Il Nuovo Ciclismo

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Giada Borgato


Giada Borgato ha detto basta… la tricolore 2012 lascia il ciclismo agonistico
Pubblicato 12 novembre 2014 | Notizie varie

Con una nota, apparsa pochi minuti fa sul suo profilo personale Facebook, l’ex campionessa italiana elite Giada Borgato ha ufficializzato il ritiro dalle corse.

“Ciao a tutti! Oggi vi scrivo perché mi sembra giusto condividere con voi che seguite le mie avventure ciclistiche… che dopo 19 bellissimi anni ho deciso di portare a termine la mia carriera sportiva. – scrive la Borgato – Lascio con la massima serenità convinta di trovare nuovi stimoli al di fuori del ciclismo, sport che ho amato da quando sono nata e che mi ha dato grandi opportunità come quella di poter girare il mondo conoscere persone e usi diversi, mi ha dato l’opportunità di crescere ponendomi obiettivi, facendo dei sacrifici che chi non è sportivo non comprende. Ho imparato a vincere un po’ meno a perdere, ma ho imparato a gioire per le vittorie delle mie compagne e anche di qualche avversaria! Mi sento fiera di aver fatto parte di questo mondo e ringrazio chi mi ha dato la possibilità di farne parte, in prima linea la mia famiglia poi tutte le squadre che mi hanno accolto e voi che mi avete sostenuto. Continuerò a seguire il ciclismo femminile e voglio dire alle più giovani di sfruttare al massimo e continuare il ‘lavoro’ di promozione che con fatica noi ragazze del gruppo abbiamo iniziato a fare in questi ultimi anni e grazie al quale il ciclismo femminile sta avendo sempre più credibilità e visibilità. Finalmente iniziano a vedersi i primi risultati con la nascita di nuove importanti corse e sono sicura che nel prossimo futuro si vedranno grandi cose, quindi alle più giovani consiglio di continuare su questa strada senza aver paura di scontrarvi talvolta con le proprie squadre per i vostri diritti, ma questo è proprio il passo base per un ciclismo veramente professionale! E io ci credo! GRAZIE a tutti voi!”

La bellissima e simpatica ragazza veneta, nata a Padova il 15 giugno del 1989, è salita in sella all’età di sette anni, vestendo i colori della CSI Rubano. Da Esordiente, correva l’anno 2002, si è laureata campionessa italiana su strada, titolo sfiorato anche nel 2005 da Allieva, dove ha colto la medaglia d’argento. L’esordio nella massima categoria è avvenuto nel 2008 tra le fila della Menikini – Selle Italia – Master Coloros, dopo due stagioni da Juniores al Team Breganze. Nella sua carriera da professionista Giada ha vestito anche le casacche della Selle Italia – Ghezzi (2009), Gauss – RDZ – Ormu (2010), Colavita – Forno d’Asolo (2011), Diadora – Pasta Zara (2012), Pasta Zara – Cogeas (2013) ed Estado de Mexico – Faren – Kuota (2014). La stagione più bella per l’atleta padovana è stata sicuramente quella del 2012, quando a Pergine Valsugana si è laureata campionessa italiana dopo una lunga fuga solitaria su un percorso che si addiceva ben poco alle sue caratteristiche. In quella annata è salita anche sui podi in tappe del “Giro della Toscana” e della “Route de France”, ed ha colto brillanti piazzamenti in gare 1.1 come la “Drentse 8” e la “Novilon Euregio Cup”. In quest’ultima annata la Borgato è finita nella ‘top ten’ in due tappe del “Giro Rosa”, alla quinta partecipazione in cinque anni, in due frazioni del “Tour of Zhoushan Island” e nella tappa inaugurale del “Giro della Toscana”. L’atleta veneta ha anche indossato la maglia azzurra e preso parte alle più importanti competizioni del calendario ciclistico internazionale in giro per il mondo. Sperando di rivedere qualche volta Giada alle corse, questa volta al di là delle transenne, le auguriamo una buona vita…

Servizio a cura di Flaviano Ossola

pedalerosa.it
Giada Borgato: "Smetto, ma il ciclismo femminile sta crescendo"
Una giovane carriera da autentica promessa delle due ruote in gonnella, sette stagioni tra le elitè e un bellissimo titolo tricolore in bacheca. Poi, la bicicletta che diventa sempre più pesante, i pensieri che iniziano ad affollare la testa e la decisione di scendere di sella una volta per tutte.

Giada Borgato, 25enne di Legnaro (Pd), non si nasconde: “Ho deciso di smettere perché, purtroppo, non ho più gli stimoli e le motivazioni per fare ciclismo ad alto livello” Giada ha deciso e la scelta, maturata nel corso degli ultimi mesi, non è più in discussione. “Il mondo femminile in questi anni è cresciuto tantissimo, ho vissuto tante belle esperienze ma il livello delle atlete oggi è molto alto e se non sei al cento per cento è difficile anche solo stare in gruppo. Io sento di non avere più la determinazione e la voglia di fare questa vita per cui mi sembra giusto e coerente fermarmi qui”.

Da quel 20 giugno 2012 sembra ormai essere trascorsa un’eternità. Dopo il successo tricolore ottenuto a Pergine Valsugana (Tn), sono tante le difficoltà affrontate da Giada Borgato in una sorta di corsa ad ostacoli che ha finito per stancarla. “Nel 2013 con la Pasta Zara ho corso solo sei mesi, fino al Giro d’Italia. Quest’anno sono ripartita con l’Estado de Mexico, il progetto all’inizio era molto bello, ma le promesse non sono state mantenute. Lo sanno tutti che su 10 mesi di stipendio ne sono arrivati solo quattro. Non è questo il motivo per cui ho deciso di smettere, ma di certo la situazione che è venuta a crearsi, mi ha aiutata: a vent’anni non fai caso a queste cose ma ora, con un po’ di esperienza alle spalle, anche questo aspetto ha il suo peso”.

Gli impegni agonistici sempre più pressanti, con obiettivi da preparare e raggiungere. Tanti giorni trascorsi lontana da casa, tra i ritiri in altura e le gare da affrontare in tutte le parti del mondo: un ritmo difficile da sostenere se mancano l’entusiasmo e la voglia di pedalare. “Ho 25 anni e vorrei iniziare a costruirmi un futuro. Quello che ho raccolto in bicicletta non mi permette di farlo e per questo ho scelto di smettere per dedicarmi a tempo pieno ad un lavoro vero”.

Il ciclismo, ormai, per Giada Borgato appartiene al passato, anche se la passione per le due ruote non è certo sopita: “Il ciclismo non sarà più il mio lavoro ma continuerò a seguire con interesse il mondo femminile e voglio dire alle più giovani di proseguire la promozione che con fatica noi ragazze del gruppo abbiamo iniziato a fare in questi ultimi anni e grazie al quale il ciclismo femminile sta avendo sempre più credibilità e visibilità. Finalmente iniziano a vedersi i primi risultati con la nascita di nuove importanti corse e sono sicura che nel prossimo futuro si vedranno grandi cose, quindi alle più giovani consiglio di continuare su questa strada senza aver paura di scontrarsi talvolta con le proprie squadre per vedere rispettati i loro diritti. Io e le altre ragazze della mia generazione abbiamo compiuto il primo passo per un ciclismo veramente professionale e sono convinta che nei prossimi anni anche i problemi di oggi saranno solo un lontano ricordo.”

Scritto da Andrea Fin per Ciclismoweb.net