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Richie Porte
#1
in arrivo
 
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#2
Richie Porte, ''Sono maturo''
Dal ritiro della Saxo Bank di Bjarne Riis arrivano le prime dichiarazioni in vista del 2011; a rilasciarle è il giovane australiano Richie Porte "Il 2010 è stato bellissimo, vestire la maglia rosa è stato per me un grandissimo insegnamento.
Vestire quella maglia in un grande giro è per tutti un obiettivo importante, credo lo sia ancora di più per un neo professionista come me."
Ma la Saxo Bank del 2011 sarà una squadra completamente diversa rispetto al passato, a confermarlo è ancora una volta lo stesso australiano "Il team è cambiato molto rispetto allo scorso anno.
L'arrivo di Contador ha mutato diverse cose, ma siamo uniti, la prima esperienza insieme ci ha reso un gruppo compatto.
Il mio 2011 prevede un calendario gare davvero fantastico: sarò alla Tirreno Adriatico, Giro di Svizzera, Romandia (dove lo scorso anno vince la cronometro, ndr) e poi valuteremo come sarà la condizione per programmare la seconda parte di stagione."
Ma il giovane canguro ha anche qualche sassolino dalla scarpa da togliersi prima di voltare pagina e mandare definitivamente il 2010 in archivio "Avrei voluto vincere una medaglia nella cronometro ai campionati del mondo che si sono disputati in Australia.
Ma quando devi correre contro campioni del calibro di Fabian Cancellara o Tony Martin puoi fare davvero poco. Comunque non mi abbatto, spero di poter puntare al podio già dal 2011."

ciclismoweb.net
 
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#3
Sky, Porte prolunga il suo contratto
Altri due anni di accordo per il tasmaniano

Richie Porte resterà al Team Sky anche nelle due prossime stagioni. L'accordo è stato ufficializzato stamane dalla società britannica che punta con decisione sul ventottenne corridore che è destinato a diventare un elemento cardine per l'assalto alle grandi corse a tappe nelle prossime stagioni.

tuttobiciweb.it
 
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#4
Porte: il Giro per vincere, il Tour per aiutare Froome
Il tasmaniano della Sky rivela i suoi progetti

Richie Porte mette la freccia, chiede spazio e si prepara ad un nuovo passo in avanti. Obiettivo dichiarato: lottare per la vittoria al Giro d’Italia e poi andare al Tour per fare da luogotenente a Chris Froome.
«Ovviamente il grande obiettivo per me il prossimo anno è il Giro - ha detto il tasmaniano all’agenzia AFP -. Ne devo ancora parlare con la squadra, ma il piano è delineato: per la prima volta in un grande giro sarò io il capitano della Sky. Mi piacerebbe iniziare la stagione con il Tour Down Under e poi difendere il mio titolo nella Parigi-Nizza cercando il bis. Il Tour? Io credo di poter fare un buon Giro, uscire ancora in condizione e andare in Francia per aiutare Chris in montagna».

tuttobiciweb.it
 
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#5
Per me può farcela. E pensare che io mai avrei detto sarebbe arrivato a questi livelli dopo il Giro del 2010...
 
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#6
E' perfetto 'sto Giro d'Italia per lui: apro un conto su un sito di scommesse e punto sulla su vittoria già da adesso Sese
 
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#7
La sua carriera da campione può partire là dove abbiamo visto iniziare la sua carriera di giovane talento, sarà un traguardo molto importante per Porte che è cresciuto eccome in questi 3 anni. Aver fatto il gregario gli ha permesso di farsi le ossa e soprattutto gli ha inculcato la mentalità giusta per poter vincere. E' cresciuto molto bene, ora è la prova del nove. Per me ha le carte in regola per vincerlo il Giro, dobbiamo solo aspettare 7 mesi.
 
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#8
Non credo possa vincere il giro. Al massimo sul podio, ma non credo.

Potrà invece indossare la prima maglia rosa e vincere la cronometro di 46 km. Sisi
 
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#9
L'hai visto correre nel 2014 che non credi che possa vincere il Giro? Blink
 
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#10
Il buon Richie è stato nominato corridore australiano dell'anno...
 
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#11
Porte parla del Giro e dell'anno che verrà:



 
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#12
Porte: La corsa rosa è un obiettivo e un sogno
Il tasmaniano rivela la sue ambizioni

«Vincere il Giro è importante, vincere il Giro è un sogno». Richie Porte mette la corsa rosa nel mirino prima di pensare a far da luogotenente a Chris Froome sulle strade del Tour.
«Ho parlato con i tecnici nel ritiro di Mallorca - ha detto Porte a CyclingWeekly -. Sarò al top per il Tour, ma il Giro è il mio sogno, il mio obiettivo. Nel 2011 ho disputato Giro e Tour con Contador, so che non è facile, ma con un po’ di fortuna posso unscire dalla corsa italiana in grande condizione».
Il tasmaniano esordirà disputando i campionati nazionali australiani, poi il Tour Down Under, la Vuelta a Andalucía (19-24 febbraio), la Parigi-Nizza (9-16 marzo), la Settimana Coppi&Bartali (26-30 marzo), il Giro del Trentino (22-25 aprile) e il Giro d’Italia.

tuttobiciweb.it
 
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#13
Porte: «Il no al Giro? Doloroso ma intelligente»
«Ho perso tre settimane di lavoro, ora guardo al Tour»

«Rinunciare al Giro d’Italia è stata una decisione intelligente»: non ha dubbi Richie Porte nel rispondere alle domande dell’agenzia australiana Fairfax Media.
«Ho capito che non ce l’avrei fatta quando sono stato costretto al ritiro nella prima tappa della Volta a Catalunya. Ho perso tre settimane di allenamento e non è certo il modo migliore di preparare un grande appuntamento. Adesso finalmente posso riprendere a lavorare, ho il tempo di recuperare e di presentarmi in piena forma al Tour. Certo, aver dovuto rinunciare al Giro è doloroso perché questo avrebbe dovuto essere il grande obiettivo della mia stagione, prima di andare al Tour per spalleggiare Froome. In Francia avremo una grande squadra, certamente più forte di quella dello scorso anno e saremo pronti a ripondere agli attacchi di Contador, Nibali, Valverde e di di tutti quelli che vorranno provarci in montagna. Contador? Sta andando molto forte, ma io resto convinto che Froome sia il corridore più forte del mondo per i grandi giti».

tuttobiciweb.it
 
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#14
Richie Porte on Wiggins, the Tour, Transfers, and missing the Giro
 
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#15
Sky, l'enigma Porte continua
Il tasmaniano ieri è andato in crisi in salita

Non ci sono animi del tutto sereni in casa Sky. Se da una parte Froome rappresenta un'impressionante sicurezza, dall'altra continua a destare perplessità la condizione di Richie Porte. Ieri l'australiano, delfino designato di Froome, è letteralmente saltato sull'ultima salita, ha messo la freccia a destra, innestato il rapportino e rimediato dieci minuti di distacco dal suo capitano. E in casa Sky è suonato l'allarme.
«È stato Chrsi ad avvertirmi via radio - racconta il diesse Nicholas Portal -, mi ha detto che Richie non stava bene. La cosa ci ha sorpreso perché la scorsa settimana aveva pedalato benissimo. Ora siamo dispiaciuti per lui, probabilmente ha pagato il primo caldo, ma dobbiamo aspettare i prossimi giorni per vedere qiale sarà il suo recupero».
Porte - che viene da una prima parte di stagione tormentata da malanni più o meno segreti - è il numero 2 designato per il Tour, ma la Sky non vuole andare in Francia con un uomo che non dia garanzie al 100% e nella strategia della squadra è necessaria una alternativa a Froome, per qualsiasi necessità.
Alternative affidabili al momento non ce ne sono, a meno di ripensare alla posizione su un certo Bradley Wiggins...

tuttobiciweb.it
 
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#16
Un'altro grande corridore costruito in Sky. Che fenomeno !!!
 
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#17
Porte: «Voglio il titolo australiano e poi il Giro d'Italia»
«E poi sono pronto ad aiutare Froome al Tour»

Richie Porte si prepara a tornare al Giro d'Italia nei panni di leader del Team Sky ed il tasmaniano ha un sogno, quello di venire nel nostro Paese con la maglia di campione australiano sulle spalle.
«Finalmente sto bene e non vedo l'ora di misurarmi nuovamente per la vittoria in un grande Giro. Chris? Ha avuto degli alti e bassi ma al Tour tornerà grande ed io spero di poter essere al suo fianco. Ma prima punto al titolo australiano: quello di Buninyong è un circuito che mi piace molto, sul quale non credo che la Orica riuscirà ad imporre la sua superiorità numerica. Sarebbe bello arrivare al via della corsa rosa indossando quella maglia…».

tuttobiciweb.it
 
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#18
Porte: «Il Giro è stato un disastro, ma al Tour con Chris...»
Vietare il motorhome è una follia, l'UCI frena lo sviluppo.

In occasione della Granfondo Colnago Northern Ireland abbiamo incontrato Riche Porte. Il tasmaniano della Sky con grande disponibilità ha ripercorso con noi le sue disavventure al Giro d'Italia, commentato il cambio di regolamento dell'UCI che in sostanza ha vietato il motorhome che aveva usato durante la corsa rosa e analizzato il prossimo Tour de France, che correrà al fianco di Chris Froome.
Come possiamo definire il tuo Giro? «Un disastro, ma è la vita. Ci sono arrivato in grande condizione e fino al primo giorno di riposo ero davvero fiducioso, poi è stato un susseguirsi di sbagli e sfortune a partire dal famoso "cambio ruota" che mi hanno impedito di giocarmi la maglia rosa. L’edizione di quest’anno è stata particolarmente dura, ma l’anno prossimo voglio tornarci perché amo il Giro e il mio sogno resta vincerlo».

Cosa pensi del provvedimento dell’UCI che obbliga tutti i corridori a dormire in hotel durante i grandi giri? «Sentire questa notizia mi ha lasciato alquanto perplesso. Dal mio punto di vista è una delusione apprendere che la nostra federazione internazionale frena lo sviluppo e le tecnologie o comunque non riconosce nel motorhome un passo in avanti per il ciclismo, che invece dovrebbe abbracciare novità di questo tipo per crescere. Non comprendo questa modifica al regolamento e non la condivido, ma come tutti i corridori dovrò accettarla».

Cosa ti aspetti dal Tour? «Andiamo per vincere con Chris Froome. Sicuramente Quintana, Nibali e Contador stanno dimostrando di andare molto forte e di essersi preparati al meglio per l’appuntamento quindi sarà una bella sfida. Sono felice di andarci senza troppa pressione su di me, darò il massimo per Froome e tutto il team che si presenta al via compatto e in condizione».

Subisci la pressione di vestire i gradi di capitano o è una mia impressione? «Quando hai la responsabilità di vincere in prima persona non è semplice, ma avere la squadra a propria disposizione è un privilegio. Il Giro per me è stata una grande opportunità, una possibilità purtroppo mancata. Poterlo affrontare da leader è stato un onore e spero recapiti, ma sono felice di andare al Tour senza troppo stress. Fare il gregario per Chris non è un problema e sarà comunque impegnativo».

Il rivale che temete maggiormente? «Vincenzo. Ha dimostrato di essere molto bravo sul pavé, è intelligente e imprevedibile quindi è quello da cui dovremo guardarci maggiormente. Quintana? Torna dall’altura in Colombia, vedremo come andrà ma mi fa meno paura della maglia gialla in carica».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#19
"There were teams that were happy to see me not win and sacrifice their own chances but I guess that's racing. It's maybe a lesson learnt for July but I'm happy with where I'm at."
 
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#20
L'unico imputato è Froome...per il resto l'Astana ha portato a casa il bottino pieno e a Martin e Bardet non gli si può rimproverare nulla...meglio per lui che sia successo ora.
 
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