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Tour de France 2014 | I Ritirati
#1
Information 
Di seguito l'elenco, tappa per tappa, dei corridori ritirati durante il Tour de France 2014:

Dorsale Corridore Nazionalità Squadra Ritiro Note Tappa
71 Mark Cavendish Omega Pharma - Quick Step DNS lussazione spalla 2^
115 Sacha Modolo Lampre-Merida DNF infezione virale 2^
166 Andy Schleck Trek Factory Racing DNS rottura legamento crociato 4^
136 Gregory Henderson Lotto-Belisol DNF contusioni 4^
1 Chris Froome Team Sky DNF frattura mano e polso 5^
117 Maximiliano Richeze Lampre-Merida DNS contusioni 6^
9 Xabier Zandio Team Sky DNF contusioni 6^
26 Egor Silin Team Katusha DNF frattura clavicola 6^
33 Jesus Hernandez Tinkoff-Saxo DNF contusioni 6^
63 Stef Clement Belkin Pro Cycling Team DNF contusioni 7^
142 Darwin Atapuma BMC Racing Team DNF rottura femore 7^
167 Danny van Poppel Trek Factory Racing DNF 7^
193 Mathias Frank IAM Cycling DNS rottura femore 8^
92 Janier Alexis Acevedo Garmin-Sharp DNF 13^
129 Arthur Vichot FDJ.fr DNF 13^
171 Daniel Navarro Cofidis, Solutions Credits DNF 13^
25 Alexander Porsev Team Katusha HD 13^

Legenda:
DNS = Do Not Start (non partito)
DNF = Do Not Finish (non arrivato)
DSQ = Disqualified (squalificato)
HD = Hors Delay (fuori tempo massimo)
 
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#2
ciao ciao cavendish...così impara una volta per tutte EhehPrr
 
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#3
MARK CAVENDISH ABBANDONA IL TOUR
Nella notte il corridore britannico non ha chiuso occhio

Niente da fare, Mark Cavendish, il 29 enne velocista britannico, sperava di poter proseguire il suo Tour dopo la caduta di ieri sul traguardo di Harrogate ma i dolori e i legamenti della spalla destra non gliel'hanno permesso. Questo è quanto trapelato dall'entourage dell'Omega Pharma che al momento non ha ancora ufficializzato l'abbandono con una nota ufficiale, ma pare proprio che per il grande velocista dell'Isola di Man il Tour sia finito dopo appena una tappa. La Grande Boucle perde così uno dei suoi più attesi protagonisti. Peccato davvero.

tuttobiciweb.it
 
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#4
Ritirato Modolo debilitato da un'infezione virale...
 
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#5
Oggi non ha concluso Sacha Modolo. Triste Già un italiano fuori; ed era uno anche su cui riporre qualche speranza, vista la sua bella prima parte di stagione... Triste
 
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#6
(06-07-2014, 11:37 AM)CUNEGO94 Ha scritto: ciao ciao cavendish...così impara una volta per tutte EhehPrr

Giusto cazzo !!!!

Deve imparare a comportarsi !!!!!

Modolo non sarebbe andato da nessuna parte, ora andrà alla Vuelta dove vincerà cinque tappe battendo Bennati e Lobato.
 
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#7
Vabbè, ma almeno vederlo una volta a confronto coi big: manco una chance ha avuto. Triste Poi è un corridore abbastanza versatile, magari sarebbe riuscito a trovar spazio anche in fuga, in una tappa non troppo difficile... :-/
 
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#8
Per Cavendish sono dispiaciuto, alla fine giocava in casa. Non mi è molto simpatico, ma su disdette simili ... Sweat

Modolo potrà coronare una stagione di elevato livello provando a vincere almeno una tappa nella Grande Corsa Spagnola, però immagino che dovrà vedersela proprio con il Mannese.

E poi sarà a Ponferrada per giocarsi il mondiale insieme a Colbrelli e Battaglin... e qui commentiamo solo con delle faccine:

Sweat
Confuso
Blink
Dodgy
Sick
:o
Nono
Paura
Doh
Nene
Cooosa!?
Crazy
Sgrat
 
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#9
Ma più che sul giocare in casa, senza Cav ogni volata perde di valore. Cioè, almeno le volate vivevano sulla sfida contro Kittel: adesso, per trovarli un senso, bisogna faticare e non poco. Un po' come se si ritirasse Contador, per fare un parallelo con la lotta alla maglia gialla...
 
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#10
Auriga ti rendi conto che se ti legge Vince quel tuo messaggio ti costerà tredici ban?
 
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#11
In realtà le faccine in tutto son 14 Asd
Comunque se al tempo non fu bannato illip, vero maestro della specialità, di sicuro non verrà bannato Auriga... Sese
 
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#12
Comunque non so chi sia Vince
 
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#13
Oggi ci sarà il funerale di Andy Schleck..
 
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#14
Lo Schleck più piccolo ormai è sempre più vicino al ritiro in carriera, non è possibile che un ciclista che ha lottato con un campione come Contador per anni crolli in questa maniera, sinceramente mi spiace
 
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#15
Ritirato anche Greg Henderson, caduto ad una rotonda.
 
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#16
Beh ad Andy vanno veramente tutte male. Non sono mai stato suo tifoso, ma sembra davvero che quello che poteva dare per il ciclismo abbia già dato. Adesso è solo un gioco al massacro. Mi spiace.
 
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#17
Per me invece poteva dare tantissimo ed invece non lo ha fatto.

Uno con quel mix di fisico e talento(con quelle leve poteva andare forte anche a crono e sul passo) poteva fare molto di più dei vari secondi posti qua e là. In questo ciclismo dove i "lungagnoni" alla Wiggo, Froome ed Hesjedal dominano poi ci sarebbe stato a meraviglia.

Andy Schleck al suo apice mai lo abbiamo visto e mai lo vedremo, purtroppo la testa - che è sempre l'elemento più importante - è quella sbagliata. E non perché fosse un tamarro che correva seriamente si e no due corse all'anno, ma perché è un ragazzo debole che si lascia condizionare troppo dagli altri corridori(mai una volta che pensasse a fare la sua corsa e non a marcare Contador o a controllare che Frank non si staccasse) e dai vari fattori esterni senza mai focalizzarsi su ciò che conta veramente, sé stesso.

Aggiungiamoci poi che - a mio avviso - il ciclismo non gli piace manco per un cazzo, e se lo pratica è solo perché è un fenomeno.

Spiace perché di lui abbiamo visto pochissimo, ci ha regalato due grandi imprese(Liegi 2009 e Galibier) e poco altro in una carriera che è praticamente durata quattro anni.

Però se non si ritira non darei nulla per perduto, è tutta questione di voglia e pensieri alla fine.
 
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#18
Ricapitolo il declino di Andy:
6.2.2012 "vince" il suo primo Tour de France, il suo grande sogno da bambino. Ma lo vince senza nemmeno accorgersene. Mi sembra paragonabile a uno il cui sogno è di avere una Ferrari e a un certo punto si ritrova nella condizione di avere la Ferrari già da un anno (per cui l'entusiasmo è già scemato, per intenderci). Sappiamo tutti che dal 2008 in poi la sua carriera è in funzione del Tour de France, già prima correva le altre corse "per testarsi" e non per raccogliere vittorie, fama, soldi, come invece potrebbero fare altri. Andy è sempre stato spontaneo, lui voleva vincere il Tour, del resto non gliene è mai fregato nulla. Non a caso, a sostegno dell'ipotesi precedente, va considerata la reazione del fratellino alla "vittoria" del Tour: "questa cosa non aggiunge nulla, il mio primo Tour de France sarà quello vinto sulla strada". Capite però, che gli stimoli di allenarsi per il Tour de France sono ben maggiori se consistono nella realizzazione di un sogno, piuttosto che nella mezza conferma che il Tour l'hai vinto anche sulla strada?
Non a caso, un mese dopo, si presenta alla Parigi Nizza in condizioni pietose (mai, era andato così male in un prologo) per poi ritirarsi (gastroenterite) qualche tappa dopo. Corsa dopo corsa, ritiro dopo ritiro (il più delle volte per una semplice caduta senza conseguenze) si avvicina alle ardenne (senza risultati), per poi arrivare al Delfinato in condizioni altrettanto pietose e cadere nella cronometro. Si rompe l'osso sacro: attenzione, è un infortunio gravissimo, più di quello che si possa pensare. Basti considerare che ad oggi, Andy non può più stare in bici nella posizione in cui stava prima ( i più attenti si saranno accorti che la sua posizione si è leggermente accorciata) per questo problema che non guarirà mai. Comunque sia, dopo 4 mesi tormentati, torna ad allenarsi con "costanza" per la seconda parte dell'inverno.
Si presenta a inizio 2013 convinto che arriverà in forma al Tour, ma la sua forma fisica è ben peggiore di quello che s'aspettava: non segue il gruppo in pianura al Tour Down Under, si ammala in febbraio, fa pena alla Tirreno Adriatico una sera delle quali è colto ubriaco ( mancanza di stimoli? di obiettivi?) perso nel suo hotel. La condizione non c'è, cresce piano piano in vista del Tour: un'ottima scalata dell'Albula al Tour de Suisse (14° allo scollinamento), lascia intendere che farà un buon Tour de France. Così è, certo, non si parte per vincere dopo una stagione del genere, ma a tratti si rivede un Andy Schleck che riempie di speranze (citerei soprattutto la tappa di Bagnères de Bigorre, nella quale risponde a tutte le accelerazioni con facilità, mostrandosi uno dei 4-5 più forti del giorno) ma certo, con una stagione del genere alle spalle non puoi fare un Tour intero ad alti livelli: crisi sul Ventoux. Da lì perde gli stimoli di rimanere coi migliori, torna a staccarsi senza soffrire fisicamente, se non soffrire all'idea che, con 50 corridori in gruppo, ha il fiatone. Un'ottima prima scalata dell'Alpe d'Huez, si spegne sulla seconda. L'idea è che comunque, vista la crescita di condizione, lo ritroveremo nel 2014.
Nel 2014 inizia sufficientemente arrivando 34° ad un arrivo in salita, poi nasce il piccolo Teo e alla Parigi Nizza torna l'Andy Schleck ridicolo degli inizi di stagione precedenti, così come ai Paesi Baschi e una caduta alle Ardenne (ritoccato il ginocchio che lo rallentò per appena un mese nel 2010) lascia un grande interrogativo su quello che farà al Tour de France. In Svizzera, chiamato a lanciare un segnale, si mette in evidenza e viene convocato al Tour (anche perché non è che ci fosse molta scelta, con tanti scalatori reduci dal Giro). Al Tour in salita non era quello dell'anno scorso, quando superò le prime 7 tappe collinari senza nessun problema: già alla seconda, si stacca. Poi cade, di nuovo il ginocchio. Si ritira.

Tutto questo, per dire che per come la vedo io ha perso gli stimoli già a inizio 2012, forse si sarebbe mantenuto ad alti livelli ugualmente e avrebbe vinto il Tour, ma già da inizio 2012 le cose - complice Bruyneel - cominciarono ad andare male. Gli infortuni, le nascite dei figli, le malattie, le cadute arrivano sempre un po' come una scusa e di fatto hanno contribuito a mandarlo sempre più in basso. A Andy Schleck manca sé stesso, confessa che gli manca tantissimo la sensazione di vedere il gruppo decimato da una montagna e avere ancora la possibilità di attaccare, ma di fatto - campionati nazionali a parte - non è mai stato protagonista negli ultimi km di una corsa dal 6 febbraio 2012 in poi.

Andrà alla Vuelta, ma la Vuelta non è il Tour... sarà di livello atletico più basso, ma se non trova la motivazione di allenarsi per il Tour con la mentalità giusta, non lo farà nemmeno per la Vuelta.

Per me oggi, con il ritiro al Tour che per lui è così importante, si è persa ogni speranza di rivederlo ai suoi livelli (che poi non si sa nemmeno quali siano, visto che l'età della massima prestanza fisica la sta attraversando ora, non la attraversava nel 2010).

Peccato, rimarrà sempre il mio idolo. Non riesco a non commuovermi quando dà un cenno di vita, per quanto questo possa essere ridicolo...
 
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#19
Contratti più lussuriosi? Sgrat

Per il resto, bel post
 
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#20
Nessuna stima nè considerazione per uno dei più forti corridori degli ultimi 10 anni che ha dilapidato un patrimonio infinito di talento. Dal dopo Armstrong, penso che solo Contador sia stato superiore a lui come talento e classe (Froome, Wiggins e altri "fenomenoidi" costruiti nel laboratorio Sky non gli erano paragonabili). Peccato davvero, forse come dice Pagliarini il ciclismo gli è stato molto sulle palle da sempre e alle prime difficoltà poco gliene è fregato
 
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