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Tirreno-Adriatico, Greg Van Avermaet si aggiudica l'edizione a metà. Sagan battuto per un secondo, terzo Jungels
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Tirreno-Adriatico, Greg Van Avermaet si aggiudica l'edizione a metà. Sagan battuto per un secondo, terzo Jungels.

Greg Van Avermaet è il nuovo Re dei due Mari - © BettiniPhoto
Greg Van Avermaet è il nuovo Re dei due Mari - © BettiniPhoto


L'edizione appena conclusasi della Tirreno-Adriatico non poteva non andare a colui che, in questo inizio di stagione, si è saputo maggiormente distinguere nelle corse di un giorno: Greg Van Avermaet (BMC Racing Team). Sempre additato di essere un piazzato, nel 2016 è riuscito a sbloccarsi subito alla Omloop Het Nieuwsblad, per poi ripetersi in questa edizione della Corsa dei Due Mari.

In entrambe le occasioni, la vittima sacrificale è stata Peter Sagan (Tinkoff). Per lo slovacco, ancora a secco in maglia iridata, la sconfitta di oggi si è rivelata una vera e propria beffa: non tanto per la corsa in sé, quanto per il misero secondo che, alla fine, lo ha diviso dal gradino più alto del podio. Nonostante l'ottima cronometro conclusiva, Sagan è riuscito a recuperare solo 7 degli 8 secondi che lo dividevano da Van Avermaet alla partenza della prova di San Benedetto del Tronto.

Eppure di traguardi adatti, in questa Tirreno, ne aveva avuti a bizzeffe. Il trampolino di Pomarance, nella seconda tappa, era l'ideale per lo slovacco: ma ha preferito sfruttare il lavoro del suo compagno Oscar Gatto e giocare di rimessa, permettendo al ceco Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step) di portare a segno la sua azione da finisseur. Solo 4° il giorno successivo a Montalto di Castro, in un finale che però strizzava l'occhio ai velocisti più puri: non a caso a stra-vincere è stato Fernando Gaviria (Etixx-Quick Step), davanti all'altro talentino delle volate Caleb Ewan.

La quarta tappa, con traguardo a Foligno, ha premiato il gioco di squadra della Dimension Data, che poteva contare su Boasson Hagen per l'eventuale volata più Cummings e Behrane in avanscoperta negli ultimi 5 chilometri: è stato proprio Steven Cummings (Dimension Data) a cogliere il momento opportuno per sfuggire ai compagni di attacco e ad arrivare tutto solo sulla linea d'arrivo.

Infine la quinta tappa, che prevedeva un circuito a Cepagatti con un arrivo in leggera salita perfetto per le caratteristiche di Sagan. Ma anche in questo caso lo slovacco ha perso l'occasione di mettere il proprio sigillo sulla Tirreno: entrato nell'attacco-suicida organizzato dalla Etixx-Quick Step subito dopo la fine del penultimo giro, Sagan, impaurito dal ritorno del gruppo, ha anticipato di qualche metro la volata finale, facendosi beffare a pochi metri dal traguardo proprio da Greg Van Avermaet (BMC Racing Team). Calcolando il gioco degli abbuoni, 4 secondi persi che, alla fine, saranno più che decisivi.

Da ricordare poi che Van Avermaet ha potuto contare sulla grande prova della sua BMC Racing Team nella cronosquadre di apertura, nella quale ha messo, fin da subito, 11 secondi tra sé e la Tinkoff del futuro rivale Sagan.

Manca qualcosa? Sì. La quarta tappa. E non una tappa a caso, ma quella che doveva terminare sul Monte San Vicino e che di fatto rappresentava la giornata più impegnativa e più attesa di questa 51a edizione della Tirreno-Adriatico. Le polemiche per l'annullamento della frazione sono fioccate da tutte le parti in causa: corridori, dirigenti, opinionisti, appassionati, media e social network. A non fioccare invece è stata la tanto temuta neve, come ha dimostrato il video postato sui social da un amareggiato Vincenzo Nibali e dal suo preparatore Paolo Slongo. Inutile rinvangare il passato: quel che è fatto oramai è stato fatto. La speranza è che il comportamento di Vegni e di RCS sia stato fatto in buona fede, e che la lezione sia d'insegnamento per il futuro: a breve termine, visto che il problema meteo incombe anche sul Giro d'Italia; e a lungo termine, visto che la Tirreno non si può ridurre ad una sola tappa impegnativa.

DataTappa KmVincitore
9 Mar.1^ tappa: Lido di Camaiore crono 22,7BMC Racing Team Risultati
10 Mar.2^ tappa: Camaiore > Pomarance 207,0Zdenek Stybar Risultati
11 Mar.3^ tappa: Castelnuovo Val di Cecina > Montalto di Castro 176,0Fernando Gaviria Risultati
12 Mar.4^ tappa: Montalto de Castro > Foligno 216,0Steven Cummings Risultati
13 Mar.5^ tappa: Foligno > Monte San Vicino 178,0non disputata a causa della neve Risultati
14 Mar.6^ tappa: Castelraimondo > Cepagatti 210,0Greg Van Avermaet Risultati
15 Mar.7^ tappa: San Benedetto del Tronto crono 10,0Fabian Cancellara Risultati

La sorpresa - Sorpresa solo in apparenza, visto che ormai il nome di Fernando Gaviria (Etixx-Quick Step) è sulla bocca di tutti già da un po' di tempo. Più esattamente da un anno e due mesi: era infatti il gennaio del 2015 quando il colombiano, in ben due occasioni, riuscì a battere per ben due volte un certo Mark Cavendish al Tour de San Luis. Ma il primo successo in una corsa World Tour, e soprattutto com'è arrivato, hanno fatto sobbalzare dalle sedie anche chi già lo conosceva: rimasto solo nel finale di Montalto di Castro, il suo scatto da centro gruppo, ai -200 dal traguardo, ha fatto sbiancare più di un velocista. Solo un altro ragazzino, Caleb Ewan, è riuscito ad agguantare la sua ruota: ma niente di più. Nonostante avesse fatto tutta lo sprint a ruota, l'australiano non è riuscito neanche ad affiancare Gaviria. Predestinato.

La delusione - A questo giro, l'elenco dei delusi potrebbe essere immenso. Delusi da una corsa che si presentava in un modo, e poi, una volta saltata la tappa regina, si è trasformata in tutt'altro. Sarebbe ingeneroso fare qualche nome: sia per quanto riguarda uomini che dovevano fare classifica e non l'hanno potuta fare; sia per coloro che si sono ritrovati, da un giorno all'altro, a combattere per un obiettivo che mai si sarebbero neanche immaginati di poter raggiungere (e che magari hanno fallito).

Gli azzurri - La nostra stella per la Tirreno era Vincenzo Nibali (Astana Pro Team). Inutile dire che l'annullamento della tappa del Monte San Vicino ha rovinato ogni piano di classifica: lo Squalo comunque è riuscito a chiudere 6° nella generale, grazie ad una buona prestazione nella cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto (17°).
Per il resto, un percorso più adatto agli uomini da classiche ha penalizzato gli azzurri, visto che il nostro movimento ha poco da proporre riguardo tale categoria. Si possono segnalare i podi di Elia Viviani (Team Sky), 3° a Montalto di Castro ma ad anni luce da Gaviria ed Ewan, e Salvatore Puccio (Team Sky), 2° a Foligno nella volatina dei battuti. E la maglia dei GPM per Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), grazie ai punti conquistati nelle fughe alla seconda ed alla quarta tappa.

 
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