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Se fossi il presidente dell'UCI farei...
#1
Idea nata sul gruppo di WA, esercizio sterile, ma - a mio avviso - divertente. Immaginate di essere a capo dell'UCI e di poter fare tutto quello che volete, quali sono le cose che fareste?

(Ovviamente qua si può sparare qualsiasi cazzata)

Io - come ho già scritto di là - trasformerei il Down Under in un GT di tre settimane che si svolgerebbe a gennaio. E' vero che non ci sarebbero big a giocarselo, però oltre ad attirare molti corridori da classiche e sprinter alla ricerca della condizione, sarebbe un bel banco di prova per i giovani che potrebbero misurarsi tra loro in una corsa di tre settimane.
 
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#2
Io farei entrare la Strade Bianche nel circuito WT
 
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#3
Al posto della Vuelta farei il Deutschland Tour di 21 giorni e la Vuelta la farei diventare una corsa di 7 giorni...
 
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#4
Io invece farei un GT in Colombia Sbav
 
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#5
Mi fate rimpiangere Pat McQuaid Asd

Anche a me piacerebbe l'idea di un "Big" Down Under di tre settimane, o meglio mi piace l'idea di un GT a Gennaio per cominciare un po' prima a fare sul serio...
I miei dubbi sono sul fatto che effettivamente c'è bisogno di una fase di scarico per i ciclisti e non so che livello di partecipanti ci sarebbe. Poi l'altra cosa è che di favorevole l'Australia ha solo il meteo, come percorsi ne uscirebbe una cosa molto piatta, tre settimane di noia. Forse in quest'ottica meglio un Giro in Sudamerica.

Come scritto nell'altra discussione su come migliorare il Giro, proporrei di tornare alle semitappe, per avere più agio per innovare. Non incondizionatamente, ma solo nella prima e/o ultima giornata (che guardacaso capitano nel weekend, quindi con maggior pubblico).
In queste giornate si possono inserire tutte quelle tappe che non si hanno il coraggio di fare o che sembrano una perdita di tempo. Ad esempio per me le cronosquadre di 15km sono inutili (sarà che non mi piacciono le cronosquadre...) perchè fanno distacchi troppo risicati e inserite in un GT attuale le vedo come una giornata persa. Invece come semitappa andrebbero più che bene, così come tappe molto corte di una 50 di km oppure crono stile Reggio Calabria 2005.
E in queste semitappe si potrebbe anche innovare come detto, magari reinserire la tanto amata dal forum cronodiscesa oppure una formula di sprint come quelli che usano nelle kermesse americane/canadesi, per assegnare solo la vittoria di tappa e punti per la maglia verde/rossa.

Ultima cosa: uniformare tutte le corse WT. Non eliminare da subito gli organizzatori (l'ASO non lo permetterebbe), ma magari affiancarli chiedendo uno standard minimo di sicurezza pena l'esclusione dal circuito. Inoltre l'evento deve garantire un certo numero di riscontro televisivo su scala mondiale, altrimenti c'è la promozione automatica di un'altra cosa che negli anni precedenti ha dimostrato di essere seguita dal pubblico.
 
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#6
Ma un grande giro a gennaio è una cosa totalmente folle, non ha alcun senso. A parte il fatto che il Down Under è una gara a cui ogni corridore partecipa con la stessa forma fisica di Galeazzi dopo il pranzo di Pasquetta, ma poi perché? Non c'è un motivo.
Tra l'altro se volessero fare 20 tappe nella regione del Down Under dovrebbero ripeterle tutte, di salite ce ne saranno 3 in tutto
 
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#7
Lo dico da spettatore, più che altro...
I tuoi dubbi sono anche i miei dubbi, però magari cambiando il calendario i corridori possono trovare la forma un po' prima e presentarsi in condizioni decenti.
Non mi ero fissato sull'Australia, l'ho solo nominata perchè una corsa in quel periodo esiste già. Allora diciamo un Tour de San Luis XXL Asd
 
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#8
Il problema attuale è che il calendario è lungo, non che è corto. Alla Vuelta i corridori ci arrivano in condizioni veramente ridicole, il 50% del gruppo va a spasso. Si va verso l'abolizione di un gt, figuriamoci se si può aggiungerne un altro
 
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#9
Realisticamente è più probabile ciò che tutti noi non ci auguriamo: Giro e Vuelta ridotti.
 
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#10
(19-05-2014, 11:22 AM)Gershwin Ha scritto: Il problema attuale è che il calendario è lungo, non che è corto. Alla Vuelta i corridori ci arrivano in condizioni veramente ridicole, il 50% del gruppo va a spasso. Si va verso l'abolizione di un gt, figuriamoci se si può aggiungerne un altro

esatto ed esatto ciò che ha risposto poi Danilo

vedo più probabile Giro e Vuelta di 16 tappe sinceramente..
poi i corridori stanno dando ragione a sta possibilità tanto sta tappa è inutile andiamo piano, l'altra è pericolosa andiamo piano, c'è una salita ma è prima settimana il Giro è lungo aspettiamo le dolomiti ecc
alla fine toglieranno 7 tappe... è così che andrà

fossi il Giro spingerei per posticipare di una settimana la partenza per il meteo... troppo spesso piove e nevica a maggio magari con una settimana in più le cose cambiano un po'

le semitappe le avevo pensate pure io un po' di anni fa.... visto che tutti trovano inutili i 100-200 km che precedono lo sprint in una tappa piana perché non fare due semitappe da meno km almeno uno si vede una volata ed una crono o altro?
 
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#11
Non nella regione del Down Under, ma in tutta l'Australia. Sarebbe una ficata cosmica Sbav

Poi sono il primo a rendermi conto che è una cazzata, ma questo è un topic ad hoc per sparare cazzate.
 
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#12
Ma fa troppo caldo laggiù....
 
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#13
se fossi il presidente dell'UCI sceglierei come inno "L'UCI in the sky with diamonds"
 
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[+] A 1 utente piace il post di BidoneJack
#14
Giro e Vuelta più corti di non so... 5 tappe.
E anche riformare la Vuelta per rivalorizzarla, il come non so.
Poi una cosa che mi ha sempre stuzzicato anche se è un enorme cazzata
4 Mondiali, perché trovo che così abbia senso relativamente.
Mondiale per velocisti, scalatori, a crono e per specialisti delle classiche, in modo che in una disciplina così varia come il ciclista ci sia un campione per ogni tipo di percorso. Magari in quello per classiche o per velocisti si può mettere anche un po' di pavè per coprire tutto.

Ah, e d'accordissimo con le semitappe per velocisti
 
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#15
Non capisco perchè ridurre Giro e Vuelta. Ormia è chiaro che anche i vertici del ciclismo ci stanno pensando, ma non penso proprio che questa riforma avvenga a brevissimo termine (se mai avverrà...)
Non vedo pro, ma solo contro, o pensiamo che siccome diventano corse di due settimane i big fanno Giro-Tour-Vuelta o anche solo i primi due?
E' vero che ci sono alcune tappe noiose e interlocutorie, ma meglio averle piuttosto che non averle. Poi è sempre stato così, ci sta non possa essere per 21 giorni uno spettacolo, ma non vedo come la riduzione porterebbe a qualcosa di migliore.

Il Mondiale ora come ora non premia il miglior corridore al Mondo, ma non penso neanche sia quello il target. E' vero che in un ciclismo ultra-specializzato una prova sola non basta per far coesistere tutti, ma neanche 4. Basti pensare alle differenze che ci sono tra classiche del pavè e delle Ardenne, e alla singola differenza all'interno dello stesso "gruppo".
Piuttosto su quella falsariga si potrebbe stabilire prima che tipologia di Mondiale fare per ogni anno: ad esempio quelli che finiscono per 1 sono piattoni per velocisti, quelli che finiscono per 2 sono arrivo in salita, quelli che finiscono per 3 sono per passisti resistenti e veloci, ecc...
Però anche questo presenta dei problemi, perchè si sceglie prima la località (cioè dove arrivano i soldi) e poi si fa il percorso e non viceversa.
 
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#16
Ma una corsa con pavé e muri seri c'è?

Un misto tra Fiandre e Roubaix ma più duro ancora...
 
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#17
Il Fiandre col vecchio percorso. La corsa più bella mai disegnata.
 
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#18
Anch'io sono per reintrodurre il vecchio percorso del Fiandre, inserire una salita come la Pompeiana alla Sanremo ed organizzare il mondiale con l'arrivo su una salita storica, magari lo Zoncolan Sbav
 
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#19
Fate la Bruges-Roubaix
 
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#20
Sentivo stamattina le parole (poesia direi) di Bartali che diceva "oggi i corridori sono più intellettuali, immagini ancora in bianco e nero, ai tempi nostri si faceva a corsa per una pannocchia".

Credo la situazione sia peggiorata ulteriormente, metteteci i valori livellati e metteteci che si fermano con ogni situazione di mezzo pericolo, certe cose c'è le possiamo scordare. E arriveremo a tappe sempre più corte e pure corse a tappe più corte, purtroppo.
 
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