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Giro delle Fiandre, Alexander Kristoff corre e vince da grande campione. Battuto Terpstra, terzo Van Avermaet.
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Giro delle Fiandre, Alexander Kristoff corre e vince da grande campione. Battuto Niki Terpstra. Terzo Greg Van Avermaet, nessun italiano nella top ten.


Pugno al cielo per Alexander Kristoff - © BettiniPhoto2015

Il norvegese Alexander Kristoff (Katusha) si aggiudica la 99a edizione del Giro delle Fiandre, battendo in scioltezza l'olandese Niki Terpstra (Etixx-Quick Step) in una volata a due. Con in palmares già una classica monumento - la Milano-Sanremo del 2014 - e un podio sempre nella Classicissima poche settimane fa, Kristoff si candida così come faro nelle grandi corse del pavé: in un anno in cui infatti erano assenti i due grandi della specialità, Boonen e Cancellara, il 27enne originario di Oslo ha ereditato lo scettro di re della Ronde correndo da vero e proprio campione.

Nel momento chiave della corsa si era infatti ritrovato completamente solo, abbandonato anche dall'ultimo baluardo Luca Paolini (Katusha) durante il passaggio sul Taaienberg. Kristoff, con tutti gli occhi puntati addosso sia per i recenti risultati che per lo spunto estremamente veloce, ha preso di petto la corsa e ha deciso di sganciarsi insieme a Terpstra, quando mancavano ancora più di 25 chilometri al termine. Alle loro spalle però troppi cani sciolti e poche gambe non hanno mai permesso al gruppo dei migliori di riportarsi sotto la coppia degli attaccanti.

Il primo tentativo di riaggancio lo ha scoccato uno dei corridori più in palla, il britannico Geraint Thomas (Team Sky). Dopo aver fatto lavorare a lungo la Sky, Thomas  ha provato a piazzare la zampata sull'ultimo passaggio sul Oude Kwaremont: seguito a vista da Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step), che mai si sarebbe sognato di collaborare, il suo attacco dura l'attimo di un respiro. Decisamente più incisiva incece l'azione della BMC Racing Team sul Pateberg, orchestrata da Daniel Oss e finalizzata da Greg Van Avermaet: solo un ritrovato Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) può tenere la ruota del belga, ma i due - nonostante la collaborazione - limano troppi pochi secondi al chilometro per poter sperare di rientrare sulla coppia di testa.

Nonostante la netta differenza in volata infatti Kristoff trova cambi regolari da parte di Terpstra, che in caso di arrivo avrebbe quantomeno la certezza del podio. Solo negli ultimi 3 chilometri l'olandese si tira un attimo indietro, ma ormai per gli inseguitori è troppo tardi: i 20 secondi rimasti erano più che sufficienti nella difesa della loro posizione, considerando poi che Sagan era entrato ormai in riserva. Mentre Kristoff si voltava per studiare Terpstra negli ultimi 500 metri, Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) compiva una disperata volata alla ricerca della coppia di testa, togliendosi - senza troppi problemi - Sagan dalla scia. La rincorsa del belga però si andrà a chiudere lontano 7 secondi dal norvegese a braccia alzate, consentendogli solamente di bissare il podio dello scorso anno. Quarto Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), con il giovane Tiesj Benoot (Lotto-Soudal) che anticipa Lars Boom (Astana) una trentina di secondi dopo. John Degenkolb si aggiudica volatina del gruppo dei big e settimo posto, davanti a Jurgen Roelandts (Lotto-Soudal), Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step) e Mathias Elmiger (IAM Cycling). Nessu italiano tra i primi dieci.

Un Fiandre che per oltre 200 chilometri è stato corso senza un vero padrone, né tra i corridori né tra le varie squadre. Una corsa troppo confusionaria e per lunghi tratti poco spettacolare, che però un degno padrone alla fine lo ha trovato eccome. Un edizione che ha mostrato anche grossi ed inaspettati limiti nell'organizzazione: la vettura neutra del cambio ruote che prima ha letteralmente investito il fuggitivo Jesse Sergent (Trek Factory Racing), mandandolo all'ospedale con la clavicola fratturata, e poi causato un tamponamento che ha mandato per le terre Sebastien Chavanel (FDJ.fr), ha dell'incredibile. Così come l'arco gonfiabile che, ai -60 dall'arrivo, si affloscia e taglia fuori tutte le ammiraglie dalla corsa per i seguenti 30 chilometri. Probabilmente due dei momenti più emozionanti di questo 99° Giro delle Fiandre (e questo la dice lunga sulla corsa), di cui avremmo fatto volentieri a meno...



 
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