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Il paraciclismo (per ora) fuori dalla Paralimpiade 2020: l'UCI presenta la candidatura in ampio ritardo
L'UCI si è resa protagonista di una situazione ridicola nella giornata odierna, quando un comunicato dell'International Paralympic Committee ha reso noto le discipline facenti parte dei Giochi Paralimpici estivi di Tokyo 2020: dalla lista che comprende atletica, badminton, bocce, canottaggio, goalball, nuoto, powerlifting, sitting volleyball, sport equestri, tennis tavolo, tiro, tiro con l'arco, triathlon, wheelchair basketball, wheelchair rugby e wheelchair tennis manca infatti il paraciclismo, sport presente nelle competizioni paralimpiche dall'edizione 1984.
Il motivo dell'assenza? Un ritardo nella presentazione della candidatura da parte dell'UCI, unica federazione a riuscire a compiere una simile gaffe. E la faccenda assume toni ancor più grotteschi dato che la data limite per illustrare la propria domanda era lunedì 28 luglio 2014 mentre la federazione di Aigle ha depositato il suo dossier solamente la settimana scorsa.
L'approvazione della domanda, che dovrebbe avvenire in occasione del meeting di Dubai dell'IPC il 1 febbraio 2015, è praticamente certa, dato che non sussistono diversità rispetto alle candidature precedenti. Quello che stupisce è il comportamento di stampo dilettantesco che mal si adatta ad un'organizzazione internazionale.

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