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Settimana Tricolore
Concorrenza spietata Asd
 
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Classifica Open

1) Adriano Malori (Lampre-ISD) km 28,7 in 34'53" media 49,353 km/h
2) Manuele Boaro (Saxo Bank - Sungard) a 7"
3) Alan Marangoni della (Liquigas Cannondale) a 46"
4) Tiziano Dall'Antonia (Liquigas Cannondale) a 55"
5) Giovanni Visconti (Farnese Vini - Neri Sottoli) a 1'11"
6) Matteo Montaguti (Ag2R - La Mondiale) a 1'11"
7) Dario Cataldo (Quickstep Cycling Team) a 1'11"
8) Stefano Borchi (De Rosa - Ceramiche Flaminia) a 1'18"
9) Alessandro De Marchi (Androni Giocattoli) a 1'21"
10) Angelo Pagani (Colnago Csf - Inox) a 1'38"
 
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Boaro a 7" contro Malori vuol dire che ha un gran futuro, mi pare che ha 21 anni o sbaglio?
 
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Ma Quinziato non ha preso parte alla cronometro?
 
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mi pare di no
 
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Mah, in realtà mi pare che non fosse neanche tra gli iscritti. E' vero che la crono era breve, ma pensavo che Malori scavasse un po' più un solco alla classifica...
 
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Sarà in calando di condizione, mentre Boaro dopo un buon giro di Svizzera si è confermato in forma.
 
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Beh, è tra i convocati della Lampre per il Tour, se è in calando ora stanno freschi... Asd
 
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Allora vuol dire che Boaro è stato super
 
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Scinto: capolavoro Visconti, capolavoro Farnese
Due notti senza sonno per Luca Scinto, ma ne è valsa certamente la pena. Il più felice e vulcanico dei diesse del ciclismo professionistico italiano si gode in famiglia il trionfo ottenuto sabato dal suo pupillo Giovanni Visconti sul traguardo siciliano di Aci Catena, dove il Marine di San Baronto ha potuto indossare con pieno merito per la terza volta la maglia di campione italiano dei professionisti. A capo di un volo notturno Sicilia-Toscana insieme a sponsor al settimo cielo come patron Giuliano Baronti e Tiziano Innocenti, il popolare “Pitone” è atterrato dalle parti di casa e dopo la seconda notte insonne (la prima a causa dello stress pre-gara e la seconda a causa dell’adrenalina accumulata a fine corsa) ha ovviamente voluto presenziare alla prima comunione di sua figlia Matilde, nella chiesa di Santonuovo, il paese dove da anni risiede la famiglia Scinto.
«Provo una soddisfazione immensa e ogni volta che si ottiene un successo come quello di ieri viene sempre da dire che è la più recente la gioia più bella mai provata; forse è così, ma questa vittoria ce la siamo sudata e non sono mancati alcuni contrattempi, come la flessione di Gatto e il mancato, completo, utilizzo nel finale di un uomo esperto come Mazzanti. Inoltre alcune squadre, come ad esempio la BMC, hanno adottato delle tatiche incomprensibili, assolutamente illogiche, che potevano danneggiarci, ma alla fine Giovanni – davvero in giornata di grazia e determinato come non mai – si è dimostrato più forte di tutto e di tutti gli avversari, anche di quelli fin troppo strombazzati alla vigilia e che poi si sono squagliati sotto il sole della Sicilia».
Adesso per Visconti è previsto un meritato periodo di riposo: «Giovanni se lo merita, ha corso tanto ed ha sempre battagliato con i migliori. Si deve rilassare e tornerà alle corse al Trofeo Matteotti e quindi al GP di Camaiore. Nel frattempo porterò il giovane Andrea Guardini e gli altri al Giro dell’Austria, con l’obiettivo di vincere qualche tappa».
Intanto le vittorie 2011 del team Farnese Vini-Neri Sottoli salgono a quota 15 e Scinto si toglie qualche sassolino dalla scarpa, com’è solito fare spesso: «Praticamente il nostro è il team plurivittorioso in Italia e siamo la dimostrazione lampante che il sistema attuale dell’UCI non funziona: il nostro valore è quello di una squadra ProTour, abbiamo dei giovani talenti che tutti ci invidiano e che già vincono molto, un capitano carismatico, dei luogotenenti esperti, motivati e in una classifica ufficiosa saremmo tra le prime 10 formazioni al mondo in base ai risultati ottenuti nel 2011, ma il regolamento ci obbliga a restare al di fuori di certi “giri” che invece sarebbero alla nostra portata. E’ una constatazione che ci fa rabbia, perché dimostra che per il regolamento del ProTour vale soltanto l’antisportivo “articolo quinto”, per il quale “chi ha i soldi ha sempre vinto”…E’ una battuta ma purtroppo è la triste verità…».
Il Pitone di Santonuovo (e di Galleno, dove è nato) è ottimista circa il futuro di Visconti: «Non mi voglio rovinare la grande gioia per la vittoria nel campionato italiano come avvenne lo scorso anno, quando sembrava che Giovanni dovesse cambiare squadra. Ho notato in giro dei segnali positivi e credo, spero che Giovanni resti con noi e che si possa organizzare al più presto una bella festa come nel 2010, ma senza il magone che in quella occasione attanagliava me e tutto il nostro staff, sponsor compresi. A coloro che dicono che Visconti avrebbe più chances in una squadra Pro Tour rispondo che basta vedere i risultati deludenti nel 2011 di certi assi o presunti tali che sono le cosiddette punte di diamante di squadroni di prima fascia per capire che, come sempre nel ciclismo, contano le gambe e non solamente i quattrini…L’unico mio cruccio è quello di non poter avere una wild card per partecipare al Tour de France, dove ci divertiremmo e ne faremmo vedere delle belle con le imprese dei nostri ragazzi a sponsor, tifosi e anche agli avversari…».

Stefano Fiori - tuttobiciweb.it
 
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