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Tennis 2021
Il 2021 degli italiani

Parte 4



Lorenzo Sonego (1995, 191 cm)

Movimento ranking 2021: da 33 a 27 (21 best ranking)
Posizione nella Race 2021: 22
Numero vittorie/sconfitte: 30 W / 24 L 
Migliori risultati: Vinto ATP 250 di Cagliari, Semifinale 1000 di Roma, Finale 250 di Eastbourne, Ottavi a Wimbledon

Commento tecnico: Come ho sempre detto, Sonego colma i suoi gap tecnici con la "garra". 
Spesso le sue stagioni si basano su degli exploit, vedasi quello di Roma in cui ha battuto Thiem, Rublev e lottato alla pari con Djokovic in semifinale. E' importante per lui trovare continuità col servizio, per poter poi comandare gli scambi col dritto. Per fare un step avanti bisogna migliorare in risposta.

Gli obiettivi: Considerando i limiti tecnici, toccare il #21 di ranking è già tantissima roba. 
Ecco, diciamo che sarebbe meglio limitare un po' le sconfitte nei primi turni e guadagnare qualche punticino qua e là.




Matteo Berrettini (1996, 196 cm)


Movimento ranking 2021: da 10 a 7 (best ranking)
Posizione nella Race 2021: 6
Numero vittorie/sconfitte: 41 W / 12 L 
Migliori risultati: Finale Wimbledon, Vinto 500 Queen's, Vinto 250 Belgrado, Finale 1000 Madrid, Quarti a Roland Garros e US Open.

La stagione: Purtroppo le stagioni di Matteo tendono ad essere scandite dagli infortuni. Bene l'inizio in Australia dove c'entra la finale dell'ATP Cup con l'Italia e raggiunge gli ottavi agli Australian Open, ottavi che non giocherà a causa di uno strappo addominale. Lo rivediamo sulla terra, a Montecarlo, dove (evidentemente fuori forma) perde subito con Davidovich. La stagione sulla terra è però ottima in quanto vince Belgrado, fa finale al 1000 di Madrid e va ai quarti del Roland Garros, perdendo da Djokovic. Ancora migliore è la parentesi erbivora: conquista il Queen's ed è il primo italiano a giocare la finale di Wimbledon. Un altro infortunio lo costringe a saltare le Olimpiadi ed il 1000 di Toronto. Agli Us Open va ai quarti dove viene eliminato da Djokovic per il terzo Slam consecutivo.
Dopo un periodo un po' sottotono (anche lì con qualche acciacco) arriva carico alle Finals di Torino ma si ritira durante il primo match per un problema addominale (ma senza lesione), che lo costringe a saltare anche la Davis. 

Commento tecnico: Che il rovescio sia il punto debole di Berrettini è il segreto di pulcinella. Qualche miglioramento c'è stato ma rimane un colpo che sarà sempre il suo tallone d'achille. Senza alcun dubbio la superficie prediletta è l'erba, dove può usare con efficacia il suo rovescio in back. 
Il servizio è veramente d'elite: secondo al mondo dietro Isner sia per game vinti che per punti vinti con la prima.

Gli obiettivi: Difficile chiedergli più di così (anche se la vittoria di un 1000 risulta non impossibile). 
La vera speranza è che gli infortuni lo possano lasciare in pace, o perlomeno disturbarlo solo in piccola parte.
Un vero peccato che l'erba si sviluppi solo in due tornei stagionali (per lui Queen's e Wimbledon) però possiamo dire che dopo Djokovic è attualmente il miglior interprete della superficie (Federer a parte).
 


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Il 2021 degli italiani

Parte Ultima


Jannik Sinner (2001, 188 cm)


Movimento ranking 2021: da 36 a 10 (9 come best ranking)
Posizione nella Race 2021: 9
Numero vittorie/sconfitte: 49 W / 22 L 
Migliori risultati: Vinto 500 Washington, Vinto 250 di Anversa, Sofia e Melbourne. Finale nel 1000 di Miami.

La stagione: Parte subito benissimo vincendo il 250 di Melbourne ma a causa della pioggia gioca 3 match tra sabato e domenica, arrivando cotto a lunedì, primo turno degli Australian Open (perde da Shapovalov in 5 set). Chiude la prima parte sul cemento con una sorprendente finale nel 1000 di Miami, una finale vincibile contro Hurkacz ma il polacco è più solido quel giorno. La stagione della terra non è positiva, un po' per demeriti di Sinner, un po' per sfortuna (sempre dalla parte di Nadal o Djokovic); al Roland Garros raggiunge comunque gli ottavi. L'erba viene archiviata con nessuna vittoria quindi Sinner decide di saltare le Olimpiadi per fare un blocco di lavoro utile alla stagione del cemento americano. Vince il 500 di Washington e fa ottavi agli US Open, pur senza incantare.
L'indoor è il suo terreno ed infatti vince, o meglio domina, Sofia ed Anversa per poi arrivare lanciatissimo a Vienna, dove perde in semifinale da Tiafoe (quando ormai la partita sembrava vinta). Quella sconfitta gli costa probabilmente la qualificazione alle Finals, dove partecipa comunque da riserva battendo Hurkacz e sfiorando l'impresa contro Medvedev.

Commento tecnico: Sappiamo che Sinner è un giocatore devastante sia col dritto che col rovescio ma soffre un po' il suo essere monodimensionale. L'aspetto che potrebbe veramente fargli fare il salto definitivo è il servizio, che ancora funziona un po' ad intermittenza: se stabilizza quell'aspetto, si inizia davvero a pensare in grande.

Gli obiettivi: Bravo, bravissimo ad entrare nei 10 già nel 2021, ora però arriva il difficile perchè per avvicinarsi alla top 5 serve fare quello step in più. In particolare, nel 2022 Sinner dovrà iniziare a diventare un habitué dei match importanti nei tornei che contano, Slam e Masters 1000, cosa che finora ha fatto solo a tratti.
 


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