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Vuelta, Sagan pronto per il suo primo grande Giro
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Vuelta, Sagan pronto per il suo primo grande Giro
E’ ancora tempo di esordi per Peter Sagan. Dopo il debutto nel mondo dei professionisti l’anno scorso ed aver immediatamente impressionato con il suo enorme talento, il ventunenne slovacco della Liquigas-Cannondale sabato farà il suo esordio alla Vuelta a España, prima grande corsa a tappe della sua carriera.
«Sono curioso di vedere il mio rendimento in tre settimane» spiega Sagan «perché si tratta di un’esperienza totalmente nuova per me. Finora ho corso brevi corse a tappe, anche impegnative, ma qui sarà una cosa molto diversa. E’ necessario mantenere un livello di forma costante per tre settimane e non subire troppi cali per arrivare a Madrid. Il percorso, poi, presenta una sequenza di tappe di veramente impegnative: sarà dura ma anche stimolante. Le sfide mi piacciono e questa è una di quelle importanti. Concludere un grande giro è un passo fondamentale per un corridore: aiuta a formarti e accresce il livello di resistenza. Sono pronto e determinato per riuscire nel mio intento».
Se il primo obiettivo è quello di fare un salto di qualità, le performance di Sagan fanno ben sperare in casa verde-blu anche per puntare alle vittorie di giornata: «Finora tutto è andato per il verso giusto e grazie ad una buona preparazione sono riuscito a esprimermi ad alti livelli. Non nascondo che l’ambizione di vincere una tappa c’è, ma non voglio crearmi troppe aspettative o pressioni. Da quando sono passato prò cerco di vivere le corse in modo tranquillo, puntando sempre a imparare qualcosa di nuovo: sarà ciò che farò anche alla Vuelta. So che la concorrenza sarà tanta e agguerrita ma non voglio pensarci. Io voglio solo correre dando il cento per cento: finora direi che ha funzionato».
Facendo un salto nel futuro, all’11 settembre, giorno in cui la Vuelta finirà, cosa renderebbe felice Peter Sagan? «Innanzitutto la consapevolezza di averla conclusa e poi l’essere riuscito a fare ciò che la squadra mi chiede. Sento tanta fiducia intorno a me e nelle corse disputate finora i compagni mi hanno supportato in maniera splendida. Spero di ripagare il loro lavoro con un successo ma non solo. Abbiamo un capitano come Nibali che punta alla vittoria finale: il mio aiuto, laddove necessario, non mancherà».

tuttobiciweb.it
 
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#2
Non mi sembra ci siano tante tappe adattissime a lui. CI sono arrivi in salita oppure in pianura, mai arrivi "medi" come potrebbero piacere a lui. Comunque è talmente forte che può vincere su qualsiasi percorso, magari con una fuga
 
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