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come dicevo in altro topic se uno dei migliori ciclisti degli ultimi anni viene al giro è per provare a vincerlo (in teoria) pertanto preferisco Froome
Hirt avremo sicuramente occasione di vederlo nei prossimi anni.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Elia Viviani vs Fabio Jakobsen
La presenza di Viviani rischia di danneggiare Fabione nel 2019, il quale è già pronto a competere per traguardi a cui, verosimilmente, non potrà ambire proprio per la concorrenza di Elia (Sanremo e Gand su tutte, ma anche le tappe di uno tra Giro e Tour se Viviani, come sembra, dovesse correre entrambi i GT).
Ma, soprattutto, in sede di mercato come dovrebbe comportarsi la Quick-Step con Viviani avendo, appunto, Jakobsen a roster? Ha senso offrirgli il rinnovo che chiederà se fa un'altra stagione importante, sapendo di avere in casa un corridore di 7 anni più giovane e probabilmente ancor più talentuoso?
Non considero Hodeg nella discussione perché, come corridore a 360°, mi pare uno scalino sotto agli altri due.
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Però Viviani nel 2018 è stato probabilmente il miglior velocista al Mondo. Rinunciare a uno così non è semplice, pur non sapendo per quanto potrà durare (ma ormai penso abbia scalato dei gradini e possa tenere questo livello per altre 2-3 stagioni).
Due velocisti bene o male possono coesistere, non è facile ma in una squadra come la Quick Step possono farcela. Jakobsen mi piace un sacco ma non sono convinto come te possa già competere per quei traguardi.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Sui 200 km va forte da quando ha 19 anni.
Da neopro ha vinto Nokere - Koerse e Scheldeprijs (di norma facile, ma reso durissimo dal maltempo). E in volata si è già messo dietro tutti i grossi nomi del panorama ciclistico internazionale.
Due velocisti possono coesistere, però bisogna anche vedere il livello dei velocisti e le loro caratteristiche. Degenkolb e Kittel coesistevano perché il secondo non faceva le classiche. Se però iniziano a voler fare tutti e due le gare in linea diventa difficile gestirli. Viviani è diventato un'eccellenza (mai lo avrei immaginato), ma l'altro se non è lo sprinter più forte nato nei 90s poco ci manca e già l'anno scorso era tra i primi 5 al mondo o giù di lì.
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La logica della QS in sede di mercato è sempre stata quella di privilegiare i più giovani: costano meno, hanno più potenziale e rompono meno i coglioni se c'è da mettere da parte le ambizioni personali.
Inoltre, andare via dalla QS, è una scelta che non si fa a cuor leggero (Dan Martin è l'unico le cui prestazioni non sono crollate) e, se si fa, è solo per motivi economici, più preponderanti di norma per un 30enne affermato rispetto a un 23enne con uno status ancora da costruire.
Jakobsen cmq, per quanto riguarda le corse di un giorno, può inserirsi nelle fughe e lasciare a Viviani il ruolo di finalizzatore. Tralasciando il fatto che, secondo me, in caso di corsa lunga e tirata (non come la G-W più moscia degli ultimi anni), non gli parte così dietro.
Il settore dei gg, invece, è quello in cui la coesistenza mi sembra più penalizzante per Fabione, soprattutto in caso di partecipazione a Giro e Tour di Viviani.
La crescita di Jakobsen come corridore passa attraverso il Giro, per la concorrenza e, soprattutto, per le difficoltà che comporta portarlo a termine.
La Vuelta, più che un passo in avanti per la sua carriera, mi sembra un passo di lato, o addirittura uno indietro.
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Vattene a...Johto
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Rinunci a Viviani se hai ulteriori abbassamenti di budget e vuoi mantenere lo squadrone per il nord, altrimenti puoi benissimo tenerlo e inizi a diversificare il programma rispetto a Jakobsen. Tra l'altro se Viviani si concentra sulla pista per le Olimpiadi nel 2020 Jakobsen avrebbe abbastanza campo libero. Intanto che faccia da velocista di punta un gt, per le classiche avrà molto più spazio più avanti
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Si potrebbe optare per Viviani capitano alla Sanremo e lasciare a Jacobsen la squadra per le semiclassiche.
Sulla Gand credo che l'italiano abbia un conto aperto, ma potrebbero partire alla pari.
Sinceramente credo Jacobsen possa fare un anno senza grandi responsabilità nelle corse importanti.
Potrebbe fare una bella primavera e poi cimentarsi nei traguardi estivi come Ackermann la scorsa stagione e magari alla Vuelta, che offre terreno sufficiente ai velocisti.
Poi nel 2020 si vedrà, l'esplosione del belga potrebbe convincere Viviani a cambiare squadra, ma io credo che i due siano compatibili.
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Pardon, olandese. Questi fiamminghi spesso mi confondono
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Gianni Moscon vs Alberto Bettiol
Chi prendete?
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Moscon è più versatile e pur con tutte le difficoltà legate a carattere e contesto è più continuo di Bettiol.
Quando si parla di Moscon bisogna tenere presente che non è nell'ambiente ideale per un corridore con le sue caratteristiche, ciononostante riesce a fare bene quando tutte le caselle sono al posto giusto: vale a dire quando non deve tirare per gli altri ed è sufficientemente in forma.
Se li scambiassimo di squadra Bettiol avrebbe probabilmente smesso di correre, mentre Moscon sarebbe uno dei corridori più forti in questo momento storico.
Moscon tutta la vita.
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10-04-2019, 04:25 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-2019, 04:28 PM da Italbici.)
Ma nessuno ha messo un coltello in gola a Moscon per restare in Sky eh...
Ad ogni modo ci troviamo comunque di fronte al fatto che su Bettiol sappiamo al 100% che è e sarà un corridore da corse di un giorno...Moscon ha fatto chiarezza con sé stesso su questo punto?
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Moscon è, in potenza, il rivale più insidioso di MvdP negli anni a venire.
Nel concreto, al momento, è un corridore che trova ogni volta un modo diverso per tirarsi la zappa sui piedi. Dopodiché, la Sky ci mette del suo, però vincono i Tour e allora nessuno si rende conto dell'enorme quantità di pastrocchi che combinano.
Bettiol è molto forte. Meno completo, ma se riuscirà a toccare, con continuità, i livelli del Fiandre, si toglierà molte soddisfazioni.
Se non dovessi tenere conto degli aspetti extra bici, prenderei comunque Moscon.
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Ho capito ma la responsabilità è individuale...se vuoi essere uno che vince corse importanti te ne vai in una squadra con uno stipendio più basso certamente,ma di sicuro non muori di fame dai.
Detto questo non mi sembra che nelle corse di un giorno faccia il mulo...certo quest'anno non è iniziato bene,vediamo alla Roubaix come andrà...ma uno come lui non credo che si logori perché al Tour sgobba e di conseguenza va male nelle corse di un giorno che sono tutte pre grandi giri
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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10-04-2019, 07:28 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-2019, 07:35 PM da Luciano Pagliarini.)
Quanto è responsabilità individuale quando la Sky ti manda all'UAE Tour e non all'Het Volk?
Perché il problema sta là.
Poi vincono il Tour con corridori a cui non avresti dato una lira e, allora, si fa finta di nulla. Ma quanti corridori con una buona base elevano? E quanti ne rovinano o quantomeno limitano con delle gestioni a dir poco schizofreniche?
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10-04-2019, 07:54 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-04-2019, 07:55 PM da Albi.)
Semplificando: un gregario del genere Moscon si allena per produrre una potenza, e di conseguenza tenere un ritmo, regolare. Per vincere, invece, serve il cambio di ritmo.
Moscon deve essere, nello stesso anno, sia uno che l'altro. Non un'impresa facile, chiedere a Kwiatkowski (che pure è chiamato a un lavoro di gregariato diverso), il quale da quando corre per gli antennisti va bene un anno sì e l'altro no nelle corse di un giorno, mentre al Tour è sempre straordinario.
Fare il gregario (e soprattutto allenarsi per farlo) alla maniera Sky nelle corse a tappe è una pratica che alla lunga sfibra il corridore e arriva addirittura a modificarne le caratteristiche naturali.
Capirai perciò che non è una questione di "tanto le classiche sono prima del Tour (o Giro, Vuelta)" perché gli effetti di tale lavoro, come ho detto, si riverberano nel tempo e impattano direttamente sull'atleta, sulla sua struttura muscolare e sulle sua capacità aerobiche.