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Sopralluogo a Rio 2016: Percorso per atlete complete e in forma perfetta
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Sopralluogo a Rio 2016: Percorso per atlete complete e in forma perfetta
Le impressioni del CT e delle azzurre al termine della ricognizione sul circuito di Canoas-Vista Chinese e sull’ultima salita

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Rio de Janeiro (BRA) (11/5) - Si è concluso il sopralluogo tecnico per le azzurre del CT Salvoldi, Giorgia Bronzini (Forestale Cicli Olympia Vittoria), Tatiana Guderzo (G.S. Fiamme Azzurre), Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro), Rossella Ratto (G.S. Fiamme Azzurre) e Valentina Scandolara (Centro Sportivo Esercito), sul percorso di Rio2016.

Nella giornata di ieri, le azzurre hanno completato la ricognizione sul percorso olimpico iniziata il giorno precedente, effettuando 110 km comprendendo la salita di Joà e per due volte la salita di Canos ed il circuito di Vista Chinese, davvero impegnativo, fino alla tratto conclusivo di gara.

“Confermate le sensazioni di agosto – afferma il CT Salvoldi che in occasione del Test Event preolimpico ad agosto 2015 ha visionato il percorso –. E’ completo, con molte salite, in particolare l’ultima veramente impegnativa, tratti di pavè che non ti aspetteresti di trovare a Rio e discese tecniche. Per affrontarlo al meglio occorrono atleti scalatori, leggeri e adatti alle lunghe salite con una buona tecnica anche nelle discese. Quindi, per essere una grande squadra ci vorrà una condizione atletica perfetta”.

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Il bronzo olimpico 2018, Tatiana Guderzo conferma le impressioni delle sue compagne: “In questo percorso non manca nulla: salite brevi e molto pendenti. Salite lunghe e dure, discese tecniche e pericolose, vento nei tratti di rettilineo, asfalto che non scorre, un tratto di pavé che farà male. Un percorso, insomma, dove dovrà essere perfetta la condizione fisica ed anche sotto il punto di vista mentale sarà una gara stressante. Chi spreca troppo e non si alimenta nel modo giusto, sarà penalizzato, e non è detto che nell’ultima discesa le cose non possano cambiare. Un percorso per atleti con la A maiuscola”.

“Chi starà bene e saprà di non essere tra le migliori scalatrici, cercherà di prendere l’ultima salita con un poco di vantaggio per superarla al meglio o essere d’aiuto alle compagne che arriveranno da dietro. Salita molto dura per i primi 5 km poi, girando a destra, diventa meno dura ma tutta a curve. Proprio in questo punto chi ne avrà ancora spingerà sui pedali per aumentare eventuali distacchi. Chi riuscirà a guadagnare qualche secondo renderà poi difficile recuperare il gap. La discesa è tecnica, veloce e…bellissima. Chi in discesa è in grado di guidare molto bene la bici, può guadagnare molto. E chi non è particolarmente abile, perderà tempo. Il rientro in città ed il lungomare permettono di recuperare. Ma dopo la salita le squadre, già molto ristrette in numero, saranno notevolmente ridotte” – spiega Valentina Scandolara.

“Una salita decisamente impegnativa che potrà fare la differenza – conferma anche la plurititolata Giorgia Bronzini ed anche la discesa soprattutto se ci sarà una giornata …..piovosa!”.

"Non manca proprio nulla: strappi corti, pavè, asfalto che non scorre, discese impegnative tanto quanto le salite e vento. Un tracciato che porterà via tantissime energie fisiche e mentali” – conclude Elisa Longo Borghini.
Visionato inoltre il percorso della prova a cronometro, in programma il 9 agosto, che parte e finisce al parco Praca Tim Maia. Il percorso è lungo 29,8 km con una salita di 1,2 km. È previsto un giro per le donne.

Federciclismo
 
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