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Tour de France, la maglia a pois Rafal Majka: «Veramente soddisfatto. L'anno prossimo aiuterò Contador ma spero di vincere delle tappe»
Quando gli hanno comunicato che era stato convocato per il Tour de France, Rafal Majka si è arrabbiato tanto. Aveva già partecipato al Giro d'Italia e avrebbe preferito partecipare al Giro di Polonia, ad agosto, a casa sua. Ha iniziato in sordina, piuttosto nascosto nel gruppo, la stanchezza sembrava avere il sopravvento. Poi il ritiro del capitano, Alberto Contador, e il Tour della sua squadra, la Tinkoff-Saxo, è cambiato completamente. Nessuno poteva puntare alla classifica finale, quindi la parola d'ordine è diventata «vittoria di tappa». Rafal non se l'è fatto ripetere due volte. Prima la vittoria alpina, a Risoul, poi la vittoria pirenaica a Saint-Lary-Soulan (Pla d'Adet), infine il podio di Parigi per indossare la maglia a pois di vincitore della classifica dei Gpm. Perché lui «quando vince, poi vince molto». E tutta la rabbia iniziale svanisce nel vento: «Sono veramente molto contento e soddisfatto di questo Tour de France. L'anno prossimo sicuramente continuerò ad aiutare Alberto (Contador), ma spero comunque di riuscire a vincere delle tappe».

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