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Versione completa: Giro del Delfinato, una finestra sul Tour 2014: il primo scontro tra Froome, Contador e Nibali
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Giro del Delfinato, una finestra sul Tour de France 2014: il primo scontro tra Froome, Contador e Nibali.

Vincenzo Nibali tra Froome e Contador
Vincenzo Nibali tra Froome e Contador: la sfida che caratterizzerà l'estate 2014 - © bettiniphoto

A meno di trenta giorni dalla partenza britannica del Tour de France, si accingono a sfidarsi sulle strade del Giro del Delfinato quelli che saranno i tre grandi protagonisti della Grand Boucle: Chris Froome, il vincitore dello scorso anno, Alberto Contador, tre edizioni in palmares, e Vincenzo Nibali, podio nel 2012 e grande speranza del ciclismo italiano. Un po' come nel calcio si organizzano i tornei amichevoli estivi tra Milan, Juve e Inter, prima che le grandi si scornino in Serie A. Solo che qui non si scherza: i tre, seppur con i limiti di una preparazione che li dovrà vedere protagonisti a luglio, non tireranno indietro di certo la gamba. Addirittura, il Delfinato può essere visto come un importante snodo per mettere fin da subito in difficoltà gli avversari dal punto di vista mentale, per far capire chiaramente la superiorità e l'inferiorità di uno e dell'altro. Non può essere solo un caso che negli ultimi due anni vincitore di Delfinato e Tour coincidano (Wiggins e Froome), mentre nel 2011 (Evans) e 2010 (Contador) si siano dovuti accontentare "solo" del secondo posto in favore però di corridori più avanti di condizione.

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Tabella che mette in relazione, anno per anno, vincitore di Delfinato e Tour

La storia dei tre, in questo appuntamento, differisce, e di molto. Chris Froome ha solo due partecipazioni alle spalle, entrambe decisamente positive: nel 2012 concluse al 4° posto, aiutando Wiggins a conquistare la generale prima e la Maglia Gialla poi e ponendo così le fondamenta per la splendida doppietta Sky sopra il podio dei Campi Elisi. Nel 2013 invece, senza più Wiggo tra i piedi, si prese il vertice della classifica finale, davanti al suo compagno Richie Porte, e una vittoria di tappa, dando poi seguito alla conquista del suo primo Tour de France in carriera.
Alberto Contador invece non è che abbia un gran legame con questa corsa: tante partecipazioni, tanti piazzamenti più o meno nobili, ma alla fine mai alcuna vittoria. Nel periodo d'oro (2010) riuscì ad arrivare secondo, illudendo il povero Brajkovic, che vinse quella edizione, di poter diventare un giorno un grande corridore da corse a tappe.
Ancor peggiore il rapporto con Vincenzo Nibali. Due le partecipazioni recenti: la prima nel 2010, con un onesto 7° posto (a più di 4 minuti da Evans) al quale fece seguire un analogo piazzamento al Tour. L'altra nel 2012, che fece cadere nello sconforto tifosi ed appassionati nostrani: 28°, a più di 14 minuti da Wiggins. La sua prestazione fece pensare al peggio, quando invece il messinese riuscirà a riportare l'Italia sul podio del Tour, a 7 anni di distanza da quello del suo ex compagno di squadra Ivan Basso.

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Tabella che mette in relazione, anno per anno, i risultati ottenuti al Delfinato (CdD) e al Tour (TdF)

Come arrivano al Giro del Delfinato? Anche qui gli umori svariano da una parte all'altra. Si parte da un Chris Froome con il morale in netta crescita: dopo un inizio di stagione così così, caratterizzato da mal di schiena e malanni vari, ha cominciato a far rivedere le sue capacità allo scorso Giro di Romandia, conquistando la classifica finale e la cronometro di Neuchatel e, soprattutto, lanciando un forte segnale ad Aigle nei confronti di Nibali. Da aggiungere poi la notiziona di giornata, annunciata da Bradley Wiggins in persona: il baronetto non sarà al via del Tour de France. Scelta tecnica. Un compagno e un aiuto in meno, ma, dal punto di vista del sudafricano e del Team Sky, si tratta piuttosto di un problema in meno lungo le tre estenuanti settimane di corsa.
Invece non sono arrivate comunicazioni positive all'attenzione di Vincenzo Nibali. Anzi, proprio nella giornata di ieri La Gazzetta dello Sport ha svelato di una missiva da parte di Vinokourov in cui lo Squalo dello Stretto veniva richiamato per "scarso rendimento". "Noi paghiamo tanto, ma vogliamo risultati all’altezza. Senza scuse, senza se e senza ma": questo il sunto del discorso, che di certo metterà una certa pressione già in vista del Giro del Delfinato. Dovrà essere bravo Nibali a trasformarla in energia positiva, altrimenti le possibilità di flop rischiano di diventare parecchio elevate...
Dall'altra parte è molto alto il morale di Alberto Contador: reduce da un 2013 grigio ed anonimo, costellato di continue punzecchiature da parte dell'istrionico patron Tinkov, è finalmente riuscito a ritrovare fiducia e continuità di risultati. Secondo in Algarve, primo alla Tirreno e ai Paesi Baschi, ancora secondo al Giro di Catalogna: ogni volta che El Pistolero ha messo il dorsale sulla schiena, ha concluso sul podio. In perfetto stile Contador vecchia maniera.

In conclusione, il nostro Nibali rischia di partire con le ossa rotte già alla vigilia di questo Giro del Delfinato. Per far ricomparire un piccolo sorriso al siciliano, bisogna sfogliare l'album dei ricordi e tornare all'ultima volta in cui ha duellato contro Froome e Contador: era il marzo del 2013, e Nibali andava a conquistare la Tirreno-Adriatico davanti al britannico (+23 secondi) e allo spagnolo (+52 secondi). Purtroppo però il ciclismo non è fatto di ricordi, ma di testa e di gambe...


Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
Ho aggiunto anche la tabella che mette in relazione vincitore di Delfinato e Tour (l'altro giorno non avevo avuto il tempo di farla Asd )