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Tulipani
#1
Oggi ascoltavo la canzone "Tulipani" degli Offlaga Disco Pax, canzone che parlava dell'impresa di Van Der Velde a Bormio nell'88.
Pensando proprio al titolo Tulipani mi è venuto in mente una possibile discussione da proporvi.
Cosa ne pensate del movimento olandese nel mondo del ciclismo? La Rabobank mi sembra che non sia riuscita a sviluppare al meglio questo movimento bruciando alcuni talenti, sembra così anche a voi?
C'è la speranza che il movimento olandese possa rifiorire oppure è destinato ad essere secondo sia nell'ambito delle classiche che nell'ambito delle corse a tappe?
 
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#2
Pur avendo una grande tradizione non sono mai stati uno dei movimenti più scintillanti, hanno avuto qualche campione giusto tra gli anni 60/70(Zoetemelk, Janssen, Raas, Kuiper) per il resto tanti corridori che hanno più o meno deluso le attese: da Breukink esploso giovanissimo, ma finito presto, ai "gemelli" Theunisse - Rooks(quest'ultimo il suo bel palmares comunque ce l'ha, quell'altro è ricordato solo per la vittoria sull'Alpe), passando per Dekker e Boogerd fino ad arrivare a Gesink...

Quest'ultimo doveva essere il faro di questa generazione, ma la sua squadra come ho già detto più volte ci ha lavorato malissimo ed ora è un corridore senza arte né parte. Mollema è un buon scalatore, ma non ha le potenzialità per vincere un GT, pareva averle Kruijswijk ma anch'egli dopo l'ottimo 2011 si è eclissato; Poels deve ancora riprendersi dal bruttissimo infortunio, e forse non lo farà mai. Ora le loro speranze sono riposte oltre che sul già citato Mollema sul duo Slagter - Kelderman, il primo è più un corridore da classiche, il secondo è uno da Tour de France, ma entrambi non mi pare abbiano il potenziale per diventare dei campionissimi...
 
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#3
Guardando i risultati ottenuti dalla Rabobank, noto che le vittorie più prestigiose sono raccolte da un Freire e da un Menchov e questo mi fa sorgere un dubbio: ma perchè non sono riusciti a valorizzare i loro talenti? Errore loro o semplicemente il talento degli olandesi non è poi così puro?

L'ultima classica monumento vinta da un olandese è stata la Roubaix di Knaven nel 2001 o sbaglio?
 
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#4
Il ciclismo olandese non è mai stato di primissimo piano per quanto abbia sfornato alcuni ottimi corridori come quelli che ha citato Luca, ai quali aggiungerei Adrie van der Poel, ma sono sempre stati mediamente inferiori a Belgio, Italia, Francia e Spagna. Se poi guardiamo agli ultimi 20 anni, quindi un arco di tempo piuttosto lungo, le vittorie importanti degli olandesi non sono molte, Dekker e Boogerd sono stati gli ultimi corridori di spessore per questa nazione. Doveva esserlo Gesink ma si è rovinato con le sue mani visto che la squadra le sue possibilità gliele ha date (e continua a dargliele) mentre Mollema è un corridore forse sottovalutato (visto che Gesink è sempre davanti nelle gerarchie della squadra) ma che comunque sta diversi gradini sotto ai pretendenti alla vittoria dei GT.
Se oltre al fatto che storicamente sono sempre stati inferiori alle nazioni di riferimento aggiungi che negli ultimi anni sono saliti alla ribalta anche paesi come GB, USA, Australia ecco spiegato l'ulteriore ridimensionamento del movimento olandese.
 
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#5
Quoto tutto quello che avete scritto. L'Olanda ha attraversato un periodo florido negli 70-80, con ottimi talenti e con squadre nazionali che li hanno aiutati molto, anche in modo illecito (e questo era un vantaggio forte che avevano nazioni come l'Olanda rispetto ad altre).

In più diciamo che i Tulipani sono sempre sbocciati presto, ma non so perchè praticamente tutti hanno finito per deludere le aspettative: c'è chi si è saputo reinventare e chi no. Questo difetto se lo stanno portando avanti negli anni e riguarda anche gli attuali Gesink e Kruiscoso.

La Rabobank non so se ha sbagliato tanto, ma per anni hanno tenuto in piedi la baracca con Boogerd e Dekker. Il futuro è difficile da pronosticare, qualche talento c'è, ma con gli anni l'assenza della Rabo si farà sentire... Se poi 'sto Van der Poel, che sembra un'iradiddio nel ciclocross, dovesse passare definitivamente alla strada sarebbe interessante, ma questo è più che fantaciclismo e non me lo auguro neanche.
 
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#6
Si, l'ultima "monumento" vinta dagli olandesi è la Roubaix del 2001 e tra l'altro (correggetemi se sbaglio) mi pare che fosse stata un'altra decisione di Lefevere, che era il ds della Domo, che stoppò Museeuw e Vainsteins.
Boogerd avrebbe potuto vincere di più se non fosse che avrebbe per forza dovuto staccare tutti visto che in volata era praticamente fermo. Dekker invece è solo un pezzente che ha casualmente vinto la Coppa del Mondo. Asd
 
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#7
Gli olandesi della Rabobank non sono riusciti a vincere nulla nonostante nel doping fossero all'avanguardia (e lo dimostrano Menchov e Rasmussen). Probabilmente il talento di molti è stato sopravvalutato e il clima Rabobank non ha aiutato la loro crescita


Comunque Van der Poel per adesso resterà nel ciclocross, se passa alla strada lo fa sul modello di Boom e Stybar
 
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#8
Ho notato che l'Argos è un team di nazionalità olandese. Questa squadra diciamo che si sta muovendo bene nel mercato coi giovani, potrebbero magari essere loro a far rifiorire un movimento ciclistico che con la chiusura di Rabobank e Vacansoleil e con la fuga di un talento come Slagter verso una squadra che sicuramente ha le carte per gestirlo bene, sembra destinato a perdere sempre più di importanza?

Perchè comunque è un confronto impietoso quello tra due storiche nazioni rivali come Belgio e Olanda..
 
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#9
Si l'Argos è olandese, ma non mi sembra punti più di tanto sugli olandesi. C'è Tom Dumoulin lì che mi piace molto, però non è uno che può trascinare un intero movimento.

La chiusura della Rabobank si farà sentire, nel bene e nel male...

Il paragone tra Belgio e Olanda non lo farei, non sono mai state sullo stesso livello.
 
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#10
Un olandese solo non trascina il movimento ma magari la scomparsa della Rabobank può portare l'Argos a puntare su giovani talenti olandesi.
Non saranno state sugli stessi livelli ma comunque la competitività anche a livello di squadre si vedeva.
 
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#11
Ma scusate la Belkin chiude?

Perché se così non fosse si è semplicemente ritirato uno sponsor e ne è entrato un altro...

L'Argos ha un progetto internazionale, gli olandesi in rosa quest'anno erano solo sette. Comunque hanno anche Sinkeldam che tra i dilettanti aveva vinto una Roubaix espoirs...
 
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#12
Belkin non chiude ma uno storico sponsor che lascia è comunque un bruttissimo colpo per il movimento dei tulipani.

P.S: Movimento dei tulipani che come nome fa una pippa al movimento 5 stelle che ricorda più un gelato che un azione politica.
 
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#13
Ma infatti la Belkin sostituisce completamente la Rabobank, non è cambiato nulla. L'unica cosa è che si è perso il filo diretto tra la squadra Continental (che mi sembra continui) e la squadra maggiore ma non è detto che sia un male
 
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#14
Belkin non è mica uno sponsor olandese, è vero che ha un mercato importante nei Paesi Bassi, ma c'è è un'enorme differenza con la Rabobank che per anni ha curato in primis nel far crescere i talenti nazionali. Un po' come in Italia sta succedendo con Cannondale queste squadre cercheranno di internazionalizzarsi di anno in anno, in modo graduale
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
#15
E di fatti li ha fatti crescere bene i talenti olandesi la Rabobank. Discorso che va bene solo su un piano teorico, perché su quello pratico mi sa che la Rabobank ha fatto più danni che altro...

Che poi comunque cambia lo sponsor, ma gli uomini che gestiscono la squadra sono gli stessi...
 
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#16
Infatti ho detto che la Rabobank mancherà sia nel bene che nel male, ma è innegabile che è uno sponsor che ha tenuto su il ciclismo olandese per quasi vent'anni.

Ora non so come si comporterà al Belkin ma non credo che sarà attenta allo stesso modo nello sviluppare (o almeno provare a sviluppare) il ciclismo olandese. Sono impreparato sul management, non so hanno tenuto lo stesso, ma so che alcuni li hanno silurati per vecchi motivi di doping tipo Bljlevens (o come caspita si scrive).
 
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#17
Concordo con quanto detto da Hiko, anche se la Rabobank è stata sostituita dalla Belkin la perdita di uno sponsor del genere è un grosso colpo e anche se i manager risultano essere quasi gli stessi di prima, le esigenze di sponsor potrebbero appunto cambiare.
 
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#18
Riuppiamo questo topic in virtù dei successi recenti.

Paradossalmente(ma neanche tanto) i due migliori corridori olandesi del momento non sono prodotti Rabobank, parlo ovviamente di T-Dum e Poels.

Kelderman invece non sta rispettando le attese, anzi pare stia facendo lo stesso identico percorso di Gesink, Mollema e Kruijswijk, corridori esplosi presto per poi sparire per un po' dai radar (va detto che Gesink è stato penalizzato dai problemi fisici) ed infine rivelarsi gente forte, ma non abbastanza per vincere le corse che contano.

E poi c'è Slagter che lascio commentare a Bidone.
 
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#19
Mamma mia che talento il macellaio Rockeggio Peccato preferisca sprecarlo per altre mansioni
 
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#20
Ed invece Kruis ha fatto un ulteriore passo in avanti ed ora è uno veramente in grado di vincere le corse che contano.

Mi sa che nessuno credeva che potesse fare un ulteriore passo in avanti, ma è tutto molto bello, da incompiuto che era rischia di vincere un Giro stupendo.

L'anno prossimo dobbiamo per forza far ripartire il Gdr, con lui e Quintana in squadra non mi ferma nessuno.
 
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