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L'Uci apre la porta all'amnistia
#1
L'Uci apre la porta all'amnistia
Istituita una “Commissione Verità e Riconciliazione“ con la Wada

DOPING | L’UCI annuncia la sua intenzione di costituire, insieme alla Wada, una Commissione «Verità e Riconciliazione» con l’obiettivo di studiare il problema del doping nel ciclismo professionistico. L’UCI in occasione della prima udienza pubblica della Commissione Indipendente che deve esaminare il comportamento dell’UCI nei confronti di Lance Armstrong e della Postal Service.
UCI e e Wada stabiliranno insieme lo status legale della Commissione «Verità e Riconciliazione», compreso un programam di amnistia. Già lunedì prossimo l’Uci presenterà alal Wada una bozza di questo quadro: l’obiettivo è di presentare entro marzo il quadro esatto delle competenze della Commissione.
Pat McQuaid, presidente dell’UCI, spiega: «Abbiamo ascoltato i punti di vista della Wada, della Usada e delle diverse componenti del ciclismo e abbiamo deciso che un processo di verità e riconciliazione è la cosa migliore per esaminare la cultura del doping in seno al ciclismo e mettere le cose in chiaro er programmare il futuro. Oltre agli incontri tra gli avvocati, ho parlato personalmente con il direttore generale della Wada e mi incontrerò con il suo presidente nel corso del weekend. Come ho già detto più volte, quando sono divenuto presidente dell’Uci nel 2005 la lotta al doping era - con la mondializzazione - la mia principale priorità: abbiamo adottato misure innovative, abbiamo istituito il passaporto biologico e ora spero che le indicazioni della Commissione «Verità e Riconciliazione» possano aiutarci ad educare i giovani e far sparire completamente il doping dal nostro sport».

comunicato stampa Uci
 
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#2
Sempre stato contrario all'amnistia.
Ma adesso siamo arrivati a un punto davvero tragicomico: si tolgono vittorie risalenti a 10 anni fa, si licenziano persone che ammettono l'uso di pratiche dopanti avvenuto 15 anni fa. Non esiste. Bisogna contestualizzare i fatti, non si può - oggi - condannare gente per situazioni avvenute in un ciclismo totalmente diverso da quello odierno. Tracciamo una bella linea e smettiamo di perdere tempo in cose che fan solo male al ciclismo...
 
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[+] A 1 utente piace il post di SarriTheBest
#3
Bisogna eliminare i dirigenti che hanno permesso che il doping arrivasse a quei livelli negli anni 90 secondo me, hanno fatto il loro tempo. Per il resto stop, non ha senso continuare a squalificare o indagare su corridori che hanno smesso 10 anni fa, se poi la Sky licenzia i direttori sportivi sono affari loro, è una politica interna.
Indagare su cose successe 10-15 anni fa 1-non garantirà mai, neanche col massimo sforzo, una piena giustizia 2-non aiuta di certo il ciclismo né nell'immagine, né per l'effettiva pulizia dei corridori di oggi
 
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[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
#4
Questa che stanno facendo non è giustizia. Certo bisognava smascherare la situazione Armstrong, in cui era complice l'UCI, e bisogna andare avanti in questa vicenda (anche se ci credo poco), però tutto questo casino ha portato il ciclismo in un vortice dal quale è difficile uscirne.
L'amnistia è difficile da accettare, ma è forse l'unica via d'uscita.
 
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#5
Non c'è già la prescrizione? Usino quella.
 
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#6
Il caso Armstrong era DOVEROSO che uscisse fuori perchè era giustissimo far cadere un mito incredibile costruito con l'inganno più schifoso della Storia. Lì non si parla di Epo, si parla di TUTTO, si parla di un mostro computerizzato, il primo creato in laboratorio. Come ho sempre ripetuto in questi anni, il doping è generale, ma quegli americani erano DI PIU.
E francamente mi fa molto schifo che giornalisti come Gianni Mura oggi parlino di Lance come di uno di cui "avevamo sospetti"...ma chi?? Ma quando??? Ma se i giornalisti italiani e tutta RCS si sarebbero calati i pantaloni anche solo per avere un saluto. L'hanno idolatrato come un Dio e ora si nascondono...ma andassero al diavolo, per cortesia!!!!!!!


Detto questo, credo che ormai sia ora di amnistia. Inutile distruggere l'immagine di uno sport che è sempre più pulito, che è sempre più controllato...ci concedano fiducia in questo futuro, ci restituiscano il diritto di sognare!
Il passato è stato quello, i mostri sono venuti fuori: erano tutti dopati allo stesso modo... tranne i Postini americani, e quelli è giusto che vengano cancellati TOTALMENTE dalla Storia.
Ma ora basta...
 
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#7
(26-01-2013, 09:45 AM)Gershwin Ha scritto: 2-non aiuta di certo il ciclismo né nell'immagine, né per l'effettiva pulizia dei corridori di oggi

Infatti il problema principale nell'andare a trovare oggi coloro che si dopavano 10 anni fa è che fai risaltare in maniera negativa il ciclismo, perchè ormai lo "sportivo" medio si interessa di questo sport solo quando viene fuori un caso di doping, ed in piu aspetta questi momenti per dire " io lo dicevo sono tutti dopati " riferendosi ai ciclisti di oggi e non a quelli effetivamente indagati. Percio se vogliono davvero pubblicizzare bene questo sport dovrebbero smettere di indagare sul passato e concentrarsi solamente sul presente/futuro.
 
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