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Pro Cycling Manager - Tour De France 2008
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[Immagine: pro-cycling-2008-pc.jpg]

Pro Cycling Manager - Tour De France 2008
Il sole estivo splende nel cielo e le lunghe giornate non suggeriscono altro se non una bella biciclettata. Aprite quindi il vano DVD, inserite Pro Cycling Manager e siete subito in pista!

Puntuale come la morte, anche quest'anno gli amanti di ciclismo e videogame possono conciliare le loro due passioni grazie al manageriale estivo Pro Cycling Manager – Tour de France 2008, che prosegue la tradizione oramai inaugurata parecchi anni or sono e che cerca, in parte riuscendoci, di migliorare ulteriormente una formula ampiamente rodata. Nessuna storia da introdurre in questo caso, si tratta semplicemente di vestire i panni del team manager di una squadra, muovendosi in modo tale da vincere i quasi duecento eventi proposti e realmente esistenti, selezionando i migliori tra gli oltre mille corridori e giostrandosi tra la moltitudine di opzioni inserite per l'occasione.

Mille opportunità, tutte buone
L'anima gestionale di Pro Cycling Manager 2008 è di pregevole fattura, garantendo una quantità spropositata di diversi parametri tra cui muoversi in piena libertà: decidere il telaio delle biciclette, leggere i giornali di settore o dedicare qualche minuto alla consultazione delle mail, sono solo alcune delle attività che fanno da contorno ai più seri impegni sul fronte sponsorizzazioni e rinnovo dei contratti, gestione della squadra e organizzazione delle risorse. Ciò che più stupisce, in positivo, è quanto le singole scelte prese influenzino in modo determinante tutti gli altri settori di interesse, tanto da non dare praticamente mai la sensazione di poter non prendere con serietà i compiti eseguibili, pena il fallimento totale o parziale degli obbiettivi imposti. Ogni stagione è poi composta da un elevatissimo numero di uscite ufficiali, non necessariamente affrontabili in toto – anzi, un'attenta pianificazione è obbligatoria – ma specchio dell'estrema attenzione riposta nella riproposizione dei reali impegni che un team professionistico deve affrontare ogni anno; oltre alle super classiche, in Italia, Francia e Spagna, sono inserite una quantità di occasioni in giro per il mondo, molte delle quali sconosciute ai più ma presto oggetto delle attenzioni del giocatore accorto, che proprio durante questi eventi minori può racimolare le prime vittorie e un po' di soldi.
Non mancano alcuni difetti secondari: impersonare un manager di sette anni non è molto credibile – ma forse non è nemmeno molto furbo scegliere di percorrere questa bizzarra possibilità – mentre perplime di più quando, al termine di una gara vinta, si deve decidere se parlare con il corridore o con la squadra o con i media, e non con tutti e tre. Difetti veniali, che non minano in alcun modo l'esperienza finale, in questo senso profonda e longeva.

Non basta saper far di conto
Va bene essere in grado di convincere un atleta a rinnovare il contratto, uno sponsor a erogare più denaro o pianificare la stagione alla perfezione, ma poi, una volta che si hanno i pedali ai piedi, ci si deve dimostrare all'altezza anche tatticamente. Scesi in pista la principale preoccupazione nel corso delle lunghe tappe – la cui velocità può comunque essere alterata rispetto al naturale scorrere del tempo – è quella di sfruttare al meglio le singole caratteristiche di ciascun atleta, decidendo quando sprintare o abbeverarsi e a chi far trainare il resto del gruppo, aiutandosi con le statistiche sempre visibili e adattando la strategia inizialmente elaborata alle mosse adottate dal resto dei ciclisti comandati dall'intelligenza artificiale. Se le normali gare all'aperto difficilmente stupiranno gli appassionati storici della serie, ben più piacevole sarà sapere che per la prima volta si può prendere parte alle corse su pista, divise in tre specialità e dotate di un fascino completamente inedito.
Tutti gli eventi pensati per il singolo giocatore possono essere ripetuti anche in multiplayer che, ospitando fino a 20 giocatori, rappresenta più di un mero orpello ma uno stimolo a mantenere viva la bella comunità che già da qualche anno ruota attorno a questa serie. Conclude l'offerta l'editor delle piste e quello dei ciclisti, entrambi completi e funzionali, anche se ovviamente pensati solo per i fan più accaniti.

Pratico ma senza fronzoli
Dal punto di vista estetico la prima considerazione riguardo questo Cycling Manager 2008 è quanto l'interfaccia, in versione gestionale o quella disponibile durante la corsa, sia razionale e ben fatta, ponendo tutti i moltissimi tasti in modo chiaro e semplificando le operazioni non di poco. L'impatto iniziale, quando si viene investiti da decine di parametri e schermate, si esaurisce quindi in fretta e arrivati alla prima competizione si saprà esattamente come muoversi per prendere le decisioni opportune, mentre durante i singoli tratti di gara la doppia possibilità di gestire i corridori, tramite il pannello laterale o cliccando direttamente su di loro, non porge il fianco ad alcuna critica. Diverso il discorso sul motore tridimensionale utilizzato durante le tappe: premesso che non sarebbe pensabile chiedere a questa produzione di innovare gli standard grafici della corrente generazione e che i ciclisti sullo schermo sono parecchi e dotati di un buon numero di animazioni, la quantità di dettagli a caratterizzare il fondale è a dir poco insufficiente, inadatta agli attuali standard e in contrasto con le richieste di sistema.
Ai confini della realtà è l'accompagnamento musicale: pochi chilometri dal finale, l'acido lattico che riempie i muscoli e un paio di rivali che non ne vogliono sapere di mollare l'osso e nelle orecchie, intanto, un motivetto pseudo elettronico che non si capisce come esattamente possa restituire lo sforzo e la drammaticità del momento. Questa è la classica situazione in cui ci si troverà, sperando che l'anno venturo si possa ottenere una colonna sonora più efficace. Meglio la telecronaca – unico frangente in lingua inglese ma tradotta, a schermo, in italiano – che non aggiunge chissà cosa ma compie il proprio lavoro adeguatamente.



Voto: 7.3
Pro Cycling Manager – Tour de France 2008 è un manageriale solido e ben fatto, che prosegue su una strada già tracciata e che si rivolge a un pubblico piuttosto preciso. Qualora quindi già si possedessero le precedenti edizioni converrebbe capire se le poche novità – principalmente legate alle corse in pista – valgano l'acquisto, mentre i nuovi utenti dovrebbero valutare quanto appassionante può essere il gameplay, riflessivo e tecnico. Qualora queste domande avessero esito positivo, allora l'acquisto diventerebbe consigliato e ci si potrebbe preparare a un'estate all'insegna della bicicletta, anche sui propri schermi.



Pro
* Moltissime opzioni
* Ogni scelta, anche la più marginale, ha un riscontro tangibile sull'esperienza
* Unico esponente o quasi nel suo genere

Contro
* Tecnicamente non sempre perfetto
* Non per tutti



PC - Requisiti di Sistema

Requisiti Consigliati
* Processore: Pentium 4 2.2 GHz
* RAM: 1 GB
* Scheda Video: 3D 128 MB
* Spazio su disco: 6 GB

Configurazione di Prova
* Processore: Intel Core QX6700
* RAM: 2 GB
* Scheda Video: NVIDIA 8800 GTS 320MB


A cura di Umberto Moioli - www.multiplayer.it
 
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Link alla discussione nel vecchio forum
http://ilnuovociclismo.forumfree.it/?t=29888539
 
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