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Tour de France Café!
#41
C'è quell'atmosfera frizzante che al Tour non percepivo da un po' (2015 e 2011 le ultime volte).

Il cast, quest'anno, è davvero stellare.
 
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#42
(26-06-2021, 01:26 PM)Hiko Ha scritto: Ma sul sito/app del Tour non si vedono più le altimetrie degli ultimi km o delle salite?

Effettivamente mancano, però le trovi su pcs
 
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#43
Considerazioni sulla tappa odierna?

Ineos, dopo oggi, ha perso tanta potenza di fuoco.

Gaudu mi pare aver fatto un passo avanti rispetto al Delfinato, peraltro correva con un piglio decisamente insolito per uno un po' timoroso come lui.

Kelderman, quando non cade, è una garanzia ormai. Il Giro 2020 non mi andrà mai giù.
 
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#44
Se Tao e Porte non stanno troppe male (o comunque diciamo che in una settimana si riprendono) non penso sia una cosa negativa aver già stabilito le gerarchie in casa Ineos. Avere più di due capitani era quasi impossibile da gestire.
 
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#45
Per me Ineos doveva trovare il modo di valorizzare tutti e quattro.

Pogacar e Roglic sono troppo superiori per soffrire una superiorità numerica di due contro uno.

Anche perché hanno squadre forti al loro fianco (oggi, nonostante tutto, la Jumbo-Visma si è dimostrata la più forte).
 
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#46
Ho rivisto il finale, i 5" presi da Carapaz derivano da un buco creato da Aramburu, che si è rialzato. Carapaz è scattato subito ma non è riuscito a chiudere.
 
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#47
Oggi niente cadute giganti e la mia birretta me la bevo con più soddisfazione. 
Non si può dire che queste prime due tappe non abbiano regalato emozioni e magnifici gesti sportivi! Ieri Alaphilippe superbo e i due sloveni una spanna sopra gli altri... Oggi Mathieu van der Poel monumentale e i due sloveni una spanna sopra gli altri... Quale è la costante?  :D 
Annotata la sfortuna che riesce sempre a beccare MAL e Porte come obiettivi privilegiati, c'è molto da annotare da queste prime due tappe. D'accordo, solo due rampe finali, ma la facilità di pedalata dei due sloveni è impressionante. Solo Kelderman è riuscito ad arrivare con loro in entrambe le occasioni (e solo perché i due non hanno dato continuità all'azione, più preoccupati di marcarsi), confermando le impressioni destate al Delfinato, cosa che vale anche per diversi altri, a partire da Haig o, meno in positivo, da Thomas. Porte non conta, già costretto dalla caduta a fare da mulo per Thomas, rispetto al quale è probabilmente superiore.  
Difficile capire quanto le botte prese nelle cadute stiano incidendo, di certo si può dare una occhiata a entrambi gli ordini di arrivo e verificare chi si è difeso bene in entrambe le giornate, oltre ai citati Kelderman e Haig. Bene Gaudu, Mas, Quintana, Uran, Chaves, Lutsenko, Mollema, Bilbao, Latour, Higuita, Vingegaard, oltre ovviamente ad Alaphilippe. 
Discorso a parte per Carapaz (evidente capitano Ineos, si spera che lo capiscano) che ieri ha regalato 5 secondi prendendo un buco (e perché era in coda...). Manca forse un po' di brillantezza ma probabile che la trovi strada facendo. 
Altro discorso a parte per chi ieri ha perso tempo per le cadute ma oggi era lì con i primi: Buchmann, G.Martin, Henao, Kruijswijk, Woods. 
Insomma, tracce per un "ranking" in vista dello sviluppo di questo Tour. La cronometro di mercoledì ci dirà qualcosa, i 250 km. della tappa di Le Creusot saranno da occhieggiare con attenzione, poi sabato prossimo le prime salite vere, per capire meglio chi sarà in grado di stare con i due sloveni (o quasi...). 

Il tracciato rende questo Tour un bel Tour in miniatura, qualche chilometro a cronometro in più rispetto agli ultimi anni ma non tanti in assoluto, molte belle salite ma tappe brevi e mai con dislivelli importanti. Nonostante ciò, il logorio delle tre settimane si farà sentire, come sempre. Arrivare al Col du Portet e a Luz Ardiden (tappe 17 e 18) con una buona gamba farà tutta la differenza del mondo. 
 
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#48
Ma che razza di ordine d'arrivo è: Van der Poel - Pogacar - Roglic - Kelderman - Alaphilippe !? Alien

Quello fuori posto è fuori posto solo perché è nato con la testa "sbagliata".

Erano parecchi anni, ma parecchi, che non si vedeva così tanta qualità al Tour.

Probabilmente bisogna tornare, almeno, al Tour 2011.

Sul Mur de Bretagne, al tempo, fu Evans - Contador - Vinokourov - Uran - Gilbert (con Hushovd campione del mondo sesto).
 
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#49
A differenza del Giro, il Tour ha visualizzato bene l’effetto week end per l’audience e ha proposto queste prime due tappe con arrivo su rampa finale (peraltro con il pregio di due tracciati mossi, pur senza nulla di troppo impegnativo) in modo da assicurarsi finali di gara spettacolari (in stile Vuelta, ma sono le uniche due tappe così). Anche gli altri week end offrono terreno per belle tappe, comunque tenendo d’occhio il lasciare la classifica incerta il più a lungo possibile.

La qualità della partecipazione ha fatto il resto, con due gesti eccezionali, MvdP addirittura stupefacente, con la bella aggiunta emotiva dell’omaggio a nonno Poulidor. A condire il tutto le prime schermaglie Pogacar – Roglic, peraltro con l’esclusione di tutti gli altri (nessuno ha avuto le gambe per rispondere o ha voluto rischiare). Tanto equilibrio e rispetto reciproco tra i due sloveni, non hanno osato insistere con il rischio di tirare per il rivale ed essere beffati, né hanno interesse a staccare gli altri, nella sicurezza dei loro mezzi conta solo il loro duello!

Sta agli altri sapersi proporre come avversari credibili. I due sloveni non hanno punti deboli (doti di recupero e di fondo, ottima guida della bici) e sono superiori quasi su qualsiasi terreno: cronometro, scatto in salita, spunto veloce, solo sulle salite lunghe in alta quota possono trovare avversari in grado (forse…) di stargli alla pari, come ha fatto M. A. Lopez lo scorso anno e come potrebbero fare Carapaz, il miglior Gaudu, un improbabile Quintana in stato di grazia (fondo e tenuta non sembrano più quelli necessari).
Kelderman? Haig? Difficile, faranno probabilmente un buon Tour (Kelderman potrebbe anche puntare al 3° posto per le cronometro) ma…
Mas? Non probabile ma forse, è arrivato a questo Tour in punta di piedi, ha 26 anni, ha dimostrato tenuta e potrebbe avere qualche margine di crescita ulteriore.
Thomas è a mio avviso già escluso (per me lo era prima di cominciare :D ). C’è chi ha scritto che il piccolo margine lasciato ieri può voler dire poco ma non mi sembra così, manca qualcosa, come visto al Delfinato, peraltro su un arrivo adatto alle sue doti ben più delle grandi montagne.

Nella prima cronometro mi aspetto che Roglic guadagni qualcosa su Pogi (30” / un minuto), Kelderman se la giocherà con Roglic, Haig potrebbe perdere 1’ / 1’ e 30”, Lutsenko potrebbe diventare il capitano dell’Astana, Thomas andrà discretamente bene (con il rischio di ingannare la Ineos), un macigno di due minuti ed oltre per gli altri.
Ipotizzo poi che Pogacar possa fare qualcosa di eccezionale sulle grandi montagne, specialmente nella terza settimana. Per provare a insidiare i due sloveni conto su Carapaz sul Col du Portet (tappa 17) e, spero, sul miglior Gaudu visto finora.
 
Nota a margine: credo che gli assenti in questo Tour aggiungerebbero poco all’analisi / ranking iniziale. Bernal pur vincendo il Giro ha confermato qualche fragilità, Simon Yates in giornata di grazia può fare belle cose (non al livello dei due sloveni) ma è meno affidabile come fondo, Adam Yates non ha finora dimostrato nulla nei GT (lo vedremo alla Vuelta), Evenepoel deve risolvere i problemi di guida della bici e dimostrare molto rispetto ai GT. Aspettando Ayuso!

Il fatto è che Pogacar e Roglic sembrano davvero fenomenali. Per impensierirli non credo che basterebbe il miglior Hinault, nè, per motivi diversi, Froome, o Indurain, o Pantani (Armstrong discorso a parte), credo che per giocarsela ci vorrebbero Merckx, un Ullrich con la testa sulle spalle o il miglior Fignon (per motivi che non so precisare, Pogacar me lo ricorda). 
I due sloveni devono ancora dimostrare molto ma non credo di esagerare. 
 
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#50
Mi è piaciuto in queste prime giornate Quintana. Che non faccia classifica credo sia un bluff...
 
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#51
Ok che Porte è a quasi quattro minuti da Pogi, ma se in Ineos lo usano come gregario, nelle prossime tappe, sono proprio fuori di testa imho.

Mi pare l'unica vera alternativa a Carapaz che hanno.
 
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#52
Ballan ha detto una cosa che, per quanto ovvia, rifulge come un raggio di sole nel nulla cosmico dello studio RAI: è un Tour diverso, di solito dopo una settimana i migliori sono in un fazzoletto di secondi, qui invece si contano distacchi importanti e questo cambia la corsa, pone la necessità di attaccare, di provare a ribaltare la situazione. Tra l'altro, Ballan ha considerato che potrebbe essere lo stesso Pogacar ad attaccare, circostanza che può certamente proporsi. 

E' irrilevante che Pogacar non abbia preso la Gialla e stupisce sentire e leggere tanti commenti al riguardo. Domani tappa per velocisti, e non sarebbe cambiato nulla, da venerdì sarà di fatto la UAE a dover gestire, una UAE discretamente acciaccata dalle cadute e che non sembra del tutto attrezzata. Finora a dare una mano a Pogi ho solo intravisto Bjerg in pianura e Formolo sugli strappi. Hirschi è stato sull'orlo del ritiro, ben poco si sa di McNulty (oggi caduto), Rui Costa e Majka, non proprio gregari per vocazione. Di sicuro, sulle rampe finali delle prime due tappe non li ricordo. 
L'UAE saprà dare una mano al capitano? Bella domanda... 

D'altra parte, nel ciclismo di oggi, tanto legato ai punti dei piazzamenti, vedremo tutti questi attacchi alla baionetta? 
La conduzione Ineos desta non poche perplessità: qualcuno ha capito con quale senso abbia fatto lavorare Porte per Thomas (!!??) sul Mur de Bretagne, affibbiando un'altra trentina di secondi al tasmaniano? Proprio Porte potrebbe essere una delle carte migliori a disposizione dell'ex Sky. 
Qualche risposta la avremo già dalla tappa di venerdì, che si presta molto ad attacchi per mettere alla prova la tenuta UAE. 
 
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#53
Majka io me lo ricordo sempre come un ottimo gregario di Contador.

Più che altro, l'impressione è che si stia avviando verso il fernet.
 
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#54
(30-06-2021, 06:17 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Ok che Porte è a quasi quattro minuti da Pogi, ma se in Ineos lo usano come gregario, nelle prossime tappe, sono proprio fuori di testa imho.

Mi pare l'unica vera alternativa a Carapaz che hanno.

Lui e in minor misura Lopez (e magari Vingegaard, ma penso sia votato al ruolo di gregario puro) possono essere la bilancia della corsa. Se attaccano seriamente da lontano, che non vuol dire l'inizio dell'ultima salita perchè li serve a poco, la corsa può diventare davvero bella
 
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#55
Avvio più bello del tour che io abbia mai visto. E senza ancora tappe di montagna.
 
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#56
Ma come si fa a non emozionarsi, a non piangere, quando van der Poel e Van Aert attaccano insieme al Tour de France?
 
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#57
È un altro ciclismo Wub
 
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#58
Che ricordi quando dicevo ai miei amici che Vdp e Wva erano due dei ciclisti più forti del mondo non ciclocrossisti CICLISTI e loro mi parlavano di Froome e di Sagan
 
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#59
Su le mani chi pensa che dieci maglie verdi non valgano questa settimana Groupwave
 
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#60
Wow, giornata tosta, ho faticato quasi quanto gli uomini in fuga... Un paio di tartine e un aperol spritz con tanto ghiaccio me li merito! 
Grande rimescolamento e millemila temi possibili... 

Mohoric da applausi a scena aperta, veramente eccezionale! La sua commozione già prima dell'arrivo mi ha colpito. E' uno dei motivi di grande bellezza del ciclismo, l'enorme fatica, i tanti allenamenti, poi basta una caduta. Da quel terrificante salto mortale al Giro a questa meraviglia...  Applausi Applausi Applausi Applausi Applausi Applausi

Spiace tantissimo per Roglic. Gli anni passano, non avrà tante occasioni, e anche qui basta una caduta. Irritanti al massimo grado le chiacchiere RAI, con De Luca, Orlando e Conti a dire che, dato che è andato bene nella crono, è colpa della preparazione sbagliata, non avendo corso dalla Liegi... Per fortuna che Garzelli non è entrato nel classico trenino RAI dei "sono d'accordo", chiarendo quanto una caduta possa incidere e argomentando con forza. Tra l'altro, anche una certa mancanza di rispetto per un evidente campione. E' che capiscono poco di ciclismo. 
Lasciamo perdere l'enorme sequenza su Nibali troppo criticato in patria, Nibali che corre con grande intelligenza, Nibali che recupera su Pogacar, ecc. ecc. . Ci pensa Don Vincenzo a riportare un po' di realtà con dichiarazioni tranquille... 

Bello lo scatto di Carapaz ma sensato? Con meno impegno della Movistar avrebbe forse guadagnato una ventina di secondi. Di sicuro ha speso. Ha comunque sempre dimostrato un ottimo recupero e la gamba c'è (ma nelle prime due tappe non ha risposto agli scatti). Forse ha visto Pogacar poco brillante e ha deciso di provare. 

Pogi ha confermato di aver fatto fatica, come ovviamente è stato per tutti. Entra il gioco il recupero e sembra che in questo lui abbia dei vantaggi. Domani le salite non scherzano. 
UAE non fortissima ma forse meno fragile di quanto si potesse pensare, con Majka che ha destato buone impressioni e tutta la squadra presente nel dare una mano. 

La Ineos fa fatica a cambiare mentalità. A un certo punto hanno messo Porte e Kwiat a tirare. Avrebbe avuto molto più senso mandarli all'attacco, ad esempio già dalla "Liberation". Contenti loro. 

Van Aert ha 3 minuti su Pogi e di più sugli altri ma finora non è sembrato una "macchina" come lo scorso anno. Intendiamoci, oggi si è fatto un mazzo così e lui e il rivale sono stati magnifici, inclusa la capacità di dare ancora qualcosa quando il serbatoio era ormai vuoto. Va a finire che mi diventano amici...  :) Che corridori fantastici! 
Tuttavia, come spesso accade nei GT, non si visualizzano bene le tante montagne e le difficoltà delle tre settimane. Tirreno e Tour sono cose diverse (frase geniale, da eureka!). 

Gli sforzi di oggi potrebbero fare tante vittime domani... Altra rimescolata? 
Certo che così tanti grandi corridori stanno rendendo questo Tour davvero bello. 
 
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