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Trek - Segafredo 2016
#1
Presentazione del team Trek Factory Racing per la stagione 2016: i corridori che andranno a comporre l'organico della squadra; la composizione dello staff tecnico; l'abbigliamento tecnico (maglia, completo) e il materiale tecnico (biciclette, componentistica); il calendario delle corse.

Trek - Segafredo
Stati Uniti d'America



Informazioni
Sigla UCI: -
Licenza: World Tour
Affiliazione: Stati Uniti d'America

Indirizzo:
Trek Factory Racing
Filliersdreef 11,
9800 Deinze,
UNITED STATES OF AMERICA
divisa





Organico
Eugenio Alafaci
Julian Arredondo
Fumiyuki Beppu
Julien Bernard
Jack Bobridge
Niccolò Bonifazio
Fabian Cancellara
Marco Coledan
Stijn Devolder
Laurent Didier
Fabio Felline
Ryder Hesjedal
Markel Irizar
Bauke Mollema
Giacomo Nizzolo
Yaroslav Popovych
Grégory Rast
Kiel Reijnen
Frank Schleck
Peter Stetina
Jasper Stuyven
Edward Theuns
Boy Van Poppel
Riccardo Zoidl
Haimar Zubeldia



Staff tecnico
General Manager: Luca Guercilena

Direttori Sportivi: Kim Andersen, Adriano Baffi, Dirk Demol, Alain Gallopin, Luc Meersman.

Biciclette: Trek Bikes






 
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#2
Chiusa la rosa della Trek Factory Racing per la stagione 2016. Ai 18 confermati della stagione precedente, si sono aggiunti gli ingaggi di Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), Peter Stetina (BMC Racing Team), Edward Theuns (Topsport Vlaanderen-Baloise), Kiel Reijnen (Unitedhealthcare), Julien Bernard (stagista) e Jack Bobridge (Budget Forkflits).
Salutano invece Busche (UnitedHealthcare), Jungels (Etixx-Quick Step), Roulston (ritirato), Sergent, Silvestre, Steegmans (ritirato), Danny van Poppel (Team Sky), Vandewalle e Watson.

Trek Factory Racing 2016

Nuovi acquisti: Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), Peter Stetina (BMC Racing Team), Edward Theuns (Topsport Vlaanderen-Baloise), Kiel Reijnen (Unitedhealthcare), Julien Bernard (stagista), Jack Bobridge (Budget Forkflits).

Confermati: Eugenio Alafaci, Julian Arredondo, Fumy Beppu, Fabian Cancellara, Marco Coledan, Stijn Devolder, Laurent Didier, Fabio Felline, Markel Irizar, Bauke Mollema, Giacomo Nizzolo, Yaroslav Popovych, Gregory Rast, Fränk Schleck, Jasper Stuyven, Boy Van Poppel, Riccardo Zoidl, Haimar Zubeldia
 
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#3
Una squadra piena di giovani interessanti, da seguire soprattutto Cancellara, Devolder, Hesjedal, Popovych, Rast, Schleck e Zubeldia Rockeggio

E meno male che Roulston e Steegmans si sono ritirati così hanno svecchiato un po'
 
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#4
Fosse solo l'età media... :-/

Il problema di 'sta squadra è che non ha né capo né coda, non ha un'identità propria. E ci sta benissimo: dopo due grandi accentratori come Andy e Cancellara, vivere qualche stagione di transizione è da mettere in conto. Certo che anche questa campagna acquisti è sembrata fatta su cosa passasse il convento, senza una grandissima logica di ricostruzione: vediamo se azzeccano il colpo Theuns. Jungels, per dire, è stato un mezzo fallimento. Sese
 
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#5
Bonifazio è un gran colpo, il resto è veramente orribile. Davvero si fatica a capire la logica, ad esempio perché prendere Bernard e non Basso, che da stagista ha fatto meglio e nel finale di stagione è stato tra i migliori in assoluto in Italia? Theuns probabilmente farà la fine di Vanbilsen e Van Asbroeck, i due americani non hanno nessun margine di crescita e Bobridge è solo un pistard, totalmente inadatto al ciclismo europeo. Poi appunto quando confermi 6 corridori con più di 35 anni (e ne aggiungi un altro) si vede che hai qualche problema a programmare.
Poi hanno confermato corridori in evidente difficoltà come Arredondo, B.Van Poppel, Stuyven, Zoidl, tutta gente che se non si dà una mossa è totalmente inutile nel World Tour. Un'ultima grande stagione di Cancellara potrebbe salvarli per il 2016, ma serve anche concretezza da Nizzolo
 
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#6
Stuyven ha vinto alla Vuelta prima di doversi ritirare, sta calmino Rockeggio
 
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#7
Il dubbio di Bonifazio è legato alla coesistenza con Nizzolo: non vorrei che si trovassero a pestarsi i piedi. Certo che se Nizzolo non porta a casa mai nulla, fan presto poi a liberarlo per qualche squadra più piccola alla quale anche solo i piazzamenti fan molto comodo.

Il discorso di Bobridge penso vada letto in ottica olimpica: una medaglia, anche se in un'altra disciplina, fa sempre comodo. Sese

Condivido il rinnovo dei Devolder, dei Rast ecc: Cancellara comunque vorrà lasciare il segno, e conviene liberare i gregari una volta che il capitano si sarà fatto da parte. Mentre tutti quei mezzi (o anche un quarto :-/) di capitani per le corse a tappe proprio non li capisco un granché... Boh
 
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#8
Bobridge comunque la medaglia la vincerà col quartetto, è pur sempre una medaglia olimpica, però non so quanta promozione riescono a farsi con una cosa del genere. Però sarebbe notevole una tripletta con medaglie in tutte le specialità del ciclismo: Bobridge su pista, McConnell-Batty nella mountain bike e Cancellara su strada (crono ovviamente).
Bonifazio-Nizzolo non penso ci saranno problemi, specie con Van Poppel che è andato via. Anzi in certe gare si possono dare una mano, per quanto entrambi mi sembrano molto a disagio nel ruolo di ultimo uomo
 
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#9
Boh, non so: mi sembrano un po' troppo simili, e appunto come ultimo uomo non convincono nessuno dei due (vedi Bonifazio alla Sanremo o Nizzolo a Baku). Per dire, al Giro chi porti? Entrambi?! Mah...

Ovvio, se fosse rimasto pure Van Poppel a Bonifazio conveniva restare alla Lampre. Asd
 
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#10
Nizzolo, Bonifazio, Felline: la Trek scende in campo
A Milano, un divertente 5 contro 5 a calcetto tra ciclisti e staff del team americano per dare il via alla nuova stagione

[Immagine: trek-kHm-U130965467155PxC-620x349@Gazzet...1511172126]
Ciclisti e staff della Trek si sfidano a calcetto

La nuova stagione della Trek inizia... dal pallone. Oggi a Milano, una partitella in famiglia ha segnato la fine delle, seppur brevi, vacanze: cinque contro cinque, ciclisti contro staff. Da una parte Giacomo Nizzolo, Eugenio Alafaci, Fabio Felline, Marco Coledan e il nuovo arrivato — ma già pienamente integrato — Niccolò Bonifazio; dall'altra il general manager Luca Guercilena con Adriano Baffi, Stefano Cerea, Mauro Adobati e Yaroslav Popovich "in prestito". Tiri, gol, risate e la vittoria finale che va ai ciclisti. "Con una netta supremazia" aggiunge Giacomo Nizzolo. Anche per il velocista milanese, da domani si inizia a guardare al 2016 con i primi allenamenti.



Per la prossima stagione la Trek potrà contare sui giovani Edward Theuns e Niccolò Bonifazio, l'organico è stato poi rafforzato con gli arrivi di Peter Stetina, Jack Bobridge e Kiel Reijnen mentre per i grandi giri si è aggiunta l'esperienza di Ryder Hesjedal, re del Giro 2012. Oltre al nutrito gruppo italiano, sempre a caccia di vittorie, le punte di diamante saranno l'olandese Bauke Mollema e Fabian Cancellara, all'ultima stagione prima del ritiro.

m.baz. (@ilbazzo) per gazzetta.it
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-11-20...7155.shtml
 
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#11
Nooo il mitico Alafaci non può tifare l'Inter.....
 
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#12
Guercilena: Bonifazio, Mapei Sport, Nibali e un 2016...
Il tecnico milanese parla della stagjone pronta a scattare

È sempre in movimento, anche quando potrebbe stare fermo. Luca Guercilena non è tipo da caminetto, anche perché la sua giovane età lo porta ad essere attivo anche in un periodo che molti considerano di riposo. «A parte il fatto che a me piace da sempre il riposo attivo – ha spiegato il giovane team manager del Team Trek -, ma ormai di momenti per tirare il fiato non ce ne sono. Nel periodo in cui i corridori si ritagliano il loro sacrosanto periodo di recupero, noi siamo impegnatissimi ad impostare la nuova stagione, il primo raduno e tutto quello che ne concorre».

A proposito, quando il primi ritiro?
«Dall’8 al 18 dicembre saremo a Benidorm, quello sarà il via ufficiale della stagione 2016».

Pronti?
«Io prontissimo, spero, ma ne sono sicuro, che lo siano anche i ragazzi».

Venticinque corridori: 18 conferme e sette nuovi innesti.
«Non abbiamo cambiato molto, ma ci sono stati degli importanti acquisti che sono sicuro serviranno al team per essere più competitivo. Abbiamo perso Danny Van Poppel e Bob Jungels, due giovani di valore, ma li abbiamo sostituiti con Stetina e Reijnen. Ryder Hesjedal è un innesto importante, di grande valore che andrà a garantire peso specifico a tutta la squadra soprattutto nei Grandi Giri. È un atleta di esperienza, che può ancora dare molto, sia in corsa che fuoricorsa, con il suo carisma e la sua esperienza. A questi vanno aggiunti anche Bobridge, che sappiamo essere un grande talento, quindi Theuns e Bonifazio, che sono stati tra i migliori corridori dell’Europe Tour. Insomma, mi sembra che si sia fatto una buona campagna acquisti».

Cosa ti aspetti dal 2016?
«Molto. Lo dico senza tanti giri di parole, perché siamo americani e gli americani non amano tanto i giri di parole, sono diretti, franchi e immediati. Dopo un 2014 che è stato l’anno del nostro esordio e una stagione, quella appena terminata, che ci è valsa 21 vittorie ma potevamo fare molto di più se solo non avessimo avuto tanti incidenti di percorso, chiedo un salto di qualità, forte ed evidente».

Cancellara che calendario farà: dopo le classiche darà l’addio o per lui ci sarà una stagione piena?
«A questa domanda risponderò tra qualche giorno, portate un po’ di pazienza e saprete tante cose, alcune potrebbero essere davvero importanti: non solo per noi».

È vero che a livello di preparazione il team lo porterai in una casa che tu conosci molto bene e alla quale sei legato da sempre: il Centro Mapei sport di Olgiate Olona?
«È vero, da quest’anno per la preparazione ci affideremo ad un centro che per me è davvero una seconda casa. Con noi lavorerà a stretto contatto con tutto il team Andrea Morelli e tutto lo staff di Mapei Sport».

Nibali interessa alla Trek, Vinokourov dice che il siciliano non si muoverà dell’Astana: come è la situazione?
«Aperta. Non ho mai nascosto il nostro interesse, ma so anche che i celesti Astana faranno di tutto per non privarsi di un corridori di valore come Vincenzo. Noi siamo lì, alla finestra, pronti a intervenire se ci sarà la condizione per intervenire».

Tra qualche giorno conosceremo i punti della riforma del ciclismo che prenderà vita dal 2017, cosa pensa dell’ipotesi di ridurre il numero dei corridori da 9 a 8 atleti per i Grandi Giri e da 8 a 7 per le corse di un giorno?
«Può essere un’idea, che però va letta in un contesto più generale di riforma».

Si è polemizzato molto per l’addendum di Velon, cosa è successo?
«Niente, non esiste nessun addendum, forse qualcuno si è fatto prendere la mano. I contratti che noi facciamo firmare sono quelli dell’Uci, e solo questi hanno firmato e firmeranno i corridori».

Come valuta l’operato dell’Uci?
«Buono. Mi sembra che stiano facendo di tutto per migliorare il prodotto ciclismo. L’Uci è tornato ad essere un legislatore e non un organizzatore, e questo è senz’altro un bene per tutto il movimento».

Le squadre, in particolare quelle che si sono associate sotto il tetto di Velon, riusciranno a far capire all’Aso che è interesse di tutti pedalare tutti nella stessa direzione?
«Al momento siamo su strade parallele, ma se comprenderanno che è necessario convergere verso uno stesso traguardo, i benefici saranno per tutti. Spesso l’Aso pensa che possa perdere qualcosa, noi siamo convinti che possano addirittura guadagnarci, con noi al loro fianco. Quello che noi proponiamo è un’opportunità: per noi, per loro e per il ciclismo intero».

tuttobiciweb.it
 
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#13
Segafredo affianca la Trek.
Il colosso del caffé sarà secondo nome del team di Guercilena e Cancellara dal 2016, e per tre anni.

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/03-12-20...7688.shtml
 
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#14
Ora hanno cancellato l'articolo
 
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#15
Ci sta - e non sarebbe la prima volta - che abbiano sbagliato i tempi di pubblicazione online dell'articolo Sese
 
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#16
Segafredo torna nel ciclismo: accordo con Trek, sognando Nibali
Manca l'annuncio ufficiale ma è tutto fatto

Due notizie, una più bella dell’altra. Una l’abbiamo data noi di tuttobiciweb.it qualche giorno fa e ieri è stata ufficializzata dagli stessi interessati: dal prossimo anno il Centro Mapei Sport, gioiello di scienza applicata al ciclismo torna a pedalare a fianco di uno dei team più forti del mondo. Torna al fianco di uno dei “suoi figli”, quel Luca Guercilena che si è formato proprio nel Centro voluto dall'attuale presidente di Confidustria Giorgio Squinzi e realizzato con sapiente passione e competenza dall’indimenticato Aldo Sassi.

L’altra notizia, non è stata ancora ufficializzata ma era nell’aria e sarà ufficializzata solo tra qualche giorno, è l’ingresso di un grande brand italiano – Segafredo - che andrà ad affiancare come secondo nome il team americano di Fabian Cancellara e Giacomo Nizzolo (maglia rossa del Giro). Non è però escluso che questa prestigiosa azienda possa poi fare il primo nome.
È una grande notizia, questa. Era da anni che si parlava di un ingresso nel mondo del ciclismo del colosso italiano del caffè, lanciato dall’imprenditore trevigiano Massimo Zanetti, incontrato più volte in questi anni lungo le strade del Giro d’Italia come semplice appassionato delle due ruote. Ora però il dado è tratto: entra nel ciclismo. Appoggerà questo progetto americano. Sembra che una firma ci sia già stata e lo sbarco nel ciclismo di un brand come Segafredo segna il rinascimento italiano, che speriamo possa fare bene a Segafredo e a tutto il nostro movimento che al momento poteva mostrare con orgoglio e riconoscenza solo e soltanto la Lampre-Merida: a proposito, alla famiglia Galbusera si dovrebbe davvero fare un monumento per la loro sponsorizzazione che è ormai una delle più longeve se non la più longeva al mondo. Ma questo è un altro discorso…

Insomma, godiamoci questa bella notizia che dà in esclusiva questa mattina «La Gazzetta dello Sport». Godiamoci la scesa in campo di un gruppo da 2.400 dipendenti e 1,3 miliardi di euro di fatturato. Già sulla maglia di Francesco Moser nella Supermercati Brianzoli 1986-1987, il marchio Segafredo si sposa con la squadra di Guercilena. «Accordo triennale: 2016, 2017 e 2018, e un’opzione per ulteriori due stagioni – scrive Ciro Scognamiglio quest’oggi -. Queste saranno le fondamenta per la creazione di una grande squadra dal cuore italiano, con leader Vincenzo Nibali. Sì, anche questo non è un mistero, ma un progetto bello e buono reso noto qualche settimana fa dalla stessa Gazzetta: prendere il siciliano e costruirgli attorno una squadra a sua immagine e somiglianza. Sarebbe il sogno di Luca Gurcilena, ma anche di Massimo Zanetti e Giorgio Squinzi.

Segafredo ama lo sport. Lo ama da oltre venti anni: la F.1, con McLaren dal 1984 al 1986 (tre Mondiali con Prost e Lauda) e in questa stagione con pilota Alonso; il calcio, dal Bologna negli Anni 80 al Treviso, e ancora alla squadra rossoblù, di cui è stato presidente nel 2010, con Gianni Morandi presidente onorario; il basket, prima a Gorizia dal 1984 al 1988, quindi ancora a Bologna con la Virtus. E poi volley e rugby a Treviso. Insomma, il ciclismo ha la grande opportunità di giocarsi una carta importante e pesante come quella della Segrafredo, l’eccellenza del made in Italy nel mondo della torrefazione. Un marchio globale che può rendere dolcissimo e dall’aroma unico il futuro del ciclismo italiano nel mondo.

tuttobiciweb.it
 
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#17
Ufficiale: con Trek c'è Segafredo
Annunciato oggi a Treviso l'accordo triennale

[Immagine: showimg.php?cod=85673&resize=10&tp=n]
 
Trek e Segafredo pedaleranno insieme per i prossimi tre anni. Ed è una notizia importante perché segna l'ingresso nel ciclismo di un grande marchio italiano. L'accordo viene presentato oggi a Treviso, nella sede di Segafredo alla presenza di Massimo Zanetti, presidente di Massimo Zanetti Beverage Group, del vicepresidente di Trek Bicycle Joe Vadeboncoeur e del direttore generale della squadra Luca Guercilena. Presenti anche tre corridori di grande prestigio come Fabian Cancellara, Giacomo Nizzolo e Bauke Mollema.

Sono i filmati ad aprire la presentazione ufficiale: il primo presenta Trek, il secondo Segafredo ed il terzo è stato realizzato in Spagna con i corridori che danno il benvenuto allo sponsor scherzando sul caffè più buono che, come dice chiaramente Alafaci ai compagni stranieri, «è naturalmente quello italiano».

Tra storia e futuro l'intervento di patron Massimo Zanetti: «Quando ero bambino, mio papà mi portò a una tappa del Giro d'Italia e lì vidi Coppi e Bartali, Fausto era in maglia rosa, mentre Gino indossava quella tricolore di campione italiano. Rimasi così colpito che, da quel momento in poi, ho sempre ripetuto a me stesso che prima o poi avrei sponsorizzato il ciclismo e oggi quel sogno si realizza grazie a Trek. Sono convinto che raggiungeremo grandi successi, come ci è già accaduto di fare in Formula 1, dove Segafredo Zanetti è stato tre volte campione del mondo con Rosebrg, Lauda e Prost, senza dimenticare il mio amico Ayrton Senna, con il quale abbiamo lavorato per tanti anni».
E ancora: «Non sono emozionato - sono stato anche un politico... - ma contento sì, perché sono un uomo di sport: mio padre mi ha trasmesso la passione per diverse discipline, ma sono nato nella Provincia con il più alto tasso di pedalatori... La domenica mi diverto in bici con il mio amico Red Canzian e altri compagni d'avventura. Per l'avventura nel ciclismo abbiamo creato una società ad hoc chiamata Segafredo Zanetti Grandi Eventi, il dottor Baraldi ne sarà l'amministratore e si occuperà di questa partnership. Che per noi è davvero molto importante visto che il 50% del nostro fatturato è negli Stati Uniti. E poi a Trek ci uniscono molte cose: i colori delle società sono gli stessi ed entrambe le aziende aono nate in ambito familiare e sono cresciute fino a raggiungere un livello internazionale».

La parola passa poi al vicepresidente di Trek Bicycle, Joe Vadeboncoeur: «Chiunque corra in bicicletta sa che non c'è nulla al mondo che leghi bene con il ciclismo quanto il caffè e noi siamo entusiasti di dare il benvenuto in squadra a Segafredo Zanetti, non vediamo l'ora di correre insieme nelle prossime stagioni. Non ho mai incontrato un ciclista a cui non piaccia il caffè, non so se ho mai fatto una pedalata che non sia iniziata o terminata con un caffè. Il nostro sarà un matrimonio perfetto».
Il vicepresidente poi aggiunge: «Il nostro video e quello di Segafredo Zanetti sono iniziati allo stesso modo, con un libro che si apre, come dire che sono due storie simili che si incontrano. L'accordo che abbiamo sottoscritto è a lungo termine, durerà almeno 3 anni, e siamo entusiasti di quello che potremo creare insieme. Tutto il team è ottimista per questa partnership, nei prossimi anni potremo puntare ancora più in alto».

Il grande regista dell'operazione è stato il team manager Luca Guercilena che sottolinea: «La partnership con Segafredo Zanetti è una notizia meravigliosa. Sin dagli esordi della squadra, due anni fa, abbiamo lavorato su un piano a lungo termine. Con Segafredo Zanetti abbiamo trovato un partner che condivide i nostri stessi valori. L'importanza di questo accordo e la sicurezza che ci offre, ci permetteranno di investire ancora di più nella squadra e di far crescere altri nuovi giovani talenti».
E ancora: «Ho avuto la fortuna di incontrare persone importanti: John Burke che mi ha dato fiducia per creare il progetto Trek ed ora il signor Zanetti. Un vero colpo di fulmine ci ha fatto capire di poter fare qualcosa insieme: il ciclismo è il veicolo migliore per promuovere le aziende, i ciclisti possono essere toccati con mano dai tifosi a differenza di quel cha accade in altri sport. Sono felice della collaborazione e da italiano sono orgoglioso di aver fatto entrare nel nostro mondo un industriale e un’azienda di questo livello. L’obiettivo mio e dei ragazzi sarà quello di ripagare questa fiducia nel migliore dei modi».

Photogallery

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da Treviso, Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=85673
 
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#18
In vista del suo esordio stagionale, la Trek-Segafredo si presenterà in Australia con sei biciclette personalizzate ispirate ai colori nazionali dei suoi corridori in gara.

[Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-001P.jpg] [Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-002P.jpg] [Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-003P.jpg]
[Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-004P.jpg] [Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-005P.jpg] [Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-006P.jpg]
[Immagine: trek-segafredo-siete-bicis-siete-colores-fotos-007P.jpg]

Van Poppel avrà una bici arancione, come il colore simbolo del suo paese (Olanda); Arredondo si siederà sulla bandiera della Colombia: azzurro, rosso e giallo; per Hesjedal il rosso e il bianco del Canada; per Nizzolo, l'azzurro; Reijnen avrà il telaio bianco, più azzurro e rosso degli Stati Uniti; Bobridge, recente campione nazionale australiano, il giallo e il verde; e infine Stetina avrà una Trek azzurra chiara.
 
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#19
Trek-Segafredo: scelti i tre stagisti, c'è Mosca
Gli altri sono il belga Allegaert e il cileno Rodriguez

Alla conclusione del suo training camp la Trek Segafredo ha selezionato tre tirocinanti che sosterranno lo stage a aprire dal 1° agosto: si tratta di Jacopo Mosca, Piet Allegaert e Jose Luis Rodríguez.

Jacopo Mosca, 22 anni, corre per la squadra Viris Maserati. Mosca ha iniziato a correre all'età di 10 anni e ha vinto 20 gare nella categoria giovanili mettendo in evidenza le sue doti di scalatore e di attaccante.

Piet Allegaert, 21 anni, viene dal vivaio della Trek-Segafredo EFC Etixx. Il giovane belga è uno specialista delle corse di un giorno. Da junior ha concluso 6 ° il Giro delle Fiandre e quest'anno nella Parigi-Roubaix U23 si è piazzato al settimo posto.

José Luis Rodríguez, 22 anni, è un ciclista cileno che corre per il World Cycling Center UCI. Campione Nazionale Under 23 nel 2015 e Campione Pan-Americano 2016 tanto nella corsa su strada quanto nella cronometro. E lo scorso anno, al Tour de L'Avenir, ha vestito anche la maglia di leader.

tuttobiciweb.it
 
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#20
La Trek-Segafredo con una maglia speciale pro-sicurezza alla Japan Cup
La Trek-Segafredo sarà al via della Japan Cup con una divisa speciale per portare avanti un messaggio lanciato da Trek sull’importanza della sicurezza sulle strade: la compagnia ha infatti pubblicato di recente i risultati di uno studio in collaborazione con la Clemson University che hanno portato a lanciare l’ABCs of Awareness, dei semplici passi per aumentare la visibilità e quindi la sicurezza dei ciclisti sulle strade.



cicloweb.it
 
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