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Sliding Doors
#1
Raccolta di quegli eventi insignificanti oppure addirittura apparentemente negativi che invece sono stati decisivi per una vittoria importante o per la carriera di un ciclista.

Parto con la squalifica di Pellizotti nel 2010, che ha portato Nibali a dover disputare il Giro (e Vuelta) al posto del suo abituale Tour.
Vincenzo è sempre stato un corridore di accertato talento, ma quei Tour, seppur buoni e che mostravano sprazzi interessantissimi, lo continuavano a porre ben lontano dalle luci della ribalta.
Invece il Giro 2010 lo mette in una condizione diversa, lo fa crescere e lo fa entrare nel cuore dei tifosi italiani. In quelle tre settimane succede di tutto: prende la maglia rosa, cade infangato, si rialza, vince una bella tappa ed è determinante per il trionfo finale del suo capitano Basso. Essere protagonista, una condizione che non gli era mai veramente mai capitata da professionista e che da quel giorno diventerà una costante della sua carriera.
E poi a fine anno arriva la Vuelta, primo alloro e propedeutica alla sfilza di successi che seguirà...

La seconda è un libro che ancora si sta scrivendo, ma che comunque fin da ora ha dato dei responsi, cioè Aru che si infortuna a Sierra Nevada pre-Giro ed è costretto a saltare la corsa rosa in favore della Grand Boucle. 
Ri-testarsi al Tour la trovo una "rivincita" più giusta per Fabio, perchè si sta correndo sulle stesse strade dove un anno fa andò in crisi nera e può dimostrare di essere un corridore vero al di fuori dell'orticello.
Nessuno può sapere come andrà a finire la storia, ma già una vittoria di tappa al Tour contro i migliori al Mondo (e la maglia di campione italiano come corollario interessante) vale comunque di più per un suo personale percorso di crescita rispetto a quanto avrebbe dato un ennesimo podio al Giro.
 
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#2
Magari il Giro, in equilibrio su un livello alto ma non altissimo, Aru l'avrebbe vinto. Sliding doors, appunto... 
Ci sta anche il tricolore in mezzo, che difficilmente avrebbe vinto uscendo dal Giro. Vediamo come va questo Tour. Nel caso, sliding doors al quadrato! 
Bel topic!
 
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#3
Per me Aru al Giro, con quel percorso, a stento arrivava sul podio.
 
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#4
La caduta del prologo è un evento decisivo, ma in negativo, per la carriera di Valverde.

Poteva vincere questo Tour e cambiare per sempre la percezione che si ha di lui. E invece per colpa di una perdita di olio ha perso un'occasione che non gli ricapiterà mai più.

E francamente a vedere come sta andando questo Tour viene realmente da piangere, se avesse avuto il suo classico salto di qualità tra Delfinato e Boucle non vedo come avrebbero potuto perderlo. Tra le crono, gli abbuoni qua e là, le discese e le salite adattissime a lui come la Planche e Peyragudes. L'unico ostacolo poteva essere l'Izoard, ma contro questi :-/
 
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#5
Se Leipheimer non avesse avuto una giornata storta nella tappa con arrivo a Tignes...............................................

Se fosse arrivato col gruppo di Valverde quel giorno ora la storia probabilmente sarebbe completamente diversa da come la conosciamo.
 
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#6
(31-07-2017, 10:33 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Se Leipheimer non avesse avuto una giornata storta nella tappa con arrivo a Tignes...............................................

Se fosse arrivato col gruppo di Valverde quel giorno ora la storia probabilmente sarebbe completamente diversa da come la conosciamo.

Vado a riguardare i risultati del Tour 2007 e scopro questa cosa:

Nell'ottobre 2012, dopo le confessioni rilasciate relativamente alle pratiche dopanti utilizzate quando correva con Armstrong, venne licenziato dalla sua squadra, la Omega Pharma-Quickstep[5]. La USADA lo squalificò dal 1º settembre 2012 al 1º marzo 2013, revocandogli inoltre tutti i risultati sportivi conseguiti dal 1º giugno 1999 al 30 luglio 2006 e dal 7 al 29 luglio 2007

Che cacchio di senso ha?  Sweat
 
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#7
Levargli il podio al Tour immagino.

Poi Leipheimer stesso confessò che, una volta tornato alla Discovery nel 2007, chiese a Brunello se funzionava ancora come prima il sistema doping della squadra statunitense e quest'ultimo gli rispose che doveva procurarsi la roba da solo perché fare doping di squadra era troppo rischioso. Dunque immagino che per via di queste dichiarazioni non potevano lasciargli quel risultato.

Sai che ridere inoltre se avesse vinto lui quel Tour dopo che mandarono a casa Rasmussen Asd

Cioè, è un Tour farsa lo stesso, ma con quello che ha vinto al posto del tizio che aveva la Boucle in mano e tu hai mandato a casa per via di alcuni sospetti squalificato sarebbe stato proprio il top.
 
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#8
Se ci fosse stato Di Luca al Giro 2004...........

Cunego l'anno dopo disse che se ci fosse stato Di Luca avrebbe vinto meno tappe.

Probabilmente ora la storia sarebbe completamente diversa visto che il veronese non sarebbe stato la seconda punta della Saeco se il Killer fosse stato della partita.
 
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#9
Per non parlare ti tutte le grandi corse che gli hanno negato, compresi numerosi mondiali o l'Olimpiade del 2000 dove dopo aver umiliato Bartoli e Bettini in ricognizione i meccanici (della nazionale (e della Mapei guardacaso) lo boicottarono montandogli di nascosto pedivelle da 175 (contro le 170 che montava abitualmente)...
 
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#10
Di Luca era il Bouhanni degli anni 2000. Stava sul cazzo a tutti tanto che gli boicottavano pure la bici ai Giochi Olimpici.
 
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#11
Neanche fosse stato l'unico ad avere problemi con la nazionale italiana nei primi anni 2000.
 
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