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Rewatch settimanale vecchie gare - Giro d'Italia 1989
#61
Qua Fignon arriva, entra free e fa una carneficina.

La facilità con cui si leva tutti di ruota è davvero disarmante.

Senza alcuno scatto, va in testa e da seduto fa un ritmo che nessuno può minimamente pensare di reggere.

E' un fenomeno ed è anche in un momento di incredibile fiducia nei suoi mezzi.

Apprezzabile Hinault che prova a seguirlo....ma, giustamente, molla subito. Sarebbe saltato per aria, sennò.
 
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#62
Lemond è bravo, fa sempre il suo.....però l'altro è di un'altra categoria.

Senza infortuni vari di Fignon, Greg forse vinceva un Tour.

Gran bella rimonta di Pascal Simon. Corridore, purtroppo, totalmente dimenticato. Ma evidentemente non si è mai ripreso del tutto dalla botta psicologica del Tour '83.

Vorrei tanto capire cos'è successo ad Angel Arroyo Mmm
 
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#63
E guardiamoci Crans Montana:






 
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#64
Che scalata che sta facendo Pablo Wilches!
 
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#65
Entusiasmante il triello tra Fignon, Arroyo e Wilches, ma l'occhialuto parigino ha una marcia in più.

Comunque notevole come Arroyo si sia ripreso dopo la batosta di La Plagne. Senza di lui Fignon dava nuovamente i distacchi di due giorni prima.

Ora torniamo al Tour di Delgado, per la gioia di Fabione. Poi farei il Giro dell'89.
 
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#66
Finiamo di vederci il Tour di Delgado:



 
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#67
Si vede che è un Tour di seconde linee.

Sul Tourmalet si muove solo Herrera, ma ne ha fin là. Tutti gli altri sulla difensiva.

Delgado mostra i muscoli al GPM e gli altri tutti a testa bassa.
 
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#68
Gli ultimi chilometri non sono male.

Sparata notevole di Delgado.
 
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#69
Chiudiamo il Tour del 1988 con il Puy De Dome:



 
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#70
Bisogna assolutamente trovare il modo di riproporre il Puy de Dome....sia anche solo per una cronoscalata.

Salita meravigliosa.

Per quanto concerne la gara: mi viene un parallelo tra il Giro 2011 e il Tour '88.

Bel percorso, belle salite....ma c'è un corridore troppo superiore che ammazza lo spettacolo.
 
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#71
Partiamo col Giro d'Italia 1989



 
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#72
Tappa piacevole per quello che può offrire un arrivo in salita al secondo giorno.

La startlist è davvero super.

Volo coi sovietici.
 
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#73


 
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#74
Il Gran Sasso penso sia una delle salite più brutte d'Italia.

C'è voluto Pantani per fare un po' di spettacolo.

Dopo dieci giorni di Giro è ancora non si capisce chi è che può giocarsi il successo finale.

Fignon sornione, però è sempre là.
 
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#75
Rispondo un po in ritardo su tutto. Pardon ma è stato un periodaccio.
Comincerei con la Vuelta 90. Tifavo alla grande per Giivannetti, perché erano anni che gli italiani non eccellevano nei GT.
La startlist era molto particolare , squadre non organizzate, qualche nome importante , ma sembrava una gara open, tanti attaccanti e molti provenienti da paesi dell'est e colombia .
Giovannetti vinse grazie ad una fuga alla Walkowiak. . Quell'anno l'italiano vinse perché nessuno aveva le gambe per attaccarlo . Bisogna dire che la corsa iberica aveva un sapore veramente naif, non era certo un vero GT.
Delgado arrivava alla Vuelta sempre al 70%, e due volte gli è bastato , seppur faticando parecchio.
Al Giro è venuto nell'88 e nel 91 , ma ha dichiarato sempre in anticipo che veniva a preparare il Tour , per non essere al centro dell'attenzione come in Spagna .
Delgado poteva vincere 3 Tour e invece ne vinse uno , e non so se oggi lo avrebbe vinto. Anche nell'89 ebbe un inizio strano, nel prologo arrivo in ritardo ai nastri e nella cronosquadre non stava in piedi. Dico solo che per me era molto borderline. Erano anni dove si è sperimentato parecchio , prima di tirare fuori il coniglio dal cilindro negli anni 90.
Del Tour 88 ricordo con nostalgia l'ultimo arrivo sul puy de dome , anche se gia allora venne messa in discussione la sicurezza della salita.
Charlie Mottet era un ottimo corridore , ma gli mancava qualcosa sia in salita, sia e soprattutto nella tenuta sulle 3 settimane. Per me ha fatto una carriera adatta ai suoi mezzi. Direi che non dovrebbe avere rimpianti.
Il Giro 89 a me era piaciuto , è stato uno dei piu internazionali di quell'epoca , quasi tutti i migliori erano presenti, gli italiani vinsero solo 3 tappe. L'unica pecca fu la cancellazione del Gavia senza avere un piano b. Eppure dopo l'esperienza dell'anno precedente sarebbe stato il caso.
Il Gran sasso è una salita ininfluente. Nel 1985 venne definito Gran sasso l'arrivo dopo pochi km di falsopiano. Fantastico
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Giorgio Ricci
#76
A una bella crono non si rinuncia mai:



 
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#77
Stamattina ho visto il Tour 1997.
Ullrich impressionante, tornassi al 1997 avrei scommesso tutto quello che avevo sul fatto che avrebbe vinto almeno 5 Tour.
L'unico a staccarlo in salita è stato Pantani, che a Courchevel, il giorno dopo l'Alpe, ha avuto un passaggio a vuoto che gli è costato il secondo posto finale.
Sprazzi dell'Ullrich del 1997 in salita si rivedranno, a mia memoria, solo nel 1998 nella tappa della Madeleine. In ogni caso, vedendo questo Tour, il Pirata guadagna altri punti per il Tour del 1998 vinto facendo saltare il Tedesco a suon di scatti.
 
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