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Approvati i contributi 2015 del CONI: per la Federciclismo un aumento del 15%
Nella giornata di ieri il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato ha definito i contributi del 2015 per le varie Federazioni Sportive Nazionali secondo i nuovi criteri di ripartizione. La cifra totale che si sono spartite le 45 Federazioni affiliate era di poco inferiore ai 140 milioni di euro, in calo del 7% rispetto al 2014: grazie ai cospicui tagli al mondo del calcio (-40%) per tutte le altre federazioni i contributi sono aumentati con la Federciclismo che riceverà 4.5 milioni di euro, un aumento del 15% rispetto ai 3.9 milioni del 2014. La FCI è la quinta federazione più "ricca" alle spalle di calcio, atletica leggera, nuoto e sport invernali.

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Renato Di Rocco: «Meno fondi al calcio? Giusto così»
«Il calcio rivendica delle situazioni sugli arbitri che sono giuste: se parti da un milione di tesserati hai un certo livello di spesa. Ma dobbiamo parlare del ciclismo? Il ciclismo si fa su strada, le giurie le abbiamo anche noi e pesano un milione l'anno». Lo dice il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, sulla ridistribuzione dei contributi del Coni alle federazioni che, in base ai nuovi parametri, potrebbero essere ridotti alla Figc. «È la madre dei problemi, sono quarant'anni e forse più che, da quando è stato costituito il Coni, si hanno difficoltà a trovare i parametri - sottolinea il n. 1 della Fci, a margine dell'evento 'Destinazione Rio, che si è svolto al Foro Italico -. Questi mi sembrano gli obiettivi, anche se onestamente quelli precedenti costituivano già una base molto attenta su quella che era la meritocrazia del lavoro. Non per contrapposizione, ma per problemi specifici nostri, come quello del doping, che il ciclismo ha dovuto affrontare e risolvere da solo».
Sottolinea, inoltre, che "come oggi il calcio ha la discussione con gli organi di polizia, noi l'abbiamo sempre dovuta affrontare da soli, perché di fatto un decreto ci impone di formare e avere in corsa le motostaffette, che sono una sorta di polizia aggiunta. Se andiamo a sommare, anche a noi pesano cinque milioni su un bilancio di 12». «Ripeto - conclude Di Rocco - ognuno ha il diritto di lamentarsi, ma con il buonsenso bisogna andare verso dei parametri. Poi vedremo i risultati e se ci sarà da pesare e riequilibrare il presidente del Coni è la persona più indicata per fare questo».

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