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Se il Tour delle Alpi lo immaginassimo noi...
#21
Per me andrebbe bene 5/6 giorni con solo tappe di montagna(non necessariamente arrivi in salita). L'ideale per chi prepara la Vuelta.

Oppure si potrebbe fare una versione un po' più lunga e con qualche tappa facile un po' più in là, in vista del Mondiale.
 
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#22
Il Tour of Alps sarà sempre in Trentino, Alto Adige e Tirolo perchè sono loro che danno i soldi e quindi devi anche avere il nome in inglese visto che c'è anche il Tirolo. Quindi o fai le salite qua o nada
 
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#23
Sicuramente, il Giro del Trentino - Tour of the alps ha una sua identità e collocazione in calendario. 
Qui l'idea è diversa, immaginare una nuova corsa a tappe sulle Alpi in un periodo che consenta di salire anche sulle cime più alte, opzione preclusa al Giro del Trentino e che spesso nel Giro d'Italia ha visto la soppressione di alcune tra le tappe più attese. 
Naturalmente, è solo un immaginare e chiacchierare.
 
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#24
Certo che un arrivo come Sestriere o Cervinia non può mancare se tocchi le cime importanti
 
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#25
Comunque il nostro Oldgibi ha ampiamente superato quota 500 messaggi. Deve entrare nei rossi pure lui
 
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#26
Ottava tappa: Levico Terme – Selva di Val Gardena  Km. 209 – Sabato (12 agosto 2017)

   

Da Levico Terme si raggiunge Borgo Valsugana per affrontare l’ascesa del Passo Manghen.

http://www.salite.ch/manghen1.asp?mappa=

Si scende verso Cavalese e si prosegue sulla statale 620 per Ponte Nova, superando il Passo Lavazé.

http://www.salite.ch/lavaze.asp?mappa=

Si svolta per Nova Levante e Vigo di Fassa, attraverso il Passo Costalunga.

http://www.salite.ch/costalun.asp?mappa=
(rispetto all’altimetria la tappa si inserisce nella salita negli ultimi 10 chilometri)

Si arriva a Moena e si sale per il Passo San Pellegrino (dal versante di gran lunga più facile).

http://www.salite.ch/sanpellegrino.asp?mappa=

A fine discesa si prende la regionale 203 per Caprile, dove inizia l’ascesa del Passo Fedaia.

http://www.salite.ch/fedaia1.asp?mappa=

Discesa a Canazei per affrontare poi il Passo Sella, scendendo all’arrivo di Selva di Val Gardena.

http://www.salite.ch/sella4.asp?mappa=

   

Massacrante maratona alpina, in cui il punto chiave sarebbe probabilmente la Marmolada, senza sottovalutare l’ascesa del Passo Sella dopo una tappa lunga e durissima.
 
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#27
Finalmente una vera tappa di montagna!
 
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#28
Nona tappa: Ortisei – Tre Cime di Lavaredo  Km. 173 – Domenica (13 agosto 2017)
 
   

Da Ortisei si torna verso Selva di Val Gardena, per affrontare nuovamente il Passo Sella, dal versante opposto rispetto all’ottava tappa.

http://www.salite.ch/sella3.asp?mappa=

Si prosegue verso il Passo Pordoi (rispetto all’altimetria il percorso si inserisce negli ultimi 7 chilometri di salita).

http://www.salite.ch/pordoi1.asp?mappa=

Si scende ad Arabba e si prosegue verso Caprile, sulla regionale 203, fino ad Agordo, per scalare il Passo Duran.

http://www.salite.ch/duran.asp?mappa

Al termine della discesa si gira verso Zoldo Alto, superando poi la Forcella Staulanza.

http://www.salite.ch/staulanz.asp?mappa=

A Selva di Cadore si inizia l’ascesa del Passo Giau.

http://www.salite.ch/giau1.asp?mappa=

Picchiata verso Cortina D’Ampezzo, da dove si sale al Passo Tre Croci.

http://www.salite.ch/tre.asp?mappa=

Si resta in quota proseguendo per Misurina per l’ultima ascesa fino al Rifugio Auronzo delle Tre Cime di Lavaredo.

http://www.salite.ch/lavaredo.asp?mappa=
 
   

Seconda tappa consecutiva estremamente impegnativa e gran finale. Nella fase iniziale si potrebbe “alleggerire” un po’ passando per il Passo Gardena, da Corvara e per il Passo Campolongo, ricongiungendosi ad Arabba al percorso della tappa. La differenza è però modesta e il passaggio dal Pordoi mi sembra un omaggio maggiore alla storia del ciclismo.
L’ultima parte della tappa vede una sequenza di salite dalle pendenze importanti che non mi sembra sia mai stata proposta (si sono visti il trittico Duran – Staulanza – Giau, con arrivo a Cortina, e l’accoppiata Giau – Tre Cime). Secondo me il finale più affascinante (e duro) che si possa disegnare!
 
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#29
Come ho accennato, strada facendo ho cominciato a prendere più dimestichezza con le difficoltà di disegnare il percorso di una corsa a Tappe. La maggiore è la mia scarsissima conoscenza dei luoghi, compensabile in parte solo con un lavoro di approfondimento molto lungo sulle varie opportunità dei possibili percorsi in quella determinata zona.
Mi sono messo qualche vincolo di troppo, cercando di costeggiare tutti i principali laghi alpini, e soprattutto mettendo solo nei due week end le tappe di montagna più impegnative. Di fatto, due tappe dure consecutive come quelle proposte non credo si siano mai viste e sarebbe stato meglio intercalarne una molto meno esigente.
Altro vincolo quello di restare in Italia, dato che in Piemonte i percorsi di montagna possibili sono molto meno rispetto all’area Lombardia – Trentino – Veneto – Friuli. Sconfinando in Francia si possono integrare altre possibilità, a partire dal classico passaggio Agnello – Izoard.
Una difficoltà è legata alle distanze per il passaggio dalle montagne piemontesi alla zona Lombardia – Trentino, anche qui con l’importanza di conoscere bene le opportunità del territorio per disegnare tappe comunque interessanti.
Ho cercato di immaginare una corsa realistica, alternando i tipi di tappa e tenendo conto del territorio, dell’ipotetico coinvolgere enti locali e sponsor.

Pur condividendo le critiche finora segnalate (almeno un terzo arrivo in salita era un must!), devo dire che sono abbastanza soddisfatto di questo esperimento. Un po’ elevato il chilometraggio complessivo, 1606 chilometri. E’ comunque una corsa che mi piacerebbe vedere! Mancano il Mortirolo, il Gavia, l’arrivo allo Stelvio, lo Zoncolan… Non si può andare dappertutto.
Questa l’altimetria complessiva.

   

Si è già detto come 10 giorni e 9 tappe siano tanti. La collocazione immaginata in calendario sarebbe in concorrenza in particolare con l’ex Giro dei Paesi Bassi – Eneco Tour ma il target sarebbe completamente diverso, tappe piatte contro tappe di montagna. In tale collocazione potrebbe vedere partecipazioni da chi è uscito dal Tour e non fa la Vuelta, da corridori che preparino la Vuelta, da corridori di squadre professional che non partecipano a Tour e Vuelta.
L’altro spazio in calendario (cercando di non incontrare la neve sugli over 2000) potrebbe essere a metà settembre, subito dopo il Trittico Lombardo e prima del mondiale. Non ci sono corse World Tour in quel periodo, con il Lombardia un po’ isolato.
Che ve ne sembra?
 
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#30
Innanzitutto complimenti per l'idea! Il percorso è molto affascinante ma come già detto da te un terzo arrivo in salita ci può stare benissimo. Un po' di perplessità le ho sulla durezza delle 2 ultime specialmente prendendo in considerazione il fatto che si parla del periodo più caldo dell'anno se non ho capito male; credo i corridori stessi tenderebbero a "scappare" da un percorso così, ma magari sto esagerando io.
 
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#31
(03-06-2017, 07:19 PM)MalbecPd Ha scritto: Innanzitutto complimenti per l'idea! Il percorso è molto affascinante ma come già detto da te un terzo arrivo in salita ci può stare benissimo. Un po' di perplessità le ho sulla durezza delle 2 ultime specialmente prendendo in considerazione il fatto che si parla del periodo più caldo dell'anno se non ho capito male; credo i corridori stessi tenderebbero a "scappare" da un percorso così, ma magari sto esagerando io.

Penso anch'io che i corridori cercherebbero di evitare una corsa così, troppo dura rispetto al suo ipotetico ruolo, pur avendola "alleggerita". E tappe troppo lunghe per una corsa "intermedia". Funzionerebbe come obiettivo autonomo, non come dopo Tour né come pre-Vuelta. 
Per funzionare dovrebbe essere più breve e con tappe meno tremende, ma si ridurrebbe rispetto al desiderio di tornare sulle grandi cime alpine. Difficile anche con poche tappe andare dal Piemonte al Trentino. 
Forse, sempre in versione più breve, funzionerebbe meglio a settembre.
 
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#32
Per problemi di browser (o meglio, di adblock), non ero inizialmente riuscito a iscrivermi a La Flamme Rouge, uno dei due link segnalatimi da Jussi, che ringrazio con ritardo. Ho così usato il tool di Ciclistiamo.
Ho poi provato con un altro browser e sono riuscito a iscrivermi… Un altro pianeta, davvero un bel sito! “Forte” dell’esperienza maturata disegnando le tappe precedenti, ho creato in poco tempo una “Settimana delle Alpi”. 

L’ho sperimentata più per impadronirmi dello strumento che per cercare il dettaglio o un particolare equilibrio della corsa.
Sette tappe invece di nove, niente cronometro e senza giorno di riposo. Nessuna tappa per velocisti ma con diverse tappe dove la fuga potrebbe avere buon gioco. Tappe più brevi, cercando di non massacrare i corridori, ma la corsa resta durissima non volendo rinunciare all’assunto iniziale, tornare sulle grandi salite alpine. Probabilmente troppo dura per immaginarla concretamente.

Metto il link alla schermata di riepilogo, sperando non abbiate problemi a visualizzarla (se vi va di dare una occhiata). Sotto la cartina complessiva c’è l’elenco delle tappe, cliccando sulla lente di “vedi” si visualizza la singola tappa. Il percorso viene proposto con l’altimetria di profilo ma cliccando su 3d si visualizza in stile Giro d’Italia. Ogni schermata dà abbastanza informazioni e non vi massacro con i dettagli, si tratta di salite e percorsi arcinoti.

https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tour...eedit/5590

Ho denominato 4 salite HC (Mortirolo, Gavia, Giau e Tre Cime) e mi sono trovato con 4 Cime Coppi!
 
Fatto questo secondo esperimento non ho in programma di inondarvi di nuove corse! Conosco poco strade, luoghi e opportunità varie, approfondire questi aspetti diventa necessario per disegnare tappe migliori e lo trovo interessante, oltre che divertente e rilassante.
 
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#33
Molto duro e fatto bene con salite importanti anche se sarebbe impossibile da realizzare

PS per vedere i percorsi sul sito bisogna iscriversi
 
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