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C.t. Bettini a Copenhagen
AAA velocista cercasi

Paolo Bettini ha visionato il circuito che il 25 settembre ospiterà il Mondiale 2011. Per ora i candidati al ruolo di capitano sono due: Alessandro Petacchi e Daniele Bennati. Senza però dimenticare Francesco Chicchi



COPENHAGEN (Dan), 19 novembre 2010 - AAA, cercasi velocista urgentemente. Candidarsi con referenze (risultati nelle corse oltre i 250 km). Quello che può sembrare uno scherzo è un po’ lo stato d’animo di Paolo Bettini al termine della due giorni danese nella quale il c.t. azzurro ha visionato i percorsi che il prossimo settembre assegneranno le maglie iridate (dagli juniores, che tornano dopo 10 anni con i grandi) fino ai pro’. Per ora i candidati al ruolo di capitano della squadra (la corsa si disputa il 25 settembre 2011) sono due: Alessandro Petacchi e Daniele Bennati. Il primo più affidabile ma a gennaio compie 37 anni, il secondo di 8 anni più giovane ma che arriva da due stagioni difficili. Il terzo nome che stuzzica la fantasia del c.t. è quello di Francesco Chicchi, già campione del mondo under 23 a Zolder 2002. Se il potentissimo velocista della Quick Step riuscirà a dimostrare di essere competitivo oltre i 180 km, suo attuale limite, Bettini potrebbe tenerlo in grande considerazione. Alle loro spalle, in Italia ci sono buoni velocisti ma con due difetti: poca esperienza internazionale nelle grandi corse, pochissime garanzie di competere con corridori del calibro di Cavendish, Farrar, Greipel, Hushovd, Freire e avanti.

LA "SQUADRA SPECIALE" — Se quello del velocista è il primo problema che Bettini deve cercare di risolvere, il secondo, e non meno importante, è quello della costruzione della Nazionale. L’idea è quella di puntare sui giovani ma che abbiano dimestichezza con le classiche. I nomi: Guarnieri, Oss, Sabatini, Da Dalto, Viviani, Malori, Ponzi, Felline, Appollonio, Chiarini, Marangoni... E’ evidente che con le regole attuali, corridori di squadre di prima fascia come Liquigas e Lampre, si trovano in vantaggio in quanto hanno una certa garanzia sul calendario, cosa che invece i team professional non hanno. Ai giovani, per consolidare il gruppo, verrebbe affiancato qualche corridore di esperienza e il primo nome che viene in mente è quello di Pinotti. Una punta, quindi, e un gruppo di "supergregari", corridori capaci mettere in fila il gruppo sul filo dei sessanta all’ora. Servono campioni nel ruolo di aiutanti, una specie di "squadra speciale". Bettini, per riuscirci, ha in testa quella che potrebbe essere l’idea vincente: elaborare subito una lista segreta di 18 nomi sui quali puntare. Ogni squadra verrebbe messa a conoscenza degli atleti di interesse azzurro e per loro stilato un calendario ad hoc, in modo di presentarsi tra dieci mesi in Danimarca con una buona esperienza. "Perché negli ultimi due giri servirà gente che sappia tirare su la testa e guardare fuori dal gruppo", commenta il c.t.

CRONO, ONTA DA CANCELLARE — Parlando di Pinotti viene alla mente la crono, dove come prima cosa bisogna cancellare l’onta di non avere nessuno alla partenza come è purtroppo successo in Australia. Anche su questo, stamani dopo il sopralluogo Bettini aveva le idee chiarissime: "C’è solo da spingere. E’ un percorso da specialisti puri a parte gli ultimi 2 km quando si rientra a Copenhagen con pavè, dossi, curve e tombini". Sulla crono Bettini, amareggiato di non avere avuto nessuno in Australia, vuole fare un discorso molto ampio che coinvolge direttamente le squadre. "Prima di tutto sono i team che ci devono credere - spiega - poi i corridori devono sapere che la convocazione non è scontata. I primi nomi che mi vengono in mente sono ovviamente quelli di Pinotti e Malori, ma non è detto che non salti fuori qualcun altro. L’errore sarebbe quello di pensare che uno va in Nazionale perché tanto non c’è nessuno. No! Voglio corridori già determinati a marzo, che mano a mano mi mostrino progressi. Poi si può anche arrivare ventesimi, ma dietro ci deve essere un’idea che cresce e si sviluppa. Non il caso. La linea di lavora parte adesso e arriva a Londra, con il Mondiale come tappa intermedia". Per far sì che queste non restino solo chiacchiere, la Federazione ha in programma alcune novità importanti. "Settimana prossima alla Castellina vedrò i d.s. di tutte le squadre - conferma Bettini -. Parlerò con loro per cercare di capire chi sono i corridori, anche poco conosciuti, che hanno le doti per fare le crono. Poi durante la stagione organizzeremo dei miniraduni per verificare il lavoro e mirare bene l’obiettivo. Anche da parte mia ci sarà una mentalità più aperta alla collaborazione con altri tecnici". Il primo della lista è Marino Amadori, c.t. degli under 23, che quindi conosce bene i corridori più giovani.





Ghisalberti, Gazzetta.it