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World Cup 2012/2013 Roubaix - Vélodrome
#1
[Immagine: affichecyclocrossrbxfin.jpg]

startlist
sito ufficiale
 
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#2
Katie Compton vince ancora, all'ultimo giro ci prova Sanne Van Paassen ma l'americana è troppo forte e la stacca arrivando con 7" di vantaggio, ottimo terzo posto della svizzera Jasmin Achermann a 28", buon nono posto per Eva Lechner. In classifica di coppa il vantaggio di Compton su Van Paassen sale a 50 punti, con Nikki Harris oggi quarta dieci punti più dietro, perdono terreno Helen Wyman oggi tredicesima e Sanne Cant protagonista di una brutta caduta che la ha costretta al ritiro.
Partita la gara maschile, al primo giro è Taramarcaz ad aver preso il largo con 10" su un primo gruppo di inseguitori, Nys è nel secondo gruppo a 14" di ritardo e ora si riporta agevolmente sui predecessori. Gran bello scenario col velodromo di Roubaix Sisi soprattutto la partenza molto suggestiva
 
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#3
A parte il velodromo, il percorso è uno dei peggiori che abbia visto
 
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#4
completato il secondo giro, Albert e Pauwels si riportano su Taramarcaz, poco più dietro il gruppetto con Van Der Haar, Meeusen, D. Vanthourenhout, Van Den Brand e Van Amerongen, a 14" il gruppetto di Nys con Vantornout e Peeters
 
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#5
terzo giro, Meeusen raggiunge i primi tre, sempre Albert a menare le danze. Nys si riporta sul gruppo di Van Der Haar, anche Vantornout si appresta a rientrare.

La regia si perde qualcosa, suppongo un errore di Pauwels che concede un po' di vantaggio a Albert e Taramarcaz, rientra comunque al termine del quarto giro e successivamente anche Tom Meeusen, otto giri ancora da percorrere, 11" il ritardo di Van Der Haar che capeggia un plotoncino di nove uomini, in testa al quale si porta ora Nys che ora apre il gas, lascia la compagnia sulle barriere e si mette in caccia dei quattro di testa, sempre guidati da Albert
in difficoltà su un paio di discese Meeusen perde contatto, con Nys in quarta posizione a 10" rimangono Simunek e Dieter Vanthourenhout, compagni di Albert che quindi si guardano bene da aiutare il campione belga, -7 giri
e ora Nys si libera dei due BKCP saltando gli ostacoli come suo solito a piè pari. Giornataccia per Vantornout che soffre anche problemi meccanici e si fa una bella corsetta bici in spalla perdendo un sacco di posizioni, lui che in classifica era secondo a pari punti con Nys
 
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#6
Nys si è mangiato il povero Meeusen
 
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#7
Nys supera ora Meeusen, c'è anche Simunek in sesta posizione, ritardo che si aggira ancora sui 10" per Nys che però non ha contatto visivo nel toboga francese
Nys da solo, ancora problemi per Meeusen in discesa
5" sulla linea del traguardo il ritardo di Nys e Meeusen, poco più dietro i due BKCP
e ora sono cinque al comando!
 
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#8
Meeusen all'attacco! Guadagna qualcosa con Taramarcaz, fuoco di paglia, è una fase di studio e da dietro rientrano Simunek e Vanthourenhout e si riavvicinano anche Peeters e Van Der Haar, sono sette in testa ma potrebbero essere di più tra poco, cinque giri alla fine, arrivano anche Van Den Brand, Duval e Van Amerongen, lontano invece Chainel in tredicesima posizione. Nys al comando
si fa sul serio ora, Nys con un solidissimo Taramarcaz e un altrettanto consistente Pauwels al comando, Albert paga qualcosa ed è solo in quarta posizione, potrebbe rientrare alla fine di questo giro ma non ha dato una buona impressione, in quinta posizione Vanthournout e Peeters, poi Van Der Haar e tutti gli altri, scivolata di Van Amerongen in discesa, Albert ancora non rientra nel frattempio e Pauwels passa al comando
buona l'azione di Pauwels che sta cercando di dare il colpo di grazia a Niels Albert, il campione del mondo è sempre lì a uno sputo e mezzo da Sven Nys ma non riesce a completare il ricongiungimento
tre giri alla fine, finalmente si completa l'inseguimento di Albert che però ha sofferto parecchio, l'azione di Pauwels è stata importante e infatti il quinto Van Der Haar si trova ora a 18" di distanza, con lui Simunek, Peeters, Van Den Brand, Vanthourenhout (che ogni volta impiego tre/quattro tentativi prima di riuscire a scriverlo giusto) e Meeusen
 
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#9
Molto bene gli svizzeri oggi con Achermann nella gara femminile e Taramarcaz ora Sisi e pure Inler che ha fatto una doppietta

terzultimo giro di studio per i primi quattro e infatti si riavvicinano un po' dietro con Meeusen leggermente staccato, Duval undicesimo lontano fuori dai giochi per la top ten a meno di sorprese
e ora Nys dà un'altra piccola sferzata, sembra in sofferenza Albert ma tiene per ora
 
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#10
Che crescita Taramarcaz, è tutto l'anno che va forte, anche se così mai...è ancora piuttosto giovane, può rimanere stabilmente a questi livelli
 
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#11
Albert è decisamente al limite! Taramarcaz e Pauwels pure fanno un po' fatica a reggere il ritmo di Nys ma sono più lucidi del campione del mondo, comunque sono sempre in quattro quando inizia l'ultimo giro, a 10" Van Den Brand, Van Der Haar, Simunek , Peeters e Dieter Quellolì, poco più dietro Meeusen, e Albert si piazza al comando adesso

con Nys e Pauwels l'unica possibilità per Albert è di staccare tutti prima dello sprint, visti gli ultimi due giri però dubito abbia questa capacità. Ora Nys passa davanti, Taramarcaz adesso soffre e perde metri importanti, Pauwels in terza posizione
lo svizzero è fuori, Nys guadagna prima del velodromo!

Pauwels supera Albert e si mette in caccia di Nys ma è tardi mi sa
NYS!
 
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#12
tardiva la rimonta di Pauwels che forse ha sbagliato a rimanere in terza posizione per tutto l'ultimo giro, oggi aveva nelle gambe la possibilità di vincere. Albert col terzo posto dovrebbe conservare la maglia di leader con 15 punti su Nys e 26 su Pauwels, non ho visto quanto è arrivato Vantornout ma ha perso tanto tanto terreno e si può considerare fuori dai giochi per la coppa del mondo; bravissimo lo svizzero Taramarcaz quarto. Van Der Haar a 20" vince lo sprint per il quinto posto davanti a Simunek, Peeters, Van Den Brand e Dieter Vanthourenhout (al primo colpo Groupwave ), Tom Meeusen arriva in decima posizione, a 1'07" Aurelien Duval è il primo francese in undicesima posizione, Franzoi ventesimo a quasi due minuti
TTFN
 
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#13
Coppa del Mondo Roubaix WE 2012: Neanche le cadute fermano Katie - Tris Compton davanti a Van Paassen, Lechner ottima nona

Quello tra Katherine Compton e Sanne Van Paassen è un confronto particolare, nato un po' per caso ma assolutamente mai banale. La statunitense, che da anni si divide tra ciclocross e mountain bike, insegue da tempo quella grande vittoria in grado di consacrarla nel fuoristrada; l'olandese, che nelle annate precedenti ha vissuto spesso all'ombra di due mattatrici della specialità quali Marianne Vos e Daphny Van Den Brand, invece grazie alla regolarità una Coppa del Mondo è già riuscita a portarla a casa, guarda caso proprio a scapito di Katie.

Proprio da quest'ultimo evento vale la pena riavvolgere un momento il nastro: nella stagione invernale 2010/2011 infatti, la Compton fu la vera dominatrice delle prove di Coppa del Mondo, vincendo praticamente ogni volta che mise piede sul suolo europeo (furono ben 5 i successi conquistati su 5 gare disputate) ma le furono fatali le assenze in due prove in cui la Van Paassen seppe racimolare quei pochi punti (appena 10) capaci di fare la differenza nella classifica finale. Mettiamoci poi che ai campionati del mondo trovò la solita Vos a impedirle di vestire quell'iride su cui tanto aveva puntato e possiamo capire che delusione cocente fu nel complesso quella sessione condotta ugualmente ad ottimi livelli.

La Compton di queste ultime settimane sembra ricordare proprio l'atleta grintosa e potente di due stagioni fa e questa volta la determinazione nel volersi andare a prendere la Coppa tra poco più di un mese e mezzo sembra essere quella giusta. Capita così che il quarto appuntamento stagionale (siamo così giunti al giro di boa per quest'edizione) in quel di Roubaix abbia finito per fornire una simbolica rivincita tra le due principali protagoniste della Coppa del Mondo 2010/2011 ed il modo in cui la Compton sia andata a prendersi la vittoria al termine di una gara sofferta, complicata da più di una caduta, è sintomatico delle intenzioni della statunitense, che tra l'altro nel febbraio prossimo avrà anche la storica chanche di potersi giocare il successo nel campionato del mondo sul suolo amico, vale a dire a Louiseville, nel Kentucky.

Ci sarà comunque tempo per pensare all'iride, visto che il presente chiamava ad un'immediata conferma dopo le due vittorie (unite alla piazza d'onore nella gara inaugurale) ottenute a Plzen e Koksijde. La partenza però, nella splendida cornice di Roubaix, non è stata delle migliori, dal momento che proprio la Van Paassen (assieme alla ceca Havlikova) ha avuto lo spunto migliore. Ci si è presto potuti rendere conto però che nella località che più di tutte emana il profumo inebriante del pavè non sarebbe andato in scena uno spettacolo banale e privo di colpi di scena, tanto che già nel corso della prima tornata sono iniziati i sobbalzi: nell'affrontare per la prima volta il breve tratto in sabbia infatti sia la Van Paassen che la Havlikova sono venute a contatto con la campionessa europea Helen Wyman. Mentre però le prime due sono uscite indenni ed hanno potuto continuare la propria marcia, l'atleta britannica è finita a terra, innescando una caduta generale (tra le coinvolte l'olandese Stultiens e le francesi Chainel-Lefevre e Ferrand Prevot) che ha subito frantumato il gruppo. Non è stato questo però l'unico guaio per la Wyman, a cui l'incidente ha portato in dote la rottura del deragliatore della bici, il che ha significato gara compromessa fin da subito (alla conclusione del giro è transitata oltre la trentesima posizione) e addio alla possibilità di conquistare altri preziosi punti per la classifica (sul traguardo chiuderà mestamente al 13esimo posto, distanziata di 1'49").

Van Paassen subito in testa quindi, seguita da Achermann, Harris, Cant, Havlikova e una Compton che nel frattempo iniziava a rimontare ma proprio prima della conclusione del primo giro proprio la leader di Coppa è stata protagonista del secondo colpo di scena della giornata: nell'affrontare un insidioso tratto in discesa a ruota della belga Sanne Cant infatti, è stata sorpresa dalla repentina scelta di quest'ultima di voler scendere giù dalla bici e l'ha centrata in pieno, finendo a terra assieme a lei. Se però la Compton è rimontata immediatamente in sella, per la Cant la situazione è apparsa subito più preoccupante, tanto da dover essere portata via in barella con un collare ed un braccio immobilizzato (sospetta frattura della clavicola per lei).

La situazione è apparsa quindi decisamente ideale per Sanne Van Paassen, che ha potuto prendere tranquillamente la testa della gara, distanziando di una decina di secondi Jasmin Achermann e Nicky Harris e la Compton poco più indietro che tentava ancora una volta di risalire ma era nuovamente attardata da una scivolata (quando alla conclusione mancavano cinque giri) avvenuta nel tratto di discesa. La Van Paassen ha continuato a condurre ottimamente anche nelle due tornate successive mentre da dietro l'azione della Compton si faceva sempre più incalzante, tanto che prima la Harris (sopravanzata ad un certo punto anche dalla francese Ferrier-Bruneau) e poi la Achermann sono state superate dall'americana, ma quando i tempi per l'aggancio con la testa della corsa sembravano maturi, ecco che una nuova scivolata (la terza di giornata) in una breve sezione in pavè ha rallentato ancora una volta la marcia della Compton.

La voglia di giocarsi le proprie chanche di vittoria fino all'ultimo metro della statunitense ha però fatto decisamente la differenza e così, nonostante le mille avversità patite in gara e grazie ad una guida non sempre pulita ma aggressiva e potente nei tratti più congeniali, l'aggancio è riuscito proprio nel corso dell'ultima tornata, dove anche la Achermann, fin lì autrice di un'ottima gara, rimaneva a breve distanza. E' giunto così il momento della resa dei conti, avvenuto proprio nel tratto di discesa in cui la Compton era rovinosamente finita a terra assieme alla Cant nel corso del primo giro: la Van Paassen, che fino a quel momento aveva condotto la gara in maniera impeccabile, ha optato per scendere dalla bicicletta, decidendo di non rischiare più del dovuto in un momento in cui anche le gambe iniziavano ad accusare lo sforzo. Non è stato così invece per la Compton che ha affrontato di gran carriera la discesa in sella alla bici, facendo valere tutta la sua abilità di biker e prendendo così quei cinque metri decisivi per tenere alle spalle la rivale. La Van Paassen ha finito così per subire anche moralmente il colpo e così il tris consecutivo della statunitense, giunta a braccia alzate nella memorabile cornice del velodromo di Roubaix, è divenuto realtà, chiudendo la gara col tempo di 42'24". La Van Paassen si è accomodata in seconda posizione, distanziata di 8" e arrendendosi praticamente solo negli ultimi metri mentre il podio è stato completato dalla svizzera Jasmin Achermann, ragazza che si divide tra gli allenamenti ed il lavoro in panetteria che la impegna per tre volte a settimana, capace di disputare la più bella gara di Coppa della carriera che le è valso il terzo gradino del podio, distanziata di 28".

La trasferta in terra francese ha portato però note liete anche per l'Italia, dal momento che Eva Lechner, rientrata alle competizioni da poco più di una settimana, è riuscita a centrare un ottimo nono posto, riportando così un'atleta azzurra in top-ten dopo quasi un anno (l'ultima a riuscirci fu proprio la Lechner a Namur il 18 dicembre scorso). La bolzanina campionessa italiana in carica ha condotto una gara regolare, che l'ha portata a girare anche in sesta posizione nel corso del terzo e del quarto giro, prima del normale calo che l'ha portata a concludere in nona piazza a 1'23" dalla Compton. Naturalmente c'è ancora tempo per poter ulteriormente migliorare e, del resto, il CT Fausto Scotti appariva abbastanza fiducioso prima di questa prova proprio in virtù del recente lavoro svolto dalle azzurre nel raduno di Carsoli ed anche le prestazioni delle altre atlete sono state confortanti: Alice Arzuffi, con cui il lavoro è ben avviato già dalla scorsa stagione, ha chiuso 20esima a 3'26" mentre Elena Valentini, tornata nel giro azzurro, si è classificata 22esima a 3'53" dopo aver effettuato una buona prima fase di gara (alla conclusione del primo giro è transitata in 11esima posizione sul traguardo). Non è stata invece della partita Valentina Scandolara, costretta purtroppo a dare forfait per via dell'influenza.

Harris, Ferrier-Bruneau, Day, Havlikova, Van Loy, la già citata Lechner e Mikulaskova hanno completato la top-ten della gara, in cui non era presente al via Marianne Vos, dal momento che la fuoriclasse olandese, che ha già ripreso l'attività, era impegnata in una kermesse su pista in Gran Bretagna e sarà pertanto protagonista nelle prossime settimane. Con questo successo Katherine Compton sale a quota 230 punti in classifica, con un vantaggio di 50 punti sulla Van Paassen (seconda in graduatoria a quota 180) e di 60 sulla Harris, terza a 170. Perde invece terreno la Wyman, ora quarta in classifica con 148 punti.

Prossimo appuntamento di Coppa del Mondo fissato per domenica 23 dicembre a Namur mentre nel prossimo week end tornerà protagonista il Giro d'Italia di Ciclocross con le prove di Faè d'Oderzo e Silvella di Trebaseleghe.

Vivian Ghianni, cicloweb.it

BTW nessuna frattura per Sanne Cant (infatti regolarmente al via e terza al traguardo oggi ad Anversa dietro Compton e Harris) ma solo qualche escoriazione e un gran mal di testa, come scrive su twitter: "I'm still alive.. BIG headache and heavily bruised wrist. #pain bedankt allemaal voor de steun!!!"

Coppa del Mondo Roubaix 2012: Vince sempre Nys, decima stagionale - In Francia grande prova di Taramarcaz, quarto

Chi pensava che la sconfitta patita domenica scorsa a Gieten da Klaas Vantornout potesse in qualche modo condizionare o addirittura mettere in difficoltà Sven Nys deve assolutamente ricredersi: anche oggi il campione belga della Landbouwkrediet ha messo la propria ruota davanti a tutti e così le vittorie stagionali salgono a 10, due (consecutive) quelle in Coppa del Mondo.

La gara di Roubaix, su un circuito attorno al celebre velodromo che accoglie l'arrivo della Parigi-Roubaix, non è stata però una passeggiata per Nys ed ancora una volta forse la testa è stata più decisiva delle ottime gambe: dopo una partenza non eccezionale Nys ha gestito bene la rimonta ma è stato soprattutto nel finale che s'è vista, evidente, una maggiore cattiveria agonistica, una grinta che lo porta a voler vincere sempre ogni gara, qualsiasi essa sia.

La quarta prova di Coppa del Mondo s'è svolta su un circuito abbastanza veloce e non troppo selettivo (alla fine i primi 10 sono stati racchiusi in 40") da ripetere 12 volte. Come detto lo scatto al via non ha sorriso a Sven Nys che nel corso del primo giro s'è ritrovato attorno alla 15a posizione e successivamente ha visto salire il suo distacco cronometrico dai principali rivali fino a 13". Contrariamente al solito, invece, una buona partenza l'ha realizzata Niels Albert che dopo appena tre giri s'è ritrovato davanti assieme a Kevin Pauwels, Tom Meeusen e ad uno scatenatissimo Julien Taramarcaz, partito all'attacco già dopo poche centinaia di metri.

La situazione sembrava essere l'ideale per l'iridato in carica perché così poteva imporre il proprio ritmo ed ogni tanto trovava anche la collaborazione dello svizzero Taramarcaz, vera rivelazione di giornata. Lì in testa alla corsa il più sofferente era logicamente Tom Meeusen, ancora non al meglio dopo la caduta di tre settimane fa a Zonhoven (finirà decimo), ma non c'è voluto poi molto per capire che anche Niels Albert non stava vivendo una delle giornate migliori: il leader della BKCP Powerplus, anziché insistere nella propria azione, ha preferito rialzarsi consentendo così a Nys di rientrare giusto a metà gara, all'inizio del settimo giro. Il brusco calo dell'andatura dei primi, però, ha rimescolato un po' le carte riavvicinando anche tanti altri corridori: a cinque tornare dalla conclusione in testa alla corsa c'era un gruppone di ben 12 corridori.

Alla prima accelerazione decisa, in testa sono rimasti nuovamente quattro corridori ma questa volta al posto di Meeusen c'era sua maestà Sven Nys e per Albert, Pauwels e Taramarcaz sono iniziati i problemi. In particolare Albert ha perso un po' di metri nell'unico frangente di tutta la gara in cui Pauwels ha voluto prendere l'iniziativa: appena Pauwels s'è rialzato il quartetto è tornato compatto ma intanto l'iridato ha lanciato un segnale di debolezza che forse non tutti lì davanti hanno interpretato bene.

All'inizio dell'ultimo giro, nel tratto forse un po' meno tecnico del percorso, Albert ne ha approfittato per mettersi davanti al quartetto con alle spalle Nys, Pauwels ed un leggermente sofferente Taramarcaz nell'ordine: la situazione è rimasta stabile fino alla scalinata finale sulla quale Nys ha effettuato il sorpasso e poi attaccare una volta risalito in bici. Albert non è riuscito a rispondere a quest'ultimo affondo e s'è visto scavalcare anche da Pauwels per il terzo posto mentre Taramarcaz può dirsi più che soddisfatto della quarta posizione. Il rammarico maggiore l'avrà sicuramente Pauwels che nel momento decisivo della corsa s'è trovato davanti Albert a rallentarlo: un errore tattico di lettura della gara senza il quale il portacolori della Sunweb forse avrebbe potuto anche vincere.

Sunweb che oggi è stata anche molto sfortunata perché Vantornout è stato appiedato da un incidente meccanico ed ha chiuso in 27a posizione a quasi 3' da Nys: in classifica di coppa Klaas era secondo a pari con Nys a 30 punti da Albert; ora invece l'iridato ha 280 punti, 15 in più di Nys e 26 più di Pauwels, con Vantornout che è sceso al quarto posto con 209 punti. Quinto di giornata (a 20") ed in classifica a metà della Coppa del Mondo è l'olandesino Lars Van der Haar che su percorsi non troppo pesanti ha dimostrato di poter reggere un bel passo. La delusione del giorno è arrivata dai padroni di casa francesi con Duval 11°, Chainel 18° e Mourey addirittura 19° nonostante venisse dal podio della settimana scorsa nell'impegnativa gara di Koksijde. Enrico Franzoi, unico italiano in gara visto che Elia Silvestri non è partito, ha chiuso al 20° posto a 1'53": nella generale di coppa il veneto della Selle Italia Guerciotti è 16° con 131 punti.

Sebastiano Cipriani, cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO donne elite
1 Katherine Compton (USA) Trek Cyclocross Collective 0:42:24
2 Sanne Van Paassen (Ned) Rabobank Women Cycling Team 0:00:08
3 Jasmin Achermann (Swi) Rapha - Focus 0:00:28
4 Nikki Harris (GBr) Young Telenet - Fidea Cycling Team 0:00:52
5 Christel Ferrier-Bruneau (Fra) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team
6 Gabriella Day (GBr) Rapha - Focus 0:01:19
7 Pavla Havlikova (Cze) Young Telenet - Fidea Cycling Team
8 Ellen Van Loy (Bel)
9 Eva Lechner (Ita) Colnago Sudtirol 0:01:23
10 Martina Mikulaskova (Cze) 0:01:25
11 Amy Dombroski (USA) Young Telenet - Fidea Cycling Team 0:01:28
12 Lucie Chainel-Lefevre (Fra) BH - SR Suntour - Peisey Vallandry 0:01:40
13 Helen Wyman (GBr) Kona 0:01:49
14 Arenda Grimberg (Ned) 0:02:00
15 Marlène Morel Petitgirard (Fra) 0:02:05
20 Alice Maria Arzuffi (Ita) Selle Italia Guerciotti 0:03:26
22 Elena Valentini (Ita) Selle Italia Guerciotti 0:03:53
DNF Sanne Cant (Bel) Veldritacademie Enertherm - Bkcp
DNS Valentina Scandolara (Ita) S.C. Michela Fanini Rox

CLASSIFICA CDM dopo quattro prove
1 Katherine Compton (USA) Trek Cyclocross Collective 230 pts
2 Sanne Van Paassen (Ned) Rabobank Women Cycling Team 180
3 Nikki Harris (GBr) Young Telenet - Fidea Cycling Team 170
4 Helen Wyman (GBr) Kona 148
5 Jasmin Achermann (Swi) Rapha - Focus 131
6 Sanne Cant (Bel) Veldritacademie Enertherm - Bkcp 113
7 Christel Ferrier-Bruneau (Fra) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team 104
8 Lucie Chainel-Lefevre (Fra) BH - SR Suntour - Peisey Vallandry 101
9 Pavla Havlikova (Cze) Young Telenet - Fidea Cycling Team 100
10 Gabriella Day (GBr) Rapha - Focus 98
21 Vania Rossi (Ita) 34
24 Alice Maria Arzuffi (Ita) Selle Italia Guerciotti 31
28 Eva Lechner (Ita) Colnago Sudtirol 24
36 Francesca Cauz (Ita) Fassa Bortolo - Servetto 13
38 Elena Valentini (Ita) Selle Italia Guerciotti 9

ORDINE D'ARRIVO uomini elite
1 Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet - Euphony 1:03:47
2 Kevin Pauwels (Bel) Sunweb - Revor 0:00:01
3 Niels Albert (Bel) BKCP - Powerplus 0:00:04
4 Julien Taramarcaz (Swi) BMC Mountainbike Racing Team 0:00:07
5 Lars van der Haar (Ned) Rabobank Giant Offroad Team 0:00:20
6 Radomir Simunek (Cze) BKCP - Powerplus
7 Rob Peeters (Bel) Telenet - Fidea 0:00:21
8 Twan Van Den Brand (Ned) Orange Babies Cycling Team
9 Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP - Powerplus 0:00:24
10 Tom Meeusen (Bel) Telenet - Fidea 0:00:40
11 Aurelien Duval (Fra) 0:01:06
12 Thijs Van Amerongen (Ned) Aa Drink - Leontien.Nl Cycling Team 0:01:21
13 Bart Aernouts (Bel) Aa Drink - Leontien.Nl Cycling Team 0:01:25
14 Marcel Meisen (Ger) BKCP - Powerplus
15 Martin Bina (Cze) Cez Cyklo Team Tabor 0:01:30
16 Simon Zahner (Swi) Ekz Racing Team 0:01:31
17 Bart Wellens (Bel) Telenet - Fidea 0:01:32
18 Steve Chainel (Fra) FDJ-Big Mat
19 Francis Mourey (Fra) FDJ-Big Mat 0:01:46
20 Enrico Franzoi (Ita) Selle Italia Guerciotti 0:01:53
27 Klaas Vantornout (Bel) Sunweb - Revor 0:02:52
DNS Elia Silvestri (Ita) Selle Italia Guerciotti

CLASSIFICA CDM dopo quattro prove
1 Niels Albert (Bel) BKCP - Powerplus 280 pts
2 Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet - Euphony 265
3 Kevin Pauwels (Bel) Sunweb - Revor 254
4 Klaas Vantornout (Bel) Sunweb - Revor 209
5 Lars van der Haar (Ned) Rabobank Giant Offroad Team 197
6 Bart Aernouts (Bel) Aa Drink - Leontien.Nl Cycling Team 196
7 Tom Meeusen (Bel) Telenet - Fidea 186
8 Francis Mourey (Fra) FDJ-Big Mat 180
9 Thijs Van Amerongen (Ned) Aa Drink - Leontien.Nl Cycling Team 165
10 Radomir Simunek (Cze) BKCP - Powerplus 163
11 Dieter Vanthourenhout (Bel) BKCP - Powerplus 163
12 Bart Wellens (Bel) Telenet - Fidea 160
13 Twan Van Den Brand (Ned) Orange Babies Cycling Team 155
14 Simon Zahner (Swi) Ekz Racing Team 137
15 Julien Taramarcaz (Swi) BMC Mountainbike Racing Team 135
16 Enrico Franzoi (Ita) Selle Italia Guerciotti 131
48 Marco Ponta (Ita) 23
51 Elia Silvestri (Ita) Selle Italia Guerciotti 21
60 Mirko Tabacchi (Ita) 12
62 Cristian Cominelli (Ita) Team Idea 10
74 Marco Bianco (Ita) 3
 
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