Maurice Garin
Nato ad Arvier in Valle d'Aosta il 3 marzo 1871, deceduto a Lens in Francia il 19 febbraio 1957, italiano naturalizzato francese il 21 dicembre 1901. Professionista dal 1893 al 1904 e nel 1911 con 24 vittorie.
Era ancora un bambino quando dalla natia Valle d'Aosta emigrò in Francia. Di piccola statura trovò presto lavoro come spazzacamino e quando divenne più noto grazie alle sue qualità sul biciclo prima e bicicletta poi, si trovò ad ereditare il soprannome di "le petit ramoneur", il piccolo spazzacamino. Oltralpe trovò fama e soldi quando scelse di far diventare quella che era una passione per il nuovo mezzo a ruote spinte a motore umano, una vera professione. Divenne così un agonista dotato di una grande capacità di pedalata e di un fondo da lasciare senza parole. Tenace e tignoso il giusto, per resistere alla durezza di quello sport che era ormai diventato ovunque in terra francese e non solo, il più popolare. Tra l'altro, Garin, sapeva impreziosire la sua fama, grazie ad una marcata regolarità nelle condotte, nel protagonismo e nei successi. Negli anni seppe mettere assieme un grande palmares, fatto di roboanti vittorie, fra le quali due Parigi-Roubaix (1897 e 1898), la Parigi-Le Mans (1996), la
Valenciennes-Nouvion-Valenciennes (1998), la massacrante Parigi-Brest-Parigi (quasi 1200 chilometri senza soluzione di continuità vinta nel 1899), la Bordeaux-Parigi (1901) e soprattutto, nel 1903, la prima edizione del Tour de France, nella quale vinse pure 3 tappe.
Un ruolino dunque di gran qualità che avrebbe potuto essere anche più ricco, se non avesse subito una clamorosa squalifica nel Tour vinto nel 1904. Qui il comportamento deviante di tanti ciclisti, portò all'eliminazione dei primi quattro della classifica finale e alla loro squalifica per due anni. Garin, proclamatosi sempre innocente, si rifiutò di chiedere la grazia, ed abbandonò l'attività agonistica. Aveva quasi 34 anni.
Poi, nel 1911, a 40 anni, un colpo di coda con la partecipazione alla Parigi-Brest-Parigi che chiuse 9°, ma 3° nella classifica degli isolati. In carriera Maurice Garin ha fatto sue altre grandi prove come la "800 chilometri di Parigi", la 24 Ore di Liegi e la 24 Ore di Parigi. Fra il 3 e 4 febbraio 1895, stabilì il record mondiale sui 500 chilometri su strada con allenatori, percorrendoli nel tempo di 15h2'32"1.
Cesare ed Ambrose Garin, noti corridori a cavallo fra ottocento e novecento, erano suoi fratelli.
Hippolyte Aucouturier
Nato il 17 ottobre 1876 a La Celle, deceduto a Parigi il 22 aprile 1944. Fondista completo. Professionista dal 1900 al 1908 con 14 vittorie. Proveniente da un villaggio del Massiccio Centrale, abbastanza vicino al celeberrimo Puy de Dome, nel dipartimento dell'Allier, della Regione dell'Alvernia, Aucouturier, scoprì la bicicletta come mezzo agonistico, abbastanza tardi. Con lui, il fratello Francois, di un anno più anziano, ma che maturò la decisione di correre, addirittura dopo e senza successi. Ippolyte invece, coi suoi baffoni che parevano la riproposizione del manubrio delle prime biciclette da locomozione e quello strabismo, che rendeva più truce l'evidente corpulenza, si fece trascinare dal sogno di poter vivere la sua "belle epoque" attraverso quel mezzo. Poche corse tutte vinte dove capitava per guadagnare, lo spinsero a provare il confronto coi grandi nomi del ciclismo, all'alba del nuovo secolo, da professionista. Si schierò nelle due corse meno disumane dell'epoca e famose quanto la pazzesca Parigi-Brest-Parigi e la Parigi-Tours, ovvero, la Bordeaux-Parigi e la Parigi-Roubaix. Finì rispettivamente 5° e 8°, abbastanza per farsi conoscere con tanto di nomignolo: "Il Terribile". Già, perché il ghigno, la determinazione e la violenza della sua pedalata, che si inquadrava perfettamente con la sua figura più che austera, avevano tracciato subito un solco. L'anno successivo trovò i soldi ed i mezzi della Crescent ed "emigrò" in Belgio per allinearsi alla partenza della Bruxelles-Parigi e la sua risposta fu una consistente vittoria. Per il Terribile che fino ad un anno prima era uno sconosciuto, giunse la fama che s'impreziosì col 2° posto alla Bordeaux-Parigi, il 3° nella asfissiante Parigi-Brest-Parigi e il 4° nella Tolosa-Luchon. Dopo un 1902, passato perlopiù a cercare soldi sulle piste (fu comunque 3° nella Parigi-Rennes e nella Luchon- Tolosa-Luchon), esplose nel 1903. Nella stagione infatti, vinse la Parigi-Roubaix, la Bordeaux-Parigi e due tappe del primo Tour de France, pur essendosi dovuto ritirare per crampi allo stomaco causa cibo avariato nella prima tappa (all'epoca coloro che si ritiravano non venivano classificati nella generale ma potevano continuare a correre per vincere le tappe). Di nota: fu il primo corridore a superare in testa un colle vero al Tour: il Col de la Republique (1145 s.l.m.). Gli sfuggì la Parigi-Valenciennes, dove fu 2°. Nel 1904 passò alla Peugeot, rivincendo la Roubaix e classificandosi inizialmente 4° al Tour, dopo aver vinto 4 tappe (2a, 3a, 5a e 6a), ma venne squalificato assieme ai tre che lo avevano preceduto, per aver beneficiato di aiuti da parte del pubblico. Su quel Tour restano comunque ombre e le colpe addossate agli squalificati, ben poco diverse da quelle degli altri. Nella stagione successiva, Aucouturier vinse ancora la Bordeaux-Parigi, fu 4° nella Parigi Roubaix e si piazzò 2° al Tour de France, dopo aver conseguito tre vittorie di tappa (2a, 4a e 8a). Nel 1906 passò all'Alcyon-Dunlop, ma era al tramonto, pur piazzandosi ancora. Si ritirò nel 1908.