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Wilier Triestina - Selle Italia 2017
#1
Presentazione del Wilier Triestina-Selle Italia (ex Southeast) per la stagione 2017: i corridori che andranno a comporre l'organico della squadra; la composizione dello staff tecnico; l'abbigliamento tecnico (maglia, completo) e il materiale tecnico (biciclette, componentistica); il calendario delle corse.

Wilier Triestina - Selle Italia
Italia



Informazioni
Sigla UCI: -
Licenza: Professional Continental
Affiliazione: Italia

Indirizzo:
Tharcor Limited
18-19 College Green
2 Dublin
IRLANDA
divisa





Organico




Staff tecnico
General Manager: Angelo Citracca

Team Manager: Luca Amoriello

Direttori Sportivi: Andrea Bardelli, Giuseppe Di Fresco, Marco Vallante

Biciclette: Wilier Triestina






 
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#2
Nasce il team Wilier Triestina-Selle Italia
Due grandi aziende venete uniscono le loro forze

"Il 2016 sarà un anno di prova, per mettere basi più solide nel prossimo futuro". Con queste parole Andrea Gastaldello - AD di Wilier Triestina - aveva inaugurato a maggio scorso l'inizio del progetto della Squadra Wilier Triestina.


E il 2017 è la conferma che la prova è stata superata brillantemente, tant'è che per la prossima stagione il nome di Wilier Triestina, oltre che a rimanere in gruppo come title sponsor, verrà affiancato da un altro prestigioso brand italiano: Selle Italia. Un grande passo per l’azienda di Asolo che riporta in gruppo un nome storico dell’industria ciclistica italiana.

Nell’anno del suo 120° compleanno, Selle Italia, azienda leader nella produzione di selle per ogni tipo di bicicletta, torna ad essere un supporto importante per il mondo dell'agonismo professionistico, dimostrando voglia e possibilità di investire nel mondo delle due ruote: un bene per il ciclismo italiano professionistico che, non lo nascondiamo, sta vivendo un periodo di crisi in questo periodo.
 
Il legame tra le due aziende vuole essere anche manifesto di un territorio, il Veneto, che si conferma distretto della bicicletta, dove la passione per la bicicletta e il duro lavoro si fondono insieme.


A gennaio il team diretto da Angelo Citracca verrà presentato agli addetti ai lavori, ma questa è un'altra storia. Maggiori dettagli nelle prossime settimane.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Wilier-Selle Italia, comincia l'avventura
Presentazione ufficiale della formazione italiana

Comincia ufficialmente oggi l'avventura della Wilier Triestina - Selle Italia con la presentazione affidata a Barbara Pedrotti e Silvio Martinello: il primo passo di una stagione importante per un team che ha il sostegno di storiche aziende italiane del ciclismo. Tanti gli amici presenti a questo vernissage, tra loro citiamo Gibo Simoni e Marco Melandri, centauro da sempre appassionato di due ruote a pedali.

Una delle novità di giornata è la presenza del marchio Fastweb sulle divise della squadra, ma se arriverà la wild card per il Giro d'Italia lo vedremo anche sulle maglie da gara. L'obiettivo di Fastweb - che ha acquistato Tiscali - è ora quello di puntare sulle linee mobili.

Impossibile non notare l'assenza di Serge Parsani: con l'esperto direttore sportivo bergamasco è in corso una trattativa che, da fonti di tuttobiciweb, potrebbe avere presto esito positivo.

«Il progetto di Wilier - spiega Andrea Gastaldello, titolare di Wilier Triestina con i fratelli  Enrico e Michele - è quello di essere presente ad alto livello con due team, su strada e nel fuoristrada. E sulla strada l'obiettivo è quello di approdare al WorldTour nel giro di tre anni: noi ci crediamo e vogliamo portare un pezzo di imprenditoria italiana nel mondo. E siamo orgogliosi di ospitare la presentazione nella nostra nuova sede, più grande e più bella. Era il 2009 quando papà Dino ha cominciato a pensare a questa sede: noi tre figli abbiamo raccolto il suo sogno che oggi diventa realtà. Quanto al WorldTour, avremmo potuto entrare già come partner, ma abbiamo preferito affrontare un cammino più lungo chem ne siamo certi, ci darà maggiori soddisfazioni. E dobbiamo dire grazie a Selle Italia che ha voluto condividere questo progetto».

Sul palco salgono i ragazzi del Team Wilier MTB accompagnati dal tecnico Massimo De Bertolis: si tratta di Nicolò Matorbes, Matteo Valsecchi, Marco Rebagliati e Diego Cargnelutti.

Parola e microfono ad Enrico Gastaldello, direttore commerciale di Wilier Triestina: «Come Andrea, non posso far altro che ringraziare papà Dino che ci ha trasmesso la passione per il ciclismo e l'amore per il nostro lavoro. Ci ha insegnato ad essere umili, determinati e uniti. E se siamo qui oggi, in questa magnifica sede, lo dobbiamo a lui e a mamma Elisa. Con queste squadre porteremo nel mondo il meglio dell'imprenditoria italiana, meglio ancora direi veneta. Wilier è una realtà italiana molto particolare, perché viviamo la bicicletta a 360 gradi. Ed è proprio per questo che oggi presentiamo due squadre, road e mtb».

A parlare della squadra professionistica è il team manager Angelo Citracca: «Nel 2016 abbiamo vinto 19 corse, dodici delle quali con Kuba Mareczko, e in questa stagione puntiamo a cogliere vittorie più "pesanti". Dobbiamo dire grazie alla famiglia Gastaldello che ha deciso di credere in noi e naturalmente alla famiglia Bigolin, che è una vera istituzione nel mondo del ciclismo professionistico. Naturalmente la nostra speranza è quella di ottenere l'invito per partecipare al Giro d'Italia che per un team come il nostro è il massimo obiettivo».

Manuel Belletti ha 31 anni e affronta la sua decima stagione tra i professionisti: «Farò il mio esordio la prossima settimana in Argentina, dove speriamo di partire bene. Mareczko? Cresce e ha dimostrato di essere molto veloce, quindi nelle tappe piatte della Vuelta a San Juan mi metterò a sua disposizione perché l'importante è far bene per il team».

Matteo Busato ha un obiettivo preciso: «Lo scorso anno ho collezionato tanti piazzamenti nelle top ten e nelle top five ma non sono riuscito a vincere, quest'anno mi accontenterei di cogliere qualche successo... Magari a maggio, che è un periodo nel quale riesco ad esprimermi sempre molto bene...».

Eugert Zhupa ha il sorriso in volto: «Ho rischiato di restare a piedi, Angelo e Luca mi hanno salvato all'ultimo momento e spero di non deluderli».

Stesso discorso per Alberto Cecchin: «Come per Zhupa, se non fosse stato per Wilier non sarei stato qui. Quindi... grazie».

Ed eccoci a Pippo Pozzato, il leader carismatico della Wilier Triestina - Selle Italia: «Sarà una stagione importante, per me, perché potrebbe anche essere l'ultima. Il tricolore? Ha ragione Angelo a dire che quest'anno ho dormito un po' nel finale e che si poteva vincere. Vuol dire che ci riproverò quest'anno a ritrovare la strada della vittoria. Anche se vi confesso che a casa ho esposto una sola foto, quella di Roma Maxima dove ho le braccia al cielo con il Colosseo alle mie spalle, peccato che avesse vinto un altro...».

Infine voce a Kuba Mareczko: «Fimnora ho ottenuto 25 vittorie in carriera, una sola in Italia. Spero di invertire la tendenza e di continuare a far bene grazie al treno coordinato da Pippo. Conto su di lui, ma conto su tutti i miei compagni. Il Mondiale? Essere arrivato là davanti significa molto per me, quel bronzo di Doha vale tanto».

La sfilata dei corridori e il saluto del ct Davide Cassani, che ha confermato di seguire in maniera particolare alcuni ragazzi del team, chiudono la presentazione ufficiale della Wilier Selle Italia. E adesso, sarà la strada a parlare...

Photogallery

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a cura di Pier Augusto Stagi per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/2017/01/14/97...cca-scinto
 
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#4
Mamma mia che fine Melandri Facepalm (che poi non è tutta colpa sua)...
 
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#5
I team 2017: Wilier Triestina-Selle Italia
Con la wildcard del Giro in tasca, la squadra può puntare alla crescita dei tanti giovani, Mareczko su tutti. Ultimo anno per Pozzato?

La prima vittoria dell’anno la Wilier Triestina-Selle Italia la ha già raccolta: la squadra pistoiese ha ottenuto l’invito al Giro d’Italia, ipotesi tutt’altro che scontata. Mancata, a differenza delle precedenti due stagioni, la conquista della Coppa Italia e dell’annessa automatica partecipazione alla Corsa Rosa, gli uomini diretti da Angelo Citracca hanno quindi presentato una candidatura ritenuta valida da Vegni e co. Con due storici sponsor del ciclismo azzurro alle spalle la rosa è migliorata grazie alla campagna acquisti, pur non presentando un roster particolarmente adatto alle corse a tappe.

ROSA

Julen Amezqueta (Esp, 1993), Rafael Andriato (Bra, 1987), Manuel Belletti (Ita, 1985), Liam Bertazzo (Ita, 1992), Matteo Busato (Ita, 1987), Alberto Cecchin (Ita, 1989), Matteo Draperi (Ita, 1991), Gilbert Ducournau (Ven, 1992), Andrea Fedi (Ita, 1991), Miguel Flores (Col, 1996), Giuseppe Fonzi (Ita, 1991), Yonder Godoy (Ven, 1993), Ilia Koshevoy (Blr, 1991), Jakub Mareczko (Ita, 1994), Daniel Martínez (Col, 1996), Jacopo Mosca (Ita, 1993), Filippo Pozzato (Ita, 1981), Cristián Rodríguez (Esp, 1995), Mirko Trosino (Ita, 1992), Alex Turrin (Ita, 1992), Eugert Zhupa (Alb, 1990)

L’ANALISI

CORSE A TAPPE: Non c’è un leader vero e proprio per questo tipo di gare. Alla Vuelta a San Juan si sta mettendo in luce Julen Amezqueta, ventitreenne spagnolo in costante crescita. Il suo connazionale Cristián Rodríguez è più giovane di due anni e pare ancora da sgrezzare, pur se giunto decimo all’ultimo Tour de l’Avenir. Nella più importante prova riservata agli under 23 ha gareggiato, ma da spalla, Daniel Martínez: pur essendo un ventenne il colombiano inizia la terza annata tra i professionisti ed è chiamato al salto di qualità, passando dai piazzamenti attorno alla ventesima piazza a quelli a ridosso della top ten, se non meglio. Neoarrivato è il venticinquenne Ilia Koshevoy, reduce da due anni nel World Tour: il bielorusso ha dovuto spesso destreggiarsi come gregario in Lampre, potendo contare solo su qualche giornata di libertà. Nella nuova formazione potrà cercare il risultato personale. La garanzia è Matteo Busato: il ventinovenne ha vissuto un positivo 2016 raccogliendo piazzamenti interessanti nelle prove italiane, a tappe e non. Giunto nel pieno della maturazione il trevigiano, che attualmente appare il più adatto del team per curare la classifica nei grandi giri, può provare a continuare la crescita.

VOLATE: Il bronzo iridato tra gli under 23 a Doha non lo ha soddisfatto a pieno, conscio di aver mancato una grande occasione. Tuttavia il 2016 di Jakub Mareczko è stato più che positivo: il ventiduenne bresciano è chiamato però ad ottenere finalmente risultati pesanti (e talvolta vittorie) anche nelle gare europee, dove finora è spesso stato spuntato. Terminare il Giro ed essere competitivo nelle volate avranno un peso specifico maggiore di cinque vittorie in Cina. Meno vincente ma più regolare ad alto livello è Manuel Belletti: il trentunenne forlivese, apparso in forma nelle attuali uscite argentine, è una garanzia nelle prove italiane. È uomo veloce anche se spesso è al servizio di Mareczko Liam Bertazzo: il ventiquattrenne padovano, abile pistard, è potenzialmente un bel pesce pilota per i velocisti di primo piano. Il ventinovenne brasiliano Rafael Andriato è un tuttofare, essendo qualcosa in più di un semplice velocista data la sua capacità di resistere in terreni più accidentati.

CLASSICHE: Il divo del ciclismo italiano, colui che è sempre sulla bocca di tutti a prescindere dai risultati. Lo si può amare e lo si può odiare (o, quantomeno, lo si può rimproverare per non aver sfruttato al pieno il suo talento), ma Filippo Pozzato è uno dei pochi personaggi del ciclismo italiano. Il tempo passa anche per sandricense che, a trentacinque anni compiuti, si appresta a vivere quella che dovrebbe essere la sua conclusiva stagione da professionista. Il vicentino, che non vince dal settembre 2013, ha intenzione di interrompere quanto prima l’astinenza dai successi; nel 2016 ha vissuto delle gran belle giornate (Sanremo, Dwars door Vlaanderen, tappa di Brescia al Giro d’Italia, campionato italiano, Beghelli) nel quale ha disputato prove di rilievo, a cui hanno fatto però da contraltare troppi passaggi a vuoto. Nelle prove ondulate un protagonista sarà Andrea Fedi: il venticinquenne pratese è però sempre minato da problemi al ginocchio che ne condizionano pesantemente le prestazioni, impedendogli di pedalare al meglio delle possibilità. In chiave Coppa Italia un rinforzo preziosissimo è Alberto Cecchin: il ventisettenne bellunese, lasciato a piedi dal Team Roth, è un collezionatore seriale di piazzamenti in gare dal profilo altimetrico differenti tra di loro. Completa il settore il venezuelano Yonder Godoy, ventitreenne a suo agio nei percorsi più duri.

NEO PROFESSIONISTI: Si è messo in evidenza nel suo periodo da stagista con la Trek-Segafredo, riuscendo a terminare in top 10 il Tour of Britain e collezionando al tre prove sopra le righe. Il ventitreenne cuneese Jacopo Mosca, corridore da tracciati mossi, è emerso prepotentemente negli ultimi mesi, dando la sensazione di avere importanti margini di crescita. Gli stessi che accompagnano il debutto al professionismo di Miguel Eduardo Florez: il ventenne colombiano proviene dalla Boyacá ed è uno scalatore assai promettente. Il più esperto dei tre neopro’ è Alex Turrin: il ventiquattrenne bellunese è particolarmente piaciuto nell’esperienza in maglia Unieuro e si è distinto come uomo da prove a tappe, settore nel quale la formazione che lo ha accolto può e deve migliorare.

cicloweb.it
 
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