Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Sospeso Diego Ulissi, positivo al salbutamolo durante il Giro d'Italia
#21
Ulissi: «Sto vivendo una situazione surreale»
«Spero si sistemi tutto già con le controanalisi»

In merito alla nota ricevuta ieri dall’UCI, relativa a una situazione di “non negatività” al salbutamolo, evidenziata nel controllo antidoping effettuato al termine dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2014, Diego Ulissi ribadisce fermamente di essersi attenuto in modo scrupoloso alle indicazioni terapeutiche del Dott. Guardascione - medico del Team Lampre-Merida - e di avere già provveduto a richiedere le controanalisi allo scopo di far luce sull’accaduto.

“La comunicazione ricevuta dall’UCI è stata come un fulmine a ciel sereno. Sono sprofondato in un incubo da cui spero di svegliarmi in fretta, perché questa che sto vivendo è una situazione surreale” – commenta con amarezza Ulissi – “Da sempre, in collaborazione con il personale medico della squadra, è stata concordata la corretta procedura per curare la patologia di cui soffro, ovvero broncospasmi da sforzo saltuari, per la quale mi viene somministrata la terapia adeguata. Una procedura che ho regolarmente adottato e dichiarato al Commissario Antidoping nel giorno del suddetto controllo e che nei numerosi precedenti controlli antidoping a cui mi ero sottoposto non ha mai condotto ad alcuna positività. Confido che si possa risolvere tutto già con le controanalisi”.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#22
Fissata la data delle controanalisi: si svolgeranno mercoledì 9 luglio a Losanna.
 
Rispondi
#23
[Immagine: kpt7h4c]
 
Rispondi
#24
Si scrive "scienza" è tutto appare chiaro, in realtà non è così. Se questo studio (finanziato da chi?) dimostra che il test del salbutamolo non funziona, su quali basi era stato costruito questo test?
 
Rispondi
#25
Ulissi: svolte a Losanna controanalisi e nuove prove
In data 15 luglio 2014 presso il Laboratorio di Losanna, sono state eseguite le controanalisi sul campione B a seguito della richiesta inoltrata da Diego Ulissi, dopo il riscontro di “non negatività” al limite consentito di salbutamolo, evidenziata nel controllo antidoping effettuato al termine dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2014.

L’assunzione di tale sostanza era stata regolarmente comunicata dall’atleta al Commissario Antidoping nel giorno del suddetto controllo e quindi, ovviamente, le controanalisi hanno evidenziato la presenza della sostanza in questione.

Contestualmente all’esecuzione delle controanalisi, è stato immediatamente sottoposto al test di escrezione renale controllata, onde valutare la presenza di eventuali alterazioni potenzialmente determinanti anomalie urinarie nei test antidoping.

Oltre che a Losanna, analogo studio escretorio è stato eseguito presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Gli esiti di entrambi gli esami saranno disponibili tra una decina di giorni.
Ulissi resta fiducioso di poter dimostrare attraverso questi test che il motivo di una presenza di salbutamolo superiore al consentito sia imputabile a un’anomalia del proprio organismo.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#26
Diego Ulissi prossimo al rientro?
Lo scrive il sito spagnolo ciclo21.com

Diego Ulissi prossimo al ritorno? La notizia è pubblicata dal sto spagnolo ciclo21.com in un articolo a firma di Fernando Ferrari. Secondo quel che sostiene Ferrari, che fa riferimento a non meglio precisate fonti Uci, il livornese della Lampre Merida potrebbe tornare a correre dal prossimo 22 settembre al termine di una squalifica inflittagli per la positività al salbutamolo riscontrata nel giugno scorso al Giro di Slovenia.
In realtà né sul sito Uci né su quello della Federciclismo Italiano c’è traccia di questa squalifica; ricordiamo tra l’altro che è stata la Lampre Merida a sospendere il corridore dall’attività in base al regolamento del MPPC mentre per l’Uci Ulissi avrebbe potuto regolarmente correre.

Sempre secondo ciclo21 la squalifica sarebbe stata di soli tre mesi con l’accordo di non far correre Ulissi al campionato del mondo.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#27
Caso Ulissi, Guardascione: «Stiamo valutando la situazione»
«Dobbiamo verificare come possiamo muoverci»

Tiene banco la questione Diego Ulissi, che al momento è in attesa di definizione. Oggi un sito spagnolo si era espresso in un certo modo, ma non ci sono riscontri, anzi. In merito però alla posizione della Lampre-Merida, il team che annovera tra i propri corridori proprio il campioncino toscano, tuttobiciweb.it ha interpellato il dottor Carlo Guardascione, responsabile dello staff sanitario della formazione diretta da Brent Copeland. Guardascione si è limitato a dirci: «Dopo che il legale di Ulissi - avvocato Tamminelli - ha ricevuto il documento dell'Uci relativo alla situazione del suo assistito, come staff medico del team stiamo valutando e considerando attentamente i regolamenti delle associazioni delle quali siamo membri, in modo da capire se vi è la possibilità di dare ad Ulissi l'autorizzazione a tornare all'attività agonistica, anche tenendo conto di un contesto di tutela dell'immagine della squadra».

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#28
Il Team Lampre-Merida comunica che lo staff medico della squadra, nella persona del responsabile del settore sanitario Dottor Carlo Guardascione, ha dato al corridore Diego Ulissi l’autorizzazione per il ritorno all’attività agonistica.

Dopo aver attentamente esaminato la documentazione messa a disposizione dal legale di Ulissi (Avv. Taminelli) e tenendo in considerazione gli articolati regolamenti dell’associazione MPCC, di cui il Team e’ membro, il responsabile sanitario del Team Lampre-Merida Dr Carlo Guardascione, pur in attesa di ulteriori riscontri, attualmente ancora tardivi, da parte della Wada e Uci riguardanti il dossier relativo alla positività al salbutamolo, ha espresso parere positivo per la ripresa agonistica del corridore Diego Ulissi.

Tale parere, ovviamente condiviso dal team manager Brent Copeland, consentirà al corridore di vestire la maglia blu fucsia verde in occasione delle prove del Trittico Lombardo (16-17-18 settembre).

(comunicato stampa Lampre-Merida)
 
Rispondi
#29
Diego Ulissi deferito: la Lampre-Merida lo ferma di nuovo fino alla conclusione dell'iter procedurale
Subito dopo la prima gara alla quale ha partecipato Diego Ulissi in seguito allo stop agonistico, l'UCI ha fatto pervenire all'atleta la comunicazione del suo deferimento alla commissione disciplinare di Swiss Cycling. Finalmente, in questo modo nelle prossime settimane il corridore e la società di appartenenza potranno vedere giungere a conclusione il lungo iter procedurale di questa vicenda. Nel rispetto del codice sanitario interno del team e delle regole dell'associazione MPCC, in presenza del deferimento Ulissi non parteciperà all'attività agonistica.

(Comunicato stampa Lampre-Merida)
 
Rispondi
#30
Molto utile fargli correre una corsa per poi fermarlo di nuovo. Un deferimento che poteva arrivare anche un po' prima vista la situazione, ma i tempi si sa che ormai sono questi...
 
Rispondi
#31
Ulissi, e quei nanogrammi che fanno discutere anche l'UCI
Non è il solo, c’è anche Roman Kreuziger che si è trovato a lottare e sta lottando con la burocrazia dell’antidoping. Il corridore ceco è stato fermato per anomalie nel suo passaporto biologico (per il periodo che intercorre fra il 27.11.2007 e il 09.04.2013). Ad agosto il Tas di Losanna ha respinto il ricorso d'urgenza presentato dal corridore contro la decisione dell'Uci e così, dopo aver saltato il Tour de France e il Giro di Polonia, il corridore ceco della Tinkoff Saxo è stato costretto a non correre nemmeno la Vuelta.

Ora la vicenda Ulissi, quella del salbutamolo, un broncodilatatore a effetto immediato, che ha chiesto e chiede approfondimenti e valutazioni molto dettagliate, perché la sostanza rintracciata necessita prudenza. Il corridore livornese tesserato per la Lampre-Merida e in possesso di licenza svizzera, a giorni dovrebbe essere ascoltato dalla Swiss Cycling. Al centro del dibattito “medico-scintifico” le urine del Giro, quelle del 21 maggio a Savona: quei 1920 nanogrammi/millilitro di salbutamolo, quasi il doppio del limite (1000) che fanno discutere e hanno gettato nello sconforto il corridore, che in un primo momento era stato fermato in via precauzionale dal suo team, il quale aderisce ai regolamenti del Movimento per un Ciclismo Credibile.

Fermo dal 22 giugno (Giro di Slovenia), l’Uci traccheggia e non decide, la società, verificato i vincoli regolamentari – sia di Uci che del MPCC - decide di farlo tornare alle competizioni in occasione della Coppa Bernocchi, martedì scorso a Legnano. In serata, puntuale come una tassa per i rifiuti, il deferimento da parte dell’Uci. Anche in questo caso la Lampre-Merida potrebbe decidere di far correre il corridore, perché i regolamenti Uci lo consentirebbero, ma non quelli sottoscritti con il MPCC: nuovamente fermo. La notizia positiva è che finalmente, forse, si andrà diritti ad una soluzione del caso.

Ma torniamo alle urine e agli esami del Giro, effettuati a Barcellona, Roma e quelli incriminati a Losanna. Quest’ultimo, il laboratorio svizzero è uno dei top a livello mondiale: vengono riscontrati 1920 nanogrammi nel campione A, 1805 in quello B. Nei quattro esami antidoping dei giorni precedenti, le urine di Roma avevano fatto registrare valori tra gli 80 e 140 nanogrammi (sempre con 2 puff di salbutamolo prima del via, tutti dichiarati dal corridore e medico societario) e 20 senza i puff. Il corridore toscano è stato testato anche il 22 maggio, e in questa occasione le urine sono state inviate al laboratorio di Barcellona: anche qui tutto nella norma.

Ci sono anche i test volontari che Ulissi ha effettuato a riposo a Losanna (è fondamentale dire che era a riposo perché la disidratazione in corsa incide parecchio): per 12 ore, Ulissi riceve salbutamolo e secondo l’Uci ha un picco di 140-180 due ore dopo l’assunzione. Bene, il giorno della positività, quel 21 maggio Diego Ulissi restò un’ora e 20’ nella saletta dell’anti- doping, e prima era stato in corsa per diverse ore.

L’Unione Ciclistica Internazionale, nel suo deferimento propone una sanzione che va dall’ammonizione fino ai due anni. Il corridore, da parte sua, ha una perizia del tossicologo-farmacologo del San Raffaele, il professor Locatelli, il quale dice senza tanti giri di parole che il tutto potrebbe essere riconducibile ad un errore di taratura del peso specifico dell’urina, procedura che annulla gli effetti della disidratazione.

È chiaro che anche gli specialisti dell’Uci hanno qualche dubbio. Altrimenti si sarebbero già espressi e avrebbero preso provvedimenti di altro genere. La materia, la sostanza e le quantità in particolare fanno lievitare anche nella comunità scientifica del massimo organismo del ciclismo mondiale ben più di un dubbio. C’è qualcosa che non torna. Il salbutamolo è sostanza che da sempre mette in allerta i laboratori di mezzo mondo, proprio per la sua complessità. A sostenere la complessità della materia, ma soprattutto della sostanza che ha messo in crisi Ulissi, sono autorevoli studi scientifici, come ha scritto qualche tempo fa Marco Bonarrigo sul suo blog. Uno di questi studi è stato pubblicato sul Clinical Journal of Sport Medicine, con il titolo «Impact of Ethnicity, Gender, and Dehydration on the Urinary Excretion of Inhaled Salbutamol With Respect to Doping Control» ed è stato firmato da un qualificato gruppo di ricercatori, facenti parte della University of Kent, della Liverpool John Moores University e del University College di Londra.
Insomma, la sfida è appena incominciata e necessita chiarezza e tempestività. La fama della federazione svizzera è buona: sono veloci e rigorosi. Proprio quello che chiede lo stesso Ulissi, e non solo lui.

Pier Augusto Stagi per tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#32
ULISSI. La Disciplinare svizzera si riunisce il 23 dicembre
Diego intanto sta pedalando a Donoratico

Sarà un Natale davvero particolare, quello chr vivrà Diego Ulissi. La Commissione Disciplinare di Swiss Cycling (la Federazione Ciclistica Svizzera) ha fissato per il 23 dicembre la discussione del caso del livornese, che corre con licenza elvetica, fermato per gli alti valori di salbutamolo riscontrati in occasione di un esame antidoping.

Il livornese, che sta pedalando da qualche giorno sulle strade attorno a Donoratico, è fiducioso e spera di poter chiuder al più presto questo periodo difficile.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#33
Caso Ulissi, sentenza rimandata ai primi di gennaio
Udienza interlocutoria per il corridore toscano. I giudici hanno deciso di concedere qualche giorno in più per un'integrazione della memoria difensiva

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/23-12-20...5635.shtml
 
Rispondi
#34
Ci fosse una volta che viene rispettata una data...comunque questo rinvio a quanto pare è stato chiesto dalla difesa, cosa che comunque non gli impedirà di lamentarsi dei tempi troppo lunghi una volta che gli avranno dato la squalifica
 
Rispondi
#35
Diego Ulissi, sotto l'albero ancora niente
Probabilmente dovrà attendere il 6 gennaio. Rischia grosso

Sarà un Natale così, con quell'uovo sodo che ti si ferma a metà strada e non va né su né giù. Un peso non impossibile, ma che si fa sentire. È tempo di festa, di gioia, ma per Diego Ulissi queste feste avranno innegabilmente un sapore molto diverso e diffrente. Si sarebbe immaginato un Natale di liberazione, invece niente, ieri c'è stata l'udienza, ma i tempi sono ancora lunghi, molto probabilmente la sentenza non arriverà prima della Befana, e speriamo solo che possa portare del dolce e non del carbone.

Scrive oggi Claudio Ghisalberti su «La Gazzetta dello Sport»: «Ieri mattina, poco prima delle nove e mezzo Diego ha varcato la soglia di Palazzo Megaron. Nello studio di Henry Peter, il presidente della Camera arbitrale dello Swiss Olimpic, quello che in Italia sarebbe il Tna (tribunale antidoping) del Coni, è entrato accompagnato da Rocco Taminelli, il suo legale, e dal professor Massimo Locatelli, l’ematologo del San Raffaele che ha stilato la perizia difensiva. Al fianco di Peter, altri due membri: il dottor Gereau, per la parte scientifica, e quel Claudio Sulser ora avvocato ma in passato buon attaccante nella serie A svizzera. Per l’accusa, il dottor Mario Zorzoli a rappresentare l’Uci e Antonio Rigozzi, un avvocato indipendente, per l’antidoping svizzero. Alle 13 l’udienza è finita. Dalla porta secondaria del palazzo i protagonisti se ne vanno alla spicciolata senza dire una parole. Manca la sentenza, resta il tormento di Ulissi. I giudici hanno voluto lasciare alla difesa la possibilità di presentare una memoria integrativa e forse questo è un supplizio in più. Ma ormai il tempo stringe. Il verdetto dovrebbe arrivare prima dell’Epifania e molto difficilmente sarà di assoluzione. Però la squalifica potrebbe essere non durissima, tra i nove e i dodici mesi di stop, e dovrebbe avrebbe decorrenza da maggio, quando cioè il corridore è stato fermato».

Se dovesse essere confermato quello che scrive Ghisalberti, però, la sentenza non sarebbe assolutamente lieve. Ricordiamoci che la Lampre-Merida fa parte del Movimento per un Ciclismo Credibile, e qualora un proprio atleta dovesse scontare una pena superiore ai sei mesi, il team sarebbe costretto a liberarsene. L'alternativa? Uscire dall'MPCC. Andrebbe così a rimpinguare la lista delle squadre di World Tour che in questo Movimento non sono mai entrati. Fin dal primo momento. In ogni caso, la speranza è l'ultima a morire, e ci auguriamo che la mano della Camera Arbitrale dello Sport svizzero sia lieve.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#36
Diego Ulissi, la settimana della verità
È tornato con la sua famiglia a Lugano, dopo aver trascorso quache giorno di vacanza in Toscana. È tornato dove risiede da un anno e dove spera di tornare a repisrare l'aria salubre del ciclismo, a pieni polmoni, dopo mesi intossicati dall'incertezza di un provvedimento disciplinare ambiguo, e carico di punti di domanda.

La Gazzetta dello Sport, che prima di Natale seguì da vicino il caso con Claudio Ghisalberti inviato oltre confine, scrisse che la decisione sulla punibilità o meno per la positività al salbutamolo durante il Giro, sarebbe arrivata appena dopo l'Epifania. In Svizzera se la sono presa un pochino più comoda, ma a tuttobiciweb.it risulta che questa dovrebbe essere la settimana della verità.

La vicenda è nota: un broncodilatore ha portatto nell'occhio del ciclone il corridore toscano. Diego nella tappa del Giro di Savona non ne poteva fare a meno a causa dell’asma che non lo lasciava respirare. Un broncodilatatore ammesso entro determinati limiti nello sport. Superati questi, e qui sta l’accusa, ha un effetto anabolizzante. Un farmaco molto usato nel gruppo, da tantissimi corridori, compreso Chris Froome, vincitore del Tour 2013. Il problema è che, in quel dannato controllo del 21 maggio, di salbutamolo nelle urine del livornese ce ne era quasi il doppio del consentito.

Diego e tutti gli appassionati di ciclismo e i tifosi di questo cavallino di razza attendono la sentenza. I giudici, poco prima di Natale, hanno voluto lasciare alla difesa la possibilità di presentare una memoria integrativa, ma ormai ci siamo. Il verdetto dovrebbe arrivare a giorni e molto difficilmente sarà di assoluzione. Anche Diego - che preferisce non parlare - non si fa illusioni. Una eventuale squalifica dovrebbe andare dai nove ai dodici mesi di stop, e dovrebbe avrebbe decorrenza da maggio, quando cioè il corridore è stato fermato. Insomma, otto mesi sono già scontati, forse l'incubo sta per finire.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#37
Il caso Ulissi: zitto e Tas
Da Losanna non si sa ancora nulla

Zitto e Tas. Che per i milanesi doc - ormai una vera rarità - significa stai in silenzio e taci. Che poi è quello che sta facedo di fatto da settimane per non dire mesi il Tribunale dell'arbitrato Sportivo: non proferisce parola e tutto tace. Si doveva sapere qualcosa imemdiatamente subito dopo l'Epifania. Poi alla scorsa settimana. Niente, il silenzio.

La vicenda è nota: un broncodilatore ha portatto nell'occhio del ciclone il corridore toscano. Diego nella tappa del Giro di Savona non ne poteva fare a meno a causa dell’asma che non lo lasciava respirare. Un broncodilatatore ammesso entro determinati limiti nello sport. Superati questi, e qui sta l’accusa, ha un effetto anabolizzante. Un farmaco molto usato nel gruppo, da tantissimi corridori, compreso Chris Froome, vincitore del Tour 2013. Il problema è che, in quel dannato controllo del 21 maggio, di salbutamolo nelle urine del livornese ce ne era quasi il doppio del consentito.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#38
Arriva il verdetto per Diego Ulissi: nove mesi di squalifica che termineranno a fine marzo

Dopo numerosi rinvii che hanno prorogato sin oltre l'accettabile la vicenda, finalmente è stato reso noto dalla Camera disciplinare svizzera il verdetto riguardante Diego Ulissi. Il toscano della Lampre-Merida, risultato positivo al salbutamolo nell'undicesima tappa dell'ultimo Giro d'Italia, è stato condannato a nove mesi di squalifica, la pena più mite possibile. La sospensione era iniziata il 25 giugno 2014, motivo per cui il venticinquenne potrà tornare alle corse a partire dal prossimo 25 marzo, in tempo per disputare le Classiche delle Ardenne.

cicloweb.it
 
Rispondi
#39
Sì, però toccherà affrettare e non poco la preparazione, visto che perde un sacco di corse. Aspettiamolo al Giro e soprattutto in nazionale... Woot
 
Rispondi
#40
E' andata già bene, tanto gran parte della squalifica l'ha già scontata. Sì, Ardenne molto compromesse, ma tanto non è che sia mai andato forte lì...
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)