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Tris di Marianne Vos, il Giro torna suo. Podio tutto Rabo Liv
#1
Tris di Marianne Vos, il Giro torna suo. Podio tutto Rabo Liv con Ferrand-Prevot e Van Der Breggen
Quinto posto finale per Elisa Longo Borghini, Bronzini porta a casa una tappa.


Marianne Vos festeggia la sua terza vittoria al Giro - foto velofocus.com


Già dalla partenza di Caserta e considerate le premesse relativamente al risultato dell'Emakumeen Bira si era capito subito quale sarebbe stato il tema predominante di questo Giro Rosa, i due chilometri del prologo in notturna hanno visto il dominio totale della Rabo Liv con quattro corridori ai primi quattro posti, la prima maglia rosa l'ha vestita Annemiek Van Vleuten che ha battuto di 81/100 Marianne Vos, con Ferrand-Prevot e Van Der Breggen a seguire, un risultato che ad eccezione della vincitrice di giornata è stato premonitore di quello che si sarebbe rivelato il podio finale sul Ghisallo.

Un monopolio quasi totale con sei tappe conquistate su dieci, spezzato solo dalla vittoria di Giorgia Bronzini nell'arrivo in volata di Frattamaggiore, e da una bentornata Emma Pooley che dopo essere uscita di classifica nelle prime tappe a causa di qualche contrattempo di troppo (fisico e non solo) si è aggiudicata tutte le frazioni di alta montagna a San Fior, a San Domenico di Varzo e nella giornata conclusiva alla Madonna del Ghisallo dimostrandosi la migliore in salita e portandosi a casa la maglia verde di migliore scalatrice.



Emma Pooley prima a San Domenico di Varzo - foto velofocus.com


Quattro le tappe vinte da Marianne Vos ma la decisiva per la vittoria finale prima di quelle conquistate in volata a Jesi, Cesenatico e Chiavenna è stata probabilmente la prima a Santa Maria a Vico, dove su un circuito presentato per velociste ma dimostratosi tutt'altro ha attaccato con Ferrand-Prevot e Longo Borghini guadagnando oltre un minuto su tutte le altre avversarie. Poi forte anche degli abbuoni conquistati ha potuto gestire nelle tappe più dure con l'unica giornata di difficoltà nella penultima tappa a San Domenico di Varzo ma il vantaggio su Mara Abbott era a quel punto superiore ai 3 minuti e dunque non ci sono stati problemi, l'unico rischio poteva arrivare dalle proprie compagne di squadra che però se nella già citata tappa piemontese hanno corso in maniera piuttosto disordinata nella frazione conclusiva sono rientrate nei ranghi correndo al fianco della capitana e soffocando sul nascere tutte le velleità bellicose della statunitense in maniera a volte fin troppo "fisica". Probabilmente se Ferrand-Prevot avesse corso per un'altra formazione sarebbe stata la vincitrice di questo Giro ma di storie del genere sono pieni gli annali del ciclismo e a soli 22 anni la brava Pauline dopo aver trionfato alla Freccia Vallone e all'Emakumeen Bira si è comunque portata a casa uno splendido secondo posto con la maglia bianca di miglior giovane, come giovane è anche la ventiquattrenne Anna Van Der Breggen in grado di conquistarsi il podio con una condotta di gara sempre orientata all'attacco.




La Rabo Liv sul podio del Giro Rosa - foto Anton Vos


Come se tutto ciò non fosse stato sufficiente a determinare la assoluta preponderanza della formazione guidata da Koos Moerenhout c'è da sottolineare un ulteriore successo di tappa per Annemiek Van Vleuten che ha portato a termine vittoriosamente la fuga che ha caratterizzato la terza tappa da Caserta a San Donato Val di Comino, dopo due anni di problemi fisici è un graditissimo ritorno ad alti livelli quello della vincitrice della coppa del mondo 2011 che ha terminato all'ottavo posto in classifica generale.
La campionessa uscente Mara Abbott ha perso troppo terreno nelle tappe iniziali e non è riuscita a recuperare a sufficienza in montagna su salite meno dure rispetto alle due edizioni in cui è risultata vincitrice, portando a termine la corsa al quarto posto della classifica generale; la bandiera italiana è stata tenuta alta, oltre che da Giorgia Bronzini che come detto si è portata a casa una tappa insieme con diversi altri piazzamenti e un paio di fughe nelle tappe a lei meno adatte, anche da Elisa Longo Borghini quinta in generale e fino a due giorni dalla fine in piena corsa per la maglia rosa soffrendo più del previsto le salite conclusive in particolare nella penultima frazione disputata sulle strade di casa; protagoniste importanti sono state anche Elena Berlato seconda a Val di Comino e Valentina Scandolara in fuga un giorno sì e uno pure e a lungo titolare della maglia verde, mentre sono da depennare a causa di problemi fisici che già si portavano dietro da prima della partenza le prestazioni di Tatiana Guderzo e Francesca Cauz.



Giorgia Bronzini vince a Frattamaggiore - foto velofocus.com


Terza vittoria in quattro anni per Marianne Vos sulla cui grandezza ogni parola possibile è stata già spesa e ripetuta innumerevoli volte, se poi chi è in grado di batterla corre per lei allora tutto è ancora più semplice, nonostante ciò è stato un Giro spettacolare corso a tutta dal primo all'ultimo giorno, ma la chiosa finale è dedicata al pubblico, grande protagonista di questa edizione, numeroso come non mai già dal prologo di Caserta fino all'ultima giornata sul Ghisallo ad incitare come è consuetudine per questo sport tutti gli atleti indipendentemente dalla squadra, dalla nazionalità o dalla fama che caratterizza ciascuno di essi, sia col sole a picco che con la pioggia torrenziale le strade della corsa così come le aree di partenza e di arrivo sono sempre state accompagnate da una gran folla anche in quelle zone dove ahimé il ciclismo non è popolare come altrove.

Bidone Jack

Classifica finale Giro Rosa 2014
1 Marianne Vos (Ola) - Rabo Liv
2 Pauline Ferrand-Prevot (Fra) - Rabo Liv +15"
3 Anna Van Der Breggen (Ola) - Rabo Liv +1'32"
4 Mara Abbott (Usa) - UnitedHealthcare +1'54"
5 Elisa Longo Borghini (Ita) - Hitec Products +2'06"
6 Claudia Lichtenberg (Ger) - Giant Shimano +3'18"
7 Megan Guarnier (Usa) - Boels Dolmans +6'59"
8 Annemiek Van Vleuten (Ola) - Rabo Liv +7'16"
9 Emma Pooley (Gbr) - Lotto Belisol +8'23"
10 Emma Johansson (Sve) - Orica Ais +8'36"
classifica completa

risultati e dettagli della corsa:
https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...inile-2014
 
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[+] A 6 utenti piace il post di BidoneJack
#2
Grande Marianne!
 
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#3
PFP > Vos
 
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#4
Johansson >>>>> AVDB > PFP
 
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[+] A 1 utente piace il post di BidoneJack
#5
Sgarbozza ha pronunciato Polèi la Pooley Asd

PFP > resto della galassia... Sbav
 
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#6
L'ha chiamata così per tutto il Giro, comunque "Amanda Sprite" pronunciato al Trofeo Binda rimane ineguagliabile, forse solo "Neopognaschi" può reggere il confronto
 
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#7
Ma Sprite proprio Sprite non Sprait? Asd
 
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#8
come la bibita
 
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#9
Una Pooley un po' troppo "rujanesca" per i miei gusti, ma l'importante è che si sia fatta rivedere... Ave Ave
 
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