Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Il bar del Giro d'Italia 2019: favoriti, analisi e chiacchiere!
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Ma una moto ripresa per regolamento a che distanza minima deve stare?
Quanto a moto, al Tour si è visto di peggio, mi sembra.
Nulla come un buon Jack Daniels per mettere a fuoco situazione di corsa e corridori... 
Molto sgradevole il fatto che la Movistar abbia accelerato alla foratura di Roglic, liberi di farlo ovviamente, però... 
Se Roglic non avesse riportato troppe ammaccature, può darsi che gli eventi prossimi (e le gambe di Roglic) abbiano buona memoria... 

Quattro giornate corse a tutta (a parte la prima metà di oggi), in una corsa sparpagliata come poche altre, bella. 
Già in molti a pagare il conto e il sig. Terza Settimana ha un brutto carattere...  Mazza

Se a Lago Serrù ci poteva stare il marcamento Nibali - Roglic (comunque insensato), ieri è stata incredibile la superficialità con cui non hanno chiuso su un corridore che tutti potevano riconoscere come un grande avversario. 
Corsa abbastanza condizionata dall'assenza di De Plus e dai problemi pre-Giro di Pozzovivo, incredibile a dirsi... (insieme a tanti altri fattori, ovviamente, a partire dalle assenze di Dum e Bernal). 

Quest'ultima settimana non offre grande terreno, a parte il Mortirolo e la successiva discesa (si presume, con pioggia). La Movistar ha mezzi migliori per tenere la corsa ma non così preponderanti, possibile che ci sia la possibilità di nuove fasi poco gestite e allora anche le salite rimaste possono bastare a rimescolare le carte. 
Vedremo.



Come eravamo al passo coi tempi nel '78.
(26-05-2019, 07:13 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [ -> ]

La risposta di Rojas


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Quando due corridori discutono su Twitter invece che di persona li vedo così



Parlateve, apriteve, condivideteve (cit.)
Meno drink per Ghisalberti.
Oggi la B.Merida si allena sui rulli in quanto piove... scelta comunque che reputo rischiosa, anche senza il Gavia la tappa domani è dura.
Posto come curiosità, sul live di PCS è uscita la classifica ipotetica del Giro senza le due cronometro: 

-    Carapaz 63:16:322 
▲3 Landa 1:47 
▲1 Majka 2:40
▼1 Nibali 3:01
▼3 Roglic 3:29
▲1 Polanc 3:43
▲3 Lopez 4:24
-    Yates  4:36
▼3 Mollema 4:41 
▼1 Sivakov 4:42
Fossi in Nibali mi starei mangiando le mani, in due tappe ha regalato quasi 3' a Carapaz. In quei frangenti l'ecuadoregno sicuramente aveva qualcosina in più in salita, ma sul San Carlo ha scollinato con circa 20", e a Lago Serrù qualora Nibali fosse andato a tutta sarebbe probabilmente arrivato con Majka se non poco davanti (non ne avremo mai la controprova ovvio), perdendo quindi 20" e non 1'20".

Non ho mai capito il fare la corsa al 100% su Roglic, corridore fortissimo e per il quale stravedo ma che andava testato in tappe come quella di oggi, mentre hai regalato le ore ad un corridore che appena 12 mesi fa nelle tappe più dure non aveva mostrato segni di cedimento.
Non dico che Nibali dovesse tirare alla morte con Roglic a ruota, ma bastava davvero poco per avere anche 1 minuto in meno in classifica.
Però magari a quest'ora, avesse corso in altro modo, avrebbe Roglic davanti in classifica...

Non dico che tu sia in torto eh, intendiamoci, anzi penso anch'io che nella tappa del Monte Bianco qualche errore l'abbia commesso, però bisogna capire che la coperta è corta per Nibali.
Lo Squalo non ha mai fatto la differenza in salita finora e così non è semplice vincere i GT. Lui punta sull'esperienza e sulla regolarità, che sono le poche armi che ha al momento e quindi avremo un quadro più chiaro solo domenica.
Secondo me il vero problema è stato giù dalla discesa del San Carlo.

Là conveniva a entrambi mettersi d'accordo.

Roglic si è sopravvalutato e ha sopravvalutato il suo vantaggio. Il suo Giro è perso perché c'è Carapaz, altrimenti sarebbe ancora là a giocarselo. Posto che la radice di tutti i mali è la squadra.

Nibali, invece, mi riesce proprio difficile spiegarmelo. Perché non chiudere su Majka sul Nivolet? Magari Carapaz neanche partiva se Nibali e Roglic non gli davano l'assist. E, soprattutto, ripeto, perché non tirare giù dal San Carlo? Carapaz stava a dieci secondi da lui o giù di lì.

Rischia di aver fatto perdere il Giro a Roglic, ma, allo stesso tempo, di averlo fatto vincere a Carapaz.
Già grave regalare spazio a Ceresole Reale, il non chiudere nella discesa del San Carlo, o nel tratto immediatamente successivo, è stato davvero assurdo per entrambi. 

Oggi l'assenza del Gavia non ha certo favorito Nibali, che all'arrivo è sembrato il più fresco (o quanto meno quello che aveva preso meno freddo). Non ha la continuità di azione per staccare davvero i migliori ma già oggi si sono intuite le doti di fondo che gli conosciamo. Se tutti avessero avuto nelle gambe la salita e il freddo del Gavia la corsa sarebbe stata forse diversa (impossibile a dirsi, ovvio). 
In ogni caso, Carapaz non ha ceduto un metro ma oggi è apparso meno brillante, sicuramente meglio Landa, ad esempio. Avevamo intuito un eccellente Carapaz prima delle azioni che ha mostrato, oggi abbiamo percepito qualcosa di meno, e prima che prendesse freddo nella discesa. 
Non ci sono molti spazi ma vedremo, basta poco per perdere un Giro. 

Comunque, un gran bel Nibali, sui livelli appena intuiti del Tour 2018 e molto migliore rispetto agli anni precedenti. Gli ultimi due anni travagliati in Astana avevano inciso negativamente. Alla sua età sa sacrificarsi tanto per arrivare a questi livelli, una dedizione e una fame di vittorie che gli rendono merito. 
Spero riesca a dare il proprio meglio ancora per un po', non facile trovare altri italiani in grado di competere ai massimi livelli. 

Il magnifico Ciccone visto in questo Giro potrebbe fare forse qualcosa in più di Formolo se curasse la classifica generale ma la zona podio (vista anche la crescente e fortissima concorrenza) non è vicina.
Fabio Genovesi "Chi dice che questo giro è chiuso non sa nulla non solo di ciclismo, ma non sa nulla della vita"
Asd  Asd ... oddio però dal 2012 ad oggi il Giro è stato  ribaltato 4 volte su 8.
Ma infatti può benissimo essere che venga anche ribaltato, ne dubito...
Ma mi fa ridere che dicano così solo perché uno straniero è in maglia... ci fosse Nibali al posto di Crapaz la menerebbero con "Lo Squalo ogni giorno più rosa"
Bar un po' fiacco gli ultimi giorni, le tante tappe di montagna consecutive ci hanno indotto alla meditazione, unitamente alla percezione di un Giro quasi deciso. 

Bere non basta, a mò di aperitivo mi gusto due fettine di soppressata artigianale con una squisita pizza al formaggio, annegandole in un buon bicchiere di Campofiorin, magnifico rosso rustico dell'azienda Masi (che fa anche un Amarone celestiale  Wub ). 

Rimembro così come al Giro 2016 Nibali avesse corso per 15 tappe con l'occhio solo a Valverde. Nella Alpago - Corvara il murciano in difficoltà e Nibali a dare tutto, con Kruijswijk e Chaves a ruota, per poi restare di sasso quando a staccarlo furono i due compagni d'avventura. 

Siamo lì, occhio solo per Roglic e rischio di mangiarsi le mani. Carapaz ha dimostrato qualcosa in più in salita ma nulla di trascendentale. 
Domani non c'è (come nel 2016) il colle dell'Agnello (+ la tappa successiva a Sant'Anna di Vinadio), difficile riacchiapparla. Vediamo che succede comunque.
Io prenoto stuzzichini e birrone domani a mezzogiorno... la posizione di MAL dovrebbe garantire un certo movimento sul Manghen; se Nibali non corre per il secondo posto deve anche lui fare qualcosa.
Isolare Carapaz-Landa sul Manghen, attacco in discesa con Roglic, sperando che Carapaz non riesca a seguirli, e via di comune accordo fino al traguardo.

Non vedo altra strategia, a meno che Carapaz non abbia un passaggio a vuoto in salita
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