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Tour de France 2018 | Le anticipazioni sul percorso
No..non ancora; sul sito ufficiale non è presente la cronotabella, al momento.
 
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Tappa di 65 km
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[Immagine: C_2_fotogallery_1009_5_image.JPG]
 
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15" di distacco tra i gruppi non ha senso. Almeno 40" ha un senso, altrimenti c'è il rischio che davanti aspettino quelli dietro per avere i gregari.
Se però dovesse essere che i Movistar sono tutti e 3 davanti e Froome è solo (la vedo impossibile ma non si sa mai) allora la Movistar potrebbe tirare e scatta uno scatta l'altro lo staccano.
 
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mi sembra una gran cazzata
 
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(03-06-2018, 02:55 PM)Italbici Ha scritto: Tappa di 65 km
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Dove l'hai trovato questo estratto? Non riesco a trovarlo da nessuna parte Boh
 
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Mi pare strano facciano una cosa simile senza averla sperimentata prima, tipo al Delfinato.
 
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(03-06-2018, 04:37 PM)Joe Falchetto Ha scritto:
(03-06-2018, 02:55 PM)Italbici Ha scritto: Tappa di 65 km
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Dove l'hai trovato questo estratto? Non riesco a trovarlo da nessuna parte Boh

l'ha twittato la "flamme rouge"...ormai la notizia è rimbalzata su tutte le testate giornalistiche
 
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Non trovo da nessuna parte scritto che i vari gruppi saranno inframezzati da un tot di secondi di tempo. Leggo solo che saranno disposti secondo la posizione di classifica.

Comunque di questi esperimenti di corsa ad inseguimento ne stanno facendo molti, dalle Hammer Series alla futura crono del Girobio. A me piace proprio zero, adesso vedrò come sarà implementato ma se dovesse essere una costante di tutti i GT potrei anche smettere di seguire il ciclismo perché non è per questo che lo seguo.

Voglio vedere come gestiscono anche il tempo massimo...
 
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(03-06-2018, 07:25 PM)Hiko Ha scritto: Non trovo da nessuna parte scritto che i vari gruppi saranno inframezzati da un tot di secondi di tempo. Leggo solo che saranno disposti secondo la posizione di classifica.

il tipo che gestisce la flamme rouge mi ha detto così su fb, boh vedremo.
magari nei prossimi giorni ci saranno novità da parte di ASO su sta cosa.
 
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Sacrosanta la griglia per far partire i migliori davanti.
 
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Speriamo sia una fake news
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
Avranno un cancro al cervello gli organizzatori.
Dispiace. #nonmollate
 
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Ho letto adesso la novità riguardante la 17° tappa..
se ho capito bene, partiranno a gruppi di 20 corridori ed il primo gruppo a prendere il via dalla griglia sarà quello dei Big, cioè dei primi 20 della classifica generale, poi altri 20 e così via. Il distacco tra i vari gruppi non è stato ancora definito e il razionale di questa sperimentazione sta nel cercare di isolare gli uomini di classifica, almeno per la prima salita.
Tuttavia, mi sorge un dubbio: sono proprio sicuri, gli organizzatori, che tutti gli uomini di classifica non avranno gregari al loro fianco? Mi viene da pensare subito ad una squadra come la Movistar: corridori come Quintana, Valverde, Landa, Soler potrebbero tranquillamente far parte, tutti e quattro, del primo gruppo, così come nella Sky, Froome, Thomas ed anche Poels potrebbero rientrare tra i primi 20 (certo, con una condotta ben oculata)... e poi penso alla Bahrain: Nibali e...... Pozzo (bisogna vedere le forze residue dopo il Giro, considerando un trittico Alpino che potrebbe respingerlo anche lontano in classifica); uno dei due fratelli Izagirre (mah.. forse più Ion che Gorka, ma sarà, cmq, difficile).
Quello che voglio dire è che ci potrebbero effettivamente essere squadre avvantaggiate rispetto ad altre meno attrezzate..sarà un bene? non so..
Sono proprio curioso di vedere cosa ne uscirà da questa tappa..
 
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Per via del mondiale la prima e la terza tappa arriveranno alle 16 e quella della Roubaix terminerà alle 16.30
 
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Alla fine quello che è ufficiale la partenza a griglie. Di inframezzare la partenza delle varie griglie con dei secondi (o minuti) di distacco, se non i tempi tecnici per far partire prima una griglia e poi l'altra, non se n'è mai parlato ufficialmente e ogni giorno che passa mi sembra solo un'invenzione dei tifosi.
Anche perchè dare una penalità (come nei fatti è) ad alcuni corridori, senza alcuna motivazione reale tranne che essere indietro in classifica, non mi sembra una mossa che sia ammissibile . E' vero che della classifica a quelli che sono fuori dai 20 non frega nulla però lo stesso non mi sembra una cosa che si possa fare. A meno poi di stornare dai tempi finali i secondi di attesa pagati alla partenza, ma lì vorrebbe dire tempi biblici per stilare le classifiche.

La ratio della decisione penso sia non far sì che i big della generale restino intruppati a fondo gruppo in una tappa corta in cui la bagarre si accenderà subito. Non che ce ne sia bisogno in un gruppo di 170 corridori (che nella terza settimana saranno 140) e con partenza in salita. Poi bastava fare un trasferimento di 5km e passava la paura.
Più che altro penso che la reale motivazione sia semplicemente marketing.

Comunque se non si è in grado di gestire una tappa di 65 km e bisogna inventarsi artifici fantasiosi bastava non fare una tappa di 65 km.
 
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"Poi bastava fare un trasferimento di 5km e passava la paura."

Qua casca l'asino come si suol dire.

Leggendo le dichiarazioni ufficiali è proprio per evitare una folle corsa per prendere le posizioni già nel trasferimento.
Mate (che comunque non appartiene alla nuova generazione) diceva che comunque c'è sempre un "rispetto" verso i corridori di classifica in situazioni simili. Magari nel professionismo è stato e forse è tutt'ora così, con delle gerarchie "reverenziali" piuttosto chiare, ma per esperienza personale e invito qualcun'altro tipo Zelk a portare la sua, alle partenze delle corse ho visto sempre e solo atti di vandalismo. Io personalmente cercavo di prepararmi prima, firmare e fare il controllo dei rapporti prima proprio per partire davanti salvo poi vedermi scavalcato in maniera frenetica in ogni modo possibile...

(Piccolo off topic, la cosa mi fece talmente girare le balle il giorno del Liberazione di Massa -con annessa caduta a inizio del muro/salita iniziale che me la fece imboccare per ultimo- che mentre li superavo -piantati letteralmente- comincia a prenderli a male parole.)

Che sia un motivo di facciata o no per me è condivisibile. La lunghezza della frazione invece non mi trova d'accordo ma staremo a vedere.
 
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Comunque il trittico alpino è buono solo che vederlo di Martedì-Mercoledì e Giovedì mette una certa tristezza...nel complesso tutto sommato la seconda settimana mi piace molto...anche Mende non è un strappo secco ma con gli ultimi 70 km abbastanza mossi e la tappa di Carcassone dove può succedere di tutto su quella salita se qualche big va in difficoltà inaspettata.
Ora al Giro sostanzialmente non abbiamo visto nessuna caduta nelle tappe per velocisti grazie anche al fatto che erano pochi;al Tour invece la musica sarà diversa e solo per un discorso statistico credo che qualche caduta la vedremo e qui entra in gioco anche il fattore fortuna...a chi toccherà perdere i gregari visto che le squadre sono da 8 ?ritrovarsi in sette o sei in montagna è un'altra cosa...a parte la Sky forse che comunque fanno paura lo stesso,ma abbiamo visto l'anno scorso l'Astana come ha faticato con i gregari fuori gioco.
 
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Tappa 19 verrà sicuramente modificata ed è la tappa di montanga più lunga(200km anche se non durissima) si corre il rischio di vedere un'altra minitappa,speriamo di no...anche se il danno è avvenuto nella discesa dell'Aubisque,forse viene fuori un finale pianeggiante.
https://www.lequipe.fr/Cyclisme-sur-rout...ent/911254

[Immagine: 2eca4.jpg]
 
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Giovedì 19 luglio i corridori affronteranno un'altra "perla" di questo Tour: Bourg Saint Maurice - Alpe D'Huez, di 175 km. Vero e proprio Tappone Alpino con oltre 5000 metri di dislivello totale ed oltre 70 km di salita. 
Si parte in lieve discesa: 28 km per approcciare la prima ascesa di giornata: il Col de la Madeleine, 1600 metri di dislivello in 25 km di salita ad una pendenza media del 6.3%. I primi 13 km sono i più facili e si va su con pendenza attorno al 6-7% ; gli ultimi 12 km invece sono i più difficili con pendenze costantemente all' 8% e punte del 10%. Scollinamento a quota 2000 metri dopo 54 km di gara.

profilo salita 1




Seguono 19 km di discesa e subito si approccia la seconda asperità di giornata: Lacets de Montvernier. Sono 3.8 km di ascesa all'8% di pendenza costante e caratterizzata da una splendida miriade di tornanti (già affrontato nel 2015).

profilo salita 2




dettaglio fotografico salita 2




Scollinamento al Km 84, rapida discesa di 7 km e via subito con la terza salita di giornata: l'interminabile Croix de Fer dal versante di Saint Jean de Maurienne. 29 km al 5.2 di pendenza media e 1500 metri di dislivello: "sale" a gradoni e le parti più impegnative, i corridori le affronteranno nei primi 12 km, nei quali si avranno pendenze anche del 9-10%, e negli ultimi 5 km con pendenze sempre costanti al 7-8%. Si raggiunge quota 2067 m. e, da qui, mancheranno 54 km all'arrivo.

profilo salita 3




Seguono 29 km di discesa per raggiungere Allemont; 11 km di fondovalle ed eccoli lì apparire i 21 tornanti del mitico Alpe: 14 km di leggenda per raggiungere e conquistare una delle vette più ambite del Tour. A questo punto, i corridori avranno già affrontato quasi 12000 metri di dislivello in 3 giorni e ne mancheranno ancora 1100 m., quelli per scalare l' Alpe D' Huez: la salita vera è di 12 km ad una pendenza media dell' 8.5% e punte dell'11-12%. Un mare di folla accompagnerà i corridori fino agli ultimi 2 km transennati, in leggera salita, che conducono alla linea del prestigioso traguardo.

profilo salita 4




E' questa, dopo la tappa del pavè, la 2° frazione regina di questa edizione.. si conclude qui il trittico Alpino: nel complesso, è da applausi e può veramente essere determinante per la classifica finale di questo Tour. Difetti? Beh..se proprio fosse necessario trovarli, direi:
1) manca una tappa superiore ai 200 km
2) non si va mai veramente sopra i 2000 metri
3) frazione più dura posizionata come 3° tappa del trittico: questo potrebbe, in teoria, influire negativamente sulle prime due tappe e, quindi, magari, si sarebbe potuto inserire un giorno di "spacco" tra la 2° e la 3°, oppure posizionare questa come prima giornata del trittico, al fine di fare subito selezione e costringere, poi, chi fosse rimasto indietro, ad attaccare nelle restanti due.
4) fondovalle tra Allemont ed inizio dell'Alpe: non è un vero difetto; in realtà, si sarebbe potuto evitare il fondovalle approcciando il Colle da un altro versante. Io , tuttavia, preferisco il fondovalle e godermi i 21 tornanti del versante classico, piuttosto che evitare il fondovalle ed approcciare da un versante diverso.

Voto trittico: 8
 
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Venerdì 20 Luglio: Bourg d'Oisans -->  Valence, tappa di 169.5 km con poche difficoltà; due GPM, il primo al km 32 (3° cat. 2.4 km al 6.9 %), il secondo al km 109.5 (4° cat. 1.5 km al 4.9 %).. occasione per le ruote veloci del gruppo.

Sabato 21 Luglio: Saint Paul Trois --> Mende di 188 km. Tappa non semplicissima: i primi 120 km non sono particolarmente impegnativi con la presenza di un solo GPM di 4° cat. al km 81; gli ultimi 68 km, invece, sono un continuo sali scendi, con un terreno che si potrebbe anche prestare a qualche imboscata: giunti a Vialas, al km 120, i corridori affronteranno un GPM di 2° cat, il Col de la Croix de Berthel: sono 9.4 km al 5% di media, ma i primi 4 km sono abbastanza semplici con pendenze tra il 2 e il 4 %, gli ultimi 5 km sono, al contrario, abbastanza difficili con pendenze tra il 7 e l'8%.

Altimetria Col de la Croix de Berthel




Scollinamento al Km 129, segue un discesa di 8 km circa e subito si risale verso il Col du Pont Sans Eau: GPM di 3° cat, 3.5 km al 6.3 % di media. Scollinati i corridori affronteranno un breve tratto di circa 7 km di lieve discesa, per poi risalire verso La Baraque de l'Air, che non è un GPM, però sono circa 3,5 km di ascesa, di cui i primi 1.5 km sono impegnativi con punte anche superiori al 10% ed i restanti 2 km si va su attorno al 3-4%; si scollina quando mancheranno all'arrivo 35 km. Seguono 16 km di discesa e 15 km di pianura per giungere ai piedi dell'erta finale, che porterà i corridori all'Aerodromo di Mende, dopo aver superato la Cote de la Croix Neuve (Col Jalabert): 3 Km al 10% di pend. media e punte del 13%; dalla "cima" mancherà poco più di 1 km per raggiungere il traguardo. 

Col Jalabert




Tappa che, verosimilmente, si deciderà negli ultimi 4 km finali; però, se qualcuno volesse creare delle difficoltà, il terreno, negli ultimi 60 km, è favorevole..vedremo! 

Domenica 22 Luglio: Millau --> Carcassonne di 181.5 km ed oltre 3000 metri di dislivello; peccato che il Pic de Nore (GPM 1° cat., 17 km al 5.7% di pendenza media e quasi 1000 metri di dislivello) sia posizionato ad oltre 40 km dal traguardo: di cui 23 di discesa e 18.5 di pianura. 

Profilo tappa 15




Pic de Nore




Difficile, dunque, vedere i Big darsi battaglia in questa tappa.. per me, la  fuga non verrà nemmeno quotata.


Si conclude anche la seconda settimana del Tour.. fin qui, è un percorso che non mi dispiace affatto.  Occhiolino
:)
 
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