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Bicicletta, «Basta» agli incidenti mortali sulle strade
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Bicicletta, «Basta» agli incidenti mortali sulle strade
A seguito del tragico incidente dello scorso 11 novembre in cui ha perso la vita una giovane scout di 17 anni, travolta e uccisa da un SUV piombato a folle velocità mentre partecipava ad un'uscita in bicicletta nel Lodigiano, manifestazioni silenziose di protesta sono previste in tutta Italia. Il grido è “BASTA!” con le stragi di ciclisti sulle strade italiane.
Venerdì 16 novembre, su iniziativa del movimento Salvaiciclisti, cui aderisce anche la FIAB, pedalate e flash-mob in molte città italiane. Domenica 18, a cura di FIAB Lombardia, invece, tre cortei in bicicletta partiranno da Melegnano, Paullo e Lodi per convergere a Casalmaiocco all'incrocio teatro del tragico evento.
Tutti i particolari sulle manifestazioni su http://fiab-onlus.it/bici/attivita/varie...-2012.html e su http://www.salvaiciclisti.it.

E per casi come quelli successi alla ragazza di Lodi, sarebbe bene parlare di omicisio volontario.
Ne è convinto Eugenio Galli, responsabile Ufficio legale FIAB, che precisa: “Anche se forse, tecnicamente, l'ipotesi di reato contestato in questi casi all'automobilista è quella di omicidio colposo, come solitamente accade nelle disgrazie stradali, riteniamo che, di fronte a circostanze di questa gravità, si debba valutare piu' correttamente l'inquadramento del fatto come omicidio volontario. Dove la volontà è rappresentata nella forma del DOLO EVENTUALE: l'agente si rappresenta la possibilità che l'evento si verifichi e accetta la possibilità che tale fatto si verifichi. È proprio questa accettazione consapevole del rischio che fa differire questa figura dall'affine figura della "colpa cosciente" (o con previsione). L'agente decide di agire "costi quel che costi", accettando il rischio del verificarsi dell'evento”.
Non servono dunque artifici particolari, nuove norme o misure eccezionali: basta rivalutare l'elemento soggettivo del reato in casi così drammaticamente assurdi.
“Aggiungerei – conclude Galli - che non è necessario neppure chiedere pene eccezionali, diverse da quelle già previste dal codice penale, ma la certezza e prontezza della sua applicazione”.

tuttobiciweb.it
 
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