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Tom Boonen
#61
sei settimane sono un pó tantine in questo momento, significa risalire in bici a dicembre. Sperem..
 
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#62
Mah, ci son momenti peggiori: alla fine in 'sto periodo, in ogni caso, sarebbe stato abbastanza tranquillo. Non per 6 settimane ovviamente, però...
 
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#63
se devi star fermo per un periodo più o meno lungo, questo è il momento perfetto. Con 6 settimane non ti saltano neanche le Classiche del Nord, non c'è nessun problema a parte ovviamente i disagi di base di un infortunio
 
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#64
Boonen: i medici hanno dato l'ok per il rientro a casa
Tom Boonen a breve potrà festeggiare il 35esimo compleanno tra le mura di casa.

Il belga della Etixx Quick Step, nato il 15 ottobre del 1980 e rimasto coinvolto in una caduta nella seconda tappa dell'Abu Dhabi Tour che gli era costata la frattura dell'osso temporale, dopo un ulteriore check-up medico eseguito nella mattinata ha ricevuto l'ok per prendere l'aereo e per fare rientro in Belgio.

L'ex Campione del Mondo, che si trova ancora ad Abu Dhabi, martedì è stato raggiunto dalla compagna Lore e resterà negli Emirati ancora per qualche giorno prima di volare in Europa.

"La situazione di Tom si è evoluta come ci aspettavamo," ha spiegato Yvan Vanmol, medico della squadra. "Una volta rientrato in Belgio dovrà osservare qualche settimana di riposo e, poi, si potrà cominciare a pianificare la stagione 2016."

ciclismoweb.net
 
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#65
Boonen: "Il recupero va bene e voglio tornare"
Tre Giri delle Fiandre e quattro Parigi-Roubaix già nel palmares personale non bastano a placare la sete di vittorie di Tom Boonen. L’asso belga, quest’anno costretto a far fronte ai molteplici infortuni che l’hanno pesantemente condizionato – su tutti la terribile caduta occorsa durante la seconda tappa dell’Abu Dhabi Tour – sta lavorando duramente per programmare nei minimi dettagli il rientro alle corse.

In occasione di una conferenza stampa tenuta per presentare un evento benefico di cui è il testimonial, il campione belga ha fatto il punto sul suo stato di salute e sulle aspirazioni per il prossimo anno. “Le cose stanno andando bene”, esordisce, facendo riferimento al tempo di recupero che sta affrontando.

Dopo aver trascorso alcuni giorni in ospedale per la frattura dell’osso temporale, i medici gli avevano preventivato un periodo di riposo di sei mesi, prima della ripresa. Tuttavia, nonostante la frattura sia stata rimediata in una posizione delicatissima, “giorno dopo giorno mi sento meglio“, per cui è lecito sperare in un recupero più tempestivo.

“Sono felice perché alcuni giorni fa sono riuscito anche ad allenarmi un po’”, fa sapere il trentacinquenne corridore, che aggiunge come in questa fase sia “importante ascoltare il mio corpo e fare le cose giuste”. Occorre “pazienza”, ammette, rivelando di aver subito una parziale diminuzione dell’udito che rende tutto più “fastidioso”, ma la voglia di ritornare sulla strada a gareggiare con i colleghi è tanta.

“Per prima cosa voglio raggiungere un livello accettabile in occasione del primo training camp di dicembre”, osserva, calcolando che sarà quella la base per poter essere competitivo in primavera. “Farò di tutto per vincere una Classica. Mancano ancora cinque mesi alla Campagna del Nord e ho tempo sufficiente per recuperare”.

ciclismoweb.net
 
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#66
Boonen: «Ad Abu Dhabi ho perso parte del mio udito»
«Sono i postumi della caduta, mi ci dovrò abituare»

Tom Boonen ha confermato che soffre di un problema di udito dopo la grave caduta nell'ultimo giro di Abu Dhabi. «Ho perso parte del mio udito per sempre. È fastidioso, anche perché ho bisogno di tempo per abituarmi - ha detto al quotidiano Het Nieuwsblad -. I medici mi avevano detto che sarebbero stati necessari sei mesi di riposo ma ora, dopo due mesi dall'incidente, mi sto allenando bene. Non ho avuto alcun altro problema, solo il mio udito». Boonen ha anche detto che il suo futuro sarà nelle quattro ruote. «È sicuro al 100% che al termine della mia carriera ciclistica mi dedicherò ai motori per affrontare una nuova carriera».

tuttobiciweb.it
 
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#67
Boonen come R. Flagg
 
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[+] A 1 utente piace il post di Giugurta
#68
Non so bene cosa gli sia successo, però spero che la perdita di udito sia "generale" e non solo da una parte: sarebbe una cosa parecchio antipatica in ottica equilibrio, che quando sei sul pavé è una cosa non da sottovalutare...
 
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#69
Etixx, Boonen: «I corridori sono troppo prevedibili»
Le corse da attendista non mi sono mai piaciute

Dopo una stagione storta, il re delle classiche Tom Boonen si presenta al via del 2016 con grandi ambizioni. Nel 2015 è stato costretto a saltare le corse che ama di più a causa della dislocazione della spalla riportata alla Parigi-Nizza e, dopo 4 vittorie, ha concluso la stagione con la frattura dell'osso temporale all'Abu Dhabi Tour, ma Tommeke non ha perso la fame di vittoria, anzi cerca prontamente il riscatto. Il fuoriclasse di Mol punta forte alla primavera, ben sapendo che una quarta vittoria al Giro del Fiandre o una quinta alla Parigi Roubaix lo renderebbe il corridore più vincente in queste corse monumento.
L'obiettivo è diventare leggenda.

«Sinceramente ora come ora non penso ai record, ma ad arrivare al top della forma alle "mie" corse, come sempre poi sarà la strada con le sue mille variabili a decretare il vincitore. Conquistare il Fiandre o la Roubaix sarebbe davvero la ciliegina sulla torta della mia carriera, ma quanto ho già raccolto finora sono riusciti a ottenerlo solo in un paio al mondo e uno sono io. In Belgio nel periodo delle classiche la gente impazzisce per il ciclismo, i giornali vi dedicano le prime dieci pagine e attorno a me c'è grande pressione, ma sono bravisssimo a gestirla (sorride, ndr). Come dice la mia compagna Lore nei giorni prima dei grandi appuntamenti mi richiudo nella mia "caverna" e non ascolto più nessuno per arrivare alla resa dei conti concentrato al massimo. Da Harelbeke, considerata l'esame generale, nelle Fiandre viviamo due settimane di delirio. Le classiche del nord sono cresciute tantissimo, parlando con mio padre che ha corso il Fiandre alla sua epoca mi ha confermato la differenza di pubblico e risonanza globale delle manifestazioni rispetto a oggi».

Come hai trascorso l'inverno?
«Risolti i guai fisici mi sono goduto la famiglia. In seguito all'infortunio conseguente alla caduta di Abu Dhabi ho sofferto parecchio ma ora sto bene. Mi sono sosttoposto a tutti i test possibili per essere sicuro di poter tornare al 100% e di non correre rischi, nè per me stesso che per gli altri. Sono stato davvero malissimo al ritorno dagli Emirati Arabi, ma già dal primo ritiro a Denia ho ripreso ad allenarmi come i miei compagni e a sentirmi a mio agio in bici. Stare a casa ed aspettare di capire se potevo tornare in bici o meno non mi è piaciuto per niente. Negli ultimi anni ho avuto parecchia sfortuna, sono in credito con la sorte».

Come va la vita da papà?
«Benissimo, è fantastica. Le gemelline Valentine e Jacqueline crescono, ora iniziano a gattonare ed è uno spasso. La mia vita con il loro arrivo è cambiata in meglio. Per quanto riguarda i cambiamenti in squadra fa sempre bene avere nuova linfa da parte degli ultimi arrivati. Avere a che fare con ragazzi giovanissimi come Laurens De Plus che ha soli 22 anni (teoricamente potrei essere suo padre!) mi mantiene giovane. Gli anni passano ma io mi sento un ragazzino, condivido l'entusiasmo dei giovani alle prime esperienze. Chi vedo come mio erede nel ciclismo? Non lo so, non so neanche se ha senso pensare a un nome che possa riempire il vuoto che lascerò... In Belgio abbiamo qualche promessa interessante ma hanno ancora tutto da dimostrare».

Dove ti aspettiamo quest'anno?
«Che domande... Alle Classiche (sorride, ndr). Quando sono passato professionista l'unico modo accettabile di affrontare le corse monumento era aspettare, io ho cercato di cambiare un po' le cose ma negli ultimi anni siamo ritornati al punto di partenza. Tutti hanno paura di attaccare, di giocarsi il tutto per tutto, i più preferiscono perdere in partenza controllandosi a vicenda piuttosto che provarci e rischiare di essere ripresi. Non mi piacciono gli attendisti, il più grande errore che può fare un corridore è essere scontato. Oramai sono tutti prevedibili, è bello avere un team o un corridore in grado di sorprendere».

Sarà un anno speciale visto che è l'ultima stagione di Cancellara, tuo grande rivale al nord?
«Lo sarà per lui, ma sinceramente spero lo sarà ancora di più per me (ride, ndr). Battute a parte, ci siamo sfidati tante volte e succederà anche nel corso di quest'annata. Tra noi c'è rispetto e stima, ma ognuno ha la sua vita e le sue ambizioni. Io ho rinnovato per un anno solo con la Etixx per avere più porte aperte, ma non so ancora cosa farò da grande. Voglio continuare a correre, restare in forma, non mi immagino ancora con la "pancia da birra" ma ho già avviato qualche progetto per il mio futuro, che immagino comunque legato alle due ruote. Alla fine dell'anno valuterò il da farsi».

Un desiderio per la stagione che sta per iniziare?
«Sarebbe bello avere un cubetto di pavè in più da esporre sulla mensola di casa. Cosa vorrebbe dire per me vincere un'altra Roubaix? Beh, è la Roubaix, significherebbe averla domata più volte di tutti ed essere lì in alto da solo. Ricordo la mia prima vittoria sulle pietre come il giorno più divertente della mia vita in bici. Avevo solo 21 anni, vincere quando in pochi mi conoscevano è stato assurdo. Pensate che quando stavo rincorrendo Musseuw i tifosi belgi mi tiravano dietro la birra perché pensavano fossi americano, ecco quanto ero famoso allora... In testa ho ancora il viaggio per tornare a casa con i miei genitori in macchina, eravamo felici e increduli. Da quel giorno è cambiato tutto».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=86211
 
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#70
Boonen ha detto che Lefevere gli avrebbe chiesto di smettere quest'anno, alla fine della campagna del nord. Motivazione: problemi di budget.

Ovviamente Tom se ne sbatte altamente, ribadendo che si tratta di una decisione solamente sua.

http://www.cyclingquotes.com/news/boonen...he_spring/

Si profila un caso Totti anche nel ciclismo?! :D
 
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#71
Magari i problemi di budget sono anhe una scusa.. uno come Boonen se si deve ritirare, per la squadra, e' meglio dopo la Roubaix che tanto dopo quasi non esiste ma lo stipendio lo prende comunque per 8 mesi rimanent
 
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#72
Diciamo che Lefevere un po' ci marcia Asd Però se ti liberi di Cav e Kwiat sostituendoli con due corridori che vengono da una stagione poco/per nulla positiva, vuol dire che basi proprio solidissime non è che tu ce le abbia. :-/

E lo stipendio non dovrebbe mica più prenderlo: se ti ritiri, è come se tu avessi dato le dimissioni. La squadra risparmierebbe 8 mensilità.

Fossi in Boonen, andrei avanti almeno fino ad Aprile 2017. Lo scorso inverno ha avuto i problemi che sappiamo, e quindi la preparazione della prima parte di stagione potrebbe risentirne. A fine anno poi ci sono i mondiali in Qatar, posto in cui lui ha sempre corso molto bene. Cercherei di fare questa campagna del nord nel miglior modo possibile, per poi provare il colpaccio iridato a settembre e sparare le ultime cartucce tra Fiandre e Roubaix 2017.
Qualche dubbio forse mi verrebbe se riuscissi a vincere la Roubaix quest'anno: allora sì che quella sarebbe la degna conclusione di un Re del pavé come lo è Boonen. Sese
 
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#73
Non esprimo su cancellara ma su Boonen mi sento sicuro nel dire che non vincerà mai più né classiche monumento, né tantomeno mondiali.
 
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#74
(29-02-2016, 10:56 PM)SarriTheBest Ha scritto: Diciamo che Lefevere un po' ci marcia Asd Però se ti liberi di Cav e Kwiat sostituendoli con due corridori che vengono da una stagione poco/per nulla positiva, vuol dire che basi proprio solidissime non è che tu ce le abbia. :-/

KITTEL, D. Martin, Gaviria... ok su Kwiatkowski, ma sei sicuro che qualcuno possa rimpiangere Cav? Martin non è un fenomeno ma è fortissimo. E non dimentichiamo i 10\12 giovani talenti che ora possono vantare leggermente più spazio.
Magari problemi di budget ci sono, ma non è che la Etixx si sia mossa male eh.


Boonen ha avuto 40 infortuni di fila, non va forte da 4-5 anni... Un fenomeno dovrebbe capire quando è il momento di ridimensionarsi
 
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#75
No, secondo me la Etixx si è mossa egregiamente nel rapporto qualità/prezzo.
Certo, se mandi via il 25enne ex campione del mondo ed uno di quelli con maggior immagine del gruppo per rimpiazzarli con due corridori (Martin e Kittel, perfetti omologhi) che arrivano da un'annata decisamente sottotono... beh, basta fare 2+2 per capire che le casse non sono così floride. Sennò almeno Kwiat andava tenuto tutta la vita. Sisi

E' ovvio che Lefevere con Boonen ci sta anche marciando sul discorso budget: più facile dire che non ci sono soldi, piuttosto che "Tom ormai è vecchio e non serve più a un tubo". E' la stessa situazione di Totti Asd: non puoi mandarlo via, ma rischia di essere/è un peso per la squadra sotto tutti i punti di vista. L'unica soluzione è sperare che si ritiri...

Comunque per me una Roubaix potrebbe sempre arrivare: se ad una condotta intelligente di corsa sommi una strapotere di squadra come quello che può offrire la Etixx... perché no! Soprattutto alla luce delle ultime Roubaix. Sese
Il Fiandre è altro tipo di corsa, molto molto più difficile allo stato attuale delle cose. Sese
 
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#76
Tom Boonen, dopo il 2° posto della Roubaix: "Ci sarò anche l'anno prossimo" Rockeggio

http://www.cyclismactu.net/news-paris-ro...57925.html
 
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#77
Mah :-/

Era il momento perfetto per ritirarsi, dopo una Roubaix da assoluto protagonista.

L'anno prossimo dubito proprio che possa fare una prestazione simile.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#78
La sensazione è che avrebbe proseguito comunque, a prescindere da oggi, anzi penso che la buona prestazione di oggi gli serva a far volere la sua potenza contrattuale all'interno della squadra.

Resta il fatto che probabilmente sarà una comparsa o quasi per 364 giorni, però la Roubaix è la sua corsa e sarà grande protagonista anche nel 2017.
 
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#79
Sono d'accordo con Pagliarini, uno come lui deve ritirarsi al top.
Ma si vede che vuole anche lui il giro d'onore... Heart
 
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#80
e comunque niente.. oggi quasi lacrimuccia per Tommeke..
 
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