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Testa a testa
#21
Fignon fece podio alla Roubaix.

Di Kelly mi dimentico sempre, c'è da dire che l'irlandese era competitivo in tutte le monumento, mentre Bugno la Roubaix non l'ha mai fatta e al Fiandre arrivò davanti solo nell'occasione in cui vinse.

Comunque visto che ci siamo lancio la sfida Bugno vs Valverde.
 
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#22
Parto io.

Bugno vs Valverde

Come abbiamo già detto Bugno ha dimostrato di poter essere competitivo sul pavé, Valverde no. Oltretutto l'italiano era superiore anche a cronometro, mentre il murciano allo sprint probabilmente ha toccato vette superiori, nonostante Bugno fosse tutt'altro che lento.

I palmares dei due sono molto simili(ovviamente considerando solo le vittorie e non i piazzamenti), Bugno ha i due Mondiali dalla sua, ma Valverde ha una monumento in più e più classiche di Coppa del Mondo/World Tour.

Inoltre hanno in comune il fatto che a entrambi è mancata un po' di mentalità vincente, anche se a Valverde va riconosciuta una capacità di rialzarsi dalle sconfitte che Bugno non aveva.

La vera discriminante in questo confronto è la continuità nell'arco del tempo. Bugno è stato corridore da podio nei GT per soli tre anni, Valverde lo è dal 2003 e non ha ancora smesso di esserlo. Nel complesso la carriera di Bugno(86-98) è durata meno del solo prime di Valverde(che ad oggi è 2003 - 2016) e il murciano questi quasi 15 anni ad alti livelli se li è praticamente fatti andando forte da febbraio a ottobre.

Alla fine scelgo Valverde, Bugno per giustificare la differenza abnorme tra i due che c'è in fatto di continuità ad alti livelli dovrebbe avere un palmares nettamente superiore a quello del murciano.
 
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#23
Stilisticamente sono molto diversi. Valverde per i canoni moderni non è brutto in bici anzi, ma Bugno era proprio l'eleganza fatta a persona, in volata sembrava fermo e invece vinceva molto spesso...

Come caratteristiche è difficile compararli perchè cominciano a essere due ciclismi diversi, di cui Bugno è proprio spartiacque. Entrambi forti nelle classiche, Bugno più passista e ciò gli ha permesso anche di primeggiare in classiche e mondiali non proprio altimetricamente difficili (anche a Roubaix sarebbe stato competitivo, ne sono praticamente certo), mentre Valverde più scattista, tanto che sarà da ricordare come uno dei migliori sulle Ardenne insieme a Merckx e Argentin (ecco, forse Moreno è il più simile in assoluto a Alejandro). Come spunto veloce in valore assoluto molto simili, ma come ho detto con un'interpretazione molto diversa.

Anche nelle grandi corse a tappe hanno avuto un ruolo simile nella loro generazione ed entrambi ha un GT vinto nel carniere. Bugno, sì ha fatto qualche podio in più al Tour, ma, recriminazioni su Val Louron 1991 a parte, Chiappucci è stato più vicino a lui a vincerlo, quindi a Bugno rimane solo il Giro 1990, dominato in rosa dall'inizio alla fine. Anche Valverde gira e rigira spesso lì, ma ha vinto solo una Vuelta soprattutto grazie alla superiorità della squadra.

Complessivamente meglio Valverde, anche se ha avuto in misura ancora maggiore rispetto a Bugno il vizio di piazzarsi spesso e vincere meno. Valverde da preferire anche per la maggiore longevità.
 
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#24
Curioso di sentire l'opinione di BidoneJack.

Sono sostanzialmente d'accordo con Luca. Trovo che nei GT Bugno avesse comunque qualcosa di piú di Valverde, ha avuto il problema comune a molti altri corridori ovvero gareggiare contro Indurain verso il quale probabilmente nutriva anche un certo "timore".
Il punto di forza di Valverde é che sostanzialmente non ha avuto alti e bassi durante la carriera ma si é sempre mantenuto su un livello costante e altissimo.
 
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#25
Per quanto come detto non ritenga Bugno e Valverde due corridori molto simili (a mio avviso il corridore più comparabile a Valverde è stato Jalabert) ecco qualche mia considerazione.
Ritengo globalmente Bugno abbastanza nettamente superiore, anche i palmares se consideriamo solo le vittorie vanno a favore di Bugno (ma qui sono in disaccordo con Luca, credo): 2 Mondiali + Giro + Fiandre + Sanremo valgono molto di più di Vuelta e 3 Liegi
Bugno era più forte a cronometro, nelle corse a tappe e anche allo sprint. Nelle corse a tappe Bugno è stato competitivo per poco tempo, ma ha raggiunto picchi che Valverde non ha neanche sfiorato.
Non sottovaluterei il fatto che Bugno ha pagato e non poco l'aver incrociato il suo prime con l'avvento dell'Epo che ha livellato valori tra i ciclisti con la comparsa di diverse meteore in quegli anni (metà anni '90).
Unico aspetto a favore di Valverde la continuità ad alto livello che però non gli è sufficiente per stare davanti a Bugno.
 
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#26
Lascerei fuori il doping dal topic.

Nello specifico l'EPO in sé non livella i valori, anzi in un gruppo che va a EPO puoi anche essere Binda che non ce la fai proprio a starci se non ne fai uso.
 
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#27
Il prossimo fate Museeuw vs Boonen
 
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#28
Nonostante Valverde sia un corridore per tutti i mesi e per quasi tutte le corse con una longevità superiore,scelgo Bugno....il non aver vinto il mondiale pesa troppo,considerando che è arrivato sette volte nei primi cinque.
Bugno ha sfruttato quasi alla perfezione il suo picco di forma negli anni che vanno dal 1990 al 1994;ovviamente parliamo di dettagli,è scontato dire che la scelta è difficilissima.
 
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#29
Il fatto che a Valverde manchi la vittoria del Mondiale é un po' lo stesso discorso che si faceva nel confronto tra Bartoli e Sagan. Per certi versi é più "grave" che Bugno non abbia mai vinto Liegi o Giro di Lombarida.
 
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#30
Si ma quando arrivi vicino per sette volte pesa...Bugno solo una volta è arrivato secondo alla Liegi e al Lombardia,poi sempre abbastanza lontano...in questo senso...
 
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#31
I piazzamenti sarebbero una discriminante a favore di Valverde però.

Arrivare sette volte terzo è meglio che arrivarci una volta sola.

Che poi imho l'unico vero Mondiale in cui Valverde ha da recriminare è Firenze, là purtroppo per lui si è trovato un Purito di fianco che lo ha penalizzato in una situazione in cui con un altro compagno di squadra o anche da solo avrebbe vinto.

Peraltro è passato alla storia come il Mondiale in cui Valverde ha fatto perdere Rodriguez, ma parliamoci chiaramente, se in quella situazione non ci fosse stato Valverde JRO quel Mondiale non lo avrebbe neanche sfiorato, se invece non ci fosse stato Purito a fare i suoi scattini nel finale Valverde avrebbe vinto abbastanza agilmente.
 
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#32
beh però qui ragioniamo soprattutto in rapporto all'albo d'oro...se vogliamo analizzare il tutto ovviamente i i discorsi sono leciti e giusti su Valverde...
 
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#33
(25-01-2017, 06:49 PM)Manuel The Volder Ha scritto: Il prossimo fate Museeuw vs Boonen

Due corridori molto simili, tanto che si può considerare uno erede dell'altro. Nascono velocisti, poi nel corso del carriera perdono una punta di spunto veloce, ma che gli resta utile per primeggiare nelle corse di casa loro, non disdegnando comunque l'arrivo in solitaria spesso e volentieri.

Boonen scopre forse un po' prima l'attitudine per le corse delle pietre, a 22 anni proprio nella Roubaix vinta da Museeuw in un ideale passaggio di consegne. 


Destini diversi in carriera: Museeuw ha avuto una carriera lunga e profilica, con una certa costanza di risultati, praticamente ha vinto una classica del pavé ogni stagione (a parte quando ha dovuto patire gravi infortuni); mentre Boonen le sue vittorie le ha concentrate in annate magiche come il 2005 e il 2012, alternate ad anni anonimi, soprattutto negli ultimi tempi. Entrambi hanno avuto la squadra più forte possibile, che li ha sempre supportati al meglio.

Per un incollatura preferisco Boonen, ma paradossalmente per quanto mostrato nelle corse extra-pavé, mentre nelle corse di casa c'è sostanziale parità, al di là di quel che possono dire i freddi numeri. Per entrambi rimane il neo di non avere una Milano-Sanremo nel palmares.
 
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#34
Perfetto Hiko.

Peraltro entrambi hanno avuto bisogno di un paio d'anni di apprendistato tra i pro prima di cominciare a vincere tanto.

Boonen come sprinter comunque è stato superiore e questo me lo fa preferire.

Poi scegli te il prossimo testa a testa Bulga.
 
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#35
Moser-Cancellara?
 
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#36
Cancellara vs Moser

Cancellara secondo me sul pavé è stato superiore, il Fiandre Moser non lo ha mai vinto perché non è mai riuscito ad arrivare in solitaria al contrario dello svizzero che ce l'ha fatta a più riprese. Alla Roubaix più o meno si sono equivalsi in quanto a risultati, inoltre entrambi hanno stravinto più di un confronto coi due recordmen di vittorie della Regina delle Classiche, ovvero De Vlaeminck e Boonen. Tuttavia preferisco comunque lo svizzero, seppur di poco, perché Moser su livelli hors category alla Roubaix c'è stato solo per tre anni('78-'79-'80). Ovviamente gli va dato atto di essere stato in grado di sfruttare al massimo il momento in cui era nettamente superiore agli altri, cosa che Cancellara un po' per sfiga e un po' per altri motivi non ha saputo fare.

In quanto a palmares più o meno si equivalgono, Moser non ha i tre Fiandre, ma in compenso ha due Lombardia e un Mondiale in più. Peraltro se fosse esistito il Mondiale a crono negli anni '70/'80 ne avrebbe vinti almeno 2/3 lo Sceriffo.

Per dare una risposta al quesito bisogna porsi la seguente domanda: Cancellara avrebbe potuto essere competitivo al Lombardia, alla Liegi e nei GT se ci avesse provato?

Vero che i Giri in cui era competitivo Moser erano semplici, però se ha fatto anche settimo al Tour e decimo alla Vuelta vuol dire che il trentino proprio negato nelle grandi corse a tappe non era.

Spartacus ha vinto un Giro di Svizzera abbastanza semplice e fatto 5° e 10° in due Mondiali difficili come Mendrisio e Firenze, però francamente come prove non mi bastano per pensare che in un ciclismo meno specializzato come quello di fine anni '70 inizio anni '80 potesse essere polivalente ai livelli di Moser, dunque scelgo quest'ultimo.
 
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#37
Sul discorso classiche monumento si equivalgono,ma sulla Roubaix non sono d'accordo sul fatto che Moser è stato competitivo solo 3 anni....Moser all'esordio è arrivato secondo e si equivalgono nei piazzamenti...otto volte per Moser nei primi cinque, e sette volte per Cancellara....
Per il resto la bilancia pende a favore di Moser,ma il paragone si deve fare sulle classiche monumento e mondiale e li si equivalgono....
 
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#38
Non ho detto che Moser è stato competitivo solo per tre anni alla Roubaix.
 
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#39
VABBè ma Hors Category significa podio...
 
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#40
Veramente gli ho dato un'altra interpretazione.

E non penso fosse neanche così difficile capirlo, dato che ho rimarcato il concetto nella frase successiva.
 
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