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Il concetto generalissimo ha senso, ma solo quello. Innanzitutto, non ci sono solo 4 corridori, quindi li fai massacrare tra di loro al Giro, poi al Tour vince un quinto e alla Vuelta un venticinquesimo (Horner o peggio). Poi tre grandi giri senza doping è oggettivamente troppo, Hansen ne corre tre ma nelle tappe di montagna si prende mezzora dai primi quando non conta. Hanno lanciato questa cosa così potranno dire "Contador voleva farli tutti e tre ma gli altri non hanno voluto" e la Grazia dello Spirito Santo lo investirà. Comunque il ciclismo non è solo grandi giri, ci sono i Mondiali, le Classiche Monumento e dei 4 quello che sembra non essersene reso conto è proprio Contador (e pure Froome, che però è un po' un caso a parte, è molto limitato). Tinkov potrebbe dare un milione in più al suo corridore per fargli correre la Liegi o il Lombardia
ThankYouThor
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Bè l'unico che si frega di fare le classiche in verità è solo Nibali e poi ci sarebbero anche Valverde e Purito. Ma a Froome, Contador e Quintana non hanno mai interessato molto le classiche.
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Non ho capito perchè negli ultimi tempi è nato questo movimento anti-Contador, ma va bene così. Contador fa i suoi interessi, Tinkov pure, avevano cercato di introdurre un qualcosa di nuovo, innovativo, per cercare di dare una scossa al ciclismo, non è detto che sarebbe stata una scelta felice a priori. A quanto pare Nibali non accetterà (penso basti uno per far saltare tutto...), scelta rispettabilissima, si ritorna alla vita di prima e non è successo niente, ma secondo me si è persa un'occasione per riportare passione attorno al ciclismo creando un evento mediatico dal notevole impatto.
(è chiaro che quella mia battuta su Hansen era una semplice provocazione senza tanto senso)
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Contador non avrebbe MAI e poi MAI fatto tre grandi giri in una stagione. Proponi una cosa sapendo che gli altri non accetteranno, tu non la devi fare comunque ma passi per eroe a costo zero mentre gli altri sono i guastafeste. Se Contador vuole fare tre grandi giri li facesse e basta, nessuno glielo impedisce
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Tre Giri in un anno: #IostoconOleg
Io sto con Oleg Tinkov. Il magnate russo che ha messo in palio un milione di euro per vedere i quattro più grandi campioni del pedale affrontarsi in tutti e tre i Grandi Giri. 63 giorni di gara, poco più di due mesi di faccia a faccia, di sfide, finalmente, davvero stellari.
NOVE SETTIMANE E MEZZO - Questo è il ciclismo, questo è ciò che chiede la gente, questo è lo spettacolo che vogliamo vedere nel 2015: solo la strada può decidere chi è il più grande tra Alberto Contador, Chris Froome, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, purchè affrontino la stessa strada, le stesse salite, le stesse discese, la stessa pioggia o lo stesso sole. In palio solo tre maglie: una rosa, una gialla e una rossa.
Dopo anni di confronti a distanza è arrivato il momento giusto per lo scontro finale: si tratterebbe del confronto più grande di sempre. Una battaglia finalmente stellare. Non una semplice questione economica, molto più di una provocazione mediatica. Nove settimane e mezzo che potrebbero diventare lo spot più bello per il ciclismo mondiale.
Sarà dura preparare tre grandi corse a tappe per provare a vincerle, certo. Ma non impossibile. Soprattutto se si rinunciasse all'insidiosa primavera e al dispendioso finale di stagione. Non capita spesso di avere a disposizione un poker d'assi come quello che si è affermato sulla scena mondiale in questi anni. Proprio per questo potrebbe essere arrivato il momento giusto per osare.
CUORE, PASSIONE E FOLLIA - E allora, per una volta, si dimentichi l'albo d'oro, il numero di tappe vinte o i minuti di vantaggio sul secondo arrivato: per un solo anno si corra per il cuore e la passione del pubblico. Indipendentemente dal risultato finale, indipendentemente da chi vincerà o perderà, sarà una sfida destinata a passare alla storia: il coraggio di quattro uomini, decisi a tentare l'impresa più difficile di sempre, sfidandosi a colpi di pedale sulle strade di mezza Europa.
Il ciclismo è molto più di una vittoria o di una sconfitta. Va oltre ai numeri, ai VAM o ai Watt. E' follia, è voglia di trovare i propri limiti e provare a superarli. Questa è l'essenza di quelle due ruote che si muovono solo con la forza dei pedali: senza di essa diventa un semplice esercizio matematico, nobilitato magari dai risultati ma comunque freddo, senza emozioni.
In un periodo nel quale per vivere emozioni forti sembra che si debba seguire l'andamento sempre più frenetico e schizofrenico dei media, nessun reality, nessuna fiction, nessun best seller potrebbe raccontare una storia migliore di questa: affascinante, avvincente, unica nel suo genere.
Scritto da Andrea Fin per Ciclismoweb.net
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Io vorrei sapere se tutti questi che scrivono che il ciclismo è poesia, follia e cazzi vari lo sanno che a fine mese i corridori vengono pagati. Comunque che la gente vuole questo è vero, ma che questo, cioè sti 4 sempre davanti, è realizzabile? Già al Tour sarebbero probabilmente raggiunti e superati da altre seconde linee, poi figuriamoci alla Vuelta
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Ma soprattutto queste persone sanno cosa vuol dire far fatica in sella ad una bici? Non credo proprio...
Sarebbe uno stress psico fisico non indifferente. Vorrei ricordare le parole di Wiggins che ha fatto nel 2012 una stagione fantastica salvo poi pagarla sotto entrambi gli aspetti.
Dalla Francia lanciano un monito: è un istigazione al doping, per i soldi non commettiamo di nuovo gli errori del passato.
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Contador: «Giro e Tour possono bastare. Niente Vuelta»
L'idea di Oleg Tinkov muore prima di vedere la luce. Una “boutade” era stata e tale resta. Un milione di € da dividere in quattro, qualora Nibali, Foome, Contador e Quintana avessero deciso di misurarsi tutti assieme in tutti i tre Grandi Giri. Idea suggestiva, che svanisce come neve al sole. Nibali in pratica la boccia subito. Quintana nemmeno la prende in considerazione, mentre Froome - stizzito - ricorda al patron russo che «i programmi li faccio io con la mia squadra, non permetto a nessuno di dire cosa o non devo fare». L'ultima parola è quella di Alberto Contador, impegnato nel trekking al Kilimangiaro con i compagni e lo staff. A Cadena Cope, radio spagnola, confida: «Ho già l’obiettivo di fare Giro e Tour, un obiettivo che richiede grandi sforzi». Se non è un no questo, poco ci manca.
tuttobiciweb.it
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