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Giro d'Italia: il "terrone" Valerio Agnoli e un caso che non c'è
L'equivoco risale alla tappa di ieri

Circola in rete un video amatoriale registrato da uno spettatore a bordo strada ieri durante la tappa Sassano-Montecassino in cui si sente un urlo proveniente dal gruppo: terroni. Qualche testata ha creato un caso accusando i ciclisti di mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi che aspettavano il passaggio della corsa rosa, in realtà il protagonista di questo filmato è venuto allo scoperto, si tratta del ciociaro Valerio Agnoli, e ha chiarito che si tratta di un semplice equivoco: «Ragazzi mi spiace che si senta solo la parola terrone. Dato che ieri arrivavamo nelle mie zone stavo prendendo in giro i miei compagni dicendo loro "mi son (usando un dialetto del Nord) terrone". In squadra mi chiamano terun e stavo giocando. Mi spiace che si sia montato tutto questo casino per nulla, quando poi dalla Toscana in giù dicono che siamo terroni e in più mi sento legato alla Sicilia, soprattutto alla città di Messina, per Vincenzo (Nibali, ndr). Il mio non era un insulto verso nessuno, solo c'era un casino di gente e si è sentita solo la parola finale della mia frase. PS: Quando passiamo nei centri cittadini non sputate ai corridori. Rispetto». Caso chiuso.

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