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Sorprese e delusioni stagione 2020
#1
In questo topic ognuno può elencare i corridori (ma anche le squadre o le corse) che lo hanno deluso o sorpreso durante la stagione che si sta concludendo (e che per molti è già finita).

I primi che mi vengono in mente sono i seguenti:

DELUSIONI:
Sergio Higuita: Dal colombiano della EF, personalmente mi aspettavo molto di più e la stagione prima del lockdown stava andando per il verso giusto.
Poi però da agosto, complici anche le cadute al Delfinato e al Tour de France (nella prima però la colpa è solo sua), non ha combinato praticamente niente, ritirandosi alla Freccia Vallone, classica adatta a lui, e staccandosi presto al Mondiale, nonostante l'anno scorso aveva fatto vedere dei buoni spunti nelle corse da un giorno.
Alberto Dainese:Avevo molte aspettative su di lui quest'anno, e ne ha deluse gran parte. Spesso, nonostante l'ottimo spunto veloce che ha mostrato durante il 2020, era posizionato malissimo in gruppo, rinunciando di frequente a disputare la volata. (Il caso più eclatante, durante la Tirreno-Adriatico, dove non disputa neanche una volata.)
Va detto che la squadra non lo ha aiutato quasi mai, però mi aspettavo di più.
Speriamo che l'anno prossimo riesca a fare fruttare il grandissimo spunto veloce che possiede. Inoltre spero anche che non diventi un velocista monocorde, capace di vincere solo nelle corse piatte, perché il potenziale per essere più completo, secondo me c'e.

SORPRESE:
Joao Almeida:Il portoghese, dopo una stagione anonima e preoccupante nel 2019, è secondo me la sorpresa più grande del 2020.
Parte già benissimo all'Algarve prima dello stop, ad Agosto riprende da dove si era fermato con il podio alla Vuelta a Burgos, dove mostra una grandissima capacità di gestirsi, soprattutto all'ultima tappa, fa top10 all'Ain, secondo da assoluto protagonista con Bagioli al Giro dell'Emilia, terzo alla Settimana Coppi e Bartali, e per finire la perla del Giro d'Italia, che termina al quarto posto.
Praticamente da Agosto a non è stato protagonista solo al Lombardia.
Ah e durante il Giro lo avevo paragonato a Jungels...ma mi sa che l'ho sottovalutato pure lì, finito il Giro dico che è più forte del lussemburghese.
Soren Kragh Andersen: Uno dei più costanti durante tutto l'arco della stagione, dopo un'annata abbastanza deludente.
Chiude terzo all'Omloop Het Nieuwsblad, vince la crono della Parigi-Nizza, che chiude anche in top10, al Tour de France vince due tappe con azioni di grande intelligenza tattica e prontezza, e infine si arrende solo a una azione pazzesca di Van der Poel al BB Tour.
Cade alla Parigi-Tours, e purtroppo così il suo Fiandre è compromesso. Ma sarebbe stato sicuramente protagonista a mio avviso, considerando la condizione di forma che possedeva.
 
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#2
Higuita è caduto al Delfinato ed è stato falciato da Jungels al Tour.

Dainese non si può certo considerarlo una delusione alla prima stagione da pro.
 
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#3
Sì, è vero che possono essere tranquillamente considerati non 2 delusioni.
Ma queste "valutazioni", le ho fatte basandomi sulle mie aspettative di inizio anno.
Dainese, vedendo alcune sue volate degli scorsi anni, vinceva anche contro professionisti, non di prima fascia.
Non mi aspettavo avesse così tanti problemi contro una concorrenza più qualificata, dati soprattutto dalla incapacità di stare nelle posizioni giuste in gruppo nei momenti cruciali, con la conseguente rinuncia a partecipare a molte volate.
Ovviamente non è stato aiutato dalla squadra, come ho anche scritto, però in contesti più bassi è stato battuto da Groves, che lo ritengo più scarso dell'italiano.
Poi ci sta che abbia fatto un primo anno nel quale si è ambientato, però io mi aspettavo risultati migliori quest'anno. In ogni caso la Sunweb pare soddisfatta dato che lo ha rinnovato.

Su Higuita.
A inizio anno pensavo che tra i corridori ancora non sbocciati del tutto, quelli che potevano fare i miglioramenti più evidenti rispetto al 2019 erano lui e Hirschi.
Quindi la delusione deriva principalmente da questo.
Inoltre la caduta del Delfinato è stata causata da lui stesso, mentre al Tour, dopo un inizio più che discreto, era già in calando quando Jungels lo ha travolto.
Sicuramente poi nelle classiche a cui ha partecipato aveva problemi fisici, però ecco, mi aspettavo di più.

Poi forse sì, ho considerato poco l'inizio di stagione del colombiano, ma il suo nome e quello di Dainese sono i primi ad essermi venuti in mente, non perché li considero tra le grandi delusioni del 2020, ma proprio perché hanno deluso le mia aspettative personali, date dal fatto che li considero entrambi corridori molto forti.
 
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#4
Concordo con te su dainese da campione europeo u23 mi aspetto dei risultati migliori tra i prof infatti lo avevo scelto anche nel mia squadra di fantaciclismo (purtroppo ) .
Non credo gli manchi lo spunto veloce , ma spesso ha perso tante posizioni nella fase di impostazione alla volata che ne hanno determinato il risultato . Comunque ha tutto il tempo per migliorare il suo rendimento nei prossimi anni.

Per quanto riguarda higuita invece non c'è da dimenticarsi che ha iniziato veramente a bomba questo 2020 .
secondo me è stato uno dei ciclisti che ha pagato di più il blocco causato dal covid perché era in rampa di lancio per ben figurare al giro dei Paesi Baschi e alle classiche delle Ardenne . Purtroppo al rientro dallo stop non aveva la stessa condizione e poi le cadute gli hanno dato la mazzata finale
 
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#5
D'altronde diversi campioni Europei U23, come Casper Pedersen, Riabushenko, Baska, De Bie, Tratnik, Kern e via discorrendo hanno fatto grandi risultati da pro già al primo anno.....

Dainese, in 39 giorni di gara, ha raccolto 10 top-10 nel 2020. E'arrivato sei volte nei dieci in volate di gare World Tour, oltretutto.

A 22 anni è normale avere dei difetti e se non hai Morkov o Richeze a lanciarti le volate vengono fuori. Peraltro chi ha visto correre Dainese tra gli U23 sapeva benissimo delle sue difficoltà ed è anche per questo, credo, che la Sunweb lascia che si arrangi a fare gli sprint. Così impara a destreggiarsi meglio nel caos.

Le delusioni sono altre, tipo, rimendo un tema velocisti, Viviani.
 
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#6
Sì ovviamente non consideravo solo l'europeo, anzi. Come ho scritto mi basavo sulle stagioni passate e alle volate che avevo visto, e pensavo potesse fare il salto di qualità tra i prof subito e senza grossi problemi. Così non è stato.

Poi ovviamente delusioni più grandi sono stati Buchmann, Nibali, Viviani e anche Latour e Stybar ad esempio, però son partito con due che mi venivano in mente in base alle mie aspettative.
 
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#7
Toh, ecco cosa scrivevo di Berto sul Big Board dell'anno scorso.

5) Alberto Dainese

Squadra:
Seg Racing Academy

Provenienza: Italia

Data di nascita: 25/03/1998

Caratteristiche: Dainese è uno sprinter di media taglia dotato in un’esplosività eccezionale. Per il fisico che ha, per il modo in cui sprinta e per quella sensazione che dà di partire come una palla di cannone ogni volta che lancia una volata, viene facile accostarlo a Mark Cavendish. Per la tipologia di corridore che è ha anche delle doti in salita non indifferenti, anche se pare che nell’ultimo periodo le stia un po’ sacrificando per migliorare ulteriormente lo spunto veloce. Fa ancora un po’ di fatica a muoversi nel caos delle volate, come è giusto che sia alla sua età, e per questo, ogni tanto, gli sfugge qualche vittoria.

Note: 5 vittorie in stagione e tutte in gare internazionali francesi. Tre al Tour de Bretagne, ove semplicemente domina dall’inizio alla fine, una al Tour de Normandie, ove, poi, trova sovente a regolare gli sprint dei battuti poiché davanti c’è qualche fuggitivo, e l’Entre Brenne. A questo livello, quando riesce a lanciare il suo sprint senza intoppi, risulta addirittura difficile tenergli la ruota.
 
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#8
Prima di tutto direi che queste sono delle classifiche personali , per cui non credo si possa criticare un opinione di ognuno di noi, in quanto ogni persona ha aspettative diverse a seconda dei propri gusti personali e di ciò che pensa di un ciclista.
Io come credo anche cigolains mi aspettavo di vederlo lottare alla pari già con i top sprinter ottenendo tanti piazzamenti a ridosso del podio e magari ottenere qualche vittoria in qualche corsa secondaria ma con avversari importanti .
Forse le mie aspettative erano troppo alte però come detto prima le aspettative su un ciclista sono soggettive .
Ciò non toglie come ho detto nel mex precedente ha tutto il tempo di migliorare e ottenere le vittorie che merita
 
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#9
Il problema è che le corse secondarie, tolto l'Herald Sun e il Limousin (qua sì poteva far meglio), non le ha praticamente fatte.

Normalmente un velocista fa almeno 60/65 giorni di gara all'anno. Lui, per ovvi motivi, ne ha fatti appena 39 in questa stagione. Oltretutto, sta in una squadra che non gli ha mai messo a disposizione un treno e ha dei difetti che già si erano visti l'anno scorso e su cui stanno lavorando (preferendo magari una vittoria in meno oggi per averne due in più domani). Uno poteva aspettarsi anche che vincesse venti gare, non metto in dubbio questo, ma, tenuto conto di tutte le variabili di cui sopra, il termine "delusione" mi pare oltremodo forte.
 
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#10
Si, forse era meglio parlare di "delusioni relative", dipendenti dalle mie aspettative forse troppo alte (alla fine avevo visto delle volate tramite video, e avevo letto le tue descrizioni, ma non conoscevo a fondo l'atleta).
Idem Higuita.

Le delusioni vere e proprie sono sicuramente altre.
 
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#11
Delusioni

Politt, De Plus, Cherkasov, Oscar Rodriguez, Viviani e Nibali.

Politt e De Plus si sono presi un anno sabbatico in attesa di cambiare aria, uno scaldando il sellino e l'altro restando direttamente a casa.

Cherkasov e Oscar Rodriguez invece di fare passi in avanti, come era lecito aspettarsi, ne hanno fatti indietro.
Il russo ha l'attenuante di una squadra in cui nessuno si è espresso al meglio, il basco l'aggravante di essere stato uno dei pochissimi a non elevare le proprie prestazioni col passaggio all'Astana.

Viviani è il nuovo manifesto di quanto è dura la vita lontano dalla Quick Step, mentre Nibali sconta il peggior gt dai tempi della Vuelta 2011.
 
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#12
Delusioni (non considero chi ha avuto problemi fisici)

Aru , Viviani , Nibali , Gaviria 

Aru sembra un ex corridore
Viviani non ha vinto nemmeno una corsa
Nibali purtroppo credo sia ormai sul viale del tramonto
Gaviria difficile spiegare la sua stagione
 
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#13
Anche Viviani sembra un ex corridore
 
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#14
Beh dai Aru delusione... è due anni che si vede che ha problemi, quindi non vedo nulla di così sconvolgente nella sua stagione 2020, solo una naturale conseguenza. Sparare sulla croce rossa mi sembra eccessivo.
 
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#15
Be io mi aspettavo un suo rilancio
parliamo di un corridore che è stato maglia gialla
ha vinto la vuelta e fatto podi al giro
 
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