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Doping, la Androni sospende Patrick Facchini
Aperta una procedura per potenziale violazione antidoping

La UCI ha notificato alla Androni – Venezuela l’apertura di una procedura per potenziale violazione della normativa antidoping nei confronti di Patrick Facchini. La società comunica quindi di sospendere, in via cautelare e con effetto immediato, il corridore, in attesa che lo stesso fornisca tutte le necessarie spiegazioni. Al completamento della procedura in atto, se saranno accertate responsabilità per la potenziale violazione notificata, il corridore sarà licenziato e verrà applicata la sanzione accessoria prevista nel regolamento sanitario interno sottoscritto da tutti i componenti la squadra.

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Patrick si difende: «Sono in buona fede»
«Hanno trovato piccolissime tracce di tuaminoeptanosolfato»

Patrick Facchini è al centro di un nuovo caso che scuote il mondo del ciclismo: l'Uci ha informato il corridore trentino dell'apertura di un procedimento nei suoi confronti per presunta violazione delle normative antidoping. Nelle sue urine sono state trovate tracce di tuaminoeptanosolfato in un controllo effettuato il 30 maggio scorso durante il Giro del Belgio.
«Ho ricevuto la lettera dell'Uci, ho ricostruito la vicenda - dice il trentino a tuttobiciweb -: durante il mese di maggio sono stato quindici giorni a Livigno per allenarmi, scendendo il 25 per partire alla volta del Belgio. Durante questo periodo, ho sofferto di sinusite e forti mal di testa, ho chiamato il medico della squadra, gli ho chiesto consiglio e mi ha suggerito di prendere il Fluimucil. Io sono andato in farmacia, ho chiesto "il Fluimucil per il naso" e mi hanno dato il RinoFluimucil. Sulla scatola non c'era nessun simbolo "doping", nel bugiuardino non c'era alcun riferimento a sostanze vietate e quindi l'ho assunto. L'ho portato poi con me, facendo uno o due spruzzi quando il mal di testa mi dava fastidio ed è accaduto così anche in Belgio, la sera del 29 maggio, quando l'ho assunto prima di dormire. Il giorno dopo c'era in programma la crono del Giro, sono stato sorteggiato per l'antidoping e alla rituale domanda dell'ispettore ho risposto in assoluta buona fede "sto assumendo il Fluimucil". Adesso vengo informtao che sono state trovate piccolissime tracce di tuaminoeptanosolfato, principio contenuto nel RinoFluimucil. Non ho nulla da nascondere, è evidente, e ora invierò la documentazione all'Uci confidando che questa vicenda possa concludersi al più presto».

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Facchini: «Una negligenza mi ha rovinato la carriera»
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del corridore Patrick Facchini.

Buon giorno volevo spiegare in prima persona (prima di altre fonti) la decisione presa dall'uci nei miei riguardi. Nell'email dell'uci mi viene spiegato di aver capito che ho assunto questo spray (Rinofluimucil) non per migliorare le mie prestazioni sportive vista la quantità (100 nano grammi) ma per alleviare il mio problema di una forte sinusite. Nello stesso tempo l'Uci mi rimprovera che essendo un atleta professionista prima di ingerire qualsiasi farmaco (anche ordinato da medici) devo leggere con attenzione se questo può contenere sostanze che al test anti-doping possono dare risultato positivo, anche se sulla scatola non vi è il simbolo doping. Io dovevo documentarmi bene sul bugiardino o attraverso internet. Vista questa mia negligenza mi sono stati imposti 10 mesi di sospensione a partire dal 30 maggio 2014 con scadenza 30 marzo 2015.

Io ho accettato la decisione (a malincuore) dell'uci anche se potrei rivolgermi al coni, ma questo vuol dire spendere del denaro che in questo momento non ho.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di diventare professionista, tra questi anche il Team Androni.

Spero che questo periodo buio passi in fretta, di non passare per un dopato ma per un atleta che ha fatto una negligenza che gli ha rovinato la carriera.

Cordiali saluti

Patrick Facchini


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