28-10-2014, 09:14 PM
Si muove anche Romani Cenni: il Giro d'Italia del 1999 torni a Pantani
Il presidente della Mercatone Uno ha dato mandato al suo legale
A scriverlo è stato Alberto Catalano, giornalista del Tgcom, che due giorni fa ha intervistato l'avvocato Marco Baroncini, il quale ha ricevuto mandato dal presidente della Mercatone Uno (la squadra del Pirata) Romano Cenni di andare a fondo alla questione anche sportiva. Obiettivo? Arrivare a far riattribuire il Giro d'Italia 1999 al campione di Cesenatico.
STRALCIO DELL'INTERVISTA
Il 2 agosto 2014 è cambiato tutto. E' servita l'infinita (e commovente) ostinazione dei familiari di Marco Pantani e il lavoro del loro legale, Antonio De Rensis, ma alla fine la Procura della Repubblica di Rimini ha riaperto le indagini sulla morte del ciclista con l'ipotesi di reato di omicidio volontario. Parallelamente, la procura di Forlì ha aperto un fascicolo a carico d'ignoti sull'esclusione subìta da Marco il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, durante il Giro d'Italia che gli avrebbe certamente "regalato" il secondo successo consecutivo "in rosa". Adesso, per gli amanti del Marco-atleta ancor più del Marco-uomo, si profila un possibile "miracolo", ovvero che a Pantani venga assegnato quel Giro d'Italia, poi vinto da Ivan Gotti davanti a Paolo Savoldelli e Gilberto Simoni. Il presidente della Mercatone Uno (il team per cui correva il Pirata, ndr) Romano Cenni, infatti, si è rivolto all'avvocato Marco Baroncini conferendogli il mandato affinché, da un punto di vista esclusivamente sportivo, possa essere riassegnato il Giro d’Italia del 1999 in primis a Marco Pantani come corridore e, quindi, alla Mercatone Uno come squadra.
Avvocato Baroncini, diciamolo subito: lei ha preso questo incarico perché convinto che debba emergere una verità nascosta per dieci anni?
«Sono assolutamente convinto del fatto che Marco Pantani non debba essere "riabilitato", poiché si riabilita chi ha commesso un illecito; invece deve essere giustamente qualificato come uno dei più grandi ciclisti italiani e atleta di tutti i tempi».
Marco quel Giro lo stava dominando e sapeva bene che tutti i primi dieci in classifica sarebbero stati sottoposti a un controllo ogni mattina nell'ultima settimana di gara: è più facile pensare a un complotto, a un errore o ad altre ipotesi?
«Non posso dire se si fosse trattato di un complotto, di un errore o di altre ipotesi, quello di cui sono certo è che stanno emergendo elementi nuovi che, uniti a quelli già valutati, dimostrano che la decisione adottata nei confronti di Marco Pantani e, di conseguenza, della squadra Mercatone Uno, debba essere modificata e revisionata, secondo i presupposti e i criteri previsti, in questo senso, dall’art. 37 delle Norme Sportive Antidoping del Coni che disciplina il giudizio di revisione».
La Mercatone Uno cosa vuole ottenere?
«Come detto, la Mercatone Uno e, in particolare, il suo presidente, Romano Cenni, vorrebbero unicamente che a Pantani venisse ridato ciò che gli è stato ingiustamente tolto, così come a tutta la squadra».
Per leggere tutta l'intervista clicca QUI
tuttobiciweb.it
Il presidente della Mercatone Uno ha dato mandato al suo legale
A scriverlo è stato Alberto Catalano, giornalista del Tgcom, che due giorni fa ha intervistato l'avvocato Marco Baroncini, il quale ha ricevuto mandato dal presidente della Mercatone Uno (la squadra del Pirata) Romano Cenni di andare a fondo alla questione anche sportiva. Obiettivo? Arrivare a far riattribuire il Giro d'Italia 1999 al campione di Cesenatico.
STRALCIO DELL'INTERVISTA
Il 2 agosto 2014 è cambiato tutto. E' servita l'infinita (e commovente) ostinazione dei familiari di Marco Pantani e il lavoro del loro legale, Antonio De Rensis, ma alla fine la Procura della Repubblica di Rimini ha riaperto le indagini sulla morte del ciclista con l'ipotesi di reato di omicidio volontario. Parallelamente, la procura di Forlì ha aperto un fascicolo a carico d'ignoti sull'esclusione subìta da Marco il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, durante il Giro d'Italia che gli avrebbe certamente "regalato" il secondo successo consecutivo "in rosa". Adesso, per gli amanti del Marco-atleta ancor più del Marco-uomo, si profila un possibile "miracolo", ovvero che a Pantani venga assegnato quel Giro d'Italia, poi vinto da Ivan Gotti davanti a Paolo Savoldelli e Gilberto Simoni. Il presidente della Mercatone Uno (il team per cui correva il Pirata, ndr) Romano Cenni, infatti, si è rivolto all'avvocato Marco Baroncini conferendogli il mandato affinché, da un punto di vista esclusivamente sportivo, possa essere riassegnato il Giro d’Italia del 1999 in primis a Marco Pantani come corridore e, quindi, alla Mercatone Uno come squadra.
Avvocato Baroncini, diciamolo subito: lei ha preso questo incarico perché convinto che debba emergere una verità nascosta per dieci anni?
«Sono assolutamente convinto del fatto che Marco Pantani non debba essere "riabilitato", poiché si riabilita chi ha commesso un illecito; invece deve essere giustamente qualificato come uno dei più grandi ciclisti italiani e atleta di tutti i tempi».
Marco quel Giro lo stava dominando e sapeva bene che tutti i primi dieci in classifica sarebbero stati sottoposti a un controllo ogni mattina nell'ultima settimana di gara: è più facile pensare a un complotto, a un errore o ad altre ipotesi?
«Non posso dire se si fosse trattato di un complotto, di un errore o di altre ipotesi, quello di cui sono certo è che stanno emergendo elementi nuovi che, uniti a quelli già valutati, dimostrano che la decisione adottata nei confronti di Marco Pantani e, di conseguenza, della squadra Mercatone Uno, debba essere modificata e revisionata, secondo i presupposti e i criteri previsti, in questo senso, dall’art. 37 delle Norme Sportive Antidoping del Coni che disciplina il giudizio di revisione».
La Mercatone Uno cosa vuole ottenere?
«Come detto, la Mercatone Uno e, in particolare, il suo presidente, Romano Cenni, vorrebbero unicamente che a Pantani venisse ridato ciò che gli è stato ingiustamente tolto, così come a tutta la squadra».
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