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Team Utensilnord 2013
#1
in arrivo
 
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#2
Utensilnord, l'avventura continua tra Italia e Ungheria
Fabio Bordonali e la sua Utensilnord continuano la loro avventura nel ciclismo con una formazione Continentl che sarà affiliata in Ungheria. Al momento l'organico comprende il serbo Zsolt Dér, i corridori magiari Rida Cador, Botond Holló. Péter Kusztor, Krisztian Lovassy, Péter Palotai, Máté Radonics e Péter Simon e gli italiani Gabriele Bosisio, Federico Rocchetti e Marco Zanotti (confermati) e Omar Lombardi proveniente dalla Colnago Csf. Nei prossimi giorni verranno resi noti i nomi dei corridori che completeranno l'organico.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Inoltre questo è il completo che indosseranno gli uomini di Bordonali nel 2013:

[Immagine: galeria57922-001.jpg]
(biciciclismo)

Mentre Bottecchia fornirà le biciclette.
 
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#4
Utensilnord, GSG al fianco del team di Bordonali
GSG, azienda leader nella produzione di abbigliamento tecnico per ciclismo, ha siglato l’accordo che lega il suo marchio tra i pool di sponsor che accompagnerà il Team Utensilnord per la stagione 2013, la sponsorizzazione si aggiunge a quella di altri due team italiani, ma del mondo off-road, ovvero il team Focus Factorymtb team e il team Elettroveneta Corratec.

La GSG è stata fondata da quasi trent’anni dall’ingegno creativo, intuizione e competenza di Simone Fraccaro, (ciclista professionista su strada e su pista dal 1974 al 1984) che avvalendosi delle competenze commerciali, marketing e tecniche di uno staff altamente specializzato nel settore tessile e dell’abbigliamento sportivo, ha saputo tradurre nella propria azienda l’innata passione per il ciclismo e l’esperienza pluriennale come professionista

L’alta affidabilità dell’abbigliamento GSG è garantita anche dai numerosi test effettuati sui capi da ciclisti professionisti e Il team Utensilnord coadiuverà GSG nello sviluppo e nei test di nuovi prodotti ideati per le competizioni su strada; le innovazioni testate dai pro saranno poi declinate su tutta la collezione custom e quindi disponibile per i team ciclistici agonisti o amatoriali di tutto il mondo.

GSG condivide la scelta del team di lanciare giovani atleti nel mondo professionistico con una visione tutta all’attacco delle corse, che garantisce a GSG la presenza e la massima visibilità nelle gare nazionali e internazionali professionistiche su strada.
L’augurio che la stagione 2013 sia per il team Utensilnord e per GSG proficua in termini di collaborazione reciproca e per i suoi atleti ricca di soddisfazioni e successi nelle gare nazionali e internazionali che dovranno affrontare.

tuttobiciweb.it
 
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#5
Utensilnord, per il 2013 arrivano le bici Bottecchia
E’ ufficiale, si è siglato l’accordo di sponsorizzazione tecnica che lega l'azienda Bottecchia al Team Utensilnord 2013.
L’accordo è il risultato di una trattativa che ratifica la voglia di far crescere la squadra con il distintivo del massimo prestigio e soprattutto del Made in Italy quindi, il connubio di atleti giovani, dinamici e di esperienza, pedaleranno in sella alle prestigiose biciclette Bottecchia avendo in dotazione il gioiello SP9. Il team Utensilnord vede cosi premiata la sua professionalità e ringrazia la Bottecchia per la fiducia accordata.
Più di cent’anni di esperienza contraddistingue il marchio veneto che con passione realizza biciclette adatte a tutte le esigenze unendo stile, dedizione, tecnologia e design. L’inconfondibile stile Bottecchia lo si può trovare in ogni sua bicicletta, da quelle performanti ed altamente competitive che da metà degli anni ’90 punta al mercato mondiale attraverso lo strategico Reparto Corse, a quelle eleganti ed emozionanti del Tempo Libero.
Da parte sua Diego Turato, general manager di Bottecchia commenta “Siamo orgogliosi di poter supportare gli atleti del team UtensilNord con le biciclette Bottecchia Reparto Corse. Siamo sicuri che questa giovane squadra dalle grandi ambizioni, alla guida delle bici Bottecchia SP9, ci regalerà molte soddisfazioni e grandi emozioni”.

tuttobiciweb.it
 
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#6
Utensilnord GSG pedala insieme a Rudy Proect
Importante partnership per il team di Fabio Bordonali

Rudy Project, azienda leader nell’eyewear sportivo, ha siglato l’accordo che lega il suo marchio tra i pool di sponsor che accompagnerà il Team Utensilnord nel 2013
L’azienda veneta, trevigiana per collocazione, è dal 1985 una brillante porta bandiera del Made in Italy in tutto il mondo. Affermata anzitutto per i suoi occhiali tecnici da sole e vista-sole, ma anche per le maschere e caschi di altissimo livello tecnico, grazie all’applicazione di principi scientifici, di materiali avanzati e tecnologia computerizzata regala all’atleta grandi prestazioni grazie al fatto che è una azienda che conosce bene lo sport, ascolta le esigenze dei suoi protagonisti e offre risposte vincenti.
Per la Utensilnord è motivo di orgoglio e soddisfazione potere annoverare questo marchio tra gli sponsor più importanti del Team, vedendo cosi premiati gli sforzi e la professionalità e ringrazia Rudy Project per la fiducia accordata.

comunicato stampa
 
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#7
Bordonali: un passo indietro per ripartire
Il manager bresciano vara la Utensilnord Ora24.eu

Al ventesimo anno da direttore sportivo Fabio Bordonali fa un passo indietro, per spiccarne uno in avanti ap­pena la crisi economica e del ciclismo sarà passata. È una promessa, quella dell’ex corridore bresciano che per il 2013 ha scelto di costruire un team Continental dal cuore italo-ungherese, invece di prendersi un anno sabbatico «che per il morale e la testa forse sa­rebbe servito, ma non potevo mollare per tutte le persone che lavorano con me».

Prosegue l’avventura con la Utensilnord, ma sarà ridimensionata.
«Esattamente. Visti i tempi economicamente difficili e i pochi punti di riferimento che ci offrono le istituzioni del ciclismo ho scelto, per la prima volta da quando ricopro il ruolo di team manager, di dare vita a una formazione Continental. Considerato il morale e la situazione difficile che sta vivendo il nostro paese e il nostro sport avrei for­se fatto bene a tirare il fiato un anno, ma visto che con me lavorano altre persone, non mi riferisco solo ai corridori ma soprattuto allo staff, ho scelto di continuare il progetto nato con la Uten­silnord con altre ambizioni. La­voreremo come sempre in maniera professionale e seria, ma più rilassati. Di­cia­mo che per una stagione staremo alla finestra del grande ciclismo per rientrare sul palcoscenico più importante con grandi ambizioni non appena la situazione sarà migliorata. In­somma teniamo duro, anche se come tut­ti gli altri team, anche quelli più vincenti, stiamo vivendo grosse difficoltà».

Si spieghi meglio...
«Non capisco dove sia finita la meritocrazia sportiva e il ciclismo al momento non è un prodotto vendibile, o meglio non come potrebbe essere. Quello che si è appena concluso è stato un anno davvero difficile, anche per chi ha ottenuto risultati prestigiosi. Pensiamo so­lo alla Katusha che non ha ricevuto in prima istanza la licenza World Tour, nonostante sia ben strutturata e abbia tra le sue fila il nu­me­ro uno al mondo Joaquim Ro­dri­guez. Come è possibile avvicinare le aziende se le regole del gioco non sono chiare? Non possiamo dare la colpa so­lo alla crisi economica, dobbiamo attribuirla anche a noi stessi, al nostro mo­vimento, a chi ci governa. Ormai la qua­lità dei corridori sembra essere finita in secondo piano e, per chi come me ama profondamente que­sto sport, è desolante».

Com’è nato l’accordo con Ferenc Stuban?
«Grazie all’amico Piero Pieroni ab­bia­mo scoperto di avere gli stessi obiettivi e di poterci completare alla perfezione. Per questioni di tempistica e norme abbiamo op­tato per l’affiliazio­ne un­gherese, ma il cuore del team resta tricolore. Ferenc ha corso in Italia da di­lettante, parla italiano e nel suo pae­se ha sviluppato una buona struttura, noi possiamo offrirgli il supporto di cui aveva bisogno per quanto ri­guarda i mezzi e qualche sponsor che continua a credere in noi. Abbiamo unito le forze e messo in piedi un team ben strutturato con 18 corridori, metà italiani e metà ungheresi. Svolgeremo una doppia attività, gli ungheresi saranno impegnati nel calendario dei paesi dell’Est, gli azzurri in quello italiano. Se, come spero, verremo in­vi­tati a cor­se importanti, in quel caso mescoleremo le carte per presentarci al via con la formazione migliore».

Presentiamo allora i corridori.
«I confermati sono Bosisio, Rocchetti, Visconti e Zanotti, ai quali si aggiungeranno Omar Lombardi, che arriva dalla Colnago, un paio di giovani e un corridore più esperto che annunceremo a me­tà gennaio. Otto invece sa­ran­no gli ungheresi: gli esperti Cador e Der, il campione nazionale Kusztor, Lovassy e i giovani Hol­lò, Palotai, Simon, Stuban e Radonics».

Lo scopo di quest’anno?
«Ci tengo a ribadire che per il sottoscritto e per le ambizioni del team, il 2012 non è stato esaltante. A parte la par­tecipazione a corse prestigiose che ci hanno fatto molto piacere, come la Milano-Sanremo, il Giro del Trentino e di Polonia, la Milano-Torino e Il Lom­bardia, speravo in una crescita rispetto alla stagione precedente che invece non c’è stata. La volontà è quindi quella di ripartire con nuovo entusiasmo. Il 2013 sarà un anno di transizione, in cui faremo del nostro meglio per ben figurare e ripagare soprattutto la fiducia di sponsor come Diego Turato che ci fornirà le splendide bici Bottecchia e il ma­teriale indispensabile per correre, e Simone Fraccaro della GSG che ci do­terà del nuovo abbigliamento. Il loro supporto ci ridà l’entusiasmo e la forza di non mollare nonostante la difficoltà del momento. Come si dice, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare!».

da tuttoBICI di gennaio
a firma di Giulia De Maio
http://www.tuttobiciweb.it
 
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#8
Beh sì...si vede che è una squadra fatta proprio per dire "Ci siamo anche noi, ma non fateci troppo caso"
 
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#9
Botta&risposta con Fabio Bordonali
Bilancio e futuro nelle parole del tecnico della Utensilnord

All’inizio dell’anno ci avevi detto che la Utensilnord avrebbe fatto un passo indietro per farne uno avanti...
«Il bilancio della prima esperienza tra i team Continental è positivo. Essendo un team per metà ungherese e per l’altra metà italiano, ab­bia­mo seguito un calendario internazionale con particolare attenzione ai paesi dell’Est e all’Italia. Abbiamo margini di crescita e non possiamo che essere soddisfatti. Abbiamo chiuso il 2013 partecipando al campionato del mondo a squadre. Ci è stato co­mu­­ni­­cato all’ul­timo di essere tra le 35 formazioni invitate dall’UCI e siamo riusciti a difenderci con onore».

Il rapporto con l’Ungheria proseguirà nel 2014?
«Sì, abbiamo gettato le basi per il 2014 proprio con la federazione ungherese che sta seguendo con interesse il nostro lavoro. Il ciclismo non è il primo sport del paese e noi siamo l’unica squadra professionista esistente, ma abbiamo mos­so qualcosa, infatti la tv nazionale ci ha dedicato ampio spazio per l’appuntamento iridato di Fi­ren­ze. Speriamo di interessare le multinazionali di questa nazione per poter crescere un po’ alla volta e tornare tra le Professional al più presto. Ci vuole pazienza, sia la no­stra società in generale che il ci­clismo tutto stanno vivendo un momento difficile, speriamo che il nuovo presidente Cookson porti qualche stimolo in più anche a livello politico».

Quest’anno avrà squadre Conti­nental e Professional, ma solo “mezza” WorldTour, la Lampre Merida.
«Non ho mai creduto al World­Tour per come è strutturato, la crisi economica ci ha messo del suo negli ultimi anni, ma non è l’unico motivo per cui proliferano team minori mentre le grandi squadre sono costrette a chiudere. Stiamo vivendo il prevedibile de­cadimento di un prodotto troppo costoso. Guardando a casa nostra, il sistema in generale si è impoverito perché la FCI latita e non c’è una Lega vera e propria. I campionati del mondo sono stati un bell’evento ma non hanno fatto da volano al movimento come si sperava, siamo ai minimi storici. Chi resiste, lo fa con difficoltà. Più in generale, con la crisi soffrono la Formula1 e il calcio, figuriamoci noi... Speriamo di aver toccato il fondo così da poter ripartire puntando sulla tradizione e sul valore del ciclismo azzurro».

La difficoltà più grande incontrata in questi ultimi anni?
«Coinvolgere nuovi sponsor. In Italia non abbiamo tante multinazionali ma aziende medio-piccole, il cui fatturato spesso non permette di investire quando hanno davanti un futuro incerto. Il governo del ciclismo ha sottovalutato le difficoltà della base e ha perso il contatto con l’economia reale. Come squadre, abbiamo troppe regole e poco chiare, che non ci aiutano. Chiudono squadre importanti e tanti corridori sono a spasso perché dietro alle big è rimasto ben po­co, non solo in Italia».

Cosa ti resta di questo 2013?
«La convinzione di aver preso la decisione migliore perché mancavano i presupposti per allestire una squadra più grande. Azzar­da­re un altro anno tra le Professional era un rischio troppo elevato. Ho recuperato mentalmente, mi sono rilassato, ho fatto scelte meno frenetiche e più distaccate. Se siamo ancora qui a parlare di ciclismo è perché negli anni scorsi comunque ho seminato bene, posso fare affidamento su una struttura consolidata e in fondo sono ottimista per lo sport che amiamo. Prima o poi tornerà ad essere uno sport meritocratico in un mondo meno ipocrita».

Il corridore da promuovere?
«Federico Rocchetti ha ripagato al meglio le mie aspettative, in estate è stato molto presente, riuscendo a raccogliere anche una vittoria».

Quello da bocciare?
«Nessuno mi ha deluso in particolare, ma da alcuni mi aspettavo più voglia di mettersi in discussione. Fare il ciclista nel 2013 è una fortuna che va sfruttata al meglio, facendosi trovare pronti anche se non si corre ogni settimana, allenandosi al meglio a casa per essere al top quando si viene chiamati. Certo, una Continental non può offrire un calendario come quello di un team maggiore, ma per arrivare al top bisogna dimostrare di avere dei numeri».

Sta prendendo forma la squadra per il 2014?
«Sulla base del 2013, comprenderà otto corridori ungheresi e altrettanti italiani ma è presto per fare nomi. A tutti chiederò di dare il meglio in corsa e arrivare alla sera con la coscienza a posto. L’am­bi­zio­ne è di migliorarci, se sarà possibile farlo dobbiamo dire ancora una volta grazie a Uten­silnord in primis e a Bottec­chia, un’azienda che ci sta supportando come me­glio non potevamo chiedere».

Cosa ti auguri?
«Voglio costruire una squadra all’altezza e non è problema di atleti, ce ne sono tanti meritevoli che cercano ingaggio. Prima di creare il roster definitivo bisogna gettare delle basi solide. Sin­ce­ra­mente non vedo l’ora di tornare a fare a gara con i miei col­leghi per accaparrarmi il corridore migliore a suon di quattrini, ma non è questo il momento. Ora si devono trovare le aziende per poter mettere in piedi la squadra, poi si pensa ai ciclisti».

di Giulia De Maio, da tuttoBICI di novembre
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...63691&tp=n
 
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