Il Nuovo Ciclismo

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Bellin: «Tabella premi per l'immagine. Questo è il ciclismo 2.0»
Il direttore commerciale di FSA ha le idee chiare

«Sia ben chiaro: vincere è molto importante. Ma i corridori devono capire che la vittoria oggi non è tutto». Maurizio Bellin, direttore commerciale Europa di FSA ne è convinto. Per lavoro parla quotidianamente con i costruttori di biciclette, gira il pianeta e incontra persone, cerca a suo modo di contaminare il mondo delle due ruote, in particolare quello delle corse, che parte sempre e solo da un principio: raccogliere un budget sponsorizzativo in cambio di vittorie: punto. Per Bellin questo è un concetto superato, obsoleto. Quasi “vintage”. Oggi i corridori che sognano di diventare qualcuno devono saper parlare, comunicare, interagire con l’ambiente che li circonda: questa è la generazione di ciclismo 2.0.

«È chiaro che un atleta per essere credibile deve essere anche vincente, ma attorno alla vittoria ci deve essere altro. Questo lo devono capire i ragazzi, ma soprattutto le loro squadre. Io sto andando in giro a sostenere l’idea di creare una tabella non solo sulle vittorie, ma in base a come si comunica. A come ci si presenta, a come si parla. Hai migliaia di fallowers? Bene, è un valore aggiunto. Sei seguito su facebook? Vale anche questo. Sai interagire sui social? Queste cose vanno incentivate e premiate. Nel ciclismo vanno capitee lanciate. Il mio atleta prototipo? Elia Viviani: atleta che vince, diverte, ma soprattutto sa presentarsi in un modo ideale verso l’esterno. È l’archetipo dell’atleta 2.0 che io ho in testa e che tutte le aziende vorrebbero e dovrebbero avere. Sia ben chiaro, non è solo, fortunamente cominciano ad essercene tanti, ma ce ne vogliono di più. E lo sforzo maggiore devono farlo le squadre che sono ancora ancorate a delle convinzioni che fanno ormai parte di un modo di comunicare che non esiste più».

tuttobiciweb.it
Negli almanacchi poi ci va l'antipatico Cavendish però...

Delirio totale.
Quindi Viviani non vince una tappa neanche a pagarlo però è l'atleta tipo del ciclismo 2.0? Buono a sapersi, anche se sinceramente preferivo Ivan Quaranta.
Leggete il sottotitolo soprattutto. Sisi
Sono discorsi vaghi che lasciano un po' il tempo che trovano, però ci sono tanti corridori che non sono capaci di usare i social ma in generale di comunicare. Gli stranieri sono molto più bravi, i nostri scrivono insulsaggini o cose fasciste