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Giro d'Italia, a Fiuggi la rinascita di Diego Ulissi. Battuti Lobato e Gerrans.

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Tutta la gioia di Ulissi sul traguardo di Fiuggi - © bettiniphoto

Un successo atteso quasi 365 giorni, un cerchio che si apre e si chiude proprio al Giro d'Italia. Risaliva al 17 maggio 2014 l'ultimo successo di Diego Ulissi, nell'ottava tappa (Foligno-Montecopiolo) di un edizione che già lo aveva visto protagonista tre giorni prima a Viggiano. Oggi, 15 maggio, il ritorno, con una volata a sorpresa sull'insidioso traguardo di Fiuggi, sfruttando l'azione diversiva della sua squadra in favore del velocista Modolo.
Nel mezzo tanta incertezza e snervante attesa, per una squalifica a causa di un sovradosaggio di salbutamolo (più comunemente conosciuto come Ventolin) al termine dell'undicesima tappa di quel Giro e che, alla fine, nessuno è riuscito a spiegare.

In una tappa lunga e lenta, con oltre 260 chilometri da percorrere e vento forte contrario alla marcia del gruppo, le emozioni si sono concentrate esclusivamente nel finale di corsa. Mentre Maximiliano Richeze (Lampre-Merida) preparava la volata di Sacha Modolo, Diego Ulissi (Lampre-Merida) si muoveva sulla sinistra seguendo la scia di Enrico Battaglin (Bardiani-CSF). Il veronese della Lampre alza bandiera bianca, e così Dieghito può avere via libera: 100 metri a gas aperto, cercando di resistere al ritorno di un ben più veloce Juan José Lobato (Movistar). Missione riuscita: Ulissi può così tornare ad alzare le braccia al cielo, a quasi un anno dall'ultima personale gioia. Alle sue spalle proprio Lobato e Simon Gerrans (Orica-GreenEDGE), a cui non è bastato l'ottimo finale della sua squadra e di quel Michael Matthews che - allergia permettendo - sarebbe dovuto essere il capitano quest'oggi. A seguire gli italiani Manuel Belletti (Southeast), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF), Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF) e Fabio Felline (Trek Factory Racing), lo sloveno Grega Bole (CCC Sprandi), il francese Kevin Reza (FDJ.fr) ed il russo Sergey Lagutin (Katusha). Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), regolarmente al via questa mattina da Grosseto, conserva la maglia rosa, seppur con qualche difficoltà nel corso della tappa dovute ai dolori delle botte e della sublussazione della spalla rimediate sul traguardo di Castiglione della Pescaia.


a cura di Gilberto Cominetti