritrovate contro la danese Amalie Dideriksen, corridore di altissimo livello che già si era imposta a Firenze lo scorso anno: la sua volata non ha lasciato scampo alle speranze della Bertizzolo, anche se resta il rammarico di essere rimasta leggermente chiusa proprio nella fase più calda dello sprint. Bronzo per la polacca Agnieszka Skalniak.

Nel pomeriggio gli occhi di tutti erano invece puntati sugli under 23, per cercare di carpire i segreti del percorso di Ponferrada ed interpretare al meglio la tattica da adottare in vista di domenica. Grandi protagonisti sono stati gli australiani, capitanati da Ewan, che hanno tenuto in pugno la corsa fin dal chilometro zero, lasciando pochissimo spazio ad ogni contrattaccante. Lo squadrone aussie però si è sciolto proprio all'ultimo giro: un po' la fatica, un po' il fatto che Ewan avesse mostrato segni di cedimento proprio all'ultimo passaggio dal traguardo. Fatto sta che il gruppo ha perso la sua guida, dando vita ad uno stato di anarchia che ha dato il là a molteplici attacchi e contrattacchi. Ad approfittarne è stato il norvegese Sven Bystrom che, scollinato dal Mirador con non più di 5 secondi sugli inseguitori, è riuscito a difendere ed addirittura incrementare il suo vantaggio fin sulla linea di arrivo. Dietro di lui il redivivo Caleb Ewan ha regolato la volatina per la medaglia d'argento, davanti all'altro vichingo Kristoffer Skjerping. Gli azzurri sono sempre stati attenti ed hanno atteso il finale per lasciare il segno, anche se si sono dovuti accontentare del 6° posto di Iuri Filosi. Tanti i rimpianti per il povero Gianni Moscon: uscito bene in solitaria dal gruppo quando mancavano una decina di chilometri dal traguardo, è incappato in una scivolata in discesa che ha spento ogni sogno di gloria del 20enne trentino.

Gilberto Cominetti
 
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