03-12-2015, 04:36 PM
Movistar, Amador: al Giro aiuterò Valverde
Il costaricano punta anche alle classiche belghe
Andrey Amador tornerà al Giro d'Italia dopo il quarto posto ottenuto quest'anno e lo farà «felice di aiutare Alejandro Valverde». E prima di tornare in Costarica, dove lavorerà per preparare la nuova stagione, ci rivela le sue ambizioni che passano anche per le Classiche del Nord.
«In Costarica il tempo è bello e ci sono le condizioni ideali per lavorare bene. In questo mese di dicembre lavorerò in pianura e a gennaio salirò in altura, nella zona di Cartago, a quota 1700 metri. E sfrutterò questi mesi per trascorrere un po' di tempo in famiglia e con gli amici».
Nel suo Paese lei è un idolo: come gestisce la pressione?
«Sono molto felice del sostegno che mi danno i tifosi. Lo vivo con grande tranquillità ed è bello sentirsi amato ed essere riconosciuto. Il ciclismo sta crescendo anche nel mio Paese, all'ultimo mondiale eravamo in tre, e questo è un segnale importante»
Quale sarà il suo calendario nella prima parte della stagione?
«Mallorca, Haut Var, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, le classiche belghe fino al Giro delle Fiandre e poi il Giro d'Italia. Quella rosa è una corsa che amo, sono felice di ritornare».
Cos'ha significato per lei il quarto posto al Giro 2015?
«Mi ha aiutato a credere ancor di più in me stesso. È un risultato che mi ha aiutato a crescere. E arrivare tanto davanti in classifica è stato anche un premio per il grande lavoro svolto da me e dalla squadra».
Il prossimo anno ci sarà Valverde come leader.
«E per me non sarà un problema. Alejandro è "il" leader e in ogni corsa dà sempre il massimo. Saremo una squadra forte e sono felice di poterlo aiutare a centrare un grande risultato».
Lei però non dimentica le classiche belghe.
«Sono corse che mi son sempre piaciute, ricordo che nella Gand-Wevelgem del 2014 sono stato raggiunto a 800 metri dal traguardo. Lo scorso anno sono caduto ad Harelbeke e mi hanno operato al braccio, quindi le ho saltate, ma sono molto fiducioso».
Quarto al Giro, terzo al mondiale cronosquadre, ma la vittoria lo scorso anno non è arrivata…
«Vincere è il grande obiettivo. Certo, i piazzamenti contanti ma siamo qui per vincere. E spero di riuscire a farlo al più presto».
tuttobiciweb.it
Il costaricano punta anche alle classiche belghe
Andrey Amador tornerà al Giro d'Italia dopo il quarto posto ottenuto quest'anno e lo farà «felice di aiutare Alejandro Valverde». E prima di tornare in Costarica, dove lavorerà per preparare la nuova stagione, ci rivela le sue ambizioni che passano anche per le Classiche del Nord.
«In Costarica il tempo è bello e ci sono le condizioni ideali per lavorare bene. In questo mese di dicembre lavorerò in pianura e a gennaio salirò in altura, nella zona di Cartago, a quota 1700 metri. E sfrutterò questi mesi per trascorrere un po' di tempo in famiglia e con gli amici».
Nel suo Paese lei è un idolo: come gestisce la pressione?
«Sono molto felice del sostegno che mi danno i tifosi. Lo vivo con grande tranquillità ed è bello sentirsi amato ed essere riconosciuto. Il ciclismo sta crescendo anche nel mio Paese, all'ultimo mondiale eravamo in tre, e questo è un segnale importante»
Quale sarà il suo calendario nella prima parte della stagione?
«Mallorca, Haut Var, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, le classiche belghe fino al Giro delle Fiandre e poi il Giro d'Italia. Quella rosa è una corsa che amo, sono felice di ritornare».
Cos'ha significato per lei il quarto posto al Giro 2015?
«Mi ha aiutato a credere ancor di più in me stesso. È un risultato che mi ha aiutato a crescere. E arrivare tanto davanti in classifica è stato anche un premio per il grande lavoro svolto da me e dalla squadra».
Il prossimo anno ci sarà Valverde come leader.
«E per me non sarà un problema. Alejandro è "il" leader e in ogni corsa dà sempre il massimo. Saremo una squadra forte e sono felice di poterlo aiutare a centrare un grande risultato».
Lei però non dimentica le classiche belghe.
«Sono corse che mi son sempre piaciute, ricordo che nella Gand-Wevelgem del 2014 sono stato raggiunto a 800 metri dal traguardo. Lo scorso anno sono caduto ad Harelbeke e mi hanno operato al braccio, quindi le ho saltate, ma sono molto fiducioso».
Quarto al Giro, terzo al mondiale cronosquadre, ma la vittoria lo scorso anno non è arrivata…
«Vincere è il grande obiettivo. Certo, i piazzamenti contanti ma siamo qui per vincere. E spero di riuscire a farlo al più presto».
tuttobiciweb.it