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Vuelta a España, Astana-show nel tappone andorrano: vittoria a Landa, maglia a Aru


"Tutto ok!" dice Fabio Aru dopo il tappone andorrano - © BettiniPhoto
L'attesissimo tappone del Principato di Andorra, in cui si affrontavano tutte le salite possibili e immaginabili che si trovano attorno alla capitale Andorra La Vella, si è tinto di azzurro: quello dell'Astana di Mikel Landa e Fabio Aru, che di azzurro ha anche i colori nazionali. Inserito nella fuga del mattino, il basco ha mostrato lungo tutti e cinque i GPM di essere di gran lunga il più in forma dei fugaioli, e, disobbendendo agli ordini di scuderia, ha conquistato in solitaria il traguardo di Cortals d'Encamp, simbolo della tappa regina. Aru invece si è dovuto accontentare del secondo posto di giornata, sufficiente però - grazie ai secondi inflitti a Purito Rodriguez e Domoulin - per issarsi in vetta alla classifica generale.

L'undicesima tappa, com'era nelle previsioni, ha devastato la lotta per la maglia roja, anche se lo spettacolo alla fine si è concentrato solamente lungo gli 8 chilometri del Cortals d'Encamp. A quel punto però Chris Froome aveva già 5 minuti sul groppone, a causa di una caduta nelle primissime fasi della corsa che gli ha pregiudicato tutta quanta la giornata. Alejandro Valverde e il febbricitante Nairo Quintana già vacillavano ai primi affondi di Aru e Joaquim Rodriguez, mentre Domenico Pozzovivo risentiva della faticaccia per la rincorsa al gruppo dei big dopo i frazionamenti nella discesa della Collada de la Gallina.

La piega della corsa però si è decisa poco prima dei -4 all'arrivo: Fabio Aru, che aveva rintuzzato l'allungo della coppia Katusha Dani Moreno-Joaquim Rodriguez, ha capito di poter fare tutto da solo, e ha lasciato i due spagnoli alle sue spalle. Con la solita grinta che lo contraddistingue, è andato a riprendere tutti i reduci della fuga: tutti, o quasi, visto che il suo compagno Landa era oramai irraggiungibile. C'è poco da piangersi addosso però: con i 6 secondi di abbuono salgono a più di 40 i secondi guadagnati su Joaquim Rodriguez, più di 50 sul polacco Rafal Majka; oltre l'1'40'' il ritardo della ex maglia rossa - difesa con onore - Tom Dumoulin ed Esteban Chaves, mentre da Alejandro Valverde lo separano quasi 2 minuti e da Nairo Quintana più di 3. Giornataccia invece per Domenico Pozzovivo, a quasi 6 minuti da Landa, e Chris Froome, a 8'41''.

a cura di Gilberto Cominetti